20 Settembre 2022

Modella denuncia: costretta a prostituirmi sotto effetto cocaina

Una modella internazionale ha denunciato nei giorni scorsi alla Procura di Milano di essere stata costretta a prostituirsi, sotto l’effetto di cocaina e benzedrine, da un pr del capoluogo lombardo. “Sono vittima delle minacce e della droga. Mi ha somministrato benzedrina – ha raccontato nella denuncia la giovane donna – Ho una lesione al naso, per la cocaina. Mi ha convinto a filmare i nostri rapporti sessuali: ha minacciato di inviare i video alla mia famiglia. Ho avuto rapporti sessuali con altri uomini, in sua presenza: mi ha obbligato a prostituirmi. Ha organizzato feste a base di droga e sesso… Io sono disposta a indicare i nomi di ogni persona coinvolta”. La ragazza ha origini italiane e nel marzo del 2021 aveva deciso di venire a Milano per avviare la procedura della cittadinanza. “Una conoscente mi ha fatto il nome di quest’ uomo”, attivo anche come pr nel circuito delle modelle, e la giovane donna aveva deciso di soggiornare da lui, in un appartamento a pochi metri da un’agenzia di casting. Ne era nata una relazione. “Dopo pochissimo tempo, sono diventata completamente dipendente da lui… Si tratta di una persona ossessionata dal sesso. Io ero disposta a tutto – ha raccontato -. Lo assecondavo in ogni richiesta anche quando mi convinceva a compiere atti che mai avrei pensato di fare…”. Trascorrono i mesi tra Milano e Porto Cervo. “Ha cominciato a picchiarmi e minacciare di rivelare che mi drogavo. Ero sotto ricatto. Un giorno mi ha detto di aver fatto sesso con me tutta la notte, ma ero così stordita che non riuscivo a ricordare niente”. La ragazza ha quindi deciso di andarsene dall’Italia dopo aver presentato denuncia tramite un legale. ANSA

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Rissa in zona Movida denunciati due 18enni

Una rissa è scoppiata questa note in via de Tocqueville a Milano, nella zona della movida di corso Como. Sul posto, poco prima delle tre sono arrivati i Carabinieri della stazione Milano Porta Garibaldi, con il supporto di personale del Nucleo Radiomobile, che hanno rintracciato due diciottenni, denunciati per danneggiamento aggravato in concorso, per aver lanciato una bottiglia in vetro contro un’auto, danneggiandone il parabrezza anteriore e parte della carrozzeria. Gli altri ragazzi che avevano partecipato alla rissa, dove è rimasto ferito un 22enne, sono invece scappati prima dell’arrivo dei militari. Il giovane è stato trasportato in codice verde al vicino ospedale Fatebenefratelli. ANSA

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Corsi di monopattino per i dipendenti comunali

La sicurezza stradale in monopattino è il focus dell’evento, rivolto a dipendenti e collaboratori del Comune di MIlano, che l’azienda Bird ha promosso oggi per la Settimana Europea della Mobilità. “Vogliamo migliorare la fiducia degli utilizzatori del monopattino, rendendoli più consapevoli nelle loro esperienze di guida. Sono occasioni che l’azienda promuove a livello globale nelle oltre 400 città in cui opera: crediamo che la formazione sia fondamentale per introdurre un cambiamento positivo nelle abitudini delle persone e in un’ottica di tutela dell’ambiente”, commenta Cristina Donofrio, General Manager di Bird Italia, che ha accolto sul tetto dello stabile di via Sile gli assessori comunali alla Mobilità, all’Ambiente, al Welfare e all’Urbanistica, Arianna Celsi, Elena Grandi, Lamberto Bertolè e Giancarlo Tancredi. “L’amministrazione comunale milanese è impegnata per implementare la sicurezza e la protezione di tutti i protagonisti della strada, nel reciproco rispetto e nell’armonizzazione del miglioramento della mobilità in città: questa iniziativa va in tale direzione – afferma l’assessore Censi – La micomobilità può aiutare a risolvere i problemi di traffico nelle grandi città perchè si basa su mezzi sostenibili e costituisce una ricucitura con i luoghi del trasporto pubblico locale”. ANSA

