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Milano: la Giunta approva il pagamento delle rette in Rsa

Il Comune di Milano ha approvato le nuove linee guida per il convenzionamento con le Rsa, che consentiranno di bandire un avviso pubblico e aggiornare l’elenco delle Residenze sanitarie assistenziali accreditate le cui convenzioni sono in scadenza a fine anno, e anche le tariffe per la “quota sociale” della retta garantita o integrata da Palazzo Marino a favore degli indigenti, che aumenterà di 5 euro, da 63 a 68 euro al giorno. In Lombardia sono 727 le Rsa accreditate con il servizio sanitario regionale, per circa sessantamila posti. Per tutti gli ospiti è la Regione a corrispondere la “quota sanitaria” della retta, mentre la “quota alberghiera” è di norma a carico degli anziani o delle persone non autosufficienti o delle loro famiglie. A meno che non siano in grado di provvedervi: in questi casi è il Comune di residenza a intervenire per coprire, parzialmente o del tutto, la cosiddetta “quota sociale”, con tariffe determinate dalla stessa amministrazione comunale all’interno di una convenzione. L’anno scorso, le persone sostenute da Palazzo Marino con la quota sociale per la residenza in Rsa sono state circa 1.700, spiegano dal Comune, con una spesa totale di circa 31 milioni di euro distribuita tra 47 strutture convenzionate. Le convenzioni con queste 47 strutture che avevano aderito all’ultimo avviso pubblico scadranno a dicembre. Per questo è necessario avviare una nuova procedura attraverso la quale sarà compilato un nuovo elenco di Rsa convenzionate con il Comune di Milano per i prossimi quattro anni. All’avviso pubblico si potranno candidare gli enti già accreditati con la Regione e con almeno tre anni di esperienza nel settore; l’avviso le cui linee guida sono state deliberate dalla Giunta contiene già l’aggiornamento della retta massima riconoscibile con la quota sociale(68 euro a persona al giorno), al quale Palazzo Marino prevede di far fronte con uno stanziamento ulteriore di 2,4 milioni, arrivando a 33,4. “In una società che invecchia e in cui anziani e anziane convivono spesso con malattie croniche che li rendono meno autosufficienti e senza il supporto dei loro familiari – commenta l’assessore al Welfare Lamberto Bertolé – è fondamentale che il sistema pubblico possa offrire alternative di qualità. Dedichiamo una fetta molto importante del nostro bilancio a garantire l’assistenza residenziale, quando non è più possibile prolungare la permanenza a casa con forme di cura più leggere. L’obiettivo è costruire un sistema in alleanza virtuosa con il privato e il privato sociale, tradizionalmente attivi e propositivi in questa città”.

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Lega: cittadini quartiere Adriano presi in giro dalla giunta

Il quartiere Adriano, “da anni, viene presa in giro con continue promesse che vengono puntualmente smentite dai fatti. Ci sono opere ormai attese da più di 10 anni, alcune mai iniziate, altre ferme”. Lo hanno scritto in una nota Silvia Sardone, eurodeputata e consigliere comunale, e Samuele Piscina, consigliere comunale della Lega a Milano, dopo l’assemblea pubblica che si è tenuta nel quartiere, alla presenza dell’assessore alla Mobilità Arianna Censi e alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi. “I cittadini sono stati informati dei ritardi sulle opere promesse da anni e purtroppo si sono trovati di fronte a sorprese negative inaspettate. I lavori per il prolungamento del tram 7 da Precotto a via Adriano sono fermi da mesi per colpa di una bonifica ‘scoperta e non prevedibile’ (cit. Censi), il rifinanziamento di 2 milioni di euro è stato legato all’approvazione del nuovo bilancio previsionale (che in tutte le amministrazioni come per esempio Regione Lombardia avviene entro dicembre 2021 ma in comune di Milano avverrà forse a maggio 2022 costringendo a lavorare in dodicesimi) e non è stato nemmeno approvato in Giunta” hanno evidenziato gli esponenti della Lega. Inoltre nell’area dove prima c’era la Magneti Marelli, secondo i leghisti, “era ovvio che bisognasse fare corretti carotaggi e in base a quelli decidere il percorso dell’opera. Che senso ha far partire i lavori e poi bloccarli congestionando un intero quartiere per un anno per le bonifiche? Viene poi prevista una nuova variante, al posto dello studentato ci saranno altre abitazioni private con qualche alloggio per studenti. In un contesto dove mancano servizi la giunta Sala si conferma green a parole ma poi impone cementificazioni su richiesta dei costruttori. Si allungano ovviamente anche i tempi per l’ulteriore prolungamento verso Cascina Gobba. Ritardi enormi anche per la piscina comunale, promessa ormai da più di cinque anni, promessi i lavori entro fine anno e completamento nel 2025” hanno aggiunto. “Tempi dilatati nel tempo anche per l’abbattimento dei palazzi comunali, al momento sventrati e pieni di amianto, di via Adriano 60 che ricordiamolo sono accanto a una scuola. Ritardi di almeno due anni per le nuove piazze pubbliche, per l’area a verde accanto all’ex fungo abbattuto in Via Gassman. Risposte inesistenti anche per le pensiline Atm (tutto il quartiere ne ha solo una, ottenuta a causa della protesta di un cardiopatico che si portava la sedia alla fermata), sulla predisposizione di attrezzi ginnici e di corpo libero nel Parco Adriano e nei giardini Sandra & Raimondo (già finanziati). Insomma un disastro su tutta la linea, evidenziato anche da cittadini che hanno chiesto le scuse alla Giunta ottenendo le solite vuote giustificazioni” hanno concluso i leghisti.    

