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Regionali. Salvini: del candidato si parlerà dopo le politiche

Il candidato del centrodestra per le elezioni regionali in Lombardia “per me si chiama Attilio Fontana. Ma siccome in queste settimane ho lavorato per un centrodestra unito, il centrodestra deve esprimere una candidatura unitaria in Lombardia e nelle altre regioni”. Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, parlando delle elezioni regionali in Lombardia che si terranno nel 2023. “Non voglio imporre Attilio Fontana, ma squadra che vince non si cambia. L’importante è che il candidato sia uno e che non si divida il centrodestra – ha aggiunto a margine di un sopralluogo alla stazione Centrale di Milano -. Si vota tra diversi mesi e quindi penso che se ne potrà parlare dal 26 settembre”. La vicepreside di Regione Lombardia, Letizia Moratti, ha proposto al centrodestra la sua candidatura e aspetta una risposta. “Il centrodestra ha detto che Attilio Fontana e la sua squadra stanno lavorando bene. Detto questo siccome si vota tra 8/9 mesi, dobbiamo prima dare all’Italia una guida seria – ha aggiunto ancora Salvini -. C’è una giunta di Regione Lombardia pienamente operativa. Se la scelta verrà presa il 26 settembre, nessuno si lamenterà. A meno che qualcuno non abbia in testa altre scelte che prescindono dal centrodestra e che lo dividono”. ANSA

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Lega: Fontana nostro candidato. Salvini: mai visto vice che si candida contro il suo sindaco

“Il candidato della Lega è Attilio Fontana: ha combattuto in uno dei momenti più drammatici della storia del Paese e della Lombardia e ne è uscito a testa alta nonostante il fango. La Lombardia continua a confermarsi un’eccellenza internazionale. Squadra che vince non si cambia”. Lo dice il coordinatore regionale lombardo della Lega, Fabrizio Cecchetti. “Se il governatore sceglierà di ricandidarsi l’appoggio della Lega andrà al governatore. Non ho mai visto un vicesindaco che corre contro il suo sindaco”. Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, a proposito della candidatura del centrodestra alla presidenza della Regione Lombardia nel 2023, alla quale si è detta disponibile anche la vicepresidente, Letizia Moratti, oltre al presidente uscente Attilio Fontana. “La Moratti è un assessore di centrodestra di una Giunta di centrodestra con un governatore di centrodestra”. Salvini, intervenuto a margine del cinquantunesimo convegno nazionale dei giovani imprenditori di Confindustria, ha aggiunto che non c’è comunque un problema nel centrodestra e che “dopo i ballottaggi” incontrerà gli altri leader della coalizione.

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Salvini: nel weekend candidato per Milano

Di settimana in settimana fino al weekend, vantando ottimismo. Si sposta di giorno in giorno l’accordo sul candidato sindaco del centrodestra a Milano. Ma all’inizio del suo tour al sud (72 ore fra Campania, Basilicata e Puglia), Matteo Salvini accelera e rivela che “questo fine settimana” si avrà la squadra al completo, non solo il potenziale successore di Beppe Sala. Lo ripete più tardi a Sorrento: “Entro il fine settimana chiudiamo la squadra”. In pole ci sarebbe Andrea Farinet, professore universitario e presidente della Fondazione Pubblicità progresso, seguito da Luca Bernardo, primario di pediatria dell’ospedale Fatebenefratelli di Milano. Insomma, è rush finale per il leader della Lega, ma sulle agende degli altri due alleati non c’è traccia di incontri o intese a brevissimo. E’ più probabile, allora, che entro 48 ore possa arrivare il sì definitivo di chi accetta la corsa, rimandando alla prossima settimana l’annuncio ufficiale. ANSA

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Candidato dentrodestra: ipotesi Farinet

