18 Gennaio 2023

I risultati dell’operazione interforze intorno alla stazione Centrale

I risultati dell’operazione interforze intorno alla stazione Centrale. L’attività di controllo è stata disposta dal Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, secondo gli indirizzi formulati dal Ministro dell’ Interno Matteo Piantedosi, dopo l’incontro tenuto dal Ministro al Viminale con i Sindaci delle città di Milano, Napoli e Roma. All’operazione interforze, coordinata dal Questore di Milano, hanno preso parte, oltre alle forze di polizia statuali (Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza) con i relativi reparti speciali, anche la Polizia Locale di Milano e l’Ispettorato Territoriale del lavoro, per i profili attinenti alla regolarità del lavoro negli esercizi della zona. Il Comune di Milano ha garantito il proprio supporto anche per verificare e gestire situazioni di fragilità umana e sociale e ha assicurato il tempestivo intervento di AMSA per restituire alle aree interessate da bivacchi e degrado, una pronta e migliore vivibilità. Il Prefetto di Milano, Renato Saccone, ha ringraziato “della preziosa e sinergica collaborazione tutte le componenti coinvolte. I primi dati esprimono l’intento determinato e comune di voler affrontare nel migliore dei modi in termini complessivi e organici problemi di sicurezza urbana, comuni e tipici delle grandi metropoli. L’attività proseguirà nel tempo per garantire risultati duraturi.” “Assicurare la sicurezza ai cittadini di Milano, siano essi residenti in città o meno, è una priorità per l’Amministrazione – ha commentato il Sindaco di Milano Giuseppe Sala -. Gli interventi posti in atto nell’ambito di questa operazione interforze, alla quale ha collaborato anche la nostra Polizia Locale, sono espressione concreta del nostro impegno. Impegno che dovrà proseguire affinché i risultati si consolidino”. Nella tabella allegata tutti i numeri dell’operazione Tabella 16 gennaio 2023

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Trenord, Terzi: “Moratti non sa di cosa parla”

Trenord, Terzi: “Moratti non sa di cosa parla”. “Trenord non funziona come dovrebbe e per superare tutti i problemi basterebbe una gara? Peccato che quando era in giunta la Moratti ha sempre condiviso l’obiettivo, tra gli altri, di evitare di consegnare il servizio ferroviario regionale in mano a compagnie straniere. Il nostro è un servizio che in termini quantitativi non ha paragoni con il resto d’Italia: 2.185 treni su cui viaggiano quasi 700mila passeggeri ogni giorno per 2070 km di rete, di cui più di mille a binario unico. Insomma, un sistema complesso in cui si muovono più attori con competenze e ruoli molto diversi e semplificare la questione con una battuta è poco corretto”. Così l’assessore regionale alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile, Claudia Maria Terzi, replica a Letizia Moratti e alla sua proposta di affidare, tramite gara, la gestione del servizio ferroviario regionale. “Fa strano – prosegue l’assessore – sentire la Moratti riproporre senza criterio una proposta che va persino a contraddire decisioni da lei condivise negli anni passati. Ma si sa, la campagna elettorale a qualcuno fa girare la testa”. Trenord deve essere utile ai pendolari e non alla politica? “La fotografia dei disservizi citati dalla Moratti è una ricostruzione parziale e fuorviante. Troppo facile e devo dire anche un po’ squalificante, per lei, citare linee come la Brescia-Piadena-Parma e la Milano-Mortara-Alessandria che sono a binario unico e presentano importanti problemi infrastrutturali. Dopo due anni in giunta Moratti dovrebbe aver ben presente che buona parte dei problemi del servizio ferroviario regionale sono imputabili proprio all’infrastruttura. Certo, anche Trenord deve fare la sua parte e proseguire nell’opera di miglioramento del servizio che sta caratterizzando questi ultimi anni. Per concludere sarebbe interessante capire dalla candidata Moratti cosa in concreto farebbe per efficientare il sistema. Insomma, la gara e poi? Anche solo banalmente come pensa di risolverli i problemi infrastrutturali? Facendo volare i treni?”.

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Area B, Altitonante: “I dati dimostrano che serve solo a vessare gli automobilisti”

Area B, Altitonante: “I dati dimostrano che serve solo a vessare gli automobilisti”. “Oggi il Corriere pubblica un approfondimento sull’effetto di Area B sul traffico e i risultati parlano da soli: il traffico non è sceso nemmeno dell’1 per cento, segno che il provvedimento è tutto meno che un disincentivo a utilizzare l’auto privata. Semmai è quello che abbiamo denunciato fin dall’inizio: un mezzo per vessare gli automobilisti, perché chi usa l’auto per entrare a Milano spesso non ha alternative visto che anche i progetti di prolungamento delle metropolitane sono costantemente in ritardo da quando li gestisce il centrosinistra. Milano e la Lombardia hanno bisogno di un centrodestra al governo per tornare a muoversi in libertà e raggiungere nuovi importati successi, perché con questa sinistra prigioniera delle sue nuove ideologie non c’è modo di ragionare su provvedimenti di buon senso come dimostra il caos sulla gestione dei parcheggi di interscambio: Sala ha saputo solo attivare le telecamere per multare i milanesi, senza ragionare prima su come incentivare l’utilizzo di queste aree di sosta con la doppia beffa degli automobilisti che sono stati costretti a lasciare l’auto e a pagare comunque gli ingressi in Area B”. Commenta così Fabio Altitonante, consigliere regionale di Forza Italia, i dati pubblicati dal Corriere.

