30 Marzo 2022

Due rapinatori presi subito dopo un colpo all’MPS

I poliziotti della squadra mobile meneghina e del commissariato Mecenate hanno arrestato i due malviventi che verso le 12.15 di oggi avevano rapinato la filiale del Monte dei Paschi di Siena di corso Lodi 18 a Milano. Lo ha riferito la questura del capoluogo lombardo, spiegando che gli agenti hanno bloccato i due, un 40enne e un 42enne, entrambi italiani con precedenti di polizia, verso le 13.30 in via San Dionigi. I poliziotti hanno recuperato il bottino di quasi 100mila euro, e il taglierino e i vestiti indossati per la rapina, durante la quale i due avevano bloccato i dipendenti per quasi mezz’ora prima di scappare a bordo di uno scoote.  

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Da maggio anche polizia locale controllerà cantieri

Nei prossimi mesi di maggio e giugno le polizie locali delle città capoluogo di provincia affiancheranno nei controlli per la sicurezza sui luoghi di lavoro, in particolare nei cantieri edili, le Agenzie di tutela della salute (Ats). Lo ha riferito in una nota l’assessore alla Sicurezza, Immigrazione e Polizia locale della Regione Lombardia, Riccardo De Corato, che oggi a Palazzo Lombardia ha incontrato (alcuni da remoto) amministratori e rappresentanti delle polizie locali delle città lombarde. All’incontro hanno inoltre preso parte, oltre alla Direzione Welfare di Regione, anche rappresentanti di Anci Lombardia, Polis e di Cgil, Cisl e Uil. Regione Lombardia, per sostenere le spese del personale dei Comandi di polizia locale, ha stanziato 200mila euro. La Regione ha spiegato inoltre che “particolare importanza è stata riservata alla parte formativa, in collaborazione con l’assessorato regionale al Welfare e Polis: primo appuntamento il 12 aprile con un webinar informativo, a seguire, il 27 aprile e il 3 maggio, si terranno due veri e propri momenti formativi fondamentali per far dialogare gli ispettori dei Servizi prevenzione salute e sicurezza negli ambienti di lavoro (Psal) delle Ats e gli agenti delle polizie locali coinvolte. “Nonostante le competenze in queste delicato settore siano molto limitate per Regione Lombardia interveniamo concretamente” ha dichiarato De Corato, spiegando “abbiamo inviato il protocollo d’intesa, sottoscritto tra Regione ed Anci Lombardia, a tutti i sindaci dei Comuni capoluogo e ad oggi hanno risposto positivamente i Comuni di Brescia, Cremona, Mantova e Pavia, mentre altri hanno problemi legati alla carenza di personale”. “Per il 2022 abbiamo coinvolto i Comuni capoluogo di provincia, ma ci ripromettiamo di ampliare la scelta” ha precisato l’assessore, sottolineando che “le somme investite per la sicurezza, in particolare sui luoghi di lavoro, sono fondi ben spesi a tutela dei cittadini e il supporto delle Polizie locali potrà fare la differenza”.

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Sequestrati falsi farmaci anti covid

Oltre 620 mila integratori alimentari e più di 23 mila farmaci dannosi per la salute dei consumatori ma commercializzati come prodotti anti-Covid sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza a Milano. Il sequestro preventivo, disposto dal gip del Tribunale meneghino, è scattato in 6 negozi del capoluogo lombardo già finiti nel mirino della procura che aveva già denunciato i titolari per esercizio abusivo della professione, somministrazione e commercio di medicinali guasti nonchè frode nell’esercizio del commercio. I prodotti sequestrati, una volta immessi sul mercato, avrebbero generato un giro d’affari di oltre 1 milione di euro. Il provvedimento, eseguito dai militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria delle Fiamme Gialle, scaturisce delle indagini avviate durante una normale attività di controllo del territorio: sulla vetrina di un’erboristeria milanese ispezionata dai finanzieri era infatti comparso un volantino che reclamizzava un prodotto in pillole presentandolo come “Anti Covid 19 Tmc Prevention Formula Grannules for Global Use”.  

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Lega: cittadini quartiere Adriano presi in giro dalla giunta

