12 Maggio 2021

Sala querela il viceministro Morelli per l’affaire saudita

Sala querela il viceministro Morelli per l’affaire saudita. ecco il racconto di Morelli dopo la prima udienza: Oggi la prima udienza della querela che Beppe Sala mi ha fatto sulla storiaccia dei Sauditi nel Cda della Scala. Ho svelato il progetto di ingresso dei sauditi (quelli che hanno sciolto nell’acido un giornalista) che Sala avrebbe voluto silenziare ma ora vedremo in un aula di tribunale come è andata e se Sala ha nascosto la verità ai Milanesi. L’unico modo che conoscono per tentare di farci stare zitti è provare a usare le aule di tribunale… e noi urliamo ancora di più!  

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Nel decennale del Referendum su acqua e nucleare, Sala celebra l’automotive

Per oggi abbiamo deciso di lasciare spazio al comunicato del Comitato Milanese Acqua Pubblica, con la Rete dei comitati della Città Metropolitana di Milano, per sottolineare certe scelte che appaiono poco “verdi” del sindaco neo green di milano: Nel decennale del Referendum su acqua e nucleare, Sala celebra l’automotive. Il 12 e il 13 giugno prossimi cade il decennale del Referendum su acqua e nucleare. Nel 2011 c’è stata una grande partecipazione popolare, mossa soprattutto dall’acqua che rappresentava il richiamo più sensibile per tutte/i come diritto strettamente legato alla vita. La volontà espressa nelle urne da 27 milioni di persone è stata chiarissima: fuori i privati e i profitti dall’acqua. Non arriviamo certo a pretendere che il Comune di Milano e il sindaco Sala ricordino questa ricorrenza, sappiamo che hanno tanti impegni importanti: continuare a consumare suolo, abbattere alberi, progettare nuovi grattacieli, favorire la speculazione edilizia. Ma che proprio in quei giorni di giugno si svolga il “Milano Monza Motor Show”, ci risulta incredibile, diremmo quasi grottesco. Viviamo nella città più inquinata d’Europa, abbiamo bisogno di respirare, di ridare spazio alla natura, di proteggere l’acqua, prima vittima dei cambiamenti climatici . Il surriscaldamento globale sta peggiorando la nostra situazione e quella di tutti gli esseri viventi, è urgente fare qualcosa per fermare questa corsa e invertire radicalmente il processo di distruzione e autodistruzione che questo sistema ha innescato. Lo sfruttamento violento e senza limiti delle risorse del pianeta è sfociato nella tragedia della pandemia che ha scatenato la crisi sanitaria, la compressione dei diritti, l’aumento esponenziale delle diseguaglianze. Era lecito aspettarsi un risveglio della ragione. Invece… Le piazze del centro cittadino saranno occupate per quattro giorni da esposizioni di auto, perché “(…) c’è grande voglia di ripartire (…) sarà una grande occasione per tutto il sistema automotive, all’insegna della passione per le auto (…) esposizione dei più innovativi modelli per le vie del centro (…)”. Certo non mancherà il tocco green, ci sarà infatti anche una grande installazione di auto ibride ed elettriche. Complimenti. La pandemia quindi non ha insegnato proprio niente, si rilancia la motorizzazione privata.  Ci saremmo magari aspettati eventi per valorizzare la mobilità dolce, diffondere la cultura del trasporto pubblico, invece tutto il contrario. Signor Sindaco, ci permette una osservazione? Abbiamo l’impressione che ancora una volta lei non abbia capito niente, nonostante la sedicente veste green.

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Loreto. Piscina (Lega): follia green dovuta al mancato ascolto del Municipio

“Apprendo con stupore che, nell’ambito del Bando C40-Reinventing cities di piazzale Loreto, siano state ascoltate poche associazioni, probabilmente scelte dal Comune, ma non il Municipio 2 che conosce bene il territorio e avrebbe potuto evidenziare le criticità del progetto”, interviene Samuele Piscina, Presidente leghista del Municipio 2 di Milano. “Proprio questa mancanza ha evidentemente causato l’ennesima follia anti-green, con la pedonalizzazione del primo tratto di via Padova, la rimozione di numerosi posti auto e di un accesso fondamentale per la viabilità da e verso nord, causando future grandi difficoltà ai residenti e ai commercianti”. “È chiaro che la riqualificazione della piazza sia un tema condiviso da ogni parte politica, ma aumentare il traffico e l’inquinamento in città eliminando le strade va esattamente nella direzione opposta rispetto alla politica green della quale la nostra città avrebbe davvero bisogno. Infatti, è dimostrato come la sottrazione di accessi viabilistici porti direttamente al maggior traffico concentrato nelle principali arterie, quali viale Monza, già martoriata dalla folle ciclabile del duo Sala-Granelli, e via Andrea Costa”. “Altro che svolta green, Sala sta condannando i cittadini a respirare sempre più smog!” chiosa il Presidente leghista, “Urge un con confronto con il Municipio per sanare l’ennesima progettazione delirante e salvaguardare la salute dei cittadini. La nostra istituzione si è sempre contraddistinta per una collaborazione positiva, offrendo alternative plausibili, progettabili e non ideologiche. Spiace che Sala e Maran ancora una volta abbiano pensato solo alla campagna elettorale e non al vero confronto con i cittadini”.

