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A Palazzo Pirelli il convegno su Strehler

A Palazzo Pirelli il convegno su Strehler. Nella suggestiva cornice di Palazzo Pirelli, un convegno di illustri personalità e appassionati del teatro si è riunito per onorare la memoria di uno dei giganti della scena teatrale italiana ed europea: Giorgio Strehler. Questa straordinaria figura, spesso chiamata “il ragazzo di Trieste,” è stata celebrata per la sua straordinaria carriera e la sua capacità di trasformare il teatro in un’arte contemporanea e accessibile a tutti. Federico Romani, il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia, ha aperto il convegno con parole toccanti, sottolineando come Strehler sia stato in grado di unire il suo eccezionale talento con l’influenza delle culture variegate delle terre di confine, che hanno contribuito a plasmare la sua visione artistica. Milano, la città che ha accolto Strehler a braccia aperte, è stata teatro delle sue più grandi opere, e ha dimostrato di essere un luogo in cui i talenti possono sbocciare e prosperare. L’evento, intitolato “Giorgio Strehler. Non chiamatemi maestro,” è stato organizzato dal Comitato di Milano dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (ANVGD), in collaborazione con l’iniziativa “Milano è memoria” del Comune di Milano e il patrocinio del Consiglio regionale della Lombardia. Questo convegno ha rappresentato un’opportunità per esplorare il percorso umano e artistico di Giorgio Strehler, un uomo nato a Barcola, Trieste, il 14 agosto 1921. Strehler proveniva da una famiglia in cui le lingue e le culture si intrecciavano in modo unico: il nonno parlava il slavo, la nonna il francese, e il padre era di origini viennesi. A soli sette anni, dopo la perdita prematura del padre, si trasferì a Milano con sua madre, una rinomata violinista di organini dalmate e francesi. Qui si diplomò all’Accademia dei filodrammatici nel 1940. La sua opposizione al regime fascista nel 1944 lo costrinse a fuggire in Svizzera, dove fondò la “Compagnie des Masques” sotto lo pseudonimo Georges Firmy. Dopo la fine della guerra, Strehler tornò a Milano e, nell’aprile del 1947, fondò il “Piccolo” insieme a Paolo Grassi e Nina Vinchi. Questo teatro, concepito come un servizio pubblico, sarebbe diventato una delle istituzioni teatrali più importanti in Europa. Nel 1968, in un periodo di fervente contestazione, Strehler lasciò il “Piccolo” per dare vita a un nuovo gruppo teatrale, “Teatro e Azione,” basato su principi cooperativistici. Tornò poi alla direzione del “Piccolo” nel 1972 e lo guidò fino alla sua morte. Un sogno realizzato da Strehler fu la creazione del “Théâtre de l’Europe” a Parigi nel 1983, un teatro sovranazionale dove culture diverse potevano dialogare e confluire. Nel 1987, aprì la Scuola di Teatro “Luca Ronconi.” Ma Strehler non fu solo un maestro dell’arte teatrale; si impegnò anche in politica, diventando parlamentare europeo nelle file del PSI nel 1983 e poi senatore della Sinistra Indipendente a Palazzo Madama nel 1987. La sua morte, avvenuta nella notte di Natale del 1997 a Lugano, ha lasciato un vuoto incolmabile nel mondo del teatro. Tuttavia, il convegno “Giorgio Strehler. Non chiamatemi maestro” ha permesso di rievocare la vita intensa di questo autentico genio che ha rivoluzionato il teatro e gettato le basi per la nascita della regia teatrale moderna. Numerosi partecipanti al convegno hanno condiviso le loro esperienze personali e professionali con Strehler. Andrea Jonasson, l’attrice che Strehler ha diretto in indimenticabili allestimenti teatrali, ha evidenziato il suo impatto duraturo sul mondo dello spettacolo. Attori e registi formati alla sua scuola hanno testimoniato come Strehler abbia influenzato in modo indelebile le loro carriere. In conclusione, questo convegno ha reso omaggio a Giorgio Strehler, un uomo che ha segnato la storia del teatro italiano ed europeo. Il suo spirito innovativo e la sua dedizione alla creazione artistica vivono ancora oggi attraverso le opere che ha lasciato dietro di sé e attraverso l’influenza che ha esercitato su generazioni successive di artisti teatrali. Giorgio Strehler è e resterà sempre un’icona del teatro, un maestro eterno.

