22 Ottobre 2020

Comitato Greco 2.0: al Locatelli-Quasimodo situazione preoccupante

Greco 2.0: al Locatelli-Quasimodo situazione preoccupante. “Quanto sta accadendo nell’Istituto Comprensivo “Locatelli-Quasimodo” di via Bottelli è grave e preoccupante”, denuncia Alessio Fasano, Presidente del Comitato Greco 2.0. “Martedì 20 ottobre gli alunni della terza A Rodari sono stati messi in quarantena in quanto una docente di classe è risultata positiva al tampone Covid – spiega Fasano – un provvedimento comunicato ai genitori attraverso una mail priva di ogni indicazione utile sull’iter da seguire da quel momento in poi. Indicazioni che non sono state date nemmeno dopo diverse richieste di chiarimenti fatte al covid manager dell’Istituto, rimaste senza risposta”. “Cosa ancora più grave – aggiunge Fasano – mentre gli alunni della terza A Rodari sono stati posti in quarantena, quelli della terza B Rodari, continuano a frequentare la scuola nonostante il giorno successivo siano entrati in contatto con la maestra malata (cui auguro una pronta guarigione) che, a detta dei bambini, presentava già sintomi che l’hanno costretta a lasciare anzitempo la scuola. Una situazione che mette a rischio la loro salute quella del corpo docente e di tutti gli altri alunni”. “Ci è stato detto che dobbiamo convivere con il virus e ci impegniamo a farlo, ma non può essere un impegno che ricade solo sulle spalle dei genitori dopo i patti di corresponsabilità che la scuola stessa ci ha chiesto di firmare ad inizio anno. Patti disattesi – conclude Fasano – sia dalla scuola , sia dalle istituzioni, che ci lasciano soli a tutelare la salute e l’equilibrio psicofisico dei nostri figli, oramai privati di ogni spazio di socialità dopo i divieti di praticare attività sportive e la scomparsa della didattica integrata a distanza dall’orizzonte di Regione Lombardia”.

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Dall’idea al progetto grazie al microfinanziamento, torna Bicocca Università del Crowdfunding

Dall’idea al progetto grazie al microfinanziamento, torna Bicocca Università del Crowdfunding. L’Università di Milano-Bicocca lancia la terza call del programma di finanza alternativa che permette a tutta la comunità accademica di confrontarsi con il mercato. Nove i progetti già sostenuti per una raccolta di quasi 70mila euro. Milano, 21 ottobre 2020 – Sostenere progetti e idee che nascono nei diversi ambiti disciplinari dell’Università. Con questo obiettivo è aperto da oggi il terzo bando indetto dall’Università di Milano-Bicocca nell’ambito dell’iniziativa Bicocca Università del Crowdfunding, il programma che permette a tutti i componenti della comunità di Ateneo di realizzare i propri progetti col finanziamento dal basso su Produzioni dal Basso – prima piattaforma italiana di crowdfunding e social innovation. Fino ad oggi, in soli due anni dall’avvio del progetto, sono stati finanziati nove progetti per una raccolta complessiva che ha sfiorato i 70mila euro e che ha coinvolto quasi 900 donatori. #BiUniCrowd, questo l’hashtag scelto per i social e il web, è anche il primo programma di crowdfunding universitario che adotta le vere “regole del gioco” del finanziamento dal basso: campagne di raccolta con durata dai 45 ai 60 giorni, modalità di raccolta “tutto o niente”, ricompense per i sostenitori delle campagne. Tra le novità di questa edizione, l’obiettivo massimo di raccolta fissato per tutti i progetti a 10mila euro: una spinta iniziale offerta a quanti vogliono mettere alla prova le proprie idee e misurarsi con il mercato. C’è tempo fino al 21 dicembre 2020 per presentare il proprio progetto. In seguito, una commissione nominata dall’università ne selezionerà fino a un massimo di 5. Anche questa edizione è sostenuta da Corepla, il consorzio nazionale per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica, che si impegna a cofinanziare – qualora fosse candidato e selezionato – un progetto sul riutilizzo degli imballaggi di plastica. Prosegue anche la partnership inaugurata l’anno scorso con Fondazione di Comunità Milano che cofinanzierà un progetto tra quelli selezionati che dovesse avere come tema la cura e rigenerazione di beni comuni in ambito sociale, culturale e ambientale. Non manca l’impegno dell’Ateneo che già nelle prime due edizioni ha stanziato fondi per il cofinanziamento di alcuni dei progetti selezionati e approdati alla fase di crowdfunding. La formula è quella del 50 per cento: il sostegno scatta nel momento i cui la campagna di raccolta arriva almeno alla metà dell’obiettivo. L’Università, in collaborazione con Produzioni dal Basso, organizza anche un workshop dedicato ai meccanismi di funzionamento del crowdfunding, della raccolta fondi e alle modalità di candidatura dei progetti al bando. L’incontro si terrà in streaming giovedì 29 ottobre, alle 10.30, presso l’edificio U4 dell’Ateneo. I progettisti potranno contare su alcune collaborazioni anche sul fronte delle attività formative. Lo sportello “iHelp” di “iBicocca” sarà a disposizione per fornire indicazioni su come impostare al meglio un progetto. La preparazione di un business plan efficace sarà il tema del webinar “Presentare un progetto vincente”, organizzato in collaborazione con Assolombarda: l’appuntamento è il 17 novembre, alle ore 10.30.  Il “Programma Virgilio” del Distretto milanese del Rotary, invece, metterà a disposizione dei progettisti i propri esperti e consulenti per offrire gratuitamente sostegno e consulenza su tematiche quali lo sviluppo di nuove idee di business e il lancio di una startup. «La risposta molto positiva della nostra comunità ci sprona a portare avanti con entusiasmo questo modello innovativo di raccolta fondi – afferma la rettrice dell’Università di Milano-Bicocca, Giovanna Iannantuoni – 41 proposte progettuali sono arrivate nel corso della prima call e 47 nella seconda, con una grande partecipazione di studenti e ex studenti. Quest’anno, come nelle edizioni passate, i progetti selezionati saranno cinque all’insegna della multidisciplinarietà e della connessione fra ambiti diversi». «Fino ad oggi tutte le campagne attivate hanno raggiunto l’obiettivo economico fissato in fase di candidatura – afferma il prorettore alla Valorizzazione della ricerca, Salvatore Torrisi – questa volta proviamo a spingerci oltre con l’obiettivo comune a tutti progetti pari a 10mila euro e come sempre tutti i progettisti potranno contare sul supporto a 360 gradi fornito dal network di collaborazioni di BiUniCrowd». Per maggiori informazioni: https://www.produzionidalbasso.com/network/di/bicocca-universita-del-crowdfunding#bicocca-universita-del-crowdfunding-initiative