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La Giunta approva le linee guida per la valorizzare i municipi

La Giunta ha approvato le linee guida per la prosecuzione del processo di valorizzazione delle deleghe, competenze e responsabilità dei nove municipi di Milano. Si va avanti, dunque, con il potenziamento del coinvolgimento del livello locale nelle scelte dell’Amministrazione centrale che porterà le municipalità a svolgere con più forza, rispetto al passato, il ruolo di soggetti attivi di promozione della partecipazione dei cittadini alla vita pubblica. Contestualmente, si persegue l’obiettivo di attuare il modello della città “a 15 minuti”, in cui ogni cittadino ha la possibilità di avere ciò di cui ha bisogno a breve distanza da casa. “Con questa delibera – afferma l’assessora ai Servizi civici con delega al Decentramento Gaia Romani – poniamo le basi di un modello di gestione della città in cui i due livelli amministrativi complementari lavoreranno in maniera ancora più sinergica, semplificando i processi e accorciando i tempi di risposta ai cittadini. Decentrare significa costruire una città che non si identifica più solo con il suo centro ma che valorizza le identità dei quartieri e di chi li abita. Lavorare per questo vuol dire anche strutturare metodi di lavoro nuovi, che definiscano in modo chiaro canali, tempi e modalità attraverso cui i municipi possano esprimere il loro parere su temi strategici che gli assessorati e le direzioni inizieranno a definire”. “Oggi – prosegue l’assessora – ribadiamo la nostra convinzione nel voler perseguire questo percorso lungo tre direttive. La prima è la valorizzazione dei luoghi decisionali, ovvero Osservatorio e Conferenza dei presidenti di municipio; la seconda è la codificazione delle prassi che hanno funzionato bene e la creazione di nuove; infine la terza riguarda la formazione con l’obiettivo di una maggiore comprensione fra i due livelli delle rispettive difficoltà e necessità. Il nostro fine è raggiungere obiettivi riscontrabili dai territori il prima possibile, costruendo un modello istituzionale che funzioni nel lungo periodo, perché agire con responsabilità significa lavorare in quest’ottica”. La valorizzazione dei luoghi decisionali passerà attraverso la valutazione dei processi di attuazione delle funzioni assegnate e le istanze di attribuzione di nuove funzioni e risorse economiche, che in una prima fase potranno anche essere assegnate a carattere sperimentale, espresse dai municipi nei propri DUP (Documenti unici di programmazione) o nei diversi incontri tenuti con i rispettivi presidenti. Gli ambiti prioritari, stabiliti da quest’ultimi, riguardano tutti quegli aspetti che il cittadino percepisce come più vicini e immediati nella quotidianità, ovvero l’edilizia scolastica, la manutenzione stradale, del verde, delle aree giochi e dell’arredo urbano di quartiere, il commercio per i processi inerenti i mercati temporanei, lo sport e gli indirizzi per la destinazione degli spazi di interesse municipale. Mettere a sistema e codificare precisi metodi di lavoro porterà poi a una maggiore centralità del livello municipale nelle scelte dell’Amministrazione centrale, in particolare nella gestione dei problemi del territorio, nella programmazione, nell’organizzazione e controllo dei servizi erogati, nella misurazione del grado di qualità e di soddisfazione dei cittadini. Infine la formazione, costante e a entrambi i livelli. Questo progressivo rafforzamento del decentramento e del ruolo e delle funzioni dei Municipi, infatti, per la prima volta, la introduce con sessioni informative e di aggiornamento, per consentire una più ampia conoscenza dell’assetto organizzativo della struttura comunale e dei suoi processi di funzionamento. “Ottimi progressi nella direzione di un ulteriore coinvolgimento e responsabilizzazione dei municipi – dichiara Giulia Pastorella, Presidente della Commissione consiliare Servizi civici, Rapporti con i municipi e Digitalizzazione – che va incontro all’esigenza espressa dai cittadini di essere maggiormente rappresentati nelle istituzioni”. Sullo sfondo vi è la sfida di tutte le grandi metropoli di accostare la propria crescita costante alla capacità delle istituzioni di continuare ad essere vicine ai cittadini.

