9 Luglio 2020

Microsoft e Rocca insieme per la siderurgia 4.0

Microsoft e Rocca insieme per la siderurgia 4.0. Microsoft e Tenova, azienda del gruppo Techint specializzata in tecnologie innovative per il settore metallurgico e minerario con sede principale a Castellanza (VA), rafforzano la propria partnership in ambito Industria 4.0. Facendo leva sulla piattaforma Microsoft Azure e sulle soluzioni innovative di Tenova per l’industria siderurgica, le due aziende intendono guidare la trasformazione digitale di un settore che gioca un ruolo fondamentale per la crescita economica globale, producendo ogni anno prodotti per un valore totale di circa 2.500 miliardi di dollari e dando lavoro a più di 6 milioni di persone in tutto il mondo. L’obiettivo della rinnovata partnership è dotare le aziende italiane dell’industria metallurgica di strumenti basati sull’intelligenza artificiale per dare valore alla grande quantità di dati che provengono dagli impianti industriali, con l’obiettivo di monitorarne il funzionamento e le performance, oltre a garantire la qualità del prodotto finale. La collaborazione si sviluppa lungo tre assi principali: monitoraggio e manutenzione predittiva, grazie ad algoritmi di intelligenza artificiale che permettono di stabilire lo stato di salute degli impianti, di modificare i parametri produttivi per garantire elevate performance e di ridurre al minimo i fermi macchina; ottimizzazione delle operazioni e della gestione dei processi interni, attraverso le funzionalità di AI e Machine Learning integrate nella piattaforma Azure, oltre che i sensori/attuatori IoT e l’intelligenza decentrata per migliorare la produttività e la scalabilità in modo sicuro e sostenibile; collaborazione e costante impegno per l’innovazione tra chi conosce la tecnologia e chi opera negli impianti (il cosiddetto “fattore umano”), capitalizzando gli insight relativi all’utilizzo dei macchinari grazie alle conoscenze specifiche del settore e all’expertise, così da trasformare i dati puri in informazioni rilevanti. Sono diverse le aziende che hanno già adottato le soluzioni di Tenova potenziate dalla tecnologia Microsoft, tra le quali ORI Martin, azienda siderurgica bresciana specializzata nella produzione di acciai di alta qualità, partner insieme Tenova dell’ambizioso progetto Lighthouse Plant “Acciaio_4.0”. L’obiettivo è di trasformare il sito produttivo dell’acciaieria bresciana in una Smart Factory grazie all’applicazione delle tecnologie abilitanti di Industria 4.0., diventando così un modello di innovazione nel settore, non solo a livello nazionale. Anche Tenaris, tra i maggiori produttori e fornitori globali di tubi in acciaio e servizi per l’industria energetica mondiale, ha consolidato un team di data scientist la cui missione è superare le sfide industriali e sfruttare le soluzioni digitali. Da allora, ha avviato un’ampia gamma di casi d’uso relativi ai processi industriali, alcuni dei quali in collaborazione con Tenova e Microsoft, consapevole che la capacità di elaborare e interpretare grandi quantità di dati in tempo reale svolge un ruolo cruciale nel supportare la continuità dell’attività a livello globale. “Siamo orgogliosi dei risultati sinora raggiunti grazie alla collaborazione con Microsoft, attraverso cui abbiamo potuto integrare funzionalità avanzate delle tecnologie abilitanti di Industria 4.0 nei nostri sistemi per supportare in modo più efficace i clienti nel raggiungimento dei propri obiettivi di business”, ha dichiarato Antonio Catalano, Responsabile della Digital Transformation di Tenova. “Per il futuro abbiamo intenzione di continuare a investire in questa collaborazione per innovare le nostre soluzioni e guidare le aziende del settore siderurgico in una trasformazione radicale dei processi, ripensando completamente i modelli di gestione e ristrutturando l’organizzazione secondo paradigmi completamente nuovi. Una maggiore connessione alla rete e un utilizzo più efficiente delle informazioni potranno risolvere molti degli attuali problemi tipici del settore, dalle supply chain localizzate in luoghi remoti alle fluttuazioni del mercato, fino ai potenziali pericoli degli stessi luoghi di lavoro, aumentando la sicurezza per gli operatori”. “Il settore siderurgico ha una lunga tradizione nel nostro Paese, contribuendo in modo significativo alla competitività e alla crescita del tessuto economico italiano e distinguendosi a livello mondiale per la qualità dei propri prodotti. Per continuare a fronteggiare nuove sfide dai mercati globali con player dotati di capacità produttive maggiori, è sempre di più necessario puntare sulle nuove tecnologie e sull’innovazione dei processi produttivi, fattori che si riveleranno determinanti per il successo delle nostre imprese nei prossimi anni. È per questa ragione che abbiamo scelto di rafforzare ulteriormente la nostra collaborazione con Tenova, azienda leader che si è distinta negli ultimi anni per la capacità di far leva sul nostro Cloud e sulle funzionalità di intelligenza artificiale e machine learning ad esso associate per offrire servizi altamente innovativi capaci di guidare le aziende del comparto verso il futuro della siderurgia”, ha commentato Fabio Moioli, Direttore della Divisione Enterprise Services di Microsoft Italia.