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Marcora (FdI): “Istituire una commissione d’inchiesta relativa alla disfunzione dell’attività amministrativa del Comune”

Marcora (FdI): “Istituire una commissione d’inchiesta relativa alla disfunzione dell’attività amministrativa del Comune”. Durante il Consiglio Comunale di oggi, il Consigliere di Fratelli d’Italia Enrico Marcora è intervenuto per chiedere l’istituzione di una commissione di inchiesta sulla disfunzione dell’attività amministrativa del Comune di Milano. “Le manchevolezze evidenziate dal Sindaco Sala e dalla Giunta non possono passare inosservate. La commissione di inchiesta è un modo istituzionale per affrontare i problemi del Comune di Milano. In caso diverso non rimangono che i tribunali amministrativi.”

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Al Martinitt il 24 arriva “Un’altra faccia” con Tiziana Foschi e Antonio Pisu

Al Martinitt il 24 arriva “Un’altra faccia” con Tiziana Foschi e Antonio Pisu. Il 24 gennaio arriva FACCIA UN’ALTRA FACCIA. Ma il volto è sempre quello noto di Tiziana Foschi, già Premiata Ditta, che con la complicità di Antonio Pisu ripercorre con ironia la sua carriera. Nella vita tutti, prima o poi, ci troviamo a offrire di noi immagini diverse, figuriamoci gli attori. Roba da crisi d’identità! Ecco allora che da uno spettacolo veramente e semplicemente tutto da ridere, può uscire una riflessione. Proprio come piace al Martinitt. Dai fortunatissimi esordi al fianco di Francesca Draghetti, Pino Insegno e Roberto Ciufoli, l’autrice-protagonista della nuova commedia in locandina ne ha fatta di strada… Con una spalla (e regia) d’eccezione, la riattraversa con l’ironia contagiosa che la contraddistingue. In scena fino al 29 gennaio. Per maggiori info chiedere al teatro Martinitt

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Delpini apre la settimana di preghiera per l’unità dei cristiani

Delpini apre la settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. Momenti di preghiera, celebrazioni ecumeniche, convegni e una festa conclusiva animeranno la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani che si svolgerà, come da tradizione, dal 18 al 25 gennaio. Il programma della Settimana, preparato dal Consiglio delle Chiese cristiane di Milano e dall’Ufficio Ecumenismo e Dialogo della Diocesi, comprende 24 incontri, distribuiti in tutte le sette zone pastorali. L’Arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, mercoledì 18, ore 18.30, darà avvio alla Settimana, quest’anno ispirata al versetto biblico “Imparate a fare il bene, cercate la giustizia” (Isaia 1,17), con una celebrazione ecumenica nella Chiesa Valdese di Milano (via Francesco Sforza 12). «Il tema di quest’anno – spiega Roberto Pagani, responsabile del Servizio diocesano per l’Ecumenismo e il dialogo – è un richiamo a fare il bene e a cercare la giustizia anche in questi giorni difficili, con una guerra che sta inasprendo e, per certi versi, frantumando il rapporto tra le varie comunità cristiane». La predicazione dell’Arcivescovo risponde anche al desiderio di dare seguito a due momenti che nel 2022 hanno coinvolto le Chiese cristiane della Diocesi: il Lunedì Santo celebrato nella Chiesa romena, che ha riunito tutti i ministri e i fedeli appartenenti al Consiglio delle Chiese Cristiane di Milano, e la preghiera per la pace dei cristiani ucraini in Duomo dello scorso 20 novembre, alla presenza dell’Arcivescovo e dell’Esarca greco-cattolico ucraino, il vescovo Dionisij Ljachovi. Sempre nel capoluogo ambrosiano, dopo l’evento iniziale, si terranno altri cinque incontri. Mercoledì 25, alle 20.30, si svolgerà una festa conclusiva con liturgia e canti per invocare insieme la pace nella chiesa di San Marco a Milano (piazza San Marco 2). Oltre alla presenza tradizionale dei cori ucraino, russo, romeno e degli universitari di Comunione e Liberazione, saranno coinvolti anche altri ensemble, tra cui quello eritreo e quello di alcuni cristiani sudcoreani. Celebrazioni ed incontri di preghiera si svolgeranno anche fuori Milano, nelle altre zone pastorali della Diocesi, con la possibilità di seguire alcuni momenti da remoto. In allegato il programma completo. Per effetto delle migrazioni il numero delle confessioni cristiane non cattoliche presenti nella Diocesi di Milano è andato aumentando negli ultimi anni. Attualmente sono 56 le parrocchie delle varie giurisdizioni ortodosse e bizantine e 21 le sale di preghiera anglicane e protestanti frequentate da fedeli di molte nazionalità. Circa la metà di tutte queste comunità vive le proprie celebrazioni in chiese concesse in uso dalla Diocesi di Milano, in segno tangibile di ospitalità ecumenica. Dal 1998 le diverse confessioni hanno dato vita al Consiglio delle Chiese Cristiane di Milano, presieduto attualmente dalla pastora Daniela Di Carlo.

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