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JAZZMI: Zoe Pia in concerto con “Shardana” venerdì 30 settembre e sabato 1 ottobre a Mosso Milano

JAZZMI: Zoe Pia in concerto con “Shardana” venerdì 30 settembre e sabato 1 ottobre a Mosso Milano. Il quartetto della clarinettista e compositrice sarda sarà protagonista di due imperdibili appuntamenti nell’ambito del festival internazionale di jazz di Milano: negli spazi rinnovati dell’ex Convitto del Parco Trotter, presenterà il suo album d’esordio, in equilibrio tra suoni contemporanei, musiche etniche e improvvisazione. Doppio appuntamento con la clarinettista e compositrice Zoe Pia in occasione della settima edizione di JAZZMI, il festival internazionale di jazz in programma a Milano e dintorni fino al 9 ottobre: la jazzista sarda, tra i talenti più luminosi della scena nazionale, sarà protagonista di due concerti, venerdì 30 settembre e sabato 1 ottobre, ospitati nei nuovissimi spazi di mosso, la neonata realtà sociale e associativa inaugurata in via Angelo Mosso 3, nell’ex Convitto del Parco Trotter. Insieme ai suoi musicisti (Roberto De Nittis al pianoforte, Rhodes, tastiere, toy piano e kalimba del Costa Rica, Glauco Benedetti al basso tuba e Sebastian Mannutza alla batteria e al violino), Zoe Pia porterà in scena l’album “Shardana”, il suo debutto discografico, orgogliosa celebrazione delle proprie radici culturali, condotta attraverso l’evocazione simbolica degli Shardana, misterioso popolo isolano dall’animo ribelle, dedito alla guerra e alla navigazione perenne. Organizzati dai curatori della rassegna Cernusco Jazz in collaborazione con mare culturale urbano, entrambi i concerti inizieranno alle ore 21 con ingresso a 10-15 euro (biglietti acquistabili on line: www.mailticket.it/manifestazione/0634/zoe-pia-shardana e www.mailticket.it/manifestazione/0734/zoe-pia-shardana–1-ottobre). Questi due appuntamenti sono i primi eventi musicali programmati nel nuovissimo spazio al coperto di mosso, luogo da poco riqualificato in cui convivono progetti di formazione, attività di ristorazione, eventi culturali, pratiche di riuso, feste e laboratori inclusivi. In “Shardana”, Zoe Pia compie un viaggio a ritroso nella memoria storica della sua terra: il suo percorso musicale celebra un incontro tra il passato nuragico e le stratificazioni successive, in cui il sacro e il profano si mescolano. Nell’album si respirano echi di riti ancestrali e di culti pagani dispersi nell’ardore cristiano di marca spagnola. Nelle composizioni originali della clarinettista (che in questo lavoro suona anche, con uno stile molto personale, le launeddas, millenario strumento a fiato originario della Sardegna) e nella musica del suo quartetto si evocano le feste popolari e la tradizione delle processioni di Mogoro (il paese natale di Zoe, in provincia di Oristano), che vengono raccontate attraverso registrazioni d’ambiente con la tecnica del soundscape recording e orchestrazioni in cui il basso tuba, le timbriche progressive del rhodes e un drumming a tratti post-rock trascinano nella contemporaneità. In “Shardana” si raccontano in musica le energie nascoste nella tomba dei giganti di Sa Dom ‘e S’Orcu, i misteri di S’Accabadora, i popoli del Mediterraneo, l’omaggio al cantautore Andrea Parodi, le mistiche Domus de Janas e il tradizionale rieccheggiare del ballo sardo. Di “Shardana”, Paolo Fresu ha detto: «È il giusto e auspicato equilibrio tra follia e razionalità, passione e sentimento, radice e fiore. “Shardana” è un coraggioso innesto di linguaggi, repertori e suoni a cavallo tra il jazz di oggi, l’improvvisazione e l’etnia». Musicista eclettica, compositrice e appassionata ricercatrice, Zoe Pia si è si diplomata a 18 anni in clarinetto con il massimo dei voti. Si è poi perfezionata al Conservatorio di Rovigo, conseguendo la laurea in Clarinetto Solistico e quella in Musica da Camera, ottenute con il massimo dei voti e la lode. Infine si è specializzata in Clarinetto Jazz sotto la guida di Marco Tamburini, Mauro Negri, Nico Gori e Fabio Petretti. In ambito classico ha collaborato con l’Orchestra New Art Symphonic, l’Orchestra Filarmonica Italiana, l’Orchestra Filarmonia Veneta, l’Orchestra Sinfonica di Pescara, l’Orchestra di Fiati della Sardegna, la Orquestra de Percusion y Vientos de Murcia e la UECO (la United European Chamber Orchestra). In ambito jazzistico ha suonato, tra gli altri, con musicisti del calibro di Marco Tamburini, Bruno Biriaco, Steven Bernstein, Furio Di Castri, Tino Tracanna, Paolo Fresu, Mauro Ottolini e Bebo Ferra.20 On line: www.cernuscojazz.it, www.mosso.org, www.maremilano.org, jazzmi.it