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Terrore bus: pm chiede 24 anni per dirottatore

Terrore bus: pm chiede 24 anni per dirottatore. Secondo alcuni non era un terrorista, ma secondo i magistrati sì. Vediamo però prima chi era grazie a Bufale.net che ne ha ricostruito il curriculum: E’ nato in Francia nel 1972, da genitori senegalesi, diventa cittadino italiano nel 2004, dopo aver sposato una donna bresciana di Orzinuovi da cui ha due figli – oggi di 18 e 12 anni – da cui si separa più di dieci anni fa. Sempre nel 2002 viene assunto da Autoguidovie: prima come tuttofare, poi come autista. Da anni “senza aver mai dato segni di squilibrio, e facciamo visite periodiche sugli autisti, né avevamo mai ricevuto reclami”, dice ora la società. A Crema, dove viveva, in tanti restano di sasso davanti alle immagini in tv e a quel nome: perchè se tutti in paese lo conoscono come Paolo, sanno che è lui, quell’uomo “gentile e tranquillo, mai una parola di politica, usciva di casa alle cinque del mattino per andare a lavorare”, dicono ora i suoi vicini, ed è la perfetta descrizione di un insospettabile. Un “lupo solitario, senza legami con l’Isis”, dicono in procura. Noto alle forze dell’ordine per due episodi. Il primo, nel 2007, per una denuncia per guida in stato di ebbrezza a Brescia, patente sospesa e poi riavuta. Il secondo per una condanna per molestie sessuali su una minorenne nel 2011: soltanto un anno fa la condanna era diventata definitiva, un anno con pena sospesa. Insomma non proprio uno stinco di santo. E vi risparmiamo le sue teorie politiche panafricaniste. Nel frattempo sono arrivate le reazioni politiche. “I fatti ci hanno dato ragione: il rapimento di cinquantun bambini cremaschi da parte del senegalese Sy non fu solo sequestro, ma sequestro di persona a scopo di terrorismo o di eversione. I soliti buonisti volevano darci a intendere che l’autore fosse un semplice disadattato incapace di intendere e volere. Oggi il pm di Milano Luca Poniz, chiedendo il massimo della pena, ha contestato questa versione: il dirottatore del bus di San Donato era perfettamente lucido, il suo gesto è stato premeditato ed accuratamente pianificato e soprattutto ha agito per motivi ideologici. In attesa del verdetto finale, il mio pensiero va ai cinquantun ragazzini, vittime innocenti coinvolte, che ben difficilmente dimenticheranno quest’allucinante esperienza”. Così il consigliere regionale leghista Federico Lena, cremonese, commenta la requisitoria del pm di Milano.