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Delegazione parlamentare del Vietnam a Palazzo Pirelli

Uno scambio di esperienze tra i sistemi elettorali della Lombardia e quelli dei governi locali del Vietnam. È stato questo il tema del confronto che si è svolto oggi pomeriggio a Palazzo Pirelli tra il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Federico Romani, il Presidente della Commissione Affari istituzionali ed Enti locali Matteo Forte e una delegazione vietnamita guidata da Nguyen Thị Thanh, membro del Comitato Centrale del Partito Comunista del Vietnam (PCV) e Presidente del Consiglio per gli Affari Deputati della Commissione permanente dell’Assemblea Nazionale. “È stato un incontro interessante che ci ha permesso di confrontarci sui diversi meccanismi di governo dei territori, sui sistemi elettorali, sul rapporto degli eletti rispetto ai partiti di riferimento e rispetto ai territori. Quella vietnamita è una realtà politica molto distante da noi, ma il confronto è un passo necessario per mantenere aperti canali di dialogo con un Paese che rappresenta un punto di riferimento nel sud est asiatico e che può essere per le nostre aziende e per la nostra economia una potenziale opportunità di investimento e uno sbocco di mercato” ha evidenziato il Presidente Romani. Durante l’incontro il Presidente Romani ha spiegato il funzionamento del sistema politico amministrativo lombardo e dei livelli di governo locali, con particolare riferimento al tema dell’autonomia che significa, ha detto Federico Romani “responsabilità da parte di chi amministra e trasparenza verso i cittadini. Riteniamo che questa sia la strada per ridare dignità ai territori, mettere al centro le comunità e aumentare la loro competitività e capacità di coesione sociale e per costruire un’Italia capace di viaggiare a una sola velocità nella quale venga garantito a tutti i cittadini lo stesso livello di servizi”.

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Il Vice Ministro all’Ambiente e al Turismo della Mongolia a Palazzo Pirelli per illustrare un progetto di cooperazione culturale e sportiva

Una mostra itinerante sulla storia e le radici Mongole legate a Gengis Khan per promuovere in Lombardia la cultura, la storia e l’immagine della Mongolia. E’ la proposta che il Vice Ministro dell’Ambiente e del Turismo della Mongolia GaanBataar Myagmarjav ha presentato al Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Federico Romani durante la sua visita a Milano nell’ambito di un ampio progetto di cooperazione culturale e sportiva che prevede anche l’acquisizione da parte del Brera Calcio della squadra di calcio Bayanzurkh Sporting Ilch FC (squadra di Ulan Bator, la capitale della Mongolia) che gioca nella seria A del campionato mongolo. Durante l’incontro a Palazzo Pirelli il Vice Ministro ha illustrato i settori principali che potrebbero rappresentare importanti canali di investimento per le imprese della Lombardia, con il Paese asiatico indicato come possibile destinazione privilegiata dei prodotti di eccellenza lombardi legati in particolare al design e alla moda, nonché ai settori calzaturiero e meccanico. “E’ stato un incontro particolarmente interessante che ci ha permesso di conoscere nuove potenziali opportunità di investimento e un mercato che in futuro può sicuramente rappresentare motivo di interesse per le nostre imprese e la nostra economia” ha evidenziato il Presidente Romani. Ad accompagnare la delegazione del Vice Ministro della Mongolia, erano presenti anche il Sen. Mario Mantovani, l’ex Assessore al Turismo di Como Achille Moioli e l’ex Presidente del Consiglio Comunale di Milano Massimo De Carolis.

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Lombardia, City Angels: martedì 31 ottobre a Palazzo Pirelli la presentazione della nuova unità mobile

Martedì 31 ottobre alle ore 13 durante la pausa dei lavori di Consiglio regionale sul piazzale di Palazzo Pirelli che guarda verso piazza Duca D’Aosta sarà inaugurato il nuovo pullmino dei City Angels, il primo che opererà come unità mobile nella distribuzione dei generi di conforto e prima necessità ai senzatetto sul territorio regionale fuori dal Comune di Milano. Il nuovo mezzo è stato donato da Banca Valsabbina di Brescia, in collaborazione con il Lions Club di Cesano Maderno (MB): la scelta di Palazzo Pirelli come sede dell’inaugurazione è fortemente simbolica, trovandosi il palazzo dell’istituzione regionale proprio davanti alla Stazione Centrale di Milano dove i City Angels sono nati nel 1994. Nell’occasione sul piazzale si terrà una breve cerimonia con gli interventi del Presidente dei City Angels Mario Furlan, del Presidente del Consiglio regionale Federico Romani e del Presidente della Giunta Attilio Fontana: seguiranno la scopertura del mezzo con le foto e le interviste di rito.

