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Al Museo Popoli e Culture del PIME Laboratorio “Questione di Pattern”

Al Museo Popoli e Culture del PIME Laboratorio “Questione di Pattern”. In presenza, sabato 22 Gennaio, via Monte Rosa 81. Metro Amendola o Lotto, ore 16-17.30.  https://centropime.org/eventi/questione-di-pattern/ Fin dai tempi antichi, per decorare finemente vesti, vasi o sculture, gli artisti realizzavano dei pattern, piccoli disegni stilizzati dal tema astratto o figurativo, ripetuti in sequenza. Al Museo Popoli e Culture del Centro PIME di Milano sono diverse le testimonianze di questa affascinante tecnica: un abito mandarinale con il ricamo di alcune nuvole, dei calici cinesi arricchiti da incisioni floreali e singolari cesti provenienti dall’Amazzonia con motivi ornamentali a contrasto. Sabato 22 Gennaio, il Museo propone ai bimbi una visita guidata alla scoperta di queste decorazioni e a seguire un laboratorio creativo per realizzare il proprio pattern con l’aiuto di pennarelli, sagome di cartoncino e tanta fantasia. L’evento dal titolo “Questione di Pattern” per la serie “Al Museo in Famiglia”, è dedicato ai bambini dai 6 agli 11 anni accompagnati dai genitori e si tiene in presenza (via Monterosa 81, Metro Amendola o Lotto, ore 16-17.30). Per partecipare (costi ridotti):.bambini € 3 + € 5 per l’attività. Accompagnatori: € 3. Il numero degli accessi ai musei è ancora contingentato, pertanto è necessaria la prenotazione, fino ad esaurimento posti, tramite l’apposito form online: https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSff5TPv2d4bEUljnik_bwHN7qmfxxJDXClH_bguFSyQhvsInA/viewform?usp=sf_link Per accedere al Museo, è inoltre necessario il Green Pass rafforzato (minori di 12 anni esclusi) ed è richiesto l’utilizzo di mascherine FFP2. Nuovo Centro PIME Il PIME è il più antico istituto missionario italiano. Nacque nel 1850 come seminario lombardo per le missioni estere. Nel 2019, si è provveduto alla dismissione del polo romano concentrando le attività a Milano per una scelta di sobrietà e risparmio economico, al fine di dare più servizi. Il nuovo Cento PIME milanese, con ingresso in via Monterosa 81, oggi offre il teatro completamente rinnovato internamente ed esternamente, da 499 posti, una libreria, il Museo Popoli e Culture ristrutturato e dotato di tecnologia interattiva, una caffetteria culturale, uno Store per lo shopping equo e solidale e dei prodotti delle cooperative sociali attive in Italia; la Biblioteca con il suo patrimonio di 43.000 volumi, una nutrita emeroteca, una sala lettura aperta alla cittadinanza con particolare attenzione agli studenti; una nuova sala polivalente e altri spazi per appuntamenti culturali e proposte per il tempo libero per tutte le età. Il PIME pubblica anche la rivista Mondo e Missione e l’agenzia quotidiana di informazione AsiaNews. L’Ufficio Educazione Mondialità infine organizza attività con i ragazzi delle scuole e degli oratori. Tutte le info sul sito www.centropime.com.

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Disabilità. Castello Sforzesco: Museo per tutti con la guida accessibile