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Varese, chirurgo omofobo. M5S Lombardia: “Regione calendarizzi nostra proposta antidiscriminatoria”

Varese, chirurgo omofobo. M5S Lombardia: “Regione calendarizzi nostra proposta antidiscriminatoria”. “Pieno sostegno al personale regionale che ha sostenuto l’onda del Cornavirus, ma non può passare sotto silenzio il fatto che un medico abbia insultato pesantemente un paziente omosessuale sedato. La Giunta e il Consiglio Regionale della Lombardia devono esprimere una posizione di condanna nei confronti del chirurgo e attivarsi immediatamente per calendarizzare il progetto di legge del M5S ‘norme contro la discriminazione determinata dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere”, così Simone Verni, consigliere regionale del M5S Lombardia, è intervenuto nel dibattito in Consiglio regionale sulla mozione per la premiazione del personale socio-sanitario con un nuovo premio, la Croce verde al merito. “Assistiamo purtroppo, con frequenza preoccupante, ad atti e comportamenti discriminatori, marginalizzanti e che ledono i diritti della persona e c’è chi ha anche sostenuto, nelle scorse settimane, che una legge contro l’omofobia non serva, una legge che l’Italia aspetta da decenni durante i quali le storie di aggressioni, violenze, tanto fisiche quanto verbali e discriminazioni non sono purtroppo mai mancate. Ci tengo a ringraziare personalmente coloro che a Varese hanno segnalato un comportamento raccapricciante, che va contro l’etica professionale, contro la Costruzione italiane e contro il giuramento di Ippocrate. La risposta, di condanna a quelle parole, deve essere data a una sola voce e occorrono anche atti concreti: la calendarizzazione immediata della PdL 109 contro le discriminazioni di genere e orientamento sessuale deposita a dicembre 2019”, conclude Verni.

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Pubblicato l’avviso per l’area verde di via dei Missaglia 48

Pubblicato l’avviso per l’area verde di via dei Missaglia 48. A darne l’annuncio sui social è il presidente del Municipio 5 Alessandro Bramati che in un post ha dato l’annuncio che è stato pubblicato l’avviso per l’area verde di via dei Missaglia 48. In breve, l’area cerca qualcuno che sappia come sfruttarla. Pubblicato l’avviso per la raccolta di manifestazioni d’interesse per la gestione dell’area verde in Via dei Missaglia 48. Una zona riqualificata con l’abbattimento della ex-bocciofila e la costruzione del Discount, con la sistemazione del parcheggio e la parte compromessa riconessa all’anello a cui manca l’installazione fisica della “fontanella” per la quale non mancano mie ripetute sollecitazioni (spero a breve di darvi notizie positive). Ora manca l’ultimo pezzetto, lo avevamo promesso e deliberato ad ottobre, con questo avviso proviamo a sistemarlo con l’aiuto di tutti. So che, soprattutto in quest’ultimo periodo, si sono generate molte conflittualità per quell’area. Proviamo a superarle nell’interesse di tutti, per rendere fruibile uno spazio da riconsegnare al territorio e per rispondere alle legittime ragioni di chi li ha un’attività e merita di vedere il contesto intorno degno e decoroso. Questo il link con tutti i dettagli: https://web.comune.milano.it/…/2DC3A0549F4C30A9C12585980047…

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Confcommercio si dà i voti da sola sui trasporti