Arriverà la prossima settimana la scelta del candidato sindaco del centrodestra per le prossime elezioni comunali a Milano e tra i possibili nomi che potrebbero mettere d’accordo Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi c’è quello di Andrea Farinet. Presidente della Fondazione Pubblicità Progresso, docente della Bocconi per 24 anni e professore di Economia e Gestione delle imprese presso l’Università Cattaneo-Liuc, quello di Farinet “è uno dei nomi civici che stiamo valutando”, spiegano da Forza Italia, ed “è un nome apprezzato”, secondo fonti della Lega, anche perchè corrisponde all’identikit fatto ieri da Salvini: candidato civico che “unisce il mondo dell’insegnamento a quello dell’impresa e all’attenzione al sociale”, con “due lauree e che ha insegnato e insegna in due prestigiose università”. Farinet è laureato in Economia Aziendale presso l’Università Bocconi ed in Scienze Politiche presso l’Università Statale di Milano, è partner ed advisor di realtà come l’Istituto Italiano di Tecnologia, l’Istituto Mario Negri e la Fondazione Bracco e nel 2015 ha pubblicato il libro “Socialing – Un nuovo equilibrio tra consumatori, imprese e mercati”, edito da Franco Angeli con prefazione di Carlo Petrini. Le sue grandi passioni, si legge sul sito della Fondazione Pubblicità Progresso, sono i figli, la poesia, l’alta montagna e il thai chi. ANSA

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Berlusconi: Sala ha deluso, vi stuppiremo con il nostro candidato

“Non mi interessa la discussione se” il candidato sindaco del centrodestra a Milano “sia politico o l’espressione società civile. Mi interessa che sia bravo e che possa assicurare ai milanesi cinque anni di buon governo”. Lo ha detto il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, intervendo a una convention di partito a Milano. “Dobbiamo continuare a lavorare con serietà e impegno per rafforzare Forza Italia”, ha aggiunto Berlusconi.  “L’esperienza manageriale di Beppe Sala aveva suscitato molte speranze, ma queste speranze sono andate deluse. Lo dico con profonda amarezza, non solo come leader di Forza Italia ma come cittadino milanese”. Lo ha sottolineato Silvio Berlusconi, continuando “Nel difficile compito di guidare Milano bisogna unire visione e concretezza, saper guardare lontano senza omettere di occuparsi di buche nelle strade e panchine rotte nei parchi. Chi ha amministrato Milano non l’ha saputo fare”. Quella del candidato sindaco a Milano “non è una gara sui tempi, ma sulla qualità delle idee e delle persone. Stupiremo tutti per la qualità della scelta, con nomi che non si leggono ancora sui giornali” ha concluso Berlusconi “Non vince chi ha già il candidato, ma chi trova il candidato migliore. Noi ci prenderemo tutto il tempo necessario per trovare un candidato che possa unire tutto il centrodestra”.

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Sarà una calda estate

Sarà una calda estate. Matteo Salvini ha appena acceso i fornelli contro la magistratura con i referendum lanciati con i radicali. La vittima di un errore potrà chiedere un risarcimento ai giudici, per dirne una. Come reazione ci aspettiamo a breve tornate di arresti. Ma non è l’unico tema sul tavolo: a settembre si va a votare a Milano e dunque chiunque sia il candidato del centrodestra, dovrà farsi sentire anche durante i mesi più caldi. Per questo sarà una calda estate, perché la politica non andrà in vacanza e la politica non è mai stata così forte come oggi. Per assurdo, dopo trent’anni di guerra totale alla politica, la politica si è rigenerata con nuovi protagonisti, in grado di stare con le vecchie generazioni, ma anche con le nuove. Salvini passo dopo passo ha soppiantato Silvio Berlusconi come leader del centrodestra. Dunque la politica, che è quella che decide in nome del popolo, si è riattivata e ora vuole mettere mano alle regole della magistratura. Ma ancora non è riuscita a dare a Milano un candidato convincente. Anzi proprio non c’è. E questo è un grosso limite, perché Milano non è solo una capitale economica, è un brand internazionale. Un contrappeso positivo allo stereotipo degli italiani mafiosi e mangiatori di pizza che va comunque per la maggiore. Controllare Milano dunque è importante anche a livello nazionale e internazionale. Persino uno scarso come Sala grazie a Milano si è costruito una reputazione internazionale. Si spera solo che nella calura estiva Salvini e Meloni riescano a trovare un nome forte per non lasciare la città a quelli come Sala.

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