26 Settembre 2020

Fumagalli (M5S Lombardia). Sostituire i vertici di ARIA per ridare credibilità alle istituzioni

Fumagalli (M5S Lombardia). Sostituire i vertici di ARIA per ridare credibilità alle istituzioni. L’attacco del Movimento 5 Stelle arriva dopo l’ennesimo tentativo di ottenere più informazioni su quanto accaduto nei mesi della quarantena. Settimane in cui si sono mossi tutti tanto e in modo confuso in Lombardia: oggi l’Amministrazione sta pagando proprio questo attivismo con una serie di indagini tanto ampie che prevedibilmente finiranno tra dieci anni e magari in una bolla di sapone. Intanto però le opposizioni hanno rilanciano chiedendo la sostituzione di Ferri, fino a ieri uno dei leghisti che sembravano più lanciati verso una grande carriera politica. “Ieri il Presidente di ARIA Francesco Ferri non ha riferito in Commissione circa le inchieste in corso per non interferire sul segreto istruttorio. Riferirà forse in Commissione di inchiesta Covid a porte chiuse. Come possiamo pensare che la più grande centrale di acquisti italiana sia nelle condizioni di poter operare correttamente quanto le informazioni che la riguardano sono pubbliche solo grazie alle fonti di stampa e investigative? I condizionamenti e le deviazioni di cui abbiamo appreso sono tali per cui una discontinuità di gestione è quanto meno opportuna”, così Marco Fumagalli, consigliere regionale del M5S Lombardia. “Occorre sostituire i vertici di ARIA per ridare credibilità alle istituzioni. Non possiamo aspettare che provveda la magistratura a commissariare ARIA. Deve intervenire la politica per evitare un’ulteriore perdita di credibilità”, conclude Fumagalli. Mentre i 5 Stelle puntano a Aria, Pierfrancesco Majorino ha rilanciato invece avvertendo il suo partito che è il momento di una proposta forte perché Fontana difficilmente arriverà al 2023. Il primo nome “forte” emerso è quello di Maurizio Martina, senza dubbio un nome conosciuto a Milano perché è stato uno dei principali organizzatori dell’Expo 2015.

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Snam e A2A firmano un accordo per l’uso dell’idrogeno

Snam e A2A firmano un accordo per l’uso dell’idrogeno. Snam e A2A hanno firmato un memorandum of understanding di cooperazione tecnologica avente a oggetto lo studio di progetti finalizzati allo sviluppo dell’utilizzo dell’idrogeno nell’ambito della decarbonizzazione del settore energetico in Italia e della Hydrogen Strategy europea. L’accordo è stato sottoscritto oggi dagli amministratori delegati di Snam, Marco Alverà, e di A2A, Renato Mazzoncini, nel corso del festival della ricerca scientifica Trieste Next, alla presenza del Ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli. La cooperazione, da sviluppare nel rispetto del quadro normativo e regolatorio rilevante, si focalizzerà in primo luogo sullo studio, analisi e valutazione di fattibilità di progetti aventi a oggetto la conversione delle centrali termoelettriche di A2A da carbone a gas naturale, idrogeno o miscele gas naturale/idrogeno. Le due società, inoltre, studieranno soluzioni finalizzate al retrofit delle esistenti turbine a gas a ciclo combinato di A2A per idrogeno o miscele gas naturale/idrogeno e iniziative finalizzate a produzione, stoccaggio e trasporto di idrogeno da fonti rinnovabili e alla modifica delle infrastrutture di distribuzione gas di A2A al fine di renderle “hydrogen ready”. L’intesa sarà eventualmente oggetto di successivi accordi vincolanti che le parti definiranno nel rispetto dei profili regolatori applicabili. “La collaborazione con A2A – ha commentato l’Amministratore Delegato di Snam Marco Alverà – è un primo passo per testare le potenzialità dell’idrogeno nella decarbonizzazione della produzione di elettricità e delle reti di distribuzione gas. Oltre a lavorare per rendere le infrastrutture di Snam ‘hydrogen ready’, vogliamo mettere a disposizione le nostre competenze e fare sistema per accelerare l’introduzione dell’idrogeno verde nel settore energetico italiano. L’obiettivo è sviluppare una filiera nazionale che, in linea con quanto previsto dalla Hydrogen Strategy europea, possa contribuire al raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni del Green Deal e alla creazione di nuove opportunità di sviluppo e occupazione nel nostro Paese”. “Siamo soddisfatti di questo accordo, un’ulteriore accelerazione lungo il percorso della transizione energetica già intrapreso dal nostro Gruppo, coerente con le nostre strategie in tema di economia circolare e decarbonizzazione” – ha dichiarato l’Amministratore Delegato di A2A, Renato Mazzoncini –. Per noi è un’occasione interessante per valorizzare la natura multiutility di A2A sia nella produzione di energia che nella distribuzione. La collaborazione con Snam può rappresentare un’importante opportunità per valorizzare una filiera italiana di infrastrutture chiave per raggiungere l’obiettivo europeo di emissioni zero al 2050”.

