12 Giugno 2023

Morto Silvio Berlusconi

Morto Silvio Berlusconi. Silvio Berlusconi è morto all’ospedale San Raffaele di Milano. Il leader di Forza Italia e fondatore di Mediaset aveva 86 anni. Berlusconi era tornato al San Raffaele lo scorso venerdì, dopo un lungo ricovero — di 45 giorni — terminato poche settimane fa, a causa di una polmonite e di una forma di leucemia. Silvio Berlusconi è un imprenditore e politico italiano che è stato una figura di spicco nella politica italiana per diversi decenni. È stato Primo Ministro dell’Italia per tre mandati non consecutivi, servendo dal 1994 al 1995, dal 2001 al 2006 e dal 2008 al 2011. Berlusconi è il fondatore del partito politico Forza Italia, che ha avuto un ruolo significativo nel panorama politico italiano. Durante la sua carriera politica, Berlusconi è stato protagonista di numerosi dibattiti e controversie, sia a livello nazionale che internazionale. Prima di entrare in politica, Berlusconi ha avuto una carriera di successo nel mondo degli affari, in particolare nel settore dei media. È stato il proprietario e fondatore di Mediaset, uno dei principali gruppi televisivi italiani, che comprende reti televisive, stazioni radio e case di produzione cinematografica. La figura di Silvio Berlusconi è stata oggetto di dibattito e polarizzazione in Italia. Le sue politiche e azioni hanno suscitato reazioni diverse da parte del pubblico e della classe politica.

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Milano-Cortina, De Corato (FdI): “Controlli confermano azione preventiva del governo Meloni”

Milano-Cortina, De Corato (FdI): “Controlli confermano azione preventiva del governo Meloni”. «La notizia dei controlli del Viminale sugli appalti dei Giochi olimpici e paralimpici invernali Milano-Cortina 2026 conferma l’azione preventiva del Governo in chiave antimafia. Quest’operazione, inoltre, conferma non solo la volontà dell’esecutivo di stroncare ogni tipo di infiltrazioni da parte della criminalità nello svolgimento di eventi importanti per l’Italia ma anche di agire a monte, affinché le stesse non influiscano sullo svolgimento degli stessi eventi. Siamo sicuri che i controlli saranno efficaci e non incideranno sui tempi di esecuzione delle opere. Lo ha dichiarato il capogruppo di Fratelli d’Italia della Commissione Parlamentare Antimafia e Vicepresidente della Commissione Affari Costituzionali alla Camera, Riccardo De Corato.

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Il Duomo di Milano: Un capolavoro architettonico nel cuore della città

Il Duomo di Milano: Un capolavoro architettonico nel cuore della città Introduzione: Il Duomo di Milano, conosciuto anche come Cattedrale Metropolitana di Santa Maria Nascente, è uno dei simboli più riconoscibili della città di Milano, in Italia. Questo maestoso edificio religioso cattolico, situato nel cuore di Milano, incanta visitatori di tutto il mondo con la sua magnifica architettura gotica e la sua imponenza. Considerato uno dei più grandi e complessi edifici sacri del mondo, il Duomo rappresenta un importante centro religioso, storico e culturale per la città di Milano. Storia e Architettura: La storia del Duomo di Milano risale al XIV secolo, quando la costruzione della cattedrale fu avviata sotto il patrocinio di Gian Galeazzo Visconti, signore di Milano. L’edificio fu completato solo nel XIX secolo, dopo quasi cinque secoli di lavori. L’architettura del Duomo è di stile gotico, caratterizzata da imponenti guglie, archi rampanti, vetrate colorate e dettagli decorativi intricati. La facciata principale del Duomo è uno dei suoi elementi più spettacolari. È adornata da una miriade di statue, tra cui la celebre statua dorata della Madonnina, che si erge sul punto più alto della cattedrale. Le statue raffigurano santi, profeti e altre figure bibliche, creando un affascinante spettacolo di sculture. All’interno del Duomo si possono ammirare numerose opere d’arte e reliquie sacre. L’altare maggiore è un capolavoro scolpito in marmo, mentre le vetrate colorate filtra la luce solare, creando un’atmosfera suggestiva. La cattedrale custodisce anche un importante tesoro, che include oggetti liturgici, reliquie e dipinti di valore storico e artistico. La terrazza del Duomo offre una vista panoramica mozzafiato sulla città di Milano. È possibile salire fino alla sommità della cattedrale attraverso una serie di scalinate o utilizzando gli ascensori. Una volta raggiunta la vetta, si può godere di una vista straordinaria dei tetti di Milano, delle Alpi e della campagna circostante. Il Duomo come centro culturale e religioso: Oltre ad essere una maestosa struttura architettonica, il Duomo di Milano svolge un ruolo importante come centro religioso e culturale. La cattedrale ospita regolarmente importanti eventi religiosi, come messe solenni e celebrazioni speciali. È anche un luogo di pellegrinaggio per i fedeli cattolici e attrazione turistica per i visitatori provenienti da tutto il mondo. La piazza del Duomo, che circonda la cattedrale, è un punto di incontro animato per i milanesi e i turisti. Qui si possono trovare caffè, ristoranti, negozi di souvenir e artisti di strada, che contribuiscono a creare un’atmosfera vivace e cosmopolita. La piazza diventa il centro nevralgico di eventi culturali, concerti e manifestazioni che si svolgono durante tutto l’anno, attirando residenti e visitatori di tutte le età. Il Duomo di Milano rappresenta anche un tesoro di storia e cultura. La sua ricca storia è testimone dei cambiamenti e delle trasformazioni che la città ha vissuto nel corso dei secoli. Ogni dettaglio architettonico, ogni scultura e ogni affresco raccontano una storia, offrendo un’immersione nelle ricchezze dell’arte e dell’architettura del passato. La conservazione e il restauro del Duomo sono un impegno costante per la città di Milano. Sono necessari sforzi costanti per preservare l’integrità dell’edificio e garantire che possa essere ammirato e apprezzato dalle future generazioni. L’attenzione ai dettagli e la maestria degli artigiani coinvolti nel restauro sono evidenti nel loro impegno per mantenere l’aspetto originale della cattedrale. In conclusione, il Duomo di Milano è molto più di un semplice edificio religioso. È un capolavoro architettonico che incanta i visitatori con la sua bellezza e grandiosità. Simbolo di Milano, la cattedrale è un’attrazione imperdibile per chiunque visiti la città. La sua storia, la sua architettura e l’atmosfera che la circonda la rendono un luogo unico, in grado di catturare l’immaginazione di chiunque abbia la fortuna di visitarla.