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Covid: diminuiscono i ricoveri e 30 i decessi

Continuano a diminuire in Lombardia i ricoverati nelle terapie intensive (-25) e nei reparti (-112). A fronte di 33.979 tamponi, sono 788 i nuovi positivi, con un rapporto del 2,3%, in calo rispetto al 3,1% di ieri, mentre i decessi sono 30, per un totale di 33.235 da inizio pandemia. I dati di ieri:  i tamponi effettuati: 33.979 (di cui 14.365 molecolari e 19.365 antigenici) totale complessivo: 9.917.506  i nuovi casi positivi: 788 (di cui 46 ‘debolmente positivi’)  i guariti/dimessi totale complessivo: 745.814 (+1.723), di cui 3.064 dimessi e 742.750 guariti  in terapia intensiva: 454 (-25)  i ricoverati non in terapia intensiva: 2.556 (-112)  i decessi, totale complessivo: 33.235 (+30) I nuovi casi per provincia: Milano: 256 di cui 98 a Milano città; Bergamo: 48; Brescia: 102; Como: 66; Cremona: 31; Lecco: 35; Lodi: 16; Mantova: 36; Monza e Brianza: 45; Pavia: 59; Sondrio: 3; Varese: 63.

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Presentato il progetto di riqualificazione di Piazzale Loreto