Diffondere una cultura inclusiva e favorire l’accessibilità ai musei del Castello Sforzesco. È l’obiettivo della guida “Museo per tutti”, realizzata dall’associazione L’abilità onlus in collaborazione con il Comune di Milano e presentata oggi, in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità. Il progetto si inserisce in un percorso complessivo di miglioramento dell’accessibilità dei musei del Castello. Grazie al lavoro di oltre due anni, realizzato in sinergia tra L’abilità ONLUS e l’ufficio dei Servizi educativi e accessibilità del Castello Sforzesco, si è giunti all’elaborazione di una guida che comprende la descrizione del Castello come area monumentale, la descrizione di suoi sei musei e di una selezione di trenta delle sue principali opere. Si tratta di uno strumento che permette al visitatore con disabilità intellettiva di fruire della visita all’interno del museo in autonomia o con il suo accompagnatore (genitore, insegnante, educatore), con schede descrittive e box di approfondimento. La guida accessibile è adatta sia ai bambini sia agli adulti con disabilità intellettiva ed è redatta in due versioni che utilizzano linguaggi diversi, allo scopo di supportare i visitatori con diverse difficoltà di fruizione: la prima versione segue le regole dell’easy-to-read, un linguaggio semplificato regolamentato dall’Unione europea, apposito per la disabilità intellettiva, che favorisce la concentrazione e comunicazione. La seconda è redatta con i simboli della comunicazione aumentativa alternativa, ovvero un’associazione di testo e simboli/immagini/pittogrammi che permette una comunicazione attraverso lo strumento visivo, adatta alle persone che hanno difficoltà nella produzione e comprensione del linguaggio verbale. La guida sarà disponibile sui siti del Castello Sforzesco e del progetto “Museo per tutti” dell’associazione L’abilità come file PDF scaricabile. In questo modo i visitatori potranno utilizzarla come strumento per preparare la propria visita e per selezionare i musei da visitare. “Una città che rende l’arte accessibile a tutti – dichiarano gli assessori Tommaso Sacchi (Cultura) e Lamberto Bertolé (Welfare e Salute) – è una città più civile, nella quale la cultura è considerata una parte essenziale della vita dei cittadini e motore di crescita dell’intera comunità. La nuova guida Museo per tutti e l’obiettivo che si propone rappresentano per noi un importante contributo verso la Milano che abbiamo in mente: aperta, inclusiva e solidale. Tanto è il lavoro da fare, ma vogliamo essere in prima fila sul tema delle pari opportunità e siamo pronti a impegnarci e a fare di più per una Milano sempre più accessibile”. “Siamo molto contenti che il progetto Museo per tutti sia arrivato al Castello Sforzesco, uno dei simboli più famosi di Milano e della sua storia – afferma Carlo Riva, direttore di L’abilità ONLUS e responsabile di Museo per tutti –. Grazie al lavoro della nostra équipe in collaborazione con il servizio educativo del Castello è stato possibile rendere accessibili sei dei musei civici e tutto il complesso monumentale del Castello. La varietà del percorso e la possibilità di svolgere la visita in autonomia consentono al visitatore di esplorare più luoghi, scoprire la storia della città e conoscere diverse tipologie di opere d’arte arricchendo così la sua esperienza di vita sociale”. “Museo per tutti. Accessibilità museale per persone con disabilità intellettiva” è un progetto ideato nel 2015 dall’associazione L’abilità, in collaborazione e con il sostegno di Fondazione De Agostini. Nato con la finalità di migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità intellettiva offrendo loro un nuovo spazio d’incontro e scambio nella società, il progetto conta una rete di 28 musei e luoghi di cultura su tutto il territorio nazionale, inclusi i beni del Fondo per l’Ambiente Italiano. La Guida presentata oggi è la più ampia mai realizzata nell’ambito del progetto. “Siamo felici e orgogliosi che il progetto ‘Museo per tutti’ sia approdato anche al Castello Sforzesco e ai suoi musei – dichiara Chiara Boroli, presidente della Fondazione De Agostini – importante sito di riferimento per la vita culturale della città metropolitana di Milano. Garantire anche alle persone con disabilità intellettiva la possibilità di conoscere e apprezzare la tradizione e la bellezza del luogo di appartenenza, facilita la loro integrazione nel tessuto sociale facendoli sentire parte della comunità e di contesti relazionali dove vedono riconosciuta la propria identità. Sin dal 2015 abbiamo affiancato L’abilità e continueremo a sostenere insieme a loro questo progetto con l’obiettivo di estenderlo ad altre città in tutta Italia”.

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Quindici milioni per il museo alla resistenza in Piazza Baiamonti

Milano, per due volte Città Medaglia d’oro, avrà in piazzale Baiamonti il museo dedicato alla Resistenza. L’annuncio è stato dato a Palazzo Marino dal Sindaco di Milano, Giuseppe Sala, e dal Ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini, durante una conferenza stampa cui ha partecipato anche l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno. Il museo avrà sede all’interno dell’area comunale tra via Montello e via Volta, recentemente bonificata in vista della realizzazione dell’edificio ‘gemello’ della Fondazione Feltrinelli, come previsto dal progetto dello studio Herzog & De Meuron. “Con la realizzazione del Museo della Resistenza – ha detto il Sindaco Sala – Milano onora ed esalta la sua identità di città della Resistenza di ogni tempo, schierata con i suoi cittadini per la libertà e contro ogni regime. Il progetto giunge a coronare una crescita culturale ininterrotta, che ha visto la nascita di 16 tra musei, fondazioni artistiche e spazi espositivi, negli ultimi dieci anni. Milano forte della sua storia attira cultura e la restituisce rafforzando la sua immagine di città dal passo internazionale, concretamente bella e vivace”. “I 15 milioni – ha spiegato il ministro Franceschini – si aggiungono ai due milioni e mezzo già stanziati per la Casa della memoria e saranno utilizzati per realizzare quel Museo nazionale della Resistenza che Milano, città due volte medaglia d’oro, merita e che rappresenta un progetto di cui il Paese ha un assoluto bisogno. È importante che ci sia un luogo nazionale per ricordare alle future generazioni ciò che hanno fatto le nostre madri e i nostri padri per darci quella libertà che oggi riteniamo scontata e ovvia, mentre non lo è per niente perché si è data la vita e la giovinezza per ottenerla”. Dal punto di vista urbanistico, il progetto dell’edificio che ospiterà il museo è stato rivisto alla luce delle indicazioni della Sovrintendenza per consentire il mantenimento dei resti delle Mura Spagnole, rinvenute durante la bonifica del terreno dove, per oltre sessant’anni, è stato in funzione un distributore di carburante. Si tratterà di un edificio più piccolo rispetto al gemello della Fondazione Feltrinelli, con spazi pubblici per 700 metri quadrati, finalizzati alla valorizzazione degli scavi, e un’area verde in contiguità con il giardino comunitario intitolato a Lea Garofalo.  