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Scuola: corteo di protesta mascherato

Tutti (o quasi) con le mascherine: è partito così ieri mattina il primo corteo studentesco dell’anno, in era Covid, a Milano. E proprio l’epidemia e la sicurezza delle scuole sono state l’argomento forte della protesta. Non a caso ad aprire il corteo che da largo Cairoli è arrivato in piazza Duomo era uno striscione con la scritta ‘Vogliamo essere liberi di vivere scuole accessibili e sicure’. Altri recitavano: ‘Classi pollaio, pochi docenti. Conquistiamo il rientro in sicurezza’ e ‘Basta classi pollaio’, così come ‘Riprendiamoci la scuola con la lotta’ e ‘Miliardi alle aziende, briciole alle scuole’. Al megafono la spiegazione dei motivi della protesta si alternava all’invito ai partecipanti a mantenere il distanziamento. Oltre al corteo sono andati in scena flash mob, esponendo fra l’altro bare simbolo dell’assassinio della scuola pubblica. ANSA

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Volontari ripuliranno i muri delle case popolari di via Laghetto 2

Questa volta l’intervento di ripulitura dei muri sarà nel cuore di Milano, proprio dietro la Cà Granda, luogo di storia e d’arte della città e toccherà ai volontari del Rotary Milano Castello e Rotaract. In via Laghetto, dove ancora esistono case di edilizia popolare i muri, negli anni, sono stati vandalizzati. Oltre 400 tra tag, scritte e strisce di spray hanno imbrattato metri di parete arrivando a lambire la teca con l’affresco, amatissimo dai milanesi, raffigurante la Madonna dei tencitt, simbolo della devozione popolare a colei che aveva protetto i “tencitt”, (in milanese i carbonai), dall’epidemia di peste del 1630. Domani, sabato 26 settembre, dalle ore 9 alle ore 13, i volontari si ritroveranno al civico 2 per ripulire l’intero stabile dalle scritte restituendolo alla città. I lavori saranno svolti sotto la regia del Coordinamento dei comitati milanesi. Nel rispetto delle norme anci Covid-19 il gruppo dei partecipanti i sarà organizzato per evitare assembramenti. L’iniziativa “Cleaning Laghetto” ha avuto il via libera della Soprintendenza e il patrocinio del Comune di Milano, proprietario dello stabile. Si svolgerà con la collaborazione tecnica di MM, gestore degli alloggi, che ha fornito materiali e vernici. “Grazie ai cittadini volontari e a MM – spiega l’assessore alla Partecipazione, Cittadinanza attiva e Opena data, Lorenzo Lipparini, che sarà presente domani alle ore 12 – restituiamo agli abitanti dell’edificio e ai milanesi un luogo storico della città. Le scritte e l’incuria hanno deturpato uno scorcio di grande valore per la memoria e la qualità dell’ambiente urbano, ma quello che diamo oggi è un forte segnale di riscossa e di riappropriazione degli spazi, reso possibile dall’azione congiunta di associazioni e istituzioni, unite da un patto di collaborazione per la cura di quelli che sono a tutti gli effetti dei beni comuni. Si tratta del modo più efficace per diffondere il senso civico e innescare un cambiamento virtuoso, e lo stiamo promuovendo con determinazione e successo per una Milano più bella e veramente di tutti”. “Dopo via Nikolajevka 1, 3, 5 eccoci in via Laghetto 2. Comune, MM, Coordinamento dei comitati milanesi – affermano Salvatore Crapanzano e Fabiola Minoletti, Presidente e vicepresidente del Coordinamento – si ritrovano insieme, non solo per pulire, ma anche per lanciare un segnale di attenzione, di cura e di rispetto per i nostri quartieri e per i manufatti in essi contenuti che rappresentano la nostra storia. È proprio dalle nostre vie con dei piccoli gesti di amore che dobbiamo riconquistare la nostra città”. Via Laghetto è un luogo storico di Milano. Nel XIV secolo lì fu realizzato un piccolo bacino acqueo artificiale (chiamato poi “laghetto”) finalizzato all’attracco dei barconi che percorrevano i Navigli , trasportando il marmo di Candoglia destinato alla Fabbrica del Duomo. Venne interrato nel 1857. Sull’edificio di in via Laghetto 2 è tuttora presente un affresco che raffigura la Madonna detta dai milanesi dei “tencitt” (dal dialetto “tenc” bruno, annerito), ovvero dei carbonai. Quella era infatti la casa dove vivevano gli operai che scaricavano il carbone dai barconi che arrivavano al laghetto di Santo Stefano. L’affresco fu fatto realizzare dal carbonaio Bernardo Catoni come ringraziamento alla Madonna che aveva salvato la maggior parte dei tencitt dall’epidemia di peste del 1630, la storica peste manzoniana che uccise metà della popolazione di Milano. L’affresco rappresenta la Madonna, alla quale due cherubini tengono sollevati i due lembi del mantello mentre protegge San Sebastiano, San Carlo Borromeo e San Rocco. Ai piedi dei santi, sulla destra, si intravede la figura (parte del busto e la testa) proprio di Bernardo Catoni. La parte inferiore dell’affresco è riservata a una panoramica del Lazzaretto: alla destra un corso d’acqua e un ponte sul quale transitano gli appestati in arrivo; alla sinistra un carico di salme che lascia il Lazzaretto per essere trasportato fuori dalle mura della città. Visto il richiamo tra la pandemia attuale e la peste del 1630, alla presenza del vicario episcopale Monsignor Carlo Azzimonti, alle ore 12 sotto la Madonna dei tencitt, ci sarà un momento di riflessione e di preghiera con un pensiero alle vittime del Covid-19, a cui i volontari hanno dedicato questo intervento.

