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Insulti a Meloni: anche Borghetti deve dimettersi?

Insulti a Meloni: anche Borghetti deve dimettersi? Dopo le giuste dimissioni di Paola Pessina da Fondazione Cariplo per gli insulti via social a Giorgia Meloni, ora si solleva il caso del vicepresidente del Consiglio regionale della Lombardia Carlo Borghetti (Pd). Fratelli d’Italia infatti ha notato che il post incriminato della Pessina ha riscosso il gradimento di Borghetti. Meloni è donna di destra e dunque in Italia non ha esattamente lo stesso trattamento delle altre donne, ma Borghetti deve dimettersi? Marco Osnato, deputato di FdI, solleva la domanda verso il piddino. FORSE QUALCUN ALTRO DEVE DIMETTERSI ?!?!? La Boldrini si inginocchia, Fiano ci richiama al rispetto, Majorino ci fa sempre la solita lezioncina moralistica, il PD ci spiega sempre il valore della solidarietà e delle diversità ….eppoi…il post dell’ex Sindaco di Rho che attacca in modo vergognoso Giorgia Meloni (e che ha portato alle dimissioni della stessa dalla Fondazione Cariplo…per ora solo da quella delle molte poltrone sulla quale è seduta!) da chi è apprezzato tanto da sentirsi in dovere di apporre un convinto Like??? Dal consigliere regionale del PD Carlo Borghetti che – ricordo a tutti – è anche vicepresidente del consiglio regionale della Lombardia!!!! Forse è il caso che cominci a pensare anche lui alle dimissioni da entrambe le cariche istituzionali….vero cari maestri di morale del PD????? Anche Federico Romani rincara la dose: Vicepresidente del Consiglio Regionale Carlo Borghetti stavolta hai toppato! Trovo gravissimo che un’alta carica di Regione Lombardia possa condividere l’offesa di Paola Pessina (già incommentabile) nei confronti del nostro leader Giorgia Meloni . La scarsità di contenuti produce anche questo… Fratelli d’Italia Lombardia La domanda resta dunque aperta sugli insulti a Meloni: Borghetti deve dimettersi?

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Figlio della Lucarelli identificato da la DIGOS dopo avere insultato Salvini

“Mio figlio ha detto la sua, non c’è nulla di lesivo della sua reputazione nel fare il suo nome, anzi… Certo sono stupita che un ragazzino di 15 anni che esprime la sua opinione in modo civile e pacifico, e nei limiti del confronto democratico, venga identificato da due poliziotti in borghese come un delinquente“. Lo ha detto all’ANSA Selvaggia Lucarelli, commentando quanto avvenuto questa mattina al gazebo della Lega allestito all’esterno del centro commerciale Portello di Milano, dove il figlio 15enne della giornalista è stato identificato dopo aver dato del “razzista” e dell’”omofobo” a Matteo Salvini che si trovava lì per un comizio. “Non mi sembra che ci sia stato un confronto aggressivo, e neanche un diverbio, tanto che Salvini non ha neppure quasi risposto. Se decidi di scendere in piazza e di confrontarti con i cittadini lo fai con tutti, non puoi scremare”, ha detto Lucarelli. “Tengo a sottolineare – ha poi specificato la giornalista – che noi non avevamo nessuna intenzione di andare a cercare Matteo Salvini ma ci trovavamo lì per caso, perché il gazebo era allestito sotto casa nostra”. E ha aggiunto: “Penso che Salvini sia un razzista e un omofobo ma io non avevo idea di cosa mio figlio avrebbe detto a Salvini, pur condividendolo. Mio figlio è un appassionato di politica, a scuola da circa un anno è vicino a dei gruppi di orientamento di sinistra e ha espresso quello che pensava, nei termini di un quindicenne che magari dice ‘governo’ anziché ‘partito’. Inoltre conosce le dinamiche del web, si aspetta quello che ci si può aspettare dai leghisti: sicuramente ci saranno migliaia di insulti però non credo che intenda fare vittimismo. Se ha deciso di agire così è perché vola più in alto di questo”. ANSA

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Un altro murales anti Lega, Piscina: “Stufi dell’odio della sinistra”

Un altro murales anti Lega, Piscina: “Stufi dell’odio della sinistra”. Il comunicato è arrivato dopo che sono comparse altre scritte insultanti e un altro murale anti Lega. “Chi continua a sostenere che la Lega semini odio muovendo i bassi istinti delle persone e poi scrive #fontanaassassino e #salvinimerda sui muri della città, che problemi ha?”, commentano Samuele Piscina, Presidente del Municipio 2 di Milano e Alessio Ruggeri, Capogruppo leghista municipale in seguito al rinvenimento di nuove scritte incitanti odio nei confronti della Lega sul territorio del Municipio 2. “La sinistra fa riferimenti continui a una superiorità culturale in contrapposizione a una presunta rozzezza dei leghisti; riuscite a spiegare ai vostri amici che scrivono idiozie sui muri (stanotte è stato il turno creativo dei ‘designer’ di Via Palmanova e Via Petrocchi) che la cultura è poco compatibile con l’imbrattamento di spazi cittadini, pubblici o privati che siano, con messaggi grondanti odio verso gli avversari politici?”. “Fino a oggi ci siamo limitati a denunciare le varie situazioni chiedendo al Sindaco di prenderne le distanze”,concludono i 2 esponenti leghisti, “in futuro potremmo non accontentarci delle scuse di convenienza”.

