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A Palazzo Castiglioni al via il secondo ciclo del Photofestival 15th

A Palazzo Castiglioni al via il secondo ciclo del Photofestival 15th. Dal 19 ottobre al 3 novembre 2020 la prestigiosa cornice di Palazzo Castiglioni, Corso Venezia 47, manifesto artistico dell’Art Nouveau e sede di Confcommercio Milano, accoglie un secondo ciclo di mostre di Photofestival 15th, la rassegna milanese di fotografia d’autore in corso fino al 15 novembre nella Città Metropolitana di Milano e in diverse località della Lombardia. Le cinque nuove esposizioni in mostra nel “Palazzo della Fotografia” di Photofestival spaziano tra personali di fotografi professionisti, autori affermati ed emergenti e propongono generi molto vari: dallo sport alla fotografia di viaggio, dalla ricerca al reportage di scena.   Alessandro Trovati Lo sport in bianco e nero a cura di Federicapaola Capecchi In collaborazione con Canon In mostra sedici fotografie in grande formato, tra le più significative di Alessandro Trovati, parte di un progetto in continua evoluzione: “lo sport in bianco e nero”. L’intensità, il carattere delle sue foto, la bellezza formale a raccontare lo sport, la sua anima. Sa cos’è la luce, vi gioca con maestria, fa emergere ombre e dettagli, ritmo, tempo, pause. Inquadrature equilibrate, articolate, che chiedono all’osservatore di essere attivo in ogni spazio della foto. Anche nei coni d’ombra. È in questa formula che si svela il senso delle sue storie, con cui rende atleti leggenda, oltre il tempo.   Marzia Rizzo [∞] A partire dalla successione di Fibonacci e dalla sezione aurea, inserita in modo maniacale nella costruzione dell’immagine, la fotografa ricerca il canone estetico di bellezza assoluta unendo sequenze d’immagini come se fossero una partitura musicale. Più si va avanti con la successione numerica e più le immagini diventano eufoniche. Dalla polifonia si arriva alla singola nota per giungere al silenzio che incombe in modo metafisico. Rimane lo spazio in assenza di suono. Tutto tende all’infinito. Un viaggio fotografico di grande rigore che mostra, ancora una volta, la stretta correlazione tra linguaggio matematico e linguaggio musicale.   Angelo Impiduglia Milano Verticale Lo sviluppo verso il cielo è una umana tendenza, la storia di Icaro ce lo ricorda. I grattacieli e i palazzi svettanti fotografati da Angelo Impiduglia esprimono tante cose: l’amore per una città, per le sue metamorfosi, il desiderio di immortalare l’aspirazione dei milanesi a salire in alto, ma anche il pericolo che si nasconde dietro alla corsa alla trasformazione di Milano in città-gioiello. Con occhio attento e rigoroso, alla ricerca della perfezione ma al tempo stesso consapevole del suo ruolo di cittadino e di abitante, Impiduglia porta l’osservatore a guardare alla città dal suo punto di vista rigorosamente umano: dal basso verso l’alto.   Paolo Pobbiati Istantanee di mondi perduti a cura di Roberto Mutti Questo secolo sta assistendo alla fine di molte culture miracolosamente sopravvissute: popoli eredi di culture antiche che hanno saputo adattarsi ai loro ambienti e all’invadenza dei vicini. In quattro decenni di viaggi l’autore ha avuto il privilegio di sfiorare e fotografare diversi di questi popoli come i pigmei del Congo, i kalash che vivono fra Pakistan e Afghanistan e si considerano discendenti dell’esercito di Alessandro Magno, i gurung e newari dell’Himalaya, i beduini del Sinai, i nomadi tibetani e mongoli, gli uomini renna della Mongolia, gli hafar della Dancalia. Mondi che scompariranno o si trasformeranno. In molti casi è già successo.     Benedetta Pitscheider L’occhio discreto Un reportage di fotografie di scena che si svolge sopra al palco, dietro le quinte, tra le sale prova, tra scenografie minimaliste e studi di posa. A fare da filo conduttore nelle fotografie di Benedetta Pitscheider è il gesto rappresentato dalla fisicità dei ballerini del Milano Contemporary Ballet: un gesto dinamico, proprio di un corpo attraversato da energia, passione, mimesi e arte. Mani che si tendono e che toccano, corpi che tracciano segni e che esplorano, danzando, lo spazio che li circonda.