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Chi sta vincendo i bandi degli scali ferroviari

Chi sta vincendo i bandi degli scali ferroviari. Al momento sulla cresta dell’onda sembra esserci la Redo sgr spa, con un claim evocativo: Human living, voglio vivere così. La società si è aggiudicata il bando per lo scalo di Greco e ora anche quello per Rogoredo. La data di consegna è prevista per giugno 2025, dunque si parla di cantieri da aprire subito e dunque lavoro. La rinascita dello scalo di Rogoredo avere per il sud Milano l’effetto avuto dal duo Catella-Unicredit sulla zona a nord ovest. In periodo di crisi dunque è giusto interessarsi a chi sta vincendo i bandi degli scali ferroviari. La Redo sgr spa gestisce oltre un miliardo di euro e dentro ci sono alcune delle più grandi cassoforti pubbliche e private: l’azienda recita la presentazione “gestisce il Fondo Immobiliare di Lombardia Comparto Uno (FIL1), il primo fondo etico per il social housing promosso da Fondazione Cariplo e Regione Lombardia. Il FIL annovera tra i propri quotisti importanti istituzioni come il Fondo Investimenti per l’Abitare gestito da CDP Investimenti Sgr e sottoscritto da Cassa Depositi e Prestiti per 1 miliardo di euro, le stesse Fondazione Cariplo e Regione Lombardia, Intesa Sanpaolo, Unicredit, Cassa Italiana Previdenza e Assistenza Geometri, Generali, Banco BPM, Aler Milano e TIM. Il FIL aderisce alla Fondazione Housing Sociale la quale svolge attività di Advisor in numerosi progetti immobiliari del FIL”. Una finanza di area prevalentamente cattolica che sta vincendo i bandi e la responsabilità per avviare uno sviluppo urbano nel senso più ampio possibile: nelle condizioni economiche in cui stiamo piombando gestire di migliaia di posti di lavoro sarà sempre più rilevante anche a livello sociale. Se la città tiene, anche l’Italia ha una speranza con tutta la sua economia. Una situazione simile a quella della Wayne Corporation durante la prima grande crisi da cui uscì il sistema di trasporto pubblico. A presiedere Redo sgr c’è Carlo Cerami: è un ex membro del consiglio d’Amministrazione del San Raffaele, di Poste, e ora ai vertici di Cassa Depositi e Prestiti.

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Piscina (Lega): “Ambulanza bloccata nel traffico in Viale Monza, grazie Sala e Granelli!”

