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Uomo accoltella moglie e suocera

Un uomo di 66 anni ha tentato di uccidere a coltellate la moglie di 62 anni e la suocera di 92 in un appartamento di via Lambruschini alla periferia Nord di Milano nella mattina di domenica 22 novembre dopo le 6, Le due donne sono state trasportate in gravissime condizioni in ospedale con ferite all’addome e al torace, la moglie al Niguarda e la suocera al San Carlo. L’uomo ha poi cercato di uccidersi e si è procurato delle ferite che non sarebbero comunque gravi, è stato trasportato a Niguarda. E’ stato lui stesso a dare l’allarme chiamando il 118. Sul posto sono subito anche intervenuti i carabinieri della radiomobile e della compagnia Magenta. La moglie è stata operata ed è ora ricoverata in terapia intensiva in prognosi riservata, mentre il marito, piantonato, è stato arrestato per tentato omicidio. ANSA

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Accoltella i vicini per la musica troppo alta

Un uomo di 55 anni è stato arrestato dagli agenti della Questura per aver accoltellato due vicini, madre e figlio, nel corso di una lite nata per il fatto che, a suo dire, tenevano la musica troppo alta nel loro appartamento. Gli agenti sono intervenuti nella serata di ieri, in un condominio in viale Certosa, e hanno trovato una donna di 50 anni, di origine dominicana e suo figlio di 20 con ferite da coltello all’addome e alle braccia. Era stati feriti lungo le scale del condominio dal vicino che è stato arrestato per tentato omicidio. La donna è quella in condizioni più gravi all’ospedale Niguarda, ma non corre pericolo di vita. ANSA  

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Guardia giurata accoltella per sbaglio collega in Duomo

Una guardia giurata di 30 anni ha accoltellato alla schiena un collega di 24 anni vicino al Duomo, alle spalle della cattedrale, al numero civico 18. Secondo quanto riferito dalla polizia che è intervenuta, le condizioni del ferito non sarebbe gravi. L’accoltellamento è avvenuto verso le 18,50 e il 24enne italiano è stato portato in codice al Fatebenefratelli. La Polizia ha ricostruito l’episodio che è avvenuto a in uno spogliatoio di piazza Duomo, dove una guardia giurata ha accoltellato a quanto pare accidentalmente il collega.  Secondo quanto appreso i due giocavano con l’arma e uno ha colpito l’altro non volontariamente. Il 30enne è stato indagato in stato di libertà, mentre la prognosi per il ferito, un 24enne, è stata ridotta, il giovane non è in pericolo di vita.  

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Ergastolano in permesso premio accoltella anziano per rapina

Un uomo di 79 anni è stato accoltellato ieri pomeriggio nel parcheggio sotterraneo dell’ospedale San Raffaele. L’aggressore è Antonio Cianci, ergastolano in permesso premio, che ha sottratto alla vittima soldi e un cellulare, ma è stato fermato poco dopo da una volante della Polizia. Il 79enne e’ stato soccorso in codice rosso ma non è in pericolo di vita. Cianci, detenuto nel carcere di Bollate, sta scontando l’ergastolo perché, nell’ottobre del 1979, uccise tre carabinieri a Melzo. Antonio Cianci aveva 20 anni quando nella notte tra l’8 e il 9 ottobre del ’79 uccise tre carabinieri che lo avevano fermato ad un posto di blocco tra Liscate e Melzo a bordo di un’auto che risultava rubata. Mentre i militi controllavano un suo documento, il giovane fece fuoco uccidendo il maresciallo Michele Campagnuolo, l’appuntato Pietro Lia e il carabiniere Federico Tempini. Quando venne arrestato Cianci, originario di Cerignola (Foggia), non confessò e disse, anzi, che a sparare ai militari della stazione di Melzo erano stati alcuni sconosciuti a bordo di un’auto. Al processo di primo grado venne condannato all’ergastolo, confermato in appello nel 1983 (processo in cui con una lettera ai giudici finalmente confessò la strage) e poi anche in Cassazione. Era detenuto a Bollate e, da quanto si è saputo, aveva ottenuto un permesso premio di un giorno. ANSA  

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Accoltellò amico del figlio perché erano in ritardo, arrestato

Non è stata un’aggressione tra sconosciuti nella notte della movida dei Navigli, quella del 16enne accoltellato tra il 28 e il 29 settembre scorso che è stato invece colpito dal padre di un suo amico che li aveva rimproverati per aver fatto tardi. E’ stato grazie alle riprese della telecamera di un impianto privato che i Carabinieri hanno scoperto cosa era successo a partire dal fatto che i ragazzi conoscevano l’aggressore, papà di uno di loro, pregiudicato, che era uscito per cercare il figlio. Intorno alle 3 ha sorpreso i ragazzi che si facevano a turno foto all’interno di una Enjoy che avevano scassinato. Ha schiaffeggiato due di loro, il 16enne ha tentato di difendere gli amici sferrandogli un pugno, andato a vuoto. A quel punto il pregiudicato ha estratto il coltello a serramanico e lo ha ferito al fianco con due fendenti poco profondi (è stato dimesso il giorno dopo). Poi prima di allontanarsi, ha schiaffeggiato pure suo figlio 16enne. L’uomo è stato fermato con l’accusa di tentato omicidio. ANSA

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Marocchino accoltella padre che passeggia con i figli, arrestato (il video dell’aggressione)

Il giorno 26 settembre, gli agenti della Squadra Mobile hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un ragazzo 23enne, nato in Marocco e con cittadinanza italiana, perché ritenuto responsabile di una aggressione, armato di coltello, ai danni di un uomo con due figli. La sera del 3 Settembre scorso, un cittadino italiano di 53 anni mentre era in compagnia dei suoi due figli, rispettivamente di 22 e 21 anni, in via Giambellino è stato avvicinato da un cittadino nordafricano il quale, senza alcun motivo, ha cercato un contatto poggiando la mano sulla sua spalla. Nell’immediatezza l’italiano ha tentato di allontanarlo, ricevendo in cambio un pugno in pieno volto e che lo ha fatto cadere a terra. Dopo questa prima discussione, l’uomo e i figli si sono allontanati dirigendosi al centro del cortile di Piazza Tirana. Ma l’aggressore li ha raggiunti, e, impugnando un coltello, ha cercato di colpire i tre. Il padre è stato colpito al fianco destro riportando una profonda ferita all’addome con lacerazione del fegato e prognosi superiore ai 40 giorni. L’aggressore è stato visto poi allontanarsi in direzione della Stazione San Cristoforo in compagnia della ragazza e di un connazionale estraneo ai fatti. Gli agenti della Squadra mobile hanno individuato il treno su cui l’aggressore è salito e, acquisite e visionate le immagini dei sistemi di videosorveglianza di tutte le stazioni della tratta, ed è stato accertato che l’aggressore è sceso alla stazione di Abbiategrasso. A seguito di un mirato servizio effettuato nella città, è stato individuato e bloccato.  

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