14 Maggio 2019

Nove a processo per avere occupato case Aler

Un centinaio di persone, tra cui molti studenti di legge dell’università Statale, hnno preso parte questa mattina all’udienza del processo a carico di nove giovani finiti agli arresti domiciliari nel dicembre scorso con l’accusa di avere occupato case di proprietà pubblica e di avere messo in piedi un’associazione per delinquere finalizzata alla gestione illecita degli appartamenti popolari. L’udienza, davanti alla quarta sezione penale, durata circa un’ora, è però slittata al prossimo 11 luglio perché non sono stati depositati, fra gli atti del processo, i brogliacci contenenti le trascrizioni delle intercettazioni effettuate dai carabinieri che hanno condotto l’indagine, coordinata dal pm Piero Basilone e dal collega e capo del pool antiterrorismo Alberto Nobili. Nella prossima udienza, in cui è programmata la richiesta di ammissione delle prove, gli avvocati Mauro Straini e Eugenio Losco, legali degli imputati che fanno tutti parte del ‘Comitato abitanti Giambellino Lorenteggio‘, chiederanno formalmente al giudice di fare un sopralluogo nella zona, perché vedano di persona in quali condizioni siano appartamenti al centro delle contestazioni dei magistrati. Richiesta che era gia’ stata annunciata, dopo la scorsa udienza, dagli stessi giovani finiti alla sbarra: “Dall’inchiesta sembrava che le case occupate fossero pronte per essere assegnate a qualcuno – avevano detto – mentre, al contrario, sono state abbandonate da anni e le stesse abitazioni di cui si parlava nell’inchiesta sono ancora la, con delle lamiere e in alcune di queste c’è anche l’amianto“. I nove ragazzi sono finiti a processo con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata all’occupazione abusiva di immobili di proprietà pubblica e alla resistenza a pubblico ufficiale per una presunta gestione illecita di case popolari. Stando all’indagine, la presunta associazione per delinquere che non agiva per fini di lucro, avrebbe avuto “uno scopo comune: una propagandata giustizia sociale a tutela del diritto alla casa, volta a creare una soluzione all’emergenza abitativa, parallela e contrapposta a quella offerta dalle istituzioni“. Aler, l’azienda lombarda per l’edilizia residenziale proprietaria degli immobili al centro dell’inchiesta, si e’ costituita parte civile nel processo. ANSA  

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Rubano bancomat, arrestati mentre prelevano

Ieri sera gli agenti del Commissariato Città Studi sono intervenuti in Via Gran Sasso in merito ad un furto consumato a bordo d’auto. La vittima ha raccontato ai poliziotti che poco prima due uomini l’avevano affiancata a bordo di uno scooter segnalandole una foratura; la donna fermatasi si è resa conto che, mentre uno dei due la distraeva, l’altro le sfilava la borsa contenente la tessera bancomat e altri effetti personali. A distanza di pochi minuti, sul suo cellulare sono arrivati diversi sms che le segnalavano prelievi di contante in atto. La sinergia tra la volante del Commissariato Città Studi, la Centrale Operativa della Questura e gli agenti del Commissariato Villa San Giovanni ha permesso di bloccare uno dei due uomini mentre stava prelevando più di 1200 € con la carta rubata presso un istituto bancario in Viale Monza. È stato arrestato un 42enne algerino per furto aggravato e sono state diramate le ricerche per il complice che è riuscito a fuggire. Infine, gli agenti hanno restituito alla donna quanto le era stato rubato.  

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Rinviati a giudizio due della Banda degli Ottoni

Sono stati rinviati a giudizio stamane Roberto D’Ambrosio e Giancarlo Aprea, musicisti dell’associazione Banda degli Ottoni, accusati di resistenza a pubblico ufficiale aggravata e di favoreggiamento per i disordini avvenuti durante una manifestazione davanti al Teatro alla Scala in occasione della ‘Prima’, il 7 dicembre 2014. Lo ha deciso il gup di MILANO Sara Cipolla, che ha rinviato a giudizio altre 3 persone, accogliendo la richiesta del pm Piero Basilone. Il processo inizierà il 24 settembre davanti alla sesta sezione penale del Tribunale. Altri 14 persone accusate di avere preso parte ai tafferugli, difese dagli avvocati Mirko Mazzali, Eugenio Losco, Guido Guella, hanno patteggiato pene dai 4 mesi e 15 giorni ai 5 mesi e 10 giorni. Aprea e D’Ambrosio, difesi dal legale Margherita Pelazza, hanno commentato: “Faremo presidi, incontri e ci difenderemo nel processo“. Intanto fuori dal Palazzo di Giustizia c’è stato un altro presidio musicale, con tanto di concerto a cui ha preso parte una ventina di persone, per protestare contro la “criminalizzazione dell’azione politico-musicale“. Secondo il capo di imputazione del pm Basilone, il 7 dicembre di cinque anni fa, D’Ambrosio e Aprea “in concorso tra loro e con almeno altre due persone non identificate” avrebbero “usato violenza per opporsi al personale della Digos che aveva fermato un soggetto in possesso di una bottiglia incendiaria“. Ovvero, secondo l’accusa, Aprea e un altro imputato avrebbero “afferrato” e strattonato un uomo che era stato fermato dagli agenti perché “in possesso di una bottiglia incendiaria“. Così facendo, lo avrebbero liberato “per consentirgli la fuga e l’impunità“. Il pm ha poi accusato D’Ambrosio di avere inveito contro i poliziotti e di avere strattonato un agente di polizia “afferrandolo per la spalla destra con la mano sinistra“. ANSA  

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Due auto sfuggono a inseguimento della Polizia

E’ durato 45 minuti l’inseguimento della polizia a una Panda con due persone a bordo rimaste ignote perché sono riuscite a fuggire dopo essersi schiantate con la vettura contro il cancello d’ingresso del campo nomadi di via Monte Bisbino. La folle corsa è iniziata attorno alle 23.40 di ieri, quando una volante ha notato in corso Buenos Aires una Mercedes che si sospettava potesse essere stata utilizzata per una serie di furti in casa. Alla vista del lampeggiante la vettura è partita velocemente e subito dopo una Panda si è frapposta per impedire alla polizia di raggiungere la Mercedes. I fuggitivi hanno percorso viale Regina Giovanna contromano e, infine, sono riusciti a seminare la polizia. A quel punto l’inseguimento è proseguito con la Panda fino quando i due uomini alla guida si sono schiantati contro il cancello del campo rom e hanno proseguito a piedi sparendo nel nulla. E’ stato accertato che la vettura è intestata a un prestanome. ANSA  

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L’Inter vede la Champions

Un gol per tempo al Chievo e l’Inter fa festa. Finisce 2-0 il posticipo a San Siro della 36/a giornata della Serie A: al 39′ sblocca Politano, nella ripresa chiude i conti Perisic. La squadra di Spalletti si riprende il terzo posto in classifica, e la Champions è sempre più vicina. ANSA  

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Linea 2 bloccata per tre ore

Disagi questa mattina per centinaia di passeggeri per il blocco di due tratte della linea 2, la verde, della metropolitana dovuti a problemi alla linea aerea alla stazione di Cascina Gobba, alla periferia nord della città, uno degli snodi della rete. Dalle 8 i treni non viaggiano fra le stazioni di Udine e Cernusco sul Naviglio e fra Udine e Cologno Nord. L’Atm, l’azienda di trasporti dei mezzi pubblici milanesi, si scusa per i disagi e ha attivato bus sostitutivi sulle tratte. La circolazione dei treni è ripresa dopo circa 3 ore. ANSA  

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