19 Marzo 2022

Sala: è il momento di allentare il Green Pass

“Sì è giusto allentare le misure, è il momento e ce n’è bisogno. Credo che sia il momento di allargare le maglie”. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, parlando dei provvedimenti annunciati dal governo per allentare o cancellare le misure per il contrasto al Covid, come ad esempio il Green pass. Sul fatto che anche a Milano nell’ultima settimana i contagi sono in aumento Sala ha osservato, a margine di un evento in piazza Scala, che “se ci pensiamo marzo è sempre stato un mese di picco per i contagi quindi non mi sorprende questo aumento. Semmai la cosa positiva è che i vaccini fanno questo, non riducono i contagi ma la gravità della malattia. Marzo è sempre stato un mese di grande picco”. ANSA

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La Giunta approva le linee guida per la valorizzare i municipi

La Giunta ha approvato le linee guida per la prosecuzione del processo di valorizzazione delle deleghe, competenze e responsabilità dei nove municipi di Milano. Si va avanti, dunque, con il potenziamento del coinvolgimento del livello locale nelle scelte dell’Amministrazione centrale che porterà le municipalità a svolgere con più forza, rispetto al passato, il ruolo di soggetti attivi di promozione della partecipazione dei cittadini alla vita pubblica. Contestualmente, si persegue l’obiettivo di attuare il modello della città “a 15 minuti”, in cui ogni cittadino ha la possibilità di avere ciò di cui ha bisogno a breve distanza da casa. “Con questa delibera – afferma l’assessora ai Servizi civici con delega al Decentramento Gaia Romani – poniamo le basi di un modello di gestione della città in cui i due livelli amministrativi complementari lavoreranno in maniera ancora più sinergica, semplificando i processi e accorciando i tempi di risposta ai cittadini. Decentrare significa costruire una città che non si identifica più solo con il suo centro ma che valorizza le identità dei quartieri e di chi li abita. Lavorare per questo vuol dire anche strutturare metodi di lavoro nuovi, che definiscano in modo chiaro canali, tempi e modalità attraverso cui i municipi possano esprimere il loro parere su temi strategici che gli assessorati e le direzioni inizieranno a definire”. “Oggi – prosegue l’assessora – ribadiamo la nostra convinzione nel voler perseguire questo percorso lungo tre direttive. La prima è la valorizzazione dei luoghi decisionali, ovvero Osservatorio e Conferenza dei presidenti di municipio; la seconda è la codificazione delle prassi che hanno funzionato bene e la creazione di nuove; infine la terza riguarda la formazione con l’obiettivo di una maggiore comprensione fra i due livelli delle rispettive difficoltà e necessità. Il nostro fine è raggiungere obiettivi riscontrabili dai territori il prima possibile, costruendo un modello istituzionale che funzioni nel lungo periodo, perché agire con responsabilità significa lavorare in quest’ottica”. La valorizzazione dei luoghi decisionali passerà attraverso la valutazione dei processi di attuazione delle funzioni assegnate e le istanze di attribuzione di nuove funzioni e risorse economiche, che in una prima fase potranno anche essere assegnate a carattere sperimentale, espresse dai municipi nei propri DUP (Documenti unici di programmazione) o nei diversi incontri tenuti con i rispettivi presidenti. Gli ambiti prioritari, stabiliti da quest’ultimi, riguardano tutti quegli aspetti che il cittadino percepisce come più vicini e immediati nella quotidianità, ovvero l’edilizia scolastica, la manutenzione stradale, del verde, delle aree giochi e dell’arredo urbano di quartiere, il commercio per i processi inerenti i mercati temporanei, lo sport e gli indirizzi per la destinazione degli spazi di interesse municipale. Mettere a sistema e codificare precisi metodi di lavoro porterà poi a una maggiore centralità del livello municipale nelle scelte dell’Amministrazione centrale, in particolare nella gestione dei problemi del territorio, nella programmazione, nell’organizzazione e controllo dei servizi erogati, nella misurazione del grado di qualità e di soddisfazione dei cittadini. Infine la formazione, costante e a entrambi i livelli. Questo progressivo rafforzamento del decentramento e del ruolo e delle funzioni dei Municipi, infatti, per la prima volta, la introduce con sessioni informative e di aggiornamento, per consentire una più ampia conoscenza dell’assetto organizzativo della struttura comunale e dei suoi processi di funzionamento. “Ottimi progressi nella direzione di un ulteriore coinvolgimento e responsabilizzazione dei municipi – dichiara Giulia Pastorella, Presidente della Commissione consiliare Servizi civici, Rapporti con i municipi e Digitalizzazione – che va incontro all’esigenza espressa dai cittadini di essere maggiormente rappresentati nelle istituzioni”. Sullo sfondo vi è la sfida di tutte le grandi metropoli di accostare la propria crescita costante alla capacità delle istituzioni di continuare ad essere vicine ai cittadini.