Trasformare il più caotico snodo di traffico della città in una grande agorà verde, anello di congiunzione tra corso Buenos Aires e via Padova. Trasformare Piazzale Loreto in un nuovo simbolo della Milano olimpica del 2026. È la rivoluzione di LOC, Loreto open community, il progetto vincitore della seconda edizione di Reinventing cities, il bando internazionale indetto dal Comune insieme a C40 che prevede l’alienazione o la costituzione del diritto di superficie di siti da destinare a progetti di rigenerazione urbana in chiave sostenibile. Il masterplan è stato presentato da un team multidisciplinare con capofila Ceetrus Nhood e realizzato grazie al contributo plurale di Arcadis Italia, Metrogramma Milano (coordinatore del Design Team), Mobility in chain, Studio Andrea Caputo, LAND, Temporiuso e Squadrati. LOC ambisce a trasformare piazzale Loreto da non-luogo a spazio aperto, inclusivo e sostenibile connesso con i quartieri che si affacciano su tutti i suoi lati. Partendo da una revisione strategica della viabilità, che garantirà comunque una capacità analoga a quella del nodo esistente, il masterplan restituirà alla città 24.000 m2 di spazio pubblico pedonale, di cui oltre 12.000 nella piazza (69% dell’area), a fronte dei 2.484 m2 utilizzabili oggi, e il restante distribuito tra via Padova e via Porpora. “A Milano – spiega il Sindaco Giuseppe Sala – stiamo vivendo una trasformazione urbanistica epocale. Molti progetti un tempo solo sulla carta stanno prendendo forma dando alla città una nuova fisionomia nata dalla visione innovativa e green dei migliori studi internazionali di architettura. Piazzale Loreto senza perdere la sua identità di snodo viario diventerà un luogo di socialità e incontro dove su più livelli i cittadini troveranno una grande area pedonale con alberature, sedute e fontane. Così stiamo cambiando il volto di Milano, rigenerando aree dismesse dove il passato deve lasciar posto al futuro o intervenendo su ciò che esiste creando bellezza e funzionalità e verde. È questo il nostro modo di reinventare la città”. “Loreto è una delle piazze più importanti di Milano e rappresenta la più grande scommessa di trasformazione di una piazza milanese dai tempi della pedonalizzazione di piazza Duomo – dichiara l’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran –. Negli ultimi anni tante piazze sono cambiate, ne sono nate due nuove pedonali, di grandi dimensioni, come Gae Aulenti e Tre torri. Il progetto per Loreto ha la stessa potenza, con la differenza che rigenera un luogo esistente con l’obiettivo di rendere via Padova, viale Monza e via Costa delle nuove vie del centro di Milano, garantendo una crescita commerciale e pedonale a corso Buenos Aires”. “Una mobilità integrata, con un nuovo equilibrio fra pedoni, bici, moto e auto, per una migliore sicurezza stradale per tutti, e la conferma di un importante nodo di accesso al trasporto pubblico della rete metropolitana e di superficie – dichiara l’assessore alla Mobilità Marco Granelli –. Un cambiamento che già oggi è iniziato e che ci aiuterà a vincere la congestione del traffico e l’inquinamento dell’aria”. “Il concorso Reinventing cities – dichiara Hélène Chartier, Head of Zero carbon development per C40 – ha ispirato la collaborazione creativa di cui abbiamo bisogno per combattere la crisi climatica, con la capacità e creatività di architetti, artisti, ambientalisti e imprenditori. Reinventare le città è più di una competizione innovativa: sta aiutando a portare avanti una ripresa verde e giusta dalla pandemia per creare il futuro che vogliamo. Nonostante l’anno impegnativo, il numero dei partecipanti e la qualità delle proposte presentate per la seconda edizione del concorso a Milano sono eccezionali e la trasformazione di piazzale Loreto è un progetto faro. Dimostra come le città possono creare nuovi posti per le persone quando gli spazi vengono recuperati da quelli occupati dai veicoli e quando viene data priorità alla mobilità incentrata sulle persone”. “Dal popolarissimo programma di rigenerazione dello spazio pubblico di Piazze aperte ai progetti di Strade aperte che hanno aiutato questa città a uscire dalla pandemia, il Sindaco Sala aveva già trasformato Milano in leader mondiale nella progettazione di strade del 21° secolo” – ha detto Janette Sadik-Khan, Presidente della Commissione di giuria e principal di Bloomberg associates, società di consulenza pro bono che lavora con città e sindaci di tutto il mondo –. Ma non c’è posto al mondo come Loreto. Con questa rivoluzionaria riprogettazione di uno dei luoghi più iconici d’Italia, questa Amministrazione consolida la sua capacità di creazione di luoghi scandendo la tabella di marcia per una città più sicura, più equa e più sostenibile e riconsegnando ai milanesi la piazza che meritano”. “Questa vittoria rappresenta una grande soddisfazione e una grande responsabilità che siamo fieri di poterci prendere: essere attori protagonisti di uno dei più importanti progetti di riqualificazione urbana della città di Milano e d’Italia. – dichiara Marco Balducci, Amministratore Delegato di Ceetrus Nhood –. Vogliamo contribuire a creare una città del futuro a misura d’uomo, più resiliente, ecologica, che risponda alle reali necessità dei cittadini, che promuova nuove forme di mobilità e un commercio evoluto. Sottolineo l’importanza della valorizzazione sociale ed economica delle aree adiacenti e delle attività presenti nel contesto: il ritorno sociale sull’investimento (SROI) avrà indice 4: con un investimento di oltre 60 milioni, creeremo valore per la comunità di circa 250 milioni. La nuova piazza sarà un esemplare lavoro di co-costruzione tra pubblico e privato e sarà pronta ad accogliere le Olimpiadi Milano-Cortina”. La nuova configurazione della piazza: 69% di spazi pubblici e pedonali Il masterplan di LOC prevede la realizzazione di una grande agorà verde dove i gradoni, i percorsi ciclopedonali, gli elementi d’acqua e le nuove costruzioni delineano un nuovo punto di riferimento per il paesaggio urbano milanese. L’area si riconfigurerà come organismo architettonico aperto destinato alla vita di comunità, con un piano ribassato e ipogeo che sarà la vera piazza anfiteatro, flessibile e adattabile a diversi usi temporanei pubblici come concerti, manifestazioni, mercati, attività sportive e occasioni di aggregazione. Si prevede uno sviluppo dello spazio pubblico su tre livelli, per un totale del 69% della superficie: oltre alla piazza a raso già citata, si svilupperanno sulle aree a cielo aperto ottenute con l’apertura del

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Una targa al Sindaco Antonio Greppi nel foyer della Scala

È stata scoperta martedì 11 maggio nel foyer di platea del Teatro alla Scala, dal Sovrintendente Dominique Meyer e dall’assessore alla Cultura Filippo del Corno, la targa in marmo commemorativa dedicata alla figura di Antonio Greppi, Sindaco di Milano dal 1945 al 1951. Il Sindaco Greppi, nell’immediato dopoguerra, fu un protagonista indiscusso della riapertura del Teatro e, in particolare, della volontà che i lavori di ricostruzione, dopo i danneggiamenti causati dai bombardamenti su Milano, si concludessero nel più breve tempo possibile. La proposta, avanzata dall’Amministrazione comunale e accolta positivamente dal Teatro, arriva proprio nell’anno in cui cade il 75° anniversario della riapertura. L’iscrizione recita Primo sindaco della Milano liberata volle che la ricostruzione partisse dalla centralità della cultura e promosse il restauro e l’immediata riapertura di questo teatro casa di tutti i milanesi.

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