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Il calzaturiero continua la ripresa: +14% nel primo semestre 2022

Il calzaturiero continua la ripresa: +14% nel primo semestre 2022. Il comparto calzaturiero italiano continua nella sua ripresa segnando nel primo semestre dell’anno – dopo il +18,7% a consuntivo 2021 – un’ulteriore crescita nel fatturato (+14,5% nel campione di Associati contattati). I dati emergono dall’ultimo report del Centro Studi di Confindustria Moda per Assocalzaturifici, divulgato al salone internazionale delle calzature Micam, in corso a Fiera Milano, che evidenzia inoltre recuperi in valore a doppia cifra sia sul fronte dell’export che negli acquisti delle famiglie italiane. In Lombardia nel primo semestre 2022 il numero di imprese attive (tra calzaturifici e produttori di parti) ha registrato, secondo i dati di Infocamere-Movimprese, un calo di -17 aziende, tra industria e artigianato, accompagnato da un saldo negativo di -65 addetti. Per quanto riguarda le ore di cassa integrazione guadagni autorizzate da INPS nel primo semestre dell’anno per le imprese lombarde della filiera pelle, si registra una flessione del -76% rispetto allo stesso periodo del 2021: sono state autorizzate quasi un milione di ore. Malgrado il calo, i livelli attuali restano decisamente al di sopra di quelli 2019 pre-Covid (+124%). Sul fronte dell’export si registra un aumento del +31,4% in valore sullo stesso periodo dell’anno precedente, tra calzature e componentistica (con un +33,9% sui livelli pre-pandemia di gennaio-giugno 2019). Le prime 5 destinazioni dell’export lombardo, che coprono il 52% del totale, sono risultate: USA (+78,6%), Francia (+9,6%), Svizzera (+46,7%), Cina (+26,6%) e Regno Unito (+32,4%). Marcata invece, come prevedibile, la flessione dell’export verso Russia e Ucraina (-30,2% nell’insieme), scese rispettivamente al 14° e 49° posto nella graduatoria delle destinazioni regionali; la Lombardia copre il 16,9% dei flussi italiani diretti ai due mercati. Sull’andamento nazionale è intervenuta Giovanna Ceolini, Presidente di Assocalzaturifici: “Il settore nel suo insieme denota un significativo recupero ma caro energia, costi delle materie prime e conseguenze del conflitto russo-ucraino (-30% in valore l’export nei due mercati, con un -46% dall’inizio della guerra) mettono a rischio l’evoluzione a breve. Stiamo riscontrando soddisfazione sul fronte delle vendite verso i mercati nordamericani e nei principali paesi UE, mentre i lockdown primaverili hanno frenato quello cinese. Se le griffe registrano performance brillanti, però, metà delle imprese sono ancora sotto i livelli di fatturato pre-Covid.” Nel dettaglio, nei primi 5 mesi 2022 (ultimi dati disponibili a livello nazionale) le esportazioni italiane sono cresciute del 24% in valore e del 15% in quantità sull’analogo periodo 2021. Una performance che ha permesso di superare anche in volume (+2,4%) i livelli pre-emergenziali, benché risulti significativo come il comparto delle calzature con tomaio in pelle, da sempre tipico delle produzioni Made in Italy, sia ancora molto al di sotto delle paia di tre anni addietro (-10,5% su gennaio-maggio 2019). Tra le destinazioni, bene l’Unione Europea (+23% in valore), trainata da Francia e Germania (i primi due sbocchi esteri in volume per gli operatori italiani); ancor più sostenuta la crescita