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Delpini ordina 15 nuovi sacerdoti in Duomo

Delpini ordina 15 nuovi sacerdoti in Duomo. Nel corso di una solenne celebrazione eucaristica nel Duomo di Milano, l’Arcivescovo, mons. Mario Delpini, ha conferito l’ordinazione presbiterale a 15 nuovi sacerdoti della Diocesi ambrosiana. In un Duomo gremito erano presenti, oltre ai familiari dei futuri presbiteri, gli amici, i fedeli delle parrocchie di origine e di quelle in cui i seminaristi hanno svolto le prime esperienze pastorali. Ispirandosi alle letture della Messa, nella sua omelia l’Arcivescovo ha ricordato che «noi oggi non celebriamo una sorta di reclutamento di truppe speciali per una qualche missione di resistenza al male e di costruzione della pace. Noi celebriamo le ordinazioni presbiterali, cioè il dono dello Spirito che consacra questi uomini perché siano associati alla missione di Gesù, con lo stile di Gesù, con la forza e la sapienza che vengono dall’alto, così diverse dalla sapienza e dalla potenza che viene dalla terra». I nuovi sacerdoti, che hanno un’età compresa tra i 24 e i 32 anni, sono chiamati, seguendo l’insegnamento dei discepoli, a «non abbandonare la via di Gesù», ha proseguito mons. Delpini, che non ha eluso il tema della progressiva diminuzione dei sacerdoti, ma ha ricordato: «Non conta l’essere tanti o l’essere pochi: conta essere con Gesù». Nelle parrocchie in cui inizieranno il loro ministero (la comunicazione sulle destinazioni avverrà il 22 giugno alle 11.45 nella Cappella arcivescovile) i preti novelli non dovranno «costruire la Chiesa su di sé», non sono «eroi chiamati a imprese solitarie», perchè, ha sottolineato ancora l’Arcivescovo, «solo una comunità può diffondere tra gli uomini che Dio ama la vocazione alla fraternità. I preti non sono ordinati per costruire la Chiesa su di sé, il fondamento sono gli apostoli e i profeti e la pietra angolare è Cristo Signore». Infine, mons. Delpini ha ricordato ai nuovi presbiteri e a tutti i presenti che, come fecero i pastori a Betlemme, «la parola che la Chiesa ha da dire è la verità di Dio che si è rivelata nel bambino Gesù. Ci portiamo dietro enormi biblioteche e forse non riusciamo a dire l’essenziale. O parliamo troppo o siamo muti a proposito dell’essenziale. Questa umanità ferita ha certo bisogno di comprensione, di antidolorifici, ma la salvezza, la speranza viene solo da Gesù». Prima della benedizione finale, mons. Delpini ha letto un messaggio del cardinale Angelo Scola, arcivescovo emerito della Diocesi: «offro le fatiche legate alla mia età – scrive tra l’altro Scola – per questi giovani che si fanno coraggiosi testimoni nel travagliato mondo di oggi».

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