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Dalla fondazione Cariplo 3.4 milioni per i profughi

Il consiglio di amministrazione di Fondazione Cariplo ha deciso di sostenere una serie di iniziative volte a rispondere all’emergenza umanitaria scaturita dal conflitto in Ucraina e ha stanziato oltre 3,4 milioni di euro complessivi. L’intervento si sviluppa su tre livelli di azione e prevede sia il sostegno a iniziative di accoglienza dei rifugiati nei paesi di confine con l’Ucraina, sia progetti di accoglienza diffusa nei territori di riferimento della Fondazione. Nel dettaglio i fondi serviranno per un’iniziativa in collaborazione con ACRI, l’associazione nazionale che rappresenta le fondazioni di origine bancaria e le casse di risparmio; interventi di accoglienza dei rifugiati in collaborazione con le 16 fondazioni di comunità in Lombardia e nelle province di Novara e del Verbano-Cusio-Ossola; iniziative di accoglienza abitativa. ANSA

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Cerimonia per il 174° anniversario delle Cinque Giornate

All’evento in piazza Cinque giornate erano presenti il Presidente del Consiglio Comunale, Elena Buscemi. l’assessore allo Sviluppo Città metropolitana, Giovani e Comunicazione di Regione Lombardia, Stefano Bolognini, il viceprefetto Cinzia Belvedere, in rappresentanza del Prefetto di Milano, la vicesindaca metropolitana di Milano, Michela Palestra, e il Comandante della Scuola militare Teulié, Colonello Gianluigi d’Ambrosio. L’intervento della Presidente Buscemi Buongiorno a tutte e tutti. È un onore trovarmi con qui con voi per la prima volta da presidente del Consiglio comunale di Milano. Oggi ricordiamo uno dei momenti più significativi della nostra storia cittadina e del Risorgimento italiano. Tutti conosciamo e riconosciamo nelle Cinque giornate di Milano il grande moto d’orgoglio del popolo milanese oppresso dall’occupazione austriaca. In quella ribellione ebbe un ruolo significativo anche l’allora Imperial Regio Collegio dei cadetti, che oggi conosciamo come Scuola militare Teulié. Se siamo qui, insieme ai suoi massimi rappresentanti, è perché i collegiali della scuola parteciparono attivamente alle Cinque Giornate sostenendo i rivoltosi milanesi, tanto da subire la punizione degli austriaci una volta rientrati in città. Per questo, a breve consegnerò la bandiera del Primo tricolore, che sventolò sulla guglia più alta del Duomo durante le Cinque giornate, alla Scuola militare “Teulié” che la riconsegnerà all’Amministrazione in occasione del giuramento degli Allievi del primo anno di corso. Senza voler accostare impropriamente momenti storici e vicende lontane, ciò di cui stiamo parlando e che celebriamo con solennità sono il coraggio e l’intraprendenza di chi si è ribellato all’invasore. Oggi, purtroppo, parole come occupazione, oppressione e liberazione non possono che evocare la triste attualità della guerra mossa dalla Russia contro l’Ucraina. Fino a poche settimane fa, illudendoci, mai avremmo pensato che in Europa si sarebbe combattuta una guerra come quella a cui stiamo assistendo. Mai avremmo pensato di rivedere così vicine a noi immagini di bambini, donne, case e ospedali bombardati. E invece ci siamo ricreduti. Tra poco saranno vent’anni dall’assedio di Sarajevo, quasi ottanta dalla fine del Secondo conflitto mondiale. Eppure, la guerra ritorna Europa. È incredibile quanto siano recidivi certi potenti, certi governi nel mondo, quanto la Storia sembri non aver insegnato nulla a chi si impone con la forza sugli altri, a chi sostituisce il dialogo, la politica, la diplomazia con la violenza, che è la via più veloce per risolvere certi problemi ma anche la più sbagliata. Quello che oggi festeggiamo è un evento storico di grande importanza, che ha segnato i moti di liberazione nazionale. Sembra scontato, ma dobbiamo essere consapevoli e grati per la fortuna che abbiamo di vivere in un Paese libero. Mi auguro che la politica, la diplomazia e la resistenza ucraina, possano presto restituire a quel popolo oppresso le stesse parole che stiamo usando qui oggi per celebrare il coraggio della nostra città insorta nel 1848: libertà, indipendenza e autodeterminazione.

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Linea M4: apertura fino a Dateo in autunno

Le prime due tratte della nuova linea della metropolitana di Milano, la M4, che vanno dall’aeroporto di Linate fino a Dateo apriranno entro il 30 settembre del 2022. Mentre ad aprile del 2023 aprirà il tratto fino alla stazione di San Babila e tutta la linea, da Linate a San Cristoforo, sarà aperta a settembre – ottobre del 2024. Il cronopogramma è stato illustrato in commissione consiliare del Comune dai vertici della società M4. “Le prime due tratte della M4 fino a Dateo auspichiamo che apriranno in autunno, entro il 30 settembre 2022 – ha spiegato Alessandro Lamberti, presidente di M4 -. La prima tratta della nuova linea metropolitana, da Linate a Forlanini, è pronta dallo scorso 15 luglio, quando ha ottenuto il nullaosta di esercizio, ma l’apertura era stata posticipata a causa della contrazione del traffico aereo sull’aeroporto di Linate dovuto al Covid. Attualmente lo stato di completamento della seconda tratta è all’83 per cento. In tempi brevi è nostra intenzione completare i lavori per poi chiedere le necessarie autorizzazioni”. La M4, come spiegato in commissione, ha accumulato un ritardo stimato in 15 mesi rispetto al cronoprogramma. “Tre mesi di ritardi si sono accumulati a causa della pandemia nel 2020, tra il fermo lavori e il rallentamento per le norme di sicurezza. Mentre l’ulteriore ritardo è dovuto agli scavi archeologici – ha aggiunto Renato Aliberti, amministratore delegato di M4 -, ovvero al ritrovamento delle mure medievali nella stazione de Amicis. Sulle singole tratte rispetto all’atto integrativo 2019, c’è un ritardo di 3 mesi, mentre sull’intera linea sono stimati in 15 mesi. L’ultima apertura è dunque prevista tra settembre/ottobre 2024”. Lamberti ha fatto sapere che “le fermate saranno posti piacevoli. Partirà un bando, dal nome Arte 4, con la concessione di alcuni spazi delle fermate della metro per opere d’arte e contributi che gli artisti vorranno dare”. ANSA

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