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Prima giunta del Sala bis

Prima riunione di giunta per i dodici assessori della squadra di governo a Milano del sindaco Giuseppe Sala, che è stato riconfermato al primo turno. Al centro della giunta che è durata circa un’ora c’è stato il tema dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza dopo la missione a Roma del sindaco che si è confrontato sul tema con diversi ministri e con il premier, Mario Draghi. “Ci siamo detti che in questo momento il tema della rapidità è importantissimo – ha spiegato Sala – , io ho fatto questo primo giro a Roma ma poi ogni singolo assessore prenderà in mano i rapporti con i ministeri. Per noi è importante sapere quando possiamo avere i fondi e quando possono essere pronti i progetti. Sull’edilizia popolare credo che Milano possa essere un buon esempio per dimostrare quello che si può fare, e Draghi l’ho trovato molto convinto della cosa”. Sala vedrà poi in tempi rapidi altri ministri come Roberto Cingolani e Daniele Franco. “Non chiedo un trattamento speciale per Milano ma un occhio di riguardo per le grandi città – ha continuato – che hanno stazioni appaltanti in grado di investire e Milano è messa bene”. Al termine della riunione Sala, parlando con i giornalisti, ha chiarito la posizione del neo assessore alla Rigenerazione Urbana, Giancarlo Tancredi, che era a capo dell’Area Pianificazione Tematica e Valorizzazione Aree, e che potrebbe essere incompatibile con la nuova nomina secondo una delibera di Anac. “Un funzionario, dirigente del Comune che accetta di fare l’assessore ha 15 giorni di tempo per trovare una formula che gli permetta di farlo – ha detto Sala – . Conoscendo la questione con Tancredi abbiamo fatto una cosa diversa, cioè lui prima ha chiesto l’aspettativa e poi il segretario generale gli ha consegnato la delibera di nomina come assessore”. ANSA

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Sala presenta la nuova giunta