Trasporti, Milano al quarto posto in Europa secondo il Regional Logistics Index, al pari della Catalogna, dietro a Olanda con West Netherlands al primo, Francia con Ile de France al secondo, Germania con la Baviera al terzo. In particolare è prima in Europa per i vantaggi nei costi competitivi, quarta per efficienza, quinta per accessibilità. Tra i valori che ostacolano la crescita del settore rispetto ai competitor europei, la dotazione stradale e ferroviaria, entrambi con un valore pari circa al 60%, rispetto al miglior competitor estero. Emerge dalla ricerca: “Regional Logistics Performance. La Regione Logistica Milanese (RLM) e l’Europa a confronto” realizzata dall’ufficio studi della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi e con il supporto di Alsea – Associazione Lombarda Spedizionieri e Autotrasportatori in collaborazione con la LIUC, Università Cattaneo di Castellanza.  Ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi: “La logistica ha avuto un ruolo fondamentale durante l’emergenza sanitaria permettendo di mantenere attive quelle filiere indispensabili alla sopravvivenza economica del Paese. La grande Milano ricopre il ruolo di hub italiano da cui, ogni anno, transitano merci per un valore di 140 miliardi di euro, il 16% del totale nazionale, e 35 milioni di persone. Sono numeri importanti, che la crisi Covid ha drammaticamente ridimensionato”. “Che il settore della logistica sia di primaria importanza per lo sviluppo economico è un dato di fatto – ha osservato Alessandro Mattinzoli, assessore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia -. Un sistema logistico moderno ed efficiente rappresenta oggi una leva per incrementare la competitività sui mercati internazionali del settore manifatturiero lombardo e migliorare le prospettive dell’economia, anche a livello nazionale. Logistica e trasporti pertanto sono fattori fondamentali sia per la competitività del territorio – come fattore di attrattività di investimenti e flussi economici – sia come fornitore di servizi per la collettività. Siamo ora più che mai tutti chiamati ad affrontare insieme sfide importanti, fra cui la sburocratizzazione, l’efficienza del sistema, la digitalizzazione, la sostenibilità”. Questo l’appello della Presidente di Alsea, Betty Schiavoni: “Chiediamo assunzione di responsabilità. E’ fondamentale avere un unico luogo istituzionale dove amministrazioni pubbliche e privati si possano confrontare e decidere. All’estero funzionano “le società di corridoio”, si segua questo esempio virtuoso. Ed è necessario farlo oggi, per superare la crisi che stiamo vivendo.  Il sistema milanese e lombardo chiede stabilità e certezza di regole”. Spiega Fabrizio Dallari, LIUC – Università Cattaneo: “Abbiamo messo a confronto, con dati statistici e sondaggi tra addetti ai lavori, 4 cluster logistici con la Regione Logistica Milanese e precisamente: Western Netherlands, Ile de France, Baviera e Catalogna. Lo abbiamo fatto prendendo a riferimento tre macro voci: 1. i costi del fare logistica 2. l’efficienza e la competitività del sistema 3. l’accessibilità e la connettività”.  I flussi logistici intorno a Milano coinvolgono 1.301 imprese (su 17 mila nel settore trasporti e logistica più in generale), con 95 mila addetti e un business da 22 miliardi. A Milano ci sono 4,6 miliardi di business per gli autotrasportatori, su un totale di 8,7 miliardi nella regione logistica, che include la Lombardia e anche Piacenza e Novara. Si aggiungono 2 miliardi per i magazzinieri, su 2,7 miliardi  in totale  e 9 miliardi per gli spedizionieri su 11 in totale, per un dato complessivo di 16 miliardi su 22 miliardi della regione logistica nel suo complesso. Sono 1.301 le imprese del settore che occupano oltre 95.000 addetti. Il fatturato del settore è di oltre 22,4 miliardi di euro, con una media di 240.000 €/addetto e con punte di 490.000€ per le imprese di spedizione. Il fatturato è cresciuto con un tasso del 5% annuo tra il 2008 e il 2018. Sono oltre 17.000 imprese complessive del settore logistica e trasporto, di queste sono 1.301 con un ruolo di «orchestratori» dei flussi logistici operanti nella RLM. Secondo le aziende del comparto, i fattori più determinanti per la competitività del territorio sono i costi del ‘fare’ logistica (46%), l’efficienza (30%) oltre all’accessibilità e alla dotazione infrastrutturale (20%). L’indicazione riguarda il peso che i singoli fattori ricoprono nella costruzione dell’indice, al fine di ponderare i 24 parametri attribuendo loro un giusto valore rispetto all’incidenza che le singole voci rivestono nell’attività logistica. Punti di forza sono un PIL da 845 miliardi della regione logistica, che parte da Milano e dalla Lombardia includendo Piacenza e Novara, quattro porti notevoli raggiungibili in meno di 4 ore – Genova, La Spezia, Savona, Ravenna – e tre aeroporti  – Malpensa,  Bergamo, Brescia-. Bene anche l’apertura internazionale della regione pari al 67%. Il questionario è stato elaborato su 121 risposte delle aziende del settore tra ottobre e novembre 2019, 24 gli indicatori analizzati in tre diversi raggruppamenti,  costi, competitività, connettività. I punti di forza (traffico in porti e aeroporti a  meno di 4 ore) e di debolezza (dotazione ferroviaria e stradale) della logistica milanese. Sono calcolati come punti percentuali di differenza tra la RLM e il best-in-class (=100): traffico sostenuto attraverso i porti e gli aeroporti raggiungibili entro 4 ore di guida dal centro della Regione Logistica Milanese, dove Milano è rispettivamente 84 e 78 rispetto a 100 del miglior competitor europeo. Buoni anche i tempi di sdoganamento per l’import (75 su 100). Tra i valori meno soddisfacenti rispetto ai competitor europei, la dotazione ferroviaria e stradale. Le criticità percepite dalle imprese, per il 31% sono problemi infrastrutturali, per il 29% costi elevati, tasse incluse, per il 21% la burocrazia. Le sfide principali, per oltre uno su due sono: l’informatizzazione, dazi e guerre internazionali, evoluzione del mercato con nuove imprese, la sostenibilità ambientale con il passaggio all’elettrico e infine la sostenibilità sociale con mancanza di autisti specializzati.