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Bando per l’assegnazione di contributi per i servizi scolastici

Il Comune lancerà un nuovo bando per l’assegnazione di contributi ai soggetti operanti in città nel settore socio educativo che hanno dovuto interrompere l’attività a causa del Covid-19 e hanno quindi subìto gravi conseguenze economiche. L’Amministrazione aveva destinato 2,5 milioni di euro provenienti dal Fondo di mutuo soccorso per questo tipo di aiuti ricevendo richieste di contribuzione da parte di più di 240 attività. Per assegnare le risorse ancora disponibili l’Amministrazione aprirà un nuovo bando a cui potranno partecipare i gestori di Sezioni primavera in possesso di parere favorevole al funzionamento rilasciato dal Comune, le medie imprese che gestiscono delle unità di offerta socio-educativa per bambini di età compresa tra 0 e 3 anni (centri prima infanzia, micronidi, nidi d’infanzia, nidi famiglia in possesso di regolare CPE o autorizzazione al funzionamento) e le medie imprese che gestiscono scuole paritarie private in possesso del relativo riconoscimento ministeriale. Sulla base della disponibilità finanziaria, sarà possibile riconoscere un contributo massimo di 150 euro a bambino frequentante alla data del confinamento per le sezioni primavera e un contributo massimo di 300 euro a bambino ai gestori di servizi e attività dedicate ai bimbi di età compresa tra 0 e 3 anni. Infine, per le scuole dell’infanzia paritarie il contributo massimo sarà di 50 euro per ogni bambino frequentante alla data del confinamento.

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Marocchino arrestato dopo un furto in una profumeria

Giovedì pomeriggio, gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale della Questura, all’interno di un negozio in Corso Vittorio Emanuele II, hanno sorpreso un cittadino marocchino di 45 anni intento a rimuovere la placca anti taccheggio dalla confezione di un profumo del valore di 120 euro al fine di  impossessarsene indebitamente. I poliziotti hanno immediatamente fermato l’uomo e lo hanno arrestato per furto aggravato.

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