9 Luglio 2020

Lombardia 119 nuovi positivi e 5 decessi

Sono 119 i nuovi contagiati in Lombardia, di cui 33 a seguito di test sierologici e 34 ‘debolmente positivi’, con 11.812 tamponi effettuati. I decessi sono 5 per un totale di 16.730 morti in regione dall’inizio della pandemia. Calano sia i ricoverati in terapia intensiva (-3, 31 in totale) che negli altri reparti (-10, 201 in totale). Dei 119 i nuovi contagiati, 35 sono a Milano, di cui 15 a Milano città, 28 a Bergamo, 15 a Mantova e 14 a Brescia. Non ci sono nuovi casi a Lodi, un solo positivo a Sondrio, Lecco e Como. A oggi in Lombardia sono stati riscontrati 94.772 (+119 di cui 33 a seguito di test sierologici e 34 debolmente positivi). I ricoverati sono 201 (-10) dei quali 31 (-3) in terapia intensiva. I decessi sono stati 16.730 (+5). I tamponi effettuati: 11.812, totale complessivo: 1.114.827. Nella provincia di Milano sono stati riscontrati 24.465 (+35) casi di cui 10.443 (+15) a Milano città.

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Trivulzio: ci fu super assenteismo

“L’assenteismo lavorativo mostra livelli piuttosto elevati già in condizioni ordinarie nelle varie strutture del PAT ma ha raggiunto livelli straordinari durante l’emergenza: in alcuni reparti e per alcune figure le assenze hanno interessato il 65% della forza lavoro“: è quanto si legge nella relazione della Commissione d’inchiesta dell’Ats di Milano su quanto successo al Pio Albergo Trivulzio durante la pandemia. La Commissione sottolinea che “particolare criticità alla gestione dell’emergenza è stata apportata dal marcato assenteismo del personale di assistenza che ha assunto dimensioni molto superiori all’atteso” e che “un livello così elevato di assenze dal lavoro difficilmente trova spiegazione nella diffusione del contagio tra gli operatori come rivelano gli indici di infortunio specifico segnalati dalla struttura”. Nel primo quadrimestre dell’anno, il rapporto tra decessi osservati e decessi attesi al Pio Albergo Trivulzio è stato pari a 1.7 mentre quello corrispondente nelle rsa di ATS Milano è stato pari a 2.2 e, in particolare, nel periodo marzo-aprile la mortalità nella sezione rsa del Pat è stata “molto inferiore” a quello delle altre rsa nel medesimo periodo e “di poco superiore” a quello verificatosi nella popolazione generale over 70 di ATS. E’ quanto si legge nella relazione della Commissione di inchiesta istituita dalla Ats Milano su richiesta di Regione Lombardia e Comune di Milano. ANSA  

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Camici: secondo gli inquirenti non fu donazione. Indagato il cognato di Fontana

I militari del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria, su delega della Procura, si sono recati in Regione Lombardia per acquisire la documentazione relativa ai contratti di fornitura di camici nel pieno dell’emergenza Covid da parte della Dama spa, società di cui la moglie del governatore lombardo Attilio Fontana detiene una quota e che è gestita dal cognato. Con la ‘visita’ della Gdf negli uffici regionali prende concretamente il via l’indagine per turbativa d’asta a carico di ignoti coordinata dai pm Luigi Furno e Paolo Filippini e dall’aggiunto Maurizio Romanelli. Non sarebbe stata una donazione ma una fornitura quell’offerta di camici e altro materiale per un valore di 513 mila euro da parte della Dama. E’ uno dei primi dati acquisiti nell’inchiesta della Procura di Milano che vede indagati il cognato di Fontana, Andrea Dini, e il dg di Aria spa, la centrale acquisti della Regione, Filippo Bongiovanni. Oggi proseguono le audizioni di testimoni. Le indagini del procuratore aggiunto Romanelli, e dei pm Filippini, Furno e Scalas, ipotizzano la “turbata libertà nel procedimento di scelta del contraente”. Dai primi elementi acquisiti, tra cui fatture, nota di credito, documento di offerta, storno delle fatture, ma anche da dichiarazioni raccolte, sarebbe emerso che l’offerta di Dama ad Aria e il successivo ordine non era una donazione, ma un contratto di fornitura. Il sospetto degli inquirenti è che la trasformazione della fornitura in donazione sarebbe stata simulata e sarebbe avvenuta solo perché la trasmissione ‘Report’ aveva iniziato ad interessarsi alla vicenda. Tanto che gli inquirenti legano lo storno delle fatture del 22 maggio ad una precedente intervista del 15 maggio di ‘Report’ a Fontana. Andrea Dini, il titolare della società Dama srl e cognato del governatore Attilio Fontana, e Filippo Bongiovanni, dg della società Aria, la centrale di acquisti regionale, risultano indagati dalla Procura di Milano per il reato di turbata libertà nel procedimento di scelta del contraente nell’inchiesta con al centro la fornitura di camici e altro materiale per 513 mila euro durante l’emergenza Covid. Lo ha appreso l’ANSA. Inoltre i pm hanno sentito come testimoni l’assessore Raffaele Cattaneo e Francesco Ferri presidente di Aria.  

