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Aiutano anziana sul bus e la derubano

Due borseggiatrici abituali, di 25 e 29 anni, entrambe bosniache, con numerosi precedenti e un divieto di dimora in città, sono indagate per un presunto furto pluriaggravato e indebito utilizzo delle carte di credito dopo la denuncia di una 90enne a Milano. Le indagini sono state svolte dagli agenti del commissariato Quarto Oggiaro: “Agli inizi di aprile, la vittima, mentre era in procinto di salire sulla linea bus 91 – si legge in una nota – è stata avvicinata dalle due donne, le quali hanno iniziato a farle diverse domande per distrarla e a toccarla insistentemente con la scusa di aiutarla per poi riuscire a sottrarle dalla borsa il portafogli con carte di credito e bancomat. Subito dopo il furto, le donne, dopo avere individuato anche il pin del bancomat, sono riuscite ad effettuare otto transazioni in due esercizi commerciali e una banca, riuscendo complessivamente a spendere e prelevare circa 2.000 euro”. I poliziotti sono riusciti a ricostruire tutta la catena di eventi estrapolando le immagini delle varie telecamere presenti sui bus e in città e a riconoscere e individuare le due, che erano già state arrestate per un altro furto ai danni di anziani, sempre a bordo della stessa linea bus, più volte al centro, a Milano, di analoghi episodi di cronaca. ANSA

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Finta nipote truffa anziana

Asserendo che i genitori avevano il Covid, erano ricoverati in ospedale e avevano bisogno di soldi per le spese, una truffatrice è riuscita a farsi dare soldi e gioielli da un’anziana a cui ha detto di essere la nipote. L’episodio si è verificato ieri a Milano, in un caseggiato di via Carlo Feltrinelli, alla periferia della città. Verso le 14.30 la vittima, di 80 anni, è stata raggiunta telefonicamente da una ragazza che le ha chiesto aiuto. Circa un’ora dopo la giovane si è presentata sotto casa dove l’anziana le ha consegnato denaro e monili. E’ poi scomparsa. La truffata, in stato confusionale, non è stata al momento in grado di quantificare quanto ha dato alla truffatrice. ANSA

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Omicidio anziana: fermati due sudamericani

Due cittadini sudamericani ritenuti responsabili dell’omicidio di Fernanda Cocchi, compiuto nella sua abitazione di via Ponte Seveso giovedì scorso a Milano, sono stati fermati dalla Polizia di Stato. Si tratta di un 22enne ecuadoriano e di un 44enne peruviano, che risulta aver avuto saltuari contatti con la vittima, che avrebbero commesso una rapina finita in tragedia. I poliziotti hanno, inoltre, sequestrato ai due fermati, entrambi con precedenti, alcuni effetti personali di proprietà della donna. ANSA

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Anziana uccisa in via Ponte Seveso

Un’anziana è stata uccisa nel pomeriggio di oggi nel suo appartamento a Milano, in via Ponte Seveso, vicino alla Stazione Centrale. La donna, colpita alla testa con un ferro da stiro, si chiamava Fernanda Cocchi. Vedova e senza figli, aveva 90 anni. Chi l’ha uccisa ha poi tentato di dare fuoco alla casa, un trilocale di 75 metri quadri, per cancellare ogni traccia dell’omicidio. E infatti in un primo momento sembrava una morte dovuta a inalazione di fumo, quella dell’anziana trovata per terra in arresto cardiaco dai sanitari del 118 in una stanza della casa in cui viveva da sola, ancora autonoma nonostante l’età avanzata e alcuni acciacchi. Non aveva una badante che si prendesse cura di lei. Invece dall’analisi del corpo e dalle indagini della Scientifica si è scoperto che è stata uccisa con un oggetto metallico. ANSA

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Truffa anziana fingendosi il figlio bisognoso di un vaccino

Anche il vaccino per il Covid viene usato come pretesto dai truffatori per ingannare le persone sole e anziane: ieri una signora di 78 anni è stata depredata di qualche migliaio di euro – come ha raccontato lei stessa alla polizia – da una donna che al telefono si era spacciata per sua figlia e le aveva chiesto 25mila euro per proteggersi dal virus. La signora, evidentemente confusa, ha raccolto tutto ciò che aveva in casa, contanti e gioielli, ha fatto una busta ed è scesa in strada a consegnarla alla donna che si è subito dileguata. Solo una volta rientrata a casa, nel suo appartamento di via Appennini, l’anziana ha capito di essere stata raggirata e ha avvertito la polizia. ANSA

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Arrestata l’autrice di una truffa ad anziana

La Polizia di Stato, a Milano, ha arrestato in flagranza di reato una donna Polacca per il reato di truffa aggravata. Obbiettivo dei truffatori una signora del ‘33, contattata telefonicamente sull’utenza di casa da una donna che, millantando di essere la nipote, le riferiva di aver necessità di denaro a causa di debiti contratti, chiedendole insistentemente di raccogliere il denaro contante e i gioielli custoditi per consegnarglieli. I truffatori non avevano fatto i conti con la prontezza della anziana vittima che, intuendo che potesse trattarsi di una truffa, è stata abilissima nel far credere di essere caduta nel tranello, rassicurando la sedicente nipote che avrebbe raccolto i soldi e i monili in oro richiesti dalla truffatrice. Nel frattempo la signora ha contattato il numero unico di emergenza 112 interloquendo contemporaneamente con l’operatore di Polizia che ha fatto sì che l’anziana prendesse tempo coi truffatori, dando modo al personale in borghese della Sezione Antirapina della Squadra Mobile di predisporre un servizio di polizia giudiziaria in prossimità dell’appartamento della vittima. Difatti, all’ennesima chiamata dei truffatori, la vittima, del tutto rassicurata dalla presenza dagli operatori di Polizia, ha raggiunto il luogo indicato dall’interlocutrice consegnando quanto concordato alla donna presentatasi all’appuntamento che è stata arrestata immediatamente dagli agenti.

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