azione

Pd e Azione hanno trovato l’accordo

Pd e Azione hanno trovato l’accordo. Così i giornali potranno dare più spazio a qualche notizia di secondaria importanza tipo come è messo il piano contro lo spreco d’acqua, quali sono le azioni per raggiungere i famosi obbiettivi del PNRR da concludere entro l’anno, o quanti carrarmati manderemo a Taiwan visto che la Costituzione vale a seconda degli anni bisestili a quanto pare. Al momento invece sembrano tutti d’accordo sull’importanza di sapere che Carlo Calenda con un magistrale colpo di genio è riuscito a farsi promettere il 30 per cento dei seggi al Pd dall’alto di sondaggi che lo danno al 3,6 per cento. Ma si sa che Enrico Letta è un tipo sereno. Molto sereno. Tanto che veleggia verso il 25 settembre in accoppiata a uno che prima si è fatto eleggere al Parlamento europeo con i suoi voti e poi ha iniziato a farsi i fatti suoi. Anzi, ha martellato chi gli aveva garantito un ottimo impiego continuamente. Giocandosi da solo pure la partita per il Comune di Roma. Ora è convinto che l’Italia sia come la quasi del tutto defunta Capitale e, ancora  meglio, ha convinto pure Letta. Il Partito democratico sembra non più in grado di determinare le decisioni altrui quando non ha un presidente della Repubblica che gli copra le spalle. Ma forse è un’intuizione geniale di Letta e Azione porterà quel quid in più per battere una lanciatissima Giorgia Meloni. Intanto, esultano i giornali, Pd e Azione hanno trovato l’accordo.

Pd e Azione hanno trovato l’accordo Leggi tutto »

Anche Azione sosterrà Beppe Sala

Niccolò Carretta, coordinatore regionale di Azione e consigliere regionale, il Coordinatore provinciale Alberto Daina, Giulia Pastorella, e Mariasole Mascia, responsabile regionale degli Enti Locali hanno definitivamente sciolto la riserva in merito alle elezioni comunali di Milano: “Azione sarà in campo, con una propria Lista, per sostenere la candidatura di Beppe Sala. L’idea di Milano, la progettualità e la concretezza dimostrata in questi anni ci hanno convinti, senza alcun dubbio, a candidarci con il nostro nome e il nostro simbolo al Consiglio Comunale. Nelle prossime settimane saremo certamente aperti al dialogo ed a eventuali integrazioni con le altre forze politiche intenzionate a dare una mano al progetto a partire ovviamente da chi condivide i nostri stessi gruppi parlamentari, ma Azione è intenzionata a diventare sempre più un chiaro e ben definito soggetto alternativo al populismo, al sovranismo e alla poca serietà e senso di responsabilità che certi soggetti politici hanno dimostrato nelle ore passate”.

Anche Azione sosterrà Beppe Sala Leggi tutto »

Covid19, Azione: “Regione Lombardia non fornisce i dati completi sulle Rsa”

Covid19, Azione: “Regione Lombardia non fornisce i dati completi sulle Rsa”. Lo affermano due consiglieri regionali lombardi: “Vogliamo sapere che cosa è successo in ogni singola Rsa lombarda, ma Regione Lombardia fornisce solo i dati ‘aggregati’, ufficialmente per tutelare la reputazione professionale di ciascuna Rsa, ma il dubbio e’ che qualcuna di queste strutture abbia avuto piu’ casi di altre”. E’ quanto sostengono i consiglieri regionali Elisabetta Strada (Lombardi Civici Europeisti) e Niccolo’ Carretta (Azione), che tornano a sollecitare la Regione Lombardia a fornire i numeri completi sulle strutture sanitarie e sulle Rsa. Dati, precisano, che l’assessore al Welfare Giulio Gallera stava illustrando in commissione sanità lo scorso 9 settembre, per poi fermarsi in seguito alle indicazioni del consulente legale dell’assessorato, che di fatto ha bloccato la diffusione dei numeri relativi a ogni singola Rsa lombarda. “Ad aprile, in piena pandemia Covid-19 – spiega Strada -, ho presentato a prima firma, insieme al collega Niccolo’ Carretta, due interrogazioni all’assessore Gallera per ricevere dati e informazioni sul numero di contagi e deceduti delle Rsa e delle strutture sanitarie pubbliche o accreditate, ma sono cinque mesi che stiamo aspettando risposte”. La questione delle Rsa lombarde, dove si sono concentrati la maggior parte dei decessi durante l’emergenza, sembrava chiusa, invece viene riaperta dai due consiglieri. Ora vedremo come risponderà Giulio Gallera all’attacco dei due centristi, perché è da qualche tempo che l’assessore al Welfare ha prudentemente scelto una linea di minor esposizione mediatica: l’assalto alla Lega e alla Lombardia è tutto meno che finito, quindi per quanto possibile meglio tenersi lontani dal centro del bombardamento.

Covid19, Azione: “Regione Lombardia non fornisce i dati completi sulle Rsa” Leggi tutto »

Azione denuncia il Far West della Sanità lombarda

Azione denuncia il Far West della Sanità lombarda. “E’ il far west della Lombardia. E’ la sanità gestita da Regione Lombardia che non ha saputo dominare la pandemia, che non ha saputo dare indicazioni precise a cittadini e aziende e che, ancora più grave, non sembra voler cambiare rotta: il sistema sanitario della Lombardia ha mostrato tutte le sue fragilità nei momenti di crisi, abbiamo imparato che sistemi di sanità pubblica più vicini al territorio funzionano meglio rispetto a quello dei grandi ospedali convenzionati”. Mariasole Mascia e Giancarlo Pignone, coordinatori regionali di Azione, chiedono un cambio di passo a Regione Lombardia e lo fanno dando voce ai professionisti del settore sanitario: “Stiamo elaborando un ‘Libro bianco sul disastro della sanità lombardo’ in collaborazione con gli ordini e le associazioni delle professioni sanitarie perché nel futuro la sanità regionale sappia affrontate le emergenze con maggior capacità ed efficacia”. Come dice Carlo Calenda, leader di Azione, “la Lombardia l’avrei tenuta ancora sotto osservazione e avrei costruito prima tutte le contromisure necessarie a governare il virus. Per esempio avrei seguito il modello del Veneto sui tamponi”. Invece, denunciano Mascia e Pignone, “l’assessore Giulio Gallera tra un comunicato stampa e un’uscita televisiva ha deciso di non puntare sui tamponi come strategia per arrestare i contagi: nonostante fosse la Regione più colpita, la Lombardia ha effettuato appena 172 tamponi per 10mila abitanti contro i 334 del Veneto che ha saputo verificare e gestire Covid-19 e gli eventuali focolai. Risultato? L’alto numero di asintomatici sfuggiti ai controlli sia ieri che oggi poiché un asintomatico per definizione non ha sintomi, non febbre, quindi sfugge a ogni verifica”.

Azione denuncia il Far West della Sanità lombarda Leggi tutto »