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Bando per i caselli daziari di Porta Nuova

Si svolgerà nel mese di ottobre la gara per la concessione in affitto dei caselli daziari di Porta Nuova in piazza Principessa Clotilde 11-12. Gli spazi sono destinati ad attività espositive, commerciali e di ufficio, con l’esclusione dell’attività di ristorazione. La base d’asta è di 36.317,56 euro di canone annuo per 199 mq. La gara prevede la valutazione dell’offerta tecnica oltre che di quella economicamente più vantaggiosa. “La riconsegna alla città dei caselli daziari di Porta Nuova, attualmente chiusi, rappresenta un tentativo, non solo simbolico, di ripartenza per la nostra città – afferma l’assessore al Demanio, Roberto Tasca -. I caselli rappresentano un pregio che racconta la storia di Milano e devono essere riconnessi con la vita quotidiana della città per essere vissuti ogni giorno”. L’obiettivo del bando non riguarda solo la valorizzazione economica di un bene pubblico ma anche la sua valorizzazione socio-culturale. Nella gara è infatti prevista una valutazione del progetto tecnico attraverso l’assegnazione di un punteggio per un massimo di 60 su 100. Saranno premiate le proposte in base al tipo di attività prevista: attività culturali che favoriscano l’aggregazione, che garantiscano un’apertura in più fasce orarie, che rispettino e arricchiscano con la cura degli spazi il valore monumentale dei caselli. Ai 60 punti previsti per l’offerta tecnica se ne aggiungono un massimo di 40 per l’offerta economicamente più vantaggiosa. Per i 199 mq dei due caselli si parte da 36.317,56 euro di canone annuo. Una volta assegnati i punti dell’offerta tecnica e stabilita una graduatoria, la Commissione aggiudicatrice aprirà le buste con l’offerta economica e sarà stilata la classifica definitiva. Porta Nuova è una delle sei porte cittadine: si tratta di un arco trionfale ed un fornice, costruito in blocchi di arenaria gialla e ornato da bassorilievi. La porta collega i due caselli daziari collocati simmetricamente ai due lati, che costituiscono due unità separate, accessibili da un’area antistante pedonale, aperta sul lato libero verso corso di Porta Nuova. Entrambi presentano interesse storico artistico. Bando pubblico per l’assegnazione in concessione d’uso di due ex caselli daziari, ubicati in piazzale Principessa Clotilde 11-12

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Ispezioni dei tetti delle scuole con i droni della Polizia locale