negli USA e in Canada (nell’ordine del +65% in valore), favorita da tassi di cambio più vantaggiosi; positivo il Far East, +15% in valore nell’insieme, ma con la Cina in netto rallentamento nel bimestre aprile-maggio (-25% in quantità) per i lockdown imposti dalle autorità in diverse importanti città; brillano gli Emirati Arabi; riparte il Regno Unito, dopo la battuta d’arresto post-Brexit. Crolla l’export in Russia e Ucraina per lo scoppio della guerra, con pesanti conseguenze per i distretti produttivi tradizionalmente votati a quest’area. Il saldo commerciale settoriale mostra un attivo pari a 2,18 miliardi di euro (+14,5% su gennaio-maggio 2021). Sul mercato interno è proseguito l’avvicinamento ai livelli (insoddisfacenti) di tre anni addietro: +18,2% in valore gli acquisti delle famiglie nei primi 6 mesi e +14% in quantità. Tutte le voci merceologiche mostrano un segno positivo su gennaio-giugno 2021: nell’ordine del +20%, sia in quantità che in valore, i recuperi per le calzature classiche per uomo e donna (le più penalizzate durante la quarantena); superiori al 10% per le scarpe per bambini/ragazzi (prossime ai livelli pre-pandemia). In crescita del 13% in volume il comparto delle sportive e sneakers (l’unico sopra i dati del 2019); più debole quella della pantofoleria (di poco superiore al +7%), ma sufficiente – stante il maggior utilizzo nei mesi di isolamento e quindi la minor contrazione subìta nel 2020 – a riportarla vicino ai livelli di tre anni addietro. In merito alle vendite online: dopo il boom registrato nel 2020 durante la pandemia, che ha forzatamente modificato le abitudini di acquisto, e il rallentamento del 2021, nei primi 6 mesi di quest’anno hanno subìto un ridimensionamento ulteriore (-8,9% in volume e -4,4% in valore tendenziali) pur rimanendo però decisamente al di sopra (+24% in quantità) rispetto al primo semestre 2019. Per quanto concerne lo shopping dei turisti stranieri – nonostante l’indubbia ripresa – i flussi in ingresso nel nostro Paese, le presenze e la spesa (notevolmente superiori al 2021, secondo le rilevazioni disponibili condotte da Istat e dalla Banca d’Italia) restano ancora su livelli inferiori del -25%/-30% se raffrontati con gli analoghi periodi 2019. La ripartenza nei livelli di attività dopo lo shock determinato dall’emergenza pandemica ha favorito un’inversione di tendenza nei livelli occupazionali: i dati camerali indicano infatti a fine giugno un saldo positivo di 1.062 addetti rispetto al consuntivo 2021 (+1,5%), insufficiente peraltro a recuperare le perdite dello scorso anno. Un rimbalzo dopo i cali registrati negli ultimi 6 anni – in cui la forza lavoro del settore ha perso oltre 6.400 unità – accompagnato dal ridimensionamento nel ricorso agli ammortizzatori sociali (-80% la CIG sui primi 6 mesi 2021 nella Filiera Pelle, ma numero di ore ancora doppio rispetto alla prima metà 2019). Nel confronto col primo semestre 2021 tutte le regioni mostrano cospicue riduzioni nelle ore autorizzate: le Marche (-72,3%) sono la prima per ricorso nel periodo considerato (con 1,9 milioni di ore, pari al 24% del totale Italia), seguite dalla Campania (1,7 milioni, -76,3%). In calo del -77% il Veneto, del -89% la Toscana (con un -84% a Firenze), del -76% la Lombardia, del -90% la Puglia e del -88% circa l’Emilia

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