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Photofestival, le foto invadono Milano

Il Photofestival di Confcommercio invade milanoDal 17 aprile al 30 giugno 2019 Milano ospita la 14ª edizione di Photofestival, la più ricca e importante rassegna dedicata alla fotografia d’autore che per due mesi e mezzo porterà la fotografia in tutta la città Metropolitana coinvolgendo le principali gallerie d’arte e musei ma anche molti spazi espositivi non istituzionali, attraverso un circuito articolato di mostre affiancate da un significativo calendario di eventi. Se il capoluogo lombardo è sempre più attrattivo sul fronte internazionale è anche grazie alla ricchezza delle proposte culturali e in questo ambito Photofestival si è conquistato uno spazio di primo piano, frutto dello sforzo collettivo di autori, galleristi e operatori culturali che lavorano per diffondere la cultura dell’immagine. “Con Photofestival l’immagine torna protagonista a Milano. – dichiara Carlo Sangalli, Presidente Confcommercio – Un grande evento sempre più diffuso che fa bene all’economia e alla cultura del nostro territorio. Ed è significativo che quest’anno sia aumentato il numero delle biblioteche aperte alle mostre fotografiche. Oggi viviamo nel tempo delle immagini che raccontano la realtà in diretta, ma una foto può essere qualcosa di più profondo e più bello come dimostrano i 177 appuntamenti di Photofestival”. Confermata la formula dell’evento che, sotto l’autorevole direzione artistica di Roberto Mutti,  prevede da una parte la raccolta delle proposte dei galleristi e degli operatori che aderiscono al circuito, dall’altra la promozione e l’organizzazione in prima persona di una serie di iniziative, con un’offerta quasi interamente gratuita che accosta artisti affermati, fotografi professionisti ed autori emergenti. Da segnalare nell’edizione 2019: Una diffusione sempre più ampia sul territorio Il percorso di Photofestival attraversa capillarmente tutta Milano dal centro alle periferie e all’hinterland, in una rete diffusa di sedi – oltre 120 – che include gallerie storiche e di recente apertura,musei, show-room, spazi espositivi pubblici e privati, e che ha un punto di forza nelle biblioteche milanesi e nei “Palazzi della Fotografia” di Confcommercio Milano (Palazzo Bovara e Palazzo Castiglioni). Novità di questa edizione è la collaborazione con Pavia dove è previsto un vero e proprio festival satellite con 15 mostre fotografiche. Un programma espositivo in crescita Il programma espositivo della manifestazione quest’anno può contare su ben 177 mostre, con appuntamenti di grande qualità, sicuro fascino ed estrema varietà che spaziano tra la proposta di esposizioni personali e collettive sia di fotografi di fama che di talenti emergenti. Tra i grandi nomi in programma: Don McCullin, Fosco Maraini, Gian Paolo Barbieri, Oliviero Toscani, Gian Butturini, Bob Krieger, Vincenzo Castella, Giuliana Traverso, Christopher Broadbent. Da notare la presenza di 44 fotografe e di 10 autori stranieri, tra i quali Trevor Cole, fotografo che espone per la prima volta in Italia e al quale Photofestival guarda con attenzione. Nell’anno in cui Milano celebra i 500 anni dalla morte di Leonardo e ospita la XXII Esposizione Internazionale della Triennale, l’edizione 2019 di Photofestival – intitolata Immagini. Progetti. Futuro. –rende omaggio al tema del design e attorno ad esso ruota parte della proposta fotografica della rassegna. In primo piano il progetto “Volti di Design al SaloneSatelllite” che vede coinvolti gli studenti dell’Istituto Italiano di Fotografia e del Corso di fotografia e video di scena dell’Accademia Teatro alla Scala in un reportage dedicato ai protagonisti del mondo del design under 35 realizzato nel corso del Salone del Mobile.Milano 2019, con una mostra fotografica finale esposta a giugno nell’ambito di Photofestival. Tra gli altri temi in programma: Milano (con ben 20 mostre), i reportage a sfondo sociale (le armi, i nuovi poveri, il femminismo), il cambiamento climatico, il collezionismo, le tecniche fotografiche. “Guardando ai numeri di questa nostra manifestazione – spiega Roberto Mutti, direttore artistico di Photofestival – si resta colpiti dalla quantità di proposte che vengono offerte ma non è solo questo il nostro obiettivo. Da un lato, infatti, vogliamo ribadire il nostro stretto rapporto con gli operatori e con le aziende del settore che ci supportano e confermare scelte di qualità come quella di realizzare la copertina del nostro ricco catalogo sempre distribuito gratuitamente con una fotografia d’autore che quest’anno è di Roberto Polillo. Dall’altra intendiamo sempre proporre qualche importante novità: la partecipazione al SaloneSatellite all’interno del Salone del Mobile e il forte coinvolgimento di Pavia. Ciò sottolinea il nostro ruolo che non è solo quello di accogliere le proposte altrui ma di essere promotori e organizzatori in prima persona di un numero crescente di mostre e iniziative. Infine perseguiamo con determinazione la nostra politica culturale portando nelle zone periferiche della città autori e proposte di assoluto valore nella consapevolezza che è la fotografia, disciplina intrinsecamente democratica, a doversi avvicinare al suo pubblico”.

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