Piscina (Lega): “Ambulanza bloccata nel traffico in Viale Monza, grazie Sala e Granelli!”. Lo sfogo del presidente del Municipio 2, in isolamento causa Covid da qualche giorno, arriva insieme a questo video dove si vede un’ambulanza in difficoltà a causa del traffico di viale Monza. “Il Sindaco Sala e l’Assessore Granelli avevano garantito che il nuovo assetto viabilistico di Viale Monza, con la folle ciclabile che non finiremo mai di contestare, non avrebbe determinato maggiori ingorghi e difficoltà per i mezzi di soccorso”, evidenzia Samuele Piscina, Presidente del Municipio 2 di Milano. “In questi giorni autunnali abbiamo invece assistito alla totale congestione di Viale Monza, al punto che i mezzi di soccorso sono letteralmente impossibilitati al passaggio. Ancora di più in questo momento storico in cui i casi CoVid stanno nuovamente aumentando nella nostra città, le tempistiche delle ambulanze sono fondamentali per salvare vite. Solo una visione miope di Milano non può far rendere conto l’Amministrazione comunale della pericolosità di quanto realizzato senza alcun senso logico!”. “Torno a chiedere, insieme a tanti concittadini residenti in Viale Monza, il mea culpa di Sala e Granelli e il ripristino della vecchia viabilità”, conclude l’esponente leghista. “Via Breda rimane sempre la nostra proposta alternativa, credibile e sensata per la pista ciclabile”.

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Dal 6 novembre la mostra Scarabicchi alla Libreria Corraini 121+ 

Dal 6 novembre la mostra Scarabicchi alla Libreria Corraini 121+ . Per Munari, alla radice del progetto e del disegno, i segni sono le prime formulazioni di un pensiero da ricombinare in infinite variazioni, come quelli tracciati e raccontati in Prima del disegno, e come gli scarabocchi che illustrano Favole al telefono di Gianni Rodari, che mostrano le possibilità espressive di una scrittura primaria e automatica. La Libreria 121+ dedica una mostra al segno di Bruno Munari, in contemporanea all’uscita del libro Munari per Rodari pubblicato da Corraini e all’arrivo a Milano della mostra Tra Munari e Rodari proposta da Biblioteche di Roma in collaborazione con Corraini Edizioni. In mostra Scarabicchi, Amuleti, segni e disegni come quelli che illustrano gli storici capolavori di Rodari come Filastrocche in cielo e in terra, Favole al telefono, Il libro degli errori, La torta in cielo, ma anche scarabocchi che hanno caratterizzato la produzione di Bruno Munari, segni da cui prendono le mosse idee e progetti concreti. Sono segni curvi, orizzontali, verticali, spezzati, mossi…delle piroette saltellanti con cui la mano scivola sul foglio. Ed ecco che, giocando le parole, improvvisazione e casualità, il segno diventa la cifra della sperimentazione più libera, e sulla carta compaiono figure, tratti spessi e sottili, segni bizzarri che creano un racconto fatto di linee. In mostra saranno esposte opere originali su carta della Galleria Maurizio Corraini, pagine di agenda, disegni, ma anche lavori in serigrafia e multipli che esplorano il tema del segno. Nell’ambito delle celebrazioni per i 100 anni dalla nascita di Gianni Rodari, la mostra amplia e arricchisce la riflessione nata con il libro Munari per Rodari, e ripropone la stessa leggerezza e la capacità di dare vita a mondi fantastici mettendo insieme elementi apparentemente opposti e lontani.

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In Lombardia record di casi: oltre 4.000

Sono 4.125 i nuovi positivi con 36.416 tamponi effettuati, per una percentuale pari all’11,3%. “Anche oggi i dati sono preoccupanti ed evidenziano, come purtroppo avevamo previsto, una situazione di criticità generalizzata che deve essere affrontata con l’assoluto rispetto delle regole e grande senso civico”. Così il direttore generale dell’assessorato al Welfare, Marco Trivelli, commenta i dati di oggi. “Il forte incremento dei positivi in rapporto al numero dei tamponi effettuati – prosegue Trivelli – e l’aumento dei ricoveri indicano che la strada delle restrizioni intrapresa è necessaria”. I dati di ieri: i tamponi effettuati: 36.416, totale complessivo: 2.575.003 i nuovi casi positivi: 4.125 (di cui 231 ‘debolmente positivi’ e 23 a seguito di test sierologico) i guariti/dimessi totale complessivo: 87.591 (+519), di cui 2.094 dimessi e 85.497 guariti in terapia intensiva: 134 (+11) i ricoverati non in terapia intensiva: 1.521 (+253) i decessi, totale complessivo: 17.123 (+20) I nuovi casi per provincia: Milano: 1.858, di cui 753 a Milano città; Bergamo: 112; Brescia: 196; Como: 263; Cremona: 97; Lecco: 89; Lodi: 52; Mantova: 41; Monza e Brianza: 671; Pavia: 242; Sondrio: 31; Varese: 287.

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