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Sallusti offende anche i poliziotti

Sallusti offende anche i poliziotti. Dopo aver pubblicato titoli falsi, non fuorvianti o interpretabili proprio falsi, sulle procedure di triage nelle prime fasi dell’emergenza, il direttore del Giornale è riuscito a offendere anche i poliziotti con un editoriale trasudante grillismo (inteso come il marchese). Sono aperte le scommesse sui prossimi: insulterà le mamme? I disabili? Ormai ci si può aspettare di tutto da quello che più di un direttore sembra un livoroso pensionato. Ecco il testo diramato da Alessandro Montunato, segretario provinciale UPL Sicurezza: “Sono decisamente amareggiato ed offeso dall’ incipit dell’ articolo di ieri 3 maggio a firma del Direttore de “il Giornale” Dr. Sallusti. Pur ritenendo sacrosanto il diritto di critica, nella fattispecie all’ attuale governo, non condivido che lo stesso debba essere esercitato attraverso la strumentalizzazione del complicato lavoro dell’ operatore di Polizia. Mi chiedo se fosse realmente necessario il riferimento alla presunta ignoranza grammaticale degli operatori delle forze dell’ ordine. Penso sia una conseguenza del pensiero manifestato recentemente da un altro giornalista, anch’egli Direttore di una testata giornalistica della stessa città: Milano. In questa città è risaputo che il lavoro di operatore delle forze dell’ordine venga espletato da personale proveniente per circa l’ottanta per cento dal meridione. D’altronde non potrebbe essere altrimenti, è risaputo infatti come ogni nascituro di questa città sia predestinato ad essere solo ed esclusivamente un imprenditore di successo. Da qui il sillogismo è facile: Meridionale–>Inferiore–>Ignorante. Deve essere andata proprio così. Eppure i cittadini richiedono costantemente l’aiuto e l’intervento delle forze dell’ordine di questa città, non facendo di certo distinzioni. Così come i citati Direttori, da più di un decennio, ricorrono quotidianamente alla collaborazione costante e vicina degli operatori delle forze dell’ordine. Auspico che arrivi una precisazione in merito. Per tutte le donne e gli uomini in divisa che quotidianamente svolgono il proprio lavoro con spirito di servizio a volte, purtroppo, spingendosi fino a perdere la vita, come i recenti fatti di cronaca testimoniano e che sicuramente non hanno stimolato i dovuti dibattiti, neanche sulla testata giornalistica in argomento. Auspico che prima di tirare in ballo una categoria per attaccare qualcun altro, si ragioni più approfonditamente e meglio, perché i governi cambiano, le Forze dell’Ordine restano”.

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Atti vandalici e insulti alle frequentatrici del Parco Maffei

“Nonostante l’emergenza sanitaria qualche imbecille ha approfittato del momento per scrivere sui muri del giardino di via Maffei  e dei palazzi limitrofi, ben due volte, insulti e minacce alle donne, in particolare alle mamme che frequentavano il giardino con i propri bimbi prima dell’emergenza Coronavirus”, lo segnala il Consigliere di Fratelli d’Italia nel Municipio 4, Francesco Rocca, aggiungendo che, “anche i cartelli del giardino sono stati danneggiati con vernice nera”. “Il vile vandalo – spiega Rocca – se la prende anche con una nonna, molto attiva in zona per contrastare situazioni di degrado e insicurezza. Gli episodi sono stati denunciati alle Forze dell’Ordine e mi auguro che le telecamere presenti possano individuare l’idiota teppista. La mia solidarietà – conclude – e vicinanza alla signora e alle mamme insultate”.  

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Gli autonomi di “Corvetto Odia”, odiano Sala e la Polizia

Questa notte sui muri del Corvetto sono state tracciate delle scritte ingiuriose rivolte anche al Sindaco Sala, oltre che alle Forze dell’ordine. Un’azione attribuita agli autonomi di “Corvetto odia”, evidentemente insoddisfatti del trattamento ricevuto negli ultimi tempi dalla Giunta comunale. E quando gli autonomi non sono soddisfatti non ci pensano due volte a rivoltarsi anche contro chi in passato ha sempre assecondato le loro pretese.  Probabile motivo per cui la sinistra milanese ci pensa su più volte prima di parlare di sgomberi e ancora di più a insistere perché siano messi in atto quelle rare volte che avviene. Evidentemente un atteggiamento bonario che non basta per evitare di farsi mordere la mano. A denunciare i fatti Francesco Rocca, Capogruppo di Fratelli d’Italia nel Municipio 4: “Nuovo atto vandalico ad opera degli anarcoidi che si muovono sotto la sigla ‘Corvetto Odia’”, denuncia Rocca, spiegando,  “I muri del quartiere Mazzini e in particolare quelli del mercato comunale di piazzale Ferrara sono stati ricoperti da deliranti e ignobili scritte contro le Forze dell’Ordine, gli sgomberi e il Sindaco Sala”. “Non è possibile lasciare indisturbato e a piede libero questo manipolo di balordi senza arte né parte che riempiono il proprio vuoto esistenziale con atti vandalici, disturbo alla quiete pubblica e occupazioni abusive in tutto il quartiere Mazzini. – aggiunge Rocca – Ricordo le infami scritte contro il 41 BIS o quelle che elogiavano le Brigate Rosse, gli slogan che puzzano di mafia e i danni al Patrimonio Pubblico (comprese le aree gioco per i bambini)”. L’esponente del partito di Giorgia Meloni , sottolinea che “Oggi il Sindaco di Milano sarà in piazzale Ferrara, mi auguro che ci sia un significativo cambio di rotta da parte sua e da parte della sua Giunta progressista, nei confronti dei centri a-sociali e dei vari gruppetti più o meno organizzati di anarcoidi fino ad oggi tollerati e coccolati a Milano”. Concludendo, “La misura è colma, occorrono seri provvedimenti per i seminatori di odio! Noi continueremo a denunciare i comportamenti intimidatori e illegali di questi loschi personaggi, ma il Comune deve darsi una svegliata!”.  

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