20 Novembre 2021

No green pass verso il Duomo attimi di tensione

Attimi di tensione si stanno verificando in centro a Milano, tra piazza Fontana e piazza del Duomo, dove improvvisamente un paio di centinaia di manifestanti no Green pass si sono palesati correndo verso piazza del Duomo, bloccati in extremis, all’altezza dell’Arengario, dalle forze dell’ordine. Del resto i No Vax avevano avvisato, definendo “cruciale”, la giornata in piazza, a Milano. “Oggi bisogna dimostrare che non molliamo – scrivono – dopo che lo scorso sabato la pioggia e una concomitante manifestazione hanno diviso la piazza”. E sull’ipotesi di manifestare in altri luoghi, ventilata nei giorni scorsi, più di un organizzatore precisa “non ora”, “non è il momento”. Dal canto suo la Questura ricorda che non essendo state in alcun modo preavvisate, le manifestazioni di oggi ricadono nell’ordinanza prefettizia che le permette solo in forma di presidio, e non in piazza Duomo essendo un giorno prefestivo. Ancora tensione – ma nessun episodio con feriti o contusi – in piazza Duomo a Milano, dove gruppetti di decine di attivisti no green pass, in tutto svariate centinaia di persone, stanno mettendo a dura prova lo schieramento delle forze dell’ordine. Un manifestante bloccato dagli agenti in borghese all’altezza dell’Arengario ha provocato la reazione dei manifestanti, con spintoni e urla, il tutto ripreso da decine di fotografi, giornalisti e tv. Al momento gli attivisti bloccati sono almeno tre. Siparietto tra una manifestante e la polizia. Un’attivista No green pass che stava manifestando in piazza del Duomo, a Milano, ha inseguito in bici un poliziotto in borghese che le aveva strappato un cartello, o forse un indumento, con una scritta di protesta. La donna, con casco e bici al seguito, lo ha rincorso fino al cordone di polizia dietro il quale era sparito gridando “al ladro”. Polizia e carabinieri le hanno tentato di spiegare che era stato sequestrato non rubato ma lei ha insistito dicendo di volerlo denunciare alla polizia. “Signora ma siamo noi la polizia”, ha replicato un funzionario della Questura. ANSA

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Flash Mob di Fratelli d’Italia in piazza della Scala

Come previsto, questa mattina, una cinquantina di esponenti e militanti di Fratelli d’Italia si sono trovati in Piazza della Scala per protestare contro il reddito di cittadinanza. Presenti il capogruppo in Consiglio Comunale Andrea  Mascaretti che ha dichiarato, “Ora lo riconoscono tutti: il reddito di cittadinanza dal punto di vista dell’inserimento lavorativo è stato un assoluto fallimento. Insignificante il numero di coloro che hanno trovato lavoro grazie al reddito rispetto al numero dei percettori, mentre invece si è rilevato elevatissimo il costo di questo strumento, che fino al 2028 comporterà una spesa di 9 miliardi di euro annui. Quello che ha questa misura del Governo ha sicuramente favorito, è un incremento del lavoro nero” e il Coordinatore Cittadino Stefano maullu che gli ha fatto eco, concludendo, “i lavoratori e le imprese pagano tasse e contributi eccessivi che frenano lo sviluppo economico mentre chi governa spende i soldi per il RdC: uno strumento che contribuisce a dopare il mercato del lavoro favorendo il lavoro nero. l’ennesimo spreco di denaro degli italiani”.

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Il Comune aggiunge 200 posti per accoglienza rifugiati

Il Comune di Milano è pronto ad ampliare la rete di accoglienza diffusa per i rifugiati titolari di protezione internazionale e per far fronte all’esigenza di integrazione dei profughi afghani arrivati nel nostro Paese dopo il ritorno al potere dei talebani. Con una delibera approvata dalla Giunta, l’Amministrazione ha aderito alla procedura di ampliamento dei posti nel Sistema di Accoglienza e Integrazione (Sai) avviata dal Ministero dell’Interno il 12 ottobre. Se l’iter andrà a buon fine, il Comune potrà rafforzare la rete di accoglienza diffusa di secondo livello con 200 posti in più che andranno ad aggiungersi ai 757 posti attualmente finanziati. In caso di conclusione positiva dell’iter della domanda, l’Amministrazione, attraverso una procedura ad evidenza pubblica, selezionerà i soggetti da incaricare. Sono circa 160 i cittadini afghani attualmente presenti sul territorio metropolitano, ospiti di strutture di prima accoglienza del Comune di Milano o convenzionate con la Prefettura. Tutti hanno già svolto il colloquio di audizione presso la Commissione Territoriale per il Riconoscimento dello Status di Rifugiato di Milano con esito positivo e stanno ritirando i relativi permessi di soggiorno. A seguito dell’ottenimento dello status di rifugiato dovranno essere inseriti nelle strutture di seconda accoglienza per proseguire il loro percorso di inclusione socio-economica che prevede, tra le altre cose, la frequenza di corsi di italiano, l’inserimento scolastico dei minori, l’avviamento alla formazione e al lavoro. I posti messi a disposizione verranno quindi utilizzati per proseguire questo percorso e, inoltre, per far fronte alle crescenti richieste di accoglienza di rifugiati di altre nazionalità. “Milano – ha commentato in una nota l’assessore al Welfare e Salute Lamberto Bertolè – ha una grande tradizione di solidarietà, una caratteristica di cui i milanesi sono orgogliosi e che l’ha resa la città aperta e attrattiva che è oggi. Vogliamo proseguire su questa strada – a partire dalla garanzia di un aiuto concreto ai cittadini afghani in fuga dal loro Paese e attualmente ospitati nei centri per l’ospitalità d’emergenza – andando a rafforzare la rete di accoglienza di secondo livello, quella destinata, in particolare, a chi sceglie di rimanere nel nostro Paese. L’obiettivo è fornire a queste donne e a questi uomini gli strumenti per un’inclusione reale e concreta e la possibilità di diventare cittadini consapevoli e capaci di contribuire allo sviluppo del Paese e della città che li ha accolti”. Akanews

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