10 Giugno 2021

Firmati due nuovi patti con le scuole Ciresola e Sottocorno

Le scuole protagoniste dei patti di collaborazione nel recupero di un’area verde, la Piccola Goccia di via Ferrante Aporti 120, in zona Stazione Centrale – Martesana (Istituto comprensivo Ciresola), e nella realizzazione di una play street ottenuta chiudendo per due giorni, gli ultimi dell’anno scolastico, la via antistante la scuola Sottocorno, a Rogoredo, per permettere alle bambine e ai bambini di giocare in strada. La firma dei patti è avvenuta oggi, alla presenza dell’assessore alla Partecipazione, Cittadinanza attiva e Open data, Lorenzo Lipparini (firmatario del Patto) e dei colleghi Laura Galimberti, assessora all’Educazione e Pierfrancesco Maran, assessore all’Urbanistica che ha partecipato all’evento in via Monte Piana. Questo è l’apice di un percorso di coinvolgimento dei cittadini, singoli o riuniti in10 associazioni e di altre istituzioni, in questo caso le scuole, per la realizzazione di progetti e iniziative con finalità educative, sui quartieri della città. “Lo strumento dei patti di collaborazione – ha dichiarato l’assessore Lipparini – è nato per rendere semplice e allo stesso tempo concreta la partecipazione dei cittadini a progetti di cura degli spazi pubblici proposti e realizzati dal basso, col beneficio dell’intera comunità. In questi mesi di pandemia i progetti non si sono fermati e abbiamo anzi accompagnato un numero crescente di patti. Possiamo dire con soddisfazione che ormai questo strumento è non solo conosciuto dai cittadini ma sempre più richiesto e utilizzato, a testimonianza del desiderio di questa città di essere parte della sua trasformazione in meglio, anche nei suoi spazi più piccoli ma estremamente importanti per chi li desidera vivere e usare”. “Con la firma di questo patto di collaborazione – dichiara l’assessora Laura Galimberti – si fa concreta la logica delle scuole aperte alla città. Una compenetrazione che deve funzionare anche al contrario: in questo caso, infatti, sarà il quartiere a offrire ai bambini e alle bambine dell’Istituto Ciresola uno spazio per implementare l’outdoor education, pratica fondamentale su cui vogliamo puntare molto, soprattutto in questo periodo complesso”. Patto Parchetto Piccola Goccia – Ic Ciresola Nel parchetto saranno realizzate attività didattiche e di socialità, all’aria aperta, destinate agli alunni e alle alunne della scuola primaria Ciresola. Il parco, vera risorsa di tutto il quartiere, sarà collegato alla scuola da un percorso creativo e al resto del quartiere e sarà completamente accessibile, con cartelli multilingue. Hanno sottoscritto il Patto di collaborazione: Scuola Primaria IC Ciresola (via Venini) Associazione Fas, Associazione Reteambiente Circolo Legambiente, Associazioni Genitori ETS. Il parchetto “Piccola Goccia” è stato realizzato con il sostegno di Fondazione Cariplo tramite Associazione Labsus – Laboratorio per la Sussidiarietà e da Italia Nostra Onlus – Centro di Forestazione Urbana. Patto Play Street Monte Piana – Ic Sottocorno La strada chiusa in occasione della fine della scuola è una prima sperimentazione, riuscita, di come gli spazi urbani possano essere destinati ad un uso condiviso e nuovo da parte dei più piccoli. Hanno sottoscritto il Patto di collaborazione: Istituto comprensivo “Pasquale Sottocorno”, Associazione verdeFestival, Associazione È-Vento, Associazione Vivi Rogoredo, Associazione Primavera 2005, Associazione “Un libro in movimento”. La realizzazione del murales è stata possibile grazie al supporto della Fondazione Pasquinelli che ha donato le risorse necessarie alla Associazione “Un libro in movimento” e di Cities4CSR. Il Patto di Collaborazione è stato infine possibile grazie ad un accordo stipulato tra Comune di Milano e Arup Spa che ha portato alla sperimentazione della Play Street. Play Street nasce da una proposta contenuta nella strategia di Adattamento 2020 per facilitare la ripresa dopo il periodo di pandemia e ripensare l’utilizzo dello spazio urbano secondo i principi alla base della Real Play Coalition, la coalizione nata nel 2018 per studiare il valore del gioco nella crescita e nell’apprendimento dei bambini di tutto il mondo. Hanno reso possibile il progetto la Direzione Progetto Città Resilienti e la Direzione Servizi Scolastici educativi, la direzione Mobilità e Amat (Agenzia milanese per l’Ambiente e per il Territorio).

