26 Giugno 2023

La Lombardia è la prima regione in Italia per l’installazione di pannelli fotovoltaici: il solare corre più a Milano che a Londra

La Lombardia è la prima regione in Italia per l’installazione di pannelli fotovoltaici: il solare corre più a Milano che a Londra Nella corsa dell’Italia a fonti di energia più pulite, la Lombardia si posiziona al primo posto tra le regioni italiane per numeri di pannelli fotovoltaici residenziali installati. Ad oggi si contano infatti più di 149.504 impianti residenziali che producono 8.075 GWh di energia totale. In Lombardia, un impianto fotovoltaico produce in media tra 1.100 e 1.350 kWh all’anno per ogni kWp installato. Si tratta di numeri sorprendenti che confermano la visione della regione di andare sempre di più verso un futuro green e sostenibile, riconoscendo nel solare una grande risorsa, molto più di grandi capitali europee come Londra, che conta una produzione annua di energia fotovoltaica di circa 900 kWh. La capitale inglese è infatti ben lontana dai numeri che vediamo nella provincia di Milano (1.310 kWh) o in quella di Bergamo (1.341 kWh). “Tra i cittadini lombardi diventa sempre più importante contribuire personalmente a un futuro che possa migliorare le nostre condizioni di vita. Lo vediamo in diversi ambiti ma siamo molto felici di vedere come anche la sostenibilità ricopra per la regione un ruolo fondamentale e il fotovoltaico rappresenti una risposta a queste esigenze” dichiara Fabio Stefanini, Managing Director di Otovo Italia, Austria, Svizzera e Germania, marketplace europeo dedicato alla vendita e installazione di impianti fotovoltaici in ambito residenziale – “Noi di Otovo ci impegniamo ogni giorno per essere al passo con le richieste dei nostri clienti, cercandi di facilitare il percorso di acquisto e installazione degli impianti fotovoltaici”. L’installazione di un impianto fotovoltaico in Lombardia può avere molti benefici, tra cui in primis il raggiungimento dell’indipendenza energetica consumando la stessa energia che si produce nella propria abitazione grazie ai pannelli fotovoltaici. Integrando sistemi di accumulo, è inoltre possibile immagazzinare l’energia prodotta e utilizzarla in un secondo momento, ad esempio nei mesi invernali o alla sera, dove l’esposizione al sole è ridotta. Oltre a questo, è possibile considerare il servizio dello scambio sul posto, offerto dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE), che permette di immettere l’energia in eccesso nella rete. Quando il valore dell’energia immessa in rete è maggiore dell’energia prelevata si possono liquidare le eccedenze: in questo caso il GSE pagherà l’energia in eccesso. Considerando tempi di rientro dell’investimento di circa 4-5 anni, con un rendimento annuale del 20-25%, la scelta di installare un impianto fotovoltaico può quindi diventare molto vantaggiosa per l’efficientamento energetico della propria abitazione, vista anche la possibilità di recuperare il 50% del costo dell’impianto tramite detrazione fiscale in 10 anni. Nonostante lo stop allo sconto in fattura, acquistare un impianto fotovoltaico risulta comunque molto vantaggioso grazie ai diversi incentivi disponibili, tra cui anche il Finanziamento Solare, che offre un tasso di interesse nominale (TAN) fisso al 4,75% e un TAEG variabile in base all’importo finanziato e alla durata del finanziamento. Non mancano nella regione le iniziative per coinvolgere enti locali e cittadini in progetti volti alla sostenibilità. Per i prossimi tre anni, sarà attivo il progetto lanciato da Multilayered urban sustainability action (Musa) che coinvolgerà diverse realtà locali per rendere Milano e la Lombardia più vivibile, grazie all’impiego di nuove tecnologie e del capitale umano. Tra queste sono state coinvolte anche quattro tra le principali Università Milanesi (Bicocca, Statale, Bocconi e Politecnico) che si impegneranno in diversi ambiti, tra cui rigenerazione urbana, ricerca biomedica, finanza sostenibile e innovazione. *** OTOVO Otovo è la società elettrica del futuro. Fondata a Oslo nel 2016, è attualmente presente in Norvegia, Polonia, Svezia, Francia, Spagna, Italia, Germania, Austria, Portogallo, Regno Unito, Olanda, Belgio e Svizzera. Otovo aiuta le famiglie a utilizzare l’energia solare installando pannelli fotovoltaici sui loro tetti. L’azienda gestisce l’intero processo, dalla pianificazione all’installazione, in modo semplice e veloce, fornendo il miglior prezzo per i consumatori attraverso il suo sistema di monitoraggio. Non solo contribuisce a proteggere l’ambiente, ma anche a costituire un investimento ragionevole, con un rendimento medio annuo del 24%, offrendo un tempo di rientro di circa 5 anni. Peraltro, tramite un’app, il cliente può vedere in tempo reale ciò che sta consumando e può vendere l’energia in eccesso, compensando automaticamente sulla propria bolletta ciò che non utilizza. Otovo testimonia il proprio impegno continuativo verso la green economy fornendo 10 anni di garanzia sull’installazione dei pannelli fotovoltaici, 8 in più rispetto a quelli previsti dalla normativa vigente in Italia. L’affidabilità di Otovo è dimostrata dalla soddisfazione dei clienti, che ha permesso di ottenere una valutazione di 4.6/5 su Trustpilot e Google.