Una Giunta composta da dodici assessori, sei uomini e sei donne, di cui due hanno meno di 30 anni, provenienti dai partiti con l’esclusione di due tecnici. E’ questa in sintesi la squadra di governo presentata dal sindaco di Milano, Giuseppe Sala, durante una conferenza stampa a cinque giorni dal voto. Il Pd, forte del suo risultato elettorale alle elezioni, ha sei assessori: la vicesindaca Anna Scavuzzo che ha anche le deleghe a Istruzione e Rapporti con il Consiglio comunale, Piefrancesco Maran, il recordman di preferenze italiano, a Casa e Piano quartieri, a Welfare e Salute c’è Lamberto Bertolè ex presidente del Consiglio comunale, alla Mobilità Arianna Censi che è stata vice sindaca della Città metropolitana, ai Servizi Civici la giovanissima Gaia Romani di 25 anni, alla Sicurezza torna Marco Granelli che ha già ricoperto quel ruolo con Giuliano Pisapia. I due tecnici sono alla Cultura Tommaso Sacchi, attuale assessore a Firenze mentre alla Rigenerazione urbana arriverà un dirigente del Comune Giancarlo Tancredi. Dalla lista civica del sindaco arrivano Emmanuel Conte che avrà la delega al Bilancio e Patrimonio immobiliare e Martina Riva (28 anni), che lavorerà allo Sport, Turismo e Politiche giovanili. Alessia Cappello di Italia Viva, che era candidata nella lista dei Riformisti, sarà al Lavoro e Sviluppo economico, mentre l’assessorato a Verde e Ambiente è di Elena Grandi, co-portavoce nazionale dei Verdi. La prima seduta della giunta, come ha spiegato Sala, si potrebbe tenere già mercoledì della prossima settimana. “E’ una giunta equilibrata, io sono contento – ha commentato -. E’ ovvio che ci sono discussioni con i partiti ma se si arriva a decidere in cinque giorni parliamo di questioni gestibili. Credo di essere riuscito nell’intento di cambiare perché fare l’assessore è un lavoro faticoso e quindi è importante tirare fuori forze fresche, abbiamo solo tre assessori della giunta precedente”. Inoltre secondo il sindaco nella squadra c’è “equilibrio tra le forze politiche. Cercheremo di fare la prima giunta già mercoledì per partire a spron battuto. La lista ha componenti giovanili anche in termini di esperienza e quindi ho ritenuto di non privarmi della capacita ed esperienza di Marco Granelli e Piefrancesco Maran”. Per il suo secondo mandato Sala ha deciso di confermare il suo direttore generale, Christian Malangone, e il capo di Gabinetto, Marino Vanni. ANSA

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Bilancio. Mascaretti (FdI): Barberis scarica sul Governo le responsabilità della giunta

“Siamo entrati abbondantemente nel quarto mese del 2021, dunque un terzo di questo anno lo stiamo lasciando alle spalle, ma non abbiamo ancora iniziato a discutere il bilancio preventivo 2021, dunque la Giunta è in terribile ritardo poiché, soprattutto in questa situazione, sarebbe stato importante votare il bilancio preventivo entro la fine del 2020. Resto colpito che il capogruppo del PD Barberis oggi scarichi le responsabilità di tale ritardo sul Governo” lo dichiara Il Capogruppo di FdI Andrea Mascaretti. “Un ritardo che una buona amministrazione non avrebbe dovuto accumulare, soprattutto in una situazione come questa,  nonostante i vari differimenti concessi dal Ministro dell’Interno”. “Ilcapogruppo del PD Barberis – continua Mascaretti – annuncia con orgoglio pre-elettorale Il Comune è pronto a investire attraverso MM oltre 100 milioni di euro a favore delle case popolari della città. Ma si ricorda Barberis che Milano è stata amministrata dal PD? Cosa hanno fatto per le case popolari?” dichiara Andrea Mascaretti capogruppo FDI a Palazzo Marino “La sinistra ha completamente abbandonato le case popolari amministrate da MM.  Ci sono case comunali amministrate da MM dove cadono i soffitti sui letti e sulle tavole degli inquilini abbandonati dall’Amministrazione Sala. A Bruzzano, nelle case del Comune di Milano, la situazione è indecente gli inquilini degli ultimi piani convivono con muffe e macerie da almeno 5 anni. Sono addirittura intervenuti i vigili del fuoco che hanno, udite bene, diffidato gli inquilini ad andare nelle loro camere perché pericolose. Ma dove dovrebbero andare considerato che siamo in zona rossa e non si può uscire di casa. In zona via Murat, nelle case del Comune il riscaldamento funziona sempre e gli inquilini devono dormire con le finestre aperte. In altri casi restano senza riscaldamento per settimane. Ci sono anziani e disabili prigionieri nelle case del Comune che non mette gli ascensori e dove ci sono spesso non vanno. Per queste persone vuol dire essere rinchiusi e non poter andare a fare la spesa e neppure curarsi”. “Sono davvero uno sfracello le case del Comune di Milano – conclude Mascaretti – come dice un servizio televisivo andato in onda su una rete nazionale prima di Pasqua e il Comune, insieme ad MM, pur sapendolo, ha abbandonato i cittadini in quelle condizioni da anni! Fore il Capogruppo del PD, anziché fare annunci, dovrebbe scusarsi con i cittadini milanesi”

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