Il quartiere Adriano, “da anni, viene presa in giro con continue promesse che vengono puntualmente smentite dai fatti. Ci sono opere ormai attese da più di 10 anni, alcune mai iniziate, altre ferme”. Lo hanno scritto in una nota Silvia Sardone, eurodeputata e consigliere comunale, e Samuele Piscina, consigliere comunale della Lega a Milano, dopo l’assemblea pubblica che si è tenuta nel quartiere, alla presenza dell’assessore alla Mobilità Arianna Censi e alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi. “I cittadini sono stati informati dei ritardi sulle opere promesse da anni e purtroppo si sono trovati di fronte a sorprese negative inaspettate. I lavori per il prolungamento del tram 7 da Precotto a via Adriano sono fermi da mesi per colpa di una bonifica ‘scoperta e non prevedibile’ (cit. Censi), il rifinanziamento di 2 milioni di euro è stato legato all’approvazione del nuovo bilancio previsionale (che in tutte le amministrazioni come per esempio Regione Lombardia avviene entro dicembre 2021 ma in comune di Milano avverrà forse a maggio 2022 costringendo a lavorare in dodicesimi) e non è stato nemmeno approvato in Giunta” hanno evidenziato gli esponenti della Lega. Inoltre nell’area dove prima c’era la Magneti Marelli, secondo i leghisti, “era ovvio che bisognasse fare corretti carotaggi e in base a quelli decidere il percorso dell’opera. Che senso ha far partire i lavori e poi bloccarli congestionando un intero quartiere per un anno per le bonifiche? Viene poi prevista una nuova variante, al posto dello studentato ci saranno altre abitazioni private con qualche alloggio per studenti. In un contesto dove mancano servizi la giunta Sala si conferma green a parole ma poi impone cementificazioni su richiesta dei costruttori. Si allungano ovviamente anche i tempi per l’ulteriore prolungamento verso Cascina Gobba. Ritardi enormi anche per la piscina comunale, promessa ormai da più di cinque anni, promessi i lavori entro fine anno e completamento nel 2025” hanno aggiunto. “Tempi dilatati nel tempo anche per l’abbattimento dei palazzi comunali, al momento sventrati e pieni di amianto, di via Adriano 60 che ricordiamolo sono accanto a una scuola. Ritardi di almeno due anni per le nuove piazze pubbliche, per l’area a verde accanto all’ex fungo abbattuto in Via Gassman. Risposte inesistenti anche per le pensiline Atm (tutto il quartiere ne ha solo una, ottenuta a causa della protesta di un cardiopatico che si portava la sedia alla fermata), sulla predisposizione di attrezzi ginnici e di corpo libero nel Parco Adriano e nei giardini Sandra & Raimondo (già finanziati). Insomma un disastro su tutta la linea, evidenziato anche da cittadini che hanno chiesto le scuse alla Giunta ottenendo le solite vuote giustificazioni” hanno concluso i leghisti.    

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Fallimento Maxwork. Maullu: io estraneo ai fatti

“Ho letto su agenzie di stampa che sarei indagato per aver fornito false informazioni al Pm in un processo a carico di altri per fatti ai quali sono pacificamente estraneo come facilmente rilevabile dagli atti. Confido che al termine dell’indagine il Pm avrà tutti gli elementi per procedere all’archiviazione della mia posizione. Sono stato chiamato come ‘persona informata sui fatti’ dal Pm di Bergamo in merito ad un’unica circostanza risalente a ben sette anni fa su cui ho riferito tutto quanto ho potuto ricordare. Lo stesso Pm ha escluso il mio coinvolgimento per i reati per cui procede: se ha motivo di dubitare che io abbia riferito tutto ciò che era di mia memoria e conoscenza fa bene ad avviare e proseguire l’indagine, ma sono certo che sarà presto chiaro che ho fornito quanto era in mio potere”. Lo comunica con una nota in una nota, Stefano Maullu, Coordinatore Cittadino di Fratelli d’Italia ed ex assessore regionale lombardo ed ex europarlamentare di Forza Italia, in merito alle notizie su un suo coinvolgimento nell’inchiesta sul crac della Maxwork coordinata dal Pm di Bergamo, Paolo Mandurino.

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Indagato il Senatore Romani insieme ad altri politici e imprenditori

Il senatore di Cambiamo ed ex Forza Italia Paolo Romani è indagato dalla Procura di Bergamo per corruzione, nell’ambito dello stralcio di una inchiesta risalente ad alcuni anni fa e relativa al fallimento, nel 2017, della società Maxwork, un fatto di cronaca noto anche per via del coinvolgimento dell’ex marito di Valeria Marini Giovanni Cottone, procacciatore d’affari per la società che era finita sotto la lente dei magistrati di Bergamo. Oggi nel nuovo filone, disposto dal pm Paolo Mandurino, risulta l’iscrizione nel registro degli indagati del senatore Romani. Non risultano invece perquisizioni a suo carico. Con il politico, sempre secondo quanto riferisce Repubblica, “sono indagati per corruzione, e perquisiti stamattina, il fondatore dell’azienda Massimiliano Cavaliere, il commercialista Placido Sapia e l’ex responsabile amministrativa Giuliana Mila Tassari. Ma nell’inchiesta sono indagati anche l’ex europarlamentare di Fratelli d’Italia Stefano Maullu e il fratello Antonio Sandro, entrambi accusati di false comunicazioni al pm“. Secondo l’impianto accusatorio della procura, i tre manager di Maxwork, nel gennaio 2015 avrebbero consegnato 12 mila euro in contanti a Romani, “come corrispettivo di un atto contrario ai doveri del suo ufficio“.

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