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Al Museo di Storia Naturale il fossile di dinosauro più antico del mondo

È lombardo, è l’esemplare fossile di dinosauro più antico al mondo e da domani sarà in mostra presso il Museo di Storia Naturale: si tratta di un raro Saltriovenator zanellai, più comunemente definito “ceratosauro” dagli appassionati di dinosauri, che racconta come nel Giurassico inferiore (198 milioni di anni fa) la Lombardia fosse molto diversa da come la immaginiamo oggi e abitata anche da grandi predatori. Questo reperto fossile di dinosauro, scoperto per caso da un appassionato di fossili in una cava di Saltrio, in provincia di Varese, è stato per anni al centro di un lungo studio condotto da un team tutto italiano di paleontologi guidati da Cristiano Dal Sasso del Museo di Storia Naturale di Milano. Inizialmente soprannominato “saltriosauro”, il fossile, come annunciato in articolo della rivista scientifica PeerJ, si è scoperto essere il più antico, nonché grande (otto metri di altezza per un peso stimato di una tonnellata), esemplare di grande carnivoro giurassico al mondo. “Un record mondiale e una grande scoperta che conferma come il Museo di Storia Naturale di Milano sia all’avanguardia nello studio dei dinosauri in Italia. Speriamo i cittadini milanesi apprezzino e vengano numerosi a vedere i resti del Saltriovenator”, ha spiegato Cristiano Dal Sasso.

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Al museo Duomo Milano L’arte novissima di Lucio Fontana

A 50 anni dalla scomparsa di Lucio Fontana (1899-1968), la Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano gli rende omaggio con una mostra sulla sua attività per la Cattedrale ambrosiana. L’esposizione, all’interno della rinnovata Sala Gian Galeazzo del Museo del Duomo, patrocinata dall’Arcidiocesi di Milano, dal Ministro per i Beni e le Attivita’ Culturali, dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, da Regione Lombardia e dal Comune di Milano, all’interno del palinsesto comunale di “Novecento Italiano”, sara’ inaugurata il 26 ottobre ed aperta al pubblico dal 27 ottobre al 27 gennaio 2019. L’evento costituirà l’occasione ideale per presentare al pubblico il restauro del terzo bozzetto in gesso della Quinta Porta del Duomo, creato dal grande artista italo argentino tra il 1955 ed il 1956, mai esposto al pubblico perche’ giacente presso il Cantiere Marmisti della Fabbrica. L’opera e’ l’ultima che Fontana realizzo’ per il concorso indetto dalla Fabbrica nel 1950, relativo all’esecuzione della quinta porta della Cattedrale. Una competizione per la quale egli concepi’ prove, definite dalla Fabbrica “arte novissima”: un’arte sacra talmente moderna da non trovare posto, infine, sulla facciata della Duomo. Com’è noto, infatti, la porta fu assegnata a Luciano Minguzzi, vincitore del concorso ex aequo con Fontana. In concomitanza della mostra, aperta al pubblico dal 27 ottobre al 27 gennaio 2019, sono previsti due ulteriori eventi: una giornata di studi sull’arte sacra di Fontana e il posizionamento in Duomo dell’Assunta del 1972 sull’altare di Sant’Agata per la durata dell’esposizione. L’opera è la versione bronzea di una pala d’altare che la Veneranda Fabbrica decise di fondere nel 1972 sulla base del bozzetto in gesso che l’artista modellò su richiesta dell’Ente nel 1955. Fontana, infatti, avrebbe dovuto trasporre il bozzetto in marmo di Candoglia, ma il progetto rimase incompiuto. Oltre a coinvolgere la Cattedrale nelle celebrazioni per il cinquantenario della scomparsa di Fontana, l’iniziativa conferma un’importante apertura della Fabbrica all’arte moderna e contemporanea.

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