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Intelligenza artificiale, confronto tra impresa e politica

A Palazzo Pirelli gli “Stati generali”, promossi da AINM (Associazione Imprenditori Nord Milano). “L’intelligenza artificiale è praticamente ovunque: ci riconosce e ci fornisce suggerimenti e ci offre possibilità in diversi ambiti delle nostre vite quotidiane. In particolare, rappresenta un’importante opportunità di crescita per il sistema economico con possibili applicazioni in numerosi settori: dalla finanza all’imprenditoria, dalle pubbliche amministrazioni alla sanità. Senza trascurare due questioni delicate che l’introduzione di sistemi di intelligenza artificiale comporta: l’aspetto etico e la sicurezza dei dati personali”. Lo ha sottolineato il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Federico Romani questa mattina durante il suo intervento agli “Stati generali dell’Intelligenza Artificiale” che si sono svolti all’Auditorium “Gaber” di Palazzo Pirelli. Il convegno è stato promosso da AINM (Associazione Imprenditori Nord Milano) con il contributo di Aused, la più grande community di CIO italiani e ha messo a confronto imprenditori e politici su un tema cruciale per il prossimo futuro: l’Intelligenza Artificiale e il ruolo che questa potrà avere in cinque grandi ambiti: infrastrutture, produzione aziendale, cyber security, ambiente e salute. “Oggi il 65% delle aziende in Italia ha già adottato sistemi di intelligenza artificiale e il Paese è al terzo posto per capacità di produrre innovazione – ha precisato Federico Romani -.. Dati positivi e in linea con il resto dei Paesi europei, ma se consideriamo che nell’ultimo anno in Italia sono stati investiti 457 milioni di euro contro i 15 miliardi a livello europeo ci rendiamo conto quanto ampio sia ancora il margine di crescita. Soprattutto evitando il rischio di escludere da questa rivoluzione tecnologica le piccole e medie imprese che sono l’asse portante del sistema economico italiano e, in particolare, lombardo. L’adozione l’intelligenza artificiale richiede, però, un cambio di mentalità da parte delle aziende: non si tratta solo di acquisire tecnologie avanzate, ma di mettere in pratica un approccio integrato e sinergico all’interno dell’organizzazione. Questa è la chiave per generare vero valore a lungo termine. Ma la tecnologia non basta. Nella nostra regione il “fattore umano” è determinante. Innovazione e lavoro: l’ecosistema lombardo è pronto”. Hanno portato i loro saluti il Vice Presidente del Consiglio Matteo Salvini, il Presidente del Senato Ignazio La Russa e il Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, mentre sono intervenuti nei diversi panel tematici il Vice Presidente di Regione Lombardia Marco Alparone, l’Assessore regionale alle Infrastrutture e Opere Pubbliche Claudia Maria Terzi, l’Assessore regionale all’Ambiente e Clima Giorgio Maione, l’Assessore regionale all’Università, Ricerca e Innovazione Alessandro Fermi, l’Assessore al Welfare Guido Bertolaso. Per il mondo delle aziende hanno dato il loro contributo, tra le altre, Micorsoft, AriesTech e il Gruppo Arsenalia. Presenta anche la Pro Rettrice del Dipartimento di Informatica, Sistemistica e Comunicazione dell’Università degli Studi di Milano – Bicocca Gabriella Pasi. Presenti anche alcuni studenti della Fondazione “Mazzini” di Cinisello Balsamo (MI) e dell’Università degli Studi Milano – Bicocca. I tavoli tematici sono stati moderati da Giannino della Frattina (Capocronista de Il Giornale), Fabio Rubini (Vice Caposervizio di Libero Quotidiano) e Rocco Bronte (Vice presidente di AINM).