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Il discorso del Sindaco Sala all’inaugurazione Linate

Di seguito il discorso tenuto dal Sindaco di Milano Giuseppe Sala nel corso della cerimonia di inaugurazione della nuova area imbarchi dell’aeroporto di Linate, che si è tenuta questa mattina. IL DISCORSO DEL SINDACO SALA Gentile signor Presidente, care e cari tutti, passo dopo passo, Milano e l’Italia ripartono. La campagna del Governo Draghi ha ridotto sensibilmente il dolore dei contagi e dei decessi, ma la devastazione sociale prodotta dal virus è ancora molto profonda. Milano e l’Italia devono inaugurare una nuova stagione capace di coniugare salute e lavoro, dando sollievo ai ceti e ai territori più colpiti dalla pandemia come quello lombardo. Ringrazio il presidente della Repubblica per esser di nuovo nella nostra Regione. Milano, caro presidente, le è molto riconoscente per l’autorevolezza con la quale ha esercitato il suo ruolo di capo dello Stato e rappresentante dell’unità nazionale durante una fase così difficile per la nostra Repubblica. Siamo onorati di poterla ospitare di nuovo in una giornata così importante per la nostra città e il nostro territorio. Oggi festeggiamo il nuovo scalo di Linate. Grazie a un investimento di circa 40 milioni di euro questo aeroporto, così amato dai milanesi da ormai quasi un secolo, è diventato più accogliente, più funzionale e più accattivante. Ringrazio SEA per aver portato a termine un progetto così importante nonostante la pandemia . Siamo grati in particolar modo ai 2800 dipendenti di SEA così come alle decine di migliaia di persone occupate nel sistema aeroportuale milanese che negli scorsi mesi hanno supportato la competitività dell’Italia garantendo la movimentazione delle merci. La gran parte di questi lavoratori è ancora sostenuta dagli ammortizzatori sociali, come chi è occupato nel trasporto aereo e nel turismo, due dei settori più colpiti dal virus. Il nuovo aeroporto di Linate è un messaggio di speranza soprattutto per loro, dopo mesi di blocco dei voli e delle frontiere. Le innovazioni architettoniche e digitali rendono ancora più piacevole questa storica porta di ingresso di Milano e dell’Italia. Grazie alla collaborazione con la Triennale il nuovo Terminal a tre piani diventa uno spazio culturale dedicato al design. La nuova galleria assicurerà un significativo contributo alle attività commerciali della nostra città. Linate diventerà un perno della nostra mobilità sostenibile, favorendo una significativa diminuzione dell’inquinamento, tramite il collegamento diretto con la metropolitana M4. Nel 2030 questa infrastruttura e quella di Malpensa azzereranno le emissioni carboniche, grazie a innovazioni ambientali e digitali avviate dalla ristrutturazione che festeggiamo oggi. La nuova struttura di Linate è un fiore all’occhiello della transizione ambientale di Milano, che vogliamo accelerare grazie al Piano di ripresa e resilienza al fine di diventare entro i Giochi olimpici Invernali del 2026 una capitale globale della sostenibilità. Il traguardo delle Olimpiadi ci spinge a rendere Milano sempre più attrattiva e accogliente e a generare occupazione qualificata, in particolare per le nuove generazioni. Una missione alla quale il nuovo aeroporto di Linate darà un contributo fondamentale. L’aeroporto collocato alla fine di viale Forlanini è stato uno dei propulsori del miracolo economico vissuto dopo la II guerra mondiale, rafforzando la vocazione internazionale, l’accoglienza e il dinamismo della nostra comunità. Sono convito che dopo questa trasformazione e la connessione assicurata dalla M4 il nuovo aeroporto di Linate sarà un motore della costruzione della nuova Milano, più sana, più equa e più sostenibile, la via più efficace per creare lavoro.

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Rogoredo: 10 arresti per associazione a delinquere

Ieri mattina, martedì 8 giugno, la Polizia di Stato ha eseguito a Milano un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 10 persone, tra i 20 e i 40 anni, di nazionalità italiana, rumena, marocchina e albanese, ritenuti responsabili del reato di associazione a delinquere ai fini di spaccio. Le indagini del Commissariato Mecenate, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Milano – Sostituto Procuratore Dott. Fraioli, hanno consentito di accertare come l’area di spaccio ricompresa tra via Orwell e via Sant’Arialdo, separate dalla linea dell’alta velocità, fosse stata a lungo gestita da due distinte organizzazioni criminali. L’operazione di ieri mattina, che ha messo fine a uno dei due sodalizi, è stata il risultato finale di una lunga serie di interventi di Polizia nel corso degli ultimi 3 anni. L’attività degli agenti si è sviluppata nel quotidiano controllo del territorio, in servizi di pedinamento e osservazione, sequestri di droga e armi nella disponibilità degli appartenenti all’associazione a delinquere, in arresti e denunce, il tutto col supporto tecnico di intercettazioni telefoniche e localizzazioni gps. Tasselli questi, rivelatisi utili ai poliziotti nel ricostruire tutti i ruoli ricoperti dagli arrestati, le modalità di finanziamento per l’acquisto dello stupefacente, come ad esempio la rapina consumata ai danni di un istituto bancario di Corso Lodi, fino alle modalità di smistamento della droga ai singoli pusher per la vendita al dettaglio nella zona di Rogoredo.

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