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L’infiltrazione silenziosa: La presenza della ‘Ndrangheta in Lombardia

L’infiltrazione silenziosa: La presenza della ‘Ndrangheta in Lombardia Introduzione: La ‘Ndrangheta, la potente organizzazione criminale calabrese, nota per il traffico di droga, il riciclaggio di denaro e altre attività illegali, è da lungo tempo una minaccia per l’Italia. Sebbene sia tradizionalmente radicata nel sud del paese, negli ultimi anni si è assistito a un’allarmante espansione della ‘Ndrangheta anche in regioni settentrionali come la Lombardia. Questo articolo esplorerà la presenza dell’organizzazione nella regione e le sue implicazioni per la società e l’economia locale. L’espansione della ‘Ndrangheta in Lombardia: La Lombardia, una delle regioni più ricche e industrializzate d’Italia, offre molte opportunità per il crimine organizzato. La sua posizione strategica e la presenza di importanti centri finanziari come Milano la rendono attraente per le attività illecite. La ‘Ndrangheta ha sfruttato tali vantaggi per estendere le sue attività nella regione, infiltrandosi nelle attività economiche legittime e creando una rete di potere e corruzione. Settori di influenza: La ‘Ndrangheta ha una presenza diffusa in vari settori dell’economia lombarda. Uno dei principali campi di azione è il settore delle costruzioni, dove l’organizzazione controlla appalti pubblici e privati, facendo aumentare i costi delle opere e ottenendo profitti illeciti. Inoltre, la ‘Ndrangheta è coinvolta nel traffico di droga, che ha raggiunto livelli preoccupanti nella regione, con la Lombardia che funge da importante nodo logistico per la distribuzione verso altre parti d’Europa. Corruzione e infiltrazione politica: Un’altra sfida importante è rappresentata dall’infiltrazione della ‘Ndrangheta nelle istituzioni locali e nella politica. La corruzione permette all’organizzazione di mantenere una forte presa sul territorio, influenzando decisioni politiche e controllando l’amministrazione di appalti e finanziamenti pubblici. Questo comportamento mina la democrazia e la fiducia dei cittadini nelle istituzioni, compromettendo lo stato di diritto. Implicazioni sociali ed economiche: La presenza della ‘Ndrangheta in Lombardia ha gravi implicazioni per la società e l’economia locale. Le attività criminali dell’organizzazione alimentano la violenza e minano la sicurezza pubblica. Inoltre, l’economia legale ne risente, poiché le imprese oneste spesso si trovano a competere con quelle controllate dalla criminalità organizzata, che può operare con costi più bassi e senza scrupoli. La lotta contro la ‘Ndrangheta: Combattere l’infiltrazione della ‘Ndrangheta in Lombardia richiede un impegno coordinato delle forze dell’ordine, della magistratura e della società civile.

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GDF: sequestro da 300k a imprenditore vicino alla cosca Grande Aracri

GDF: sequestro da 300k a imprenditore vicino alla cosca Grande Aracri. In data 14 giugno 2023, su delega del Tribunale di Bologna – Sezione Misure di Prevenzione, il Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata (S.C.I.C.O.) della Guardia di Finanza, con la collaborazione dei Nuclei PEF di Reggio Emilia e Mantova, ha dato esecuzione ad un provvedimento di confisca di prevenzione nonché all’applicazione della misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di P.S. per anni 5, emesso dalla citata Sezione specializzata del Tribunale felsineo nei confronti di un imprenditore di origine calabrese, ritenuto attiguo alla cosca di ‘ndrangheta GRANDE ARACRI. In particolare, nel dicembre dello scorso anno erano stati sottoposti a sequestro beni e partecipazioni in nove società, nonché disponibilità finanziarie, per oltre € 300.000. Le indagini per l’applicazione della misura di prevenzione personale e patrimoniale erano scaturite a seguito di una interdittiva antimafia, emessa dalla Prefettura di Reggio Emilia, nei confronti di una serie di società, operanti nel settore edile, riconducibili al citato imprenditore ed inserite, inizialmente, nel circuito delle imprese preposte all’opera di ricostruzione avviata successivamente all’evento sismico del 2012 che ha interessato le province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova e Reggio Emilia. Alla luce del provvedimento interdittivo, la Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo aveva delegato allo S.C.I.C.O. una serie di approfondimenti, anche sotto il profilo patrimoniale, al cui esito era emersa, da un lato, una evidente sproporzione patrimoniale rispetto alla sua capacità reddituale lecita; dall’altro, la presenza di elementi significativi circa la pericolosità sociale dell’imprenditore in relazione all’asservimento delle sue attività economiche, con l’emissione di false fatturazioni e con l’assunzione della qualità di prestanome, agli interessi della cosca di ‘ndrangheta GRANDE ARACRI, sodalizio criminale operante nella provincia di Crotone (KR) con importanti ramificazioni anche in territorio emiliano. Tale presenza è testimoniata, tra le altre, dall’operazione Aemilia con cui, nel 2015, furono arrestate 160 persone tra Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Veneto, Calabria e Sicilia, per i reati, tra gli altri, di associazione mafiosa, estorsione ed intestazione fittizia di beni e il cui iter giudiziario ha già avuto da parte della Corte di Cassazione conferma della sentenza di condanna per oltre 70 posizioni.

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