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Olimpiadi 2026: avanzano i lavori per strutture sportive

Proseguono senza soste i lavori per la realizzazione degli impianti sportivi e delle strutture che ospiteranno i giochi delle olimpiadi invernali Milano Cortina 2026. Il ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi insieme al presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e al sindaco di Milano Giuseppe Sala, accompagnati dall’assessore regionale con delega alla Montagna Massimo Sertori e dall’assessore allo Sport del Comune di Milano Martina Riva hanno svolto un sopralluogo per constatare lo stato delle opere. Nel quartiere Santa Giulia il presidente Fontana e il sindaco Sala hanno constatato l’avvenuta esecuzione delle opere di fondamenta. È stato espresso apprezzamento esi prevede si concludano nei tempi prestabiliti. Nella prossima primavera sarà visibile il corpo della struttura destinata a ospitare il palazzetto. Governatore e primo cittadino di Milano si sono dichiarati molto soddisfatti per il raggiungimento del 90 per cento delle opere programmate a Porta Romana. Fontana e Sala si sono dichiarati particolarmente contenti nel constatare che i lavori si concluderanno con 3 mesi di anticipo rispetto a quanto stabilito. Anche la visita ai cantieri in allestimento a Rho-Fiera, dove due capannoni ospiteranno le gare di pattinaggio veloce, la situazione è definita come confortante. Insieme al ministro Abodi, il presidente Fontana e il sindaco Sala hanno sottolineato come l’alto livello di collaborazione tra le istituzioni e con il determinante contributo dei privati sia la soluzione più efficace e strategica per arrivare al grande traguardo delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026.

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Pnrr e Olimpiadi. Sala: rischio di infiltrazioni mafiose

“Milano combatte le mafie e lo fa con tutta la sua forza di città moderna, europea, libera e democratica. La ricchezza del nostro territorio fa gola alle cosche ma continueremo a lavorare per rafforzare i nostri anticorpi”. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, intervenendo alla cerimonia per la XXVII Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie che si tiene in piazza Prealpi, un luogo di Milano noto per la presenza di famiglie legate alla ‘ndrangheta, dove è stata uccisa la testimone di giustizia Lea Garofalo. Sala ha ricordato come a Milano “ci aspettano sfide come gestire le risorse del Pnrr e poi le Olimpiadi, che non dovranno essere speculazioni a vantaggio di pochi ma una occasione per tutta la città – ha aggiunto -. Il pericolo di infiltrazioni è reale e concreto ma dovremo alzare la guardia ancora di più e dovremo lavorare per costruire una città migliore. Dobbiamo lavorare insieme al mondo delle aziende per certificare al meglio quelle che sono sane e isolare le malsane”. Il Comune di Milano “non arretra di un solo passo su questo. Rafforziamo la collaborazione con la magistratura e le forze dell’ordine irrobustiamo le procedure di controllo per impedire infiltrazioni – ha concluso -. E se tutto ciò non bastasse faremo di più”. ANSA

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Olimpiadi, scontro Coni-Governo, Sala smorza i toni

“So che l’inizio è sempre faticoso, c’è sempre un tema ma sono fiducioso. La presenza del governo non sarebbe stata male, ma ci siamo lasciati che a fine agosto ci sarà un’altra riunione anche con la presenza del governo“. Lo ha dichiarato il Sindaco Giuseppe Sala commentando l’assenza dei sottosegretari Giorgetti e Valente alla riunione di oggi al Coni su Milano-Cortina. Sul rischio di perdere i Giochi a causa del gelo Coni-governo, Sala chiarisce: “Non la so giudicare ma credo che tutto sia risolvibile: avere Malagò che dialoga con Bach e Bach che dialoga con il governo, come credo stia avvenendo, è una garanzia che una sintesi si troverà“. Sulla futura governance del comitato organizzatore delle Olimpiadi, Sala è certo: “Prima di decidere il nome dobbiamo condividere una sorta di job transcription per valutare il profilo migliore, non partire dai nomi“. ANSA    

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Olimpiadi, sette anni di guai

Olimpiadi, sette anni di guai. Non vogliamo essere negativi, ma realisti. L’Expo 2015 ha insegnato molto, ad esempio come rilanciare l’immagine di una città e affossarla di debiti per un paio di generazioni. L’unico che può essere felice dell’assegnazione delle Olimpiadi invernali a Milano e Cortina è Giuseppe Sala: ora il suo mandato ha un significato, i suoi evidenti fallimenti su tutta la linea passano in secondo piano e le sue cause legali potrebbero diventare un capitolo minore della sua vita politica. Per tutti gli altri arrivano dalle Olimpiadi  sette anni di guai. Pensateci: buona parte delle opere previste per Expo, tra cui le linee metropolitane, sono in ritardo e vedono i costi lievitare senza limiti. Un duplice problema: da una parte per la carenza di servizi che vengono comunque fatti pagare (vedasi aumenti dei biglietti, tasse, ecc) dall’altra perché si blocca il bilancio già in parte vincolato da un esercito di dipendenti pubblici dal doppio lavoro. Expo come ha ben riassunto Otello Ruggeri, Fi, “ci ha lasciato in eredità lo street food, centinaia di aspiranti chef disoccupati e un’immensa area cementificata inutilizzata. Speriamo che a qualcuno venga in mente di farci il villaggio olimpico, almeno da un lato si eviteranno altre inutili gettate di cemento e dall’altro si impedirà che cada nel degrado“. Il fatto poi che sia Sala a dirigere la macchina secondo noi è un problema: come raccontano le inchieste su di lui, è un uomo in grado di falsificare i documenti pur di arrivare al risultato. Il famoso detto “fare carte false” però è positivo solo quando la situazione è emergenziale. Non a caso buona parte delle scorciatoie prese da Sala sono dovute alla grande fretta di concludere i lavori prima dell’apertura di Expo. Però affidare a un uomo abituato a rispettare solo le regole che reputa idonee è saggio per Milano? Siamo e rimaniamo garantisti, quindi gli auguriamo in tribunale una piena assoluzione, ma da giornalisti sappiamo quanto non sia tutto oro quel che luccica. Comprese le decine e decine di aziende fallite perché Expo e le società che giravano intorno all’evento non hanno pagato i loro debiti. Così come quanto fosse fragile in realtà tutta la struttura, progetto compreso: infatti ancora oggi gli unici felici di essersi liberati di un terreno agricolo in tangenziale (al prezzo di terreno edificabile) sono i Cabassi. Sala secondo noi non è l’uomo giusto, ma sarà lui. Perciò prevediamo per queste Olimpiadi sette anni di guai. Nel nostro piccolo cercheremo di vigilare sui presunti 3 miliardi che dovrebbero arrivare.  