Sono partite questa settimana le ispezioni dei tetti delle scuole milanesi effettuate con l’utilizzo dei droni della Polizia locale. Questa attività è frutto di un accordo tra l’assessorato alla Sicurezza e quello all’Edilizia scolastica e permetterà di verificare lo stato delle coperture degli edifici che ospitano i plessi scolastici milanesi. In totale saranno controllati complessivamente 102 tetti, scelti in base ad un elenco fornito dall’assessorato all’Edilizia scolastica che partiva dalle criticità riscontrate a causa delle infiltrazioni presenti e dall’impossibilità di raggiungere le coperture con la scala aerea. Questo tipo di ispezione eseguita da personale specializzato dell’area Sicurezza Integrata e Protezione civile, insieme ai tecnici dell’edilizia scolastica e ai direttori operativi di MM per coordinare l’esecuzione dei rilievi a seconda delle criticità segnalate, permette di controllare non solo la presenza di tegole spostate, ma anche la situazione generale delle facciate e lo stato della manutenzione dei pluviali. La visione dall’alto consente anche la verifica della staticità degli elementi decorativi, di comignoli e canne fumarie. Le immagini raccolte saranno utili per capire la natura dei problemi e il modo migliore di risolverli, ovvero se basterà programmare un piccolo intervento localizzato, oppure al contrario, se servirà un rifacimento vero e proprio del tetto. In questo ultimo caso, l’acquisizione del rilievo delle coperture e delle facciate sarà di grande aiuto per lo sviluppo delle progettazioni di competenza dell’Area Tecnica scuole e di supporto delle attività di manutenzione ordinaria svolte da MM. A tutto ciò si aggiunge che queste immagini possono aiutare a ridurre i tempi di approvazione dei progetti da parte della sovrintendenza. Non secondario infine il risparmio per l’amministrazione, considerando il costo medio di un sistema di impalcature, circa 20 mila euro, che permetta di salire in sicurezza su un tetto non raggiungibile attraverso scala aerea. “Dal monitoraggio strutturale al rilevamento di infiltrazioni di umidità – spiega Paolo Limonta, assessore all’Edilizia scolastica – i droni sono sempre più uno strumento validissimo da utilizzare in edilizia. In questo momento quello che ci preme veramente è la sicurezza dei bambini e delle bambine che frequentano le nostre scuole. La velocità nelle verifiche sulle coperture che ci permetterà di avere un quadro ancora più preciso e dettagliato del tipo di intervento necessario per l’impermeabilizzazione dei tetti e per la manutenzione dei pluviali delle scuole milanesi, che abbiamo finanziato con 14 milioni di euro”. “La tecnologia e l’innovazione al servizio della sicurezza delle persone e dei luoghi – commenta la Vicesindaco e assessore alla Sicurezza Anna Scavuzzo -: la Polizia locale di Milano ha agenti e Ufficiali abilitati a pilotare questi strumenti e volentieri si presta a una collaborazione utile a migliorare le attività di manutenzione degli immobili scolastici per la sicurezza dei cittadini più piccoli e di quanti lavorano con e per loro“.

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Arrestato maniaco sessuale tunisino

Nei giorni scorsi, la Polizia di Stato, con il coordinamento della Procura della Repubblica, ha eseguito l’arresto ai fini estradizionali di A. M. A., nato in Tunisia nel 1987 incensurato e irregolare sul territorio nazionale, ricercato dalle Autorità svizzere perché evaso mentre era lì ristretto per stupro e incendio doloso.Al rintraccio del ricercato si è pervenuti a seguito della segnalazione e collaborazione del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia che ha informato della probabile presenza a Milano dell’uomo e della possibilità che lo stesso potesse avere in uso una utenza italiana attivata da pochi giorni ed utilizzata per contattare la madre in Tunisia. Lo stesso Servizio ha altresì riportato la segnalazione delle Autorità svizzere, circa la assoluta pericolosità del soggetto anche in ordine ad un pericolo di reiterazione, deducibile, oltre che dai reati per i quali era stato condannato, anche dal fatto che lo stesso avesse gravi problemi psichiatrici. Su richiesta della Squadra Mobile della Questura di Milano l’A.G. milanese – Sost. Proc. Monia DI MARCO ha autorizzato le attività tecniche per la localizzazione dell’utenza a lui in uso che ne ha permesso il rintraccio nei pressi della Stazione Centrale di Milano. Lo straniero, che aveva ancora con sé la Sim card, si era da poco liberato del telefono cellulare, ceduto per potersi sostenere. L’uomo, una volta accompagnato presso gli uffici della Questura di Milano, è stato sottoposto ai rilievi foto-dattiloscopici e le impronte digitali rilevatigli sono state comparate dagli agenti del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica con quelle fornite dalle Autorità svizzere. Tale ultima attività ha fornito la certezza della corrispondenza tra il soggetto fermato e la persona ricercata. Dopo la redazione degli atti di rito e gli avvisi alle Autorità competenti, A. M. A. è stato associato presso la Casa Circondariale di Milano “San Vittore” a disposizione dell’A.G.

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