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Autonomia: confronto a Palazzo Pirelli

“Un Paese più efficiente, con una macchina amministrativa e burocratica più efficace e un maggior potere di controllo da parte dei cittadini. È questo il risultato a cui ci deve portare il processo di autonomia differenziata. Le riforme delle istituzioni sono la cosa più importante che possiamo lasciare in eredità alle prossime generazioni”. Lo ha sottolineato il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Federico Romani intervenendo questo pomeriggio alla tavola rotonda “Quali premesse per l’Autonomia? Fonti, modelli, valori”, primo appuntamento del ciclo di incontri “Luoghi di valore. La tradizione lombarda dell’Autonomia”, promosso dall’Associazione culturale “Vincenzo Gioberti” di Brescia con il patrocinio del Consiglio regionale. “Esplorando il concetto di autonomia e i suoi presupposti storici e teorici, così come li intesero importanti pensatori lombardi, intendiamo portare un contributo utile al dibattito in corso sulle riforme costituzionali” – ha sottolineato il Presidente dell’Associazione culturale “Vincenzo Gioberti” Alberto Garzoni -. Al primo incontro, che si è svolto al Belvedere “Enzo Jannacci” di Palazzo Pirelli, sono intervenuti il professore dell’Università degli Studi di Milano Davide Cadeddu, il professore dell’Università degli Studi di Milano Stefano Bruno Galli e il professore dell’Università degli Studi di Verona Carlo Lottieri. La tavola rotonda è stata moderata da Matteo Rossi dell’Università degli Studi di Padova e dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. “L’autonomia è l’occasione per ridare dignità ai territori, mettere al centro le comunità e aumentare la loro competitività e capacità di coesione sociale – ha sottolineato Federico Romani -. È l’occasione per costruire un’Italia più unita, più coesa, più forte, un’Italia che sia capace di viaggiare velocità differenziata, nella quale sia garantito a tutti i cittadini lo stesso livello di servizi. In una fase storica caratterizzata da crisi internazionali e da difficoltà sociali ed economiche, è giusto che il Paese lavori per costruire un modello di riforme moderne e autonomistiche. Il percorso legislativo avviato deve essere certamente graduale, nel pieno rispetto dei diritti civili e sociali di tutti, e le decisioni ben ponderate, ma dobbiamo essere consapevoli che la strada tracciata è ormai irreversibile: un percorso che ha portato al referendum del 2017 e che adesso possiamo chiudere”. Dopo il primo di oggi pomeriggio, il programma dei “Luoghi di valore. La tradizione lombarda dell’Autonomia” prevede altri sette incontri – da novembre a maggio dell’anno prossimo – che si svolgeranno tra Milano, Brescia e Cremona. Questo il calendario completo: lunedì 13 novembre alle ore 15 in Sala del Gonfalone di Palazzo Pirelli: “Le città di Dio: ordinamenti comunali e autonomia nel Medioevo Lombardo” con il Dott. Alberto Garzoni (Università di Oxford); lunedì 18 dicembre alle ore 15 in Sala del Gonfalone di Palazzo Pirelli: “Carlo Borromeo. un governo pastorale tra resistenze locali e poteri esterni” con il Dott. Matteo Rossi (Università degli Studi di Padova – Università Ca’ Foscari Venezia); lunedì 15 gennaio alle ore 17 al Teatro “San Carlino” di Brescia: “Un caso esemplare di autogoverno: la riviera di Salò nella Repubblica di Venezia” con il Dott. Giovanni Pelizzari (Ateneo di Salò); lunedì 19 febbraio alle ore 15 in Sala del Gonfalone di Palazzo Pirelli: “Il federalismo nel pensiero politico di Carlo Cattaneo” con la Prof.ssa Erika Arban (Università degli Studi di Milano); lunedì 18 marzo alle ore 15 presso Ufficio Territoriale Regionale Val Padana di Cremona “Stefano Jacini: un federalista nell’Italia del XIX secolo” con il Prof. Stefano Bruno Galli (Università degli Studi di Milano); lunedì 15 aprile alle ore 17 al Teatro “San Carlino” di Brescia: “Antonio Rosmini pensatore federale: autonomia e giustizia sociale” con il Prof. Gian Pietro Soliani (Università Ca’ Foscari Venezia); lunedì 20 maggio alle ore 15 in Sala del Gonfalone di Palazzo Pirelli “Federalismo e globalizzazione: l’eredità di Gianfranco Miglio” con il Prof. Carlo Lottieri (Università degli Studi di Verona).

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