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Cinque Stelle impazziti festeggiano le Olimpiadi

Cinque Stelle impazziti festeggiano le Olimpiadi. Potrebbe sembrare un titolo di Lercio, il popolarissimo giornale dell’assurdo, ma è la pura verità: il Movimento anti grandi eventi ha diffuso una locandina digitale che rivendica come un successo l’assegnazione delle Olimpiadi invernali a Milano e Cortina. “Abbiamo creato un evento diffuso” recita il manifesto, ma loro a parte opporvisi non hanno partecipato alla grande corsa. Anzi: i sindaci 5Stelle come Chiara Appendino sono stati messi all’angolo quando hanno paventato l’intenzione di portare un grande evento nella loro città. Proprio Torino doveva essere della partita, ma la stessa maggioranza di Appendino aveva imposto la retromarcia. Ora festeggiano, forti di un Movimento in cui tutto è mobile. Soprattutto le opinioni, a seconda del vento che tira. Le reazioni politiche non si sono fatte attendere. Giulio Gallera, assessore regionale al Welfare (FI), è andato giù pesante: “CHE SCHIFO CHE VERGOGNA !!!! Ma come si permettono !!! hanno fatto di tutto per ostacolare e boicottare questa vittoria prima imponendo il coinvolgimento di Torino ( amministrata da un Sindaco 5 stelle che poi si è sfilata perche’ ostacolata dalla sua stessa maggioranza ) poi stabilendo che il governo non avrebbe finanziato alcun intervento e solo la risolutezza di Lombardia e Veneto e la loro disponibilita’ a farsi carico dei costi economici ha consentito di superare le perplessita’ del CIO . . . e ora dicono che è una vittoria loro prima ancora che essere una vittoria della Lombardia e dell’Italia . . . CIALTRONI !!!!“. Ma commenti e ironie non sono mancati anche a sinistra. Mirko Mazzali, avvocato fan sfegatato di Pisapia e delegato di Sala alle Periferie, ha commentato: “Premio faccia di tolla categoria Olimpica assegnato. Sono senza vergogna“. Invece Alberto Giannoni, firma de ilGiornale, ha assegnato il primo riconoscimento: insieme alla surreale locandina ha scritto su Facebook “medaglia d’oro“. i Cinque stelle impazziti festeggiano le Olimpiadi e nessuno li convincerà mai che si tratta di un controsenso: più politici dei politici, applicano regole tutte loro. Alla realtà, alla politica e ora anche alla decenza e alla logica.  

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Battuta Stoccolma-Are Olimpiadi 2026 assegnate a Milano-Cortina

I Giochi olimpici invernali del 2026 si terranno a Milano-Cortina che ha battuto Stoccolma-Are. Lo hanno deciso i delegati del Cio durante la 134a sessione. La candidatura italiana si è imposta su quella svedese con 43 voti conto 34. “E’ una gioia indescrivibile – è stato il primo commento governatore della Lombardia Attilio Fontana –  quando il nostro Paese va avanti unito può ottenere qualcosa di importante. Abbiamo vinto, siamo contenti e ora inizia il bello. Questa vittoria è un messaggio di speranza per il nostro Paese: se vogliamo, possiamo ottenere qualunque cosa“. Per festeggiare l’assegnazione delle Olimpiadi invernali del 2026 sulla facciata del grattacielo Pirelli, sarà proiettato il logo olimpico accompagnato dal messaggio “La Lombardia vince” e dai fotogrammi delle campionesse Sofia Goggia, Arianna Fontana e Michela Moioli. “Per me è stata emotivamente una rivincita dopo Ema, ma questa è più importante. Perdere una seconda volta sarebbe stato alquanto seccante, ci voleva“. Ha invece dichiarato il Sindaco Giuseppe Sala aggiungendo, “Può influire sulla ricandidatura? Vediamo, può aggiungere qualcosa di stimolo, vedremo, ci devo ragionare con calma“. “Bisogna fare le cose per bene subito. Non sta a me trovare soluzioni ma non bisogna buttare via tempo, perché altrimenti bisogna ricorrere a procedura di urgenza e ad altre cose che creano problemi, anche a chi li gestisce. – concludendo – È stato determinante che il governo dopo un iniziale tentennamento sia entrato con decisione, stiamo parlando di un territorio omogeneo, è facile convincere la gente”.

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