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Le reazioni all’arresto del milanese dell’Isis

Le reazioni all’arresto del milanese dell’Isis. La notizia dell’arresto di Nicola Ferrara ha scosso la comunità milanese. Nicola Ferrara, 30 anni barese d’origine e milanese d’adozione,  aveva intrapreso un percorso di radicalizzazione nel 2015, diventando rapidamente un istigatore di odio e violenza. Tra l’altro il suo pubblico erano i minori, due in particolari. Frequentava l’associazione Al Nur di via Chiarissimi e diffondeva il suo verbo d’odio contro la società in cui era cresciuto. Dopo che è stato fermato, le reazioni all’arresto del milanese dell’Isis sono state tante. “Il fiancheggiatore dell’Isis identificato oggi frequentava una moschea abusiva sita in uno scantinato di un quartiere residenziale della parte nord di Milano: chiunque conosca quella zona sa che li’ di fronte, essendo in prossimita’ di una scuola elementare, passano ogni giorno centinaia di bambini spesso accompagnati dai genitori – ha commentato Marco Osnato, parlamentare di Fratelli d’Italia – Crediamo che questo sia un elemento in piu’ di allerta in tutta questa vicenda. Da tempo denunciamo un atteggiamento da parte del Comune e delle Autorita’ di Pubblica Sicurezza troppo permissivo nei confronti di queste realta’ che spesso ospitano personaggi contigui al mondo del terrorismo. Sapere che a due passi trascorrono ore di lezione centinaia di bambini e’ oltremodo preoccupante”. Lo ha dichiarato Marco Osnato, deputato di Fratelli d’Italia, commentando l’operazione antiterrorismo compiuta oggi a Milano dai carabinieri del Ros che hanno arrestato un uomo radicalizzato dell’Isis con l’accusa di istigazione a delinquere aggravata dall’uso del mezzo telematico”. “Come apprendiamo dalle prime agenzia stampa, il radicalizzato arrestato per apologia e istigazione all’adesione all’Isis frequentava la moschea abusiva “Al Nur” di via Chiarissimi a Milano, vicina agli ambienti sunniti e più radicali dell’islam. A questo punto chiediamo al Comune di non nascondere più la sabbia sotto al tappeto, ma di intervenire nell’unico modo possibile: chiudere e smantellare questo sedicente centro culturale che altro non è che un luogo di culto illegale, per di più frequentato da aspiranti terroristi, oltre ovviamente a tutte le altre moschee irregolare presenti a Milano. Ora basta”. Così Silvia Sardone, europarlamentare e consigliere comunale della Lega. “Siamo di fronte a una vicenda gravissima e inquietante che vede ancora una volta la nostra città come crocevia di propaganda estremista e relazioni oscure. Oltre all’arrestato, le indagini vertono anche su due minorenni che frequentano via Chiarissimi, uno dei quali in particolare è risultato essere in contatto col sito Amaq, agenzia di stampa strumento di propaganda dell’Isis. È arrivato il momento di ripulire Milano dai fondamentalisti e da quanti aggirano regole chiare e ben precise: la sinistra non si azzardi a parlare di razzismo o di libertà di culto, perché in gioco c’è la sicurezza di tutti”. Anche Samuele Piscina, presidente leghista del Municipio 2, ha rilasciato una dichiarazione in merito: “L’estremista islamico arrestato oggi frequentava la moschea irregolare «Al Nur» di via Carissimi e indottrinava alcuni minorenni dicendogli di «lottare» contro gli italiani. Più volte negli anni ho segnalato questo centro di illegalità e nè il Comune nè il Prefetto ha mosso un dito!”.  

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