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Rom si toccava i genitali davanti a dei bambini, arrestato

Un uomo 51enne di etnia rom è stato arrestato dalla polizia per avere molestato due bambini di 4 anni all’interno del nuovo Parco della Lambretta, tra via Caduti di Marcinelle e via Caduti in Missione di pace. E’ accaduto ieri pomeriggio alle 16.40. A chiamare gli agenti sono stati i genitori dei piccoli che hanno notato l’uomo avvicinarsi ai propri figli, mentre si toccava i genitali, senza smettere nemmeno davanti alle urla delle madri. I poliziotti prontamente intervenuti, sono riusciti a bloccare l’uomo, che ha precedenti specifici, prima che potesse allontanarsi.  

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Rom e Sinti, Majorino disobbedisce al Prefetto

Rom e Sinti, Majorino disobbedisce al Prefetto. E lo comunica a mezzo Facebook, come ormai sono abituati i politici della nuova generazione. La comunicazione si è privatizzata in tutti i campi ormai, ma su questo tema torneremo in un altro articolo. Pierfrancesco Majorino ha deciso di non fornire alla Prefettura le informazioni richieste sulle comunità rom e sinti di Milano. L’annuncio con la spiegazione sono questi: NON MI PRESTO AL GIOCO DI SALVINI Giorni fa è arrivata sul mio tavolo la richiesta di dati e informazioni, da parte della Prefettura, sul tema dei campi Rom e Sinti. Oggi leggo, dalle agenzie, che si tratta dell’iniziativa di Salvini per gli “sgomberi”. Detto che mi restano due giorni da assessore non passerò le prossime 48 ore a fornire al ministro dell’inferno informazioni utili per vedere gente sbattuta per strada e bambini trattati come carne da macello elettorale. Le (lievi e sono il primo a saperlo) esperienze di inclusione delle comunità Rom e Sinti non possono essere rimosse favorendo a quel punto nuove storie di marginalità, degrado e illegalità. Domani ci torno sopra (e alla Prefettura chiederò perchè mi chiedono quei dati). Ora, bene riaffermare l’importanza della politica dopo decenni di decadenza: è l’unica istituzione su cui il cittadino può influire direttamente grazie al voto, al contrario di magistratura e altri. Però la Prefettura rappresenta lo Stato, persino più della Questura che ne rappresenta solo un braccio repressivo. Ma Majorino non solo rifiuta di rispondere, vuole addirittura lui risposte dal Prefetto. Che i due Pier della politica milanese fossero molto convinti di sè stessi è cosa nota, però forse in questo caso si è travalicato il senso del limite. Le battaglie politiche sono legittime, ma su rom e sinti Majorino disobbedisce al Prefetto e con lui a tutti noi. Non si può ridurre il ruolo del Prefetto a semplice soldatino agli ordini di Salvini, perché sarebbe un insulto a lui e a tutta la comunità che è qui a tutelare. Parliamo poi di una persona che anche di fronte alle pressanti urgenze della cronaca, vedi Rogoredo, non ha mai cessato di ripetere che servono risposte ampie, fatti di socialità oltre che di repressione. Sua Eccellenza Renato Saccone è molto, molto di più di una pedina. Majorino farebbe bene a ricordarlo, siamo tutti milanesi e siamo tutti italiani.

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Sardone: dal Comune 463.000 euro per i rom

“Dal primo aprile del 2017 al 30 giugno del 2019 il Comune di Milano ha speso 463.000 euro nei campi rom per favorire percorsi di inclusione sociale, di autonomia abitativa e lavorativa e di integrazione scolastica dei minori. A questi fondi comunali si aggiungono gli 1,2 milioni di euro di finanziamenti statali del Progetto Nazionale Rom, Sinti e Caminanti stanziati tra il 2013 e il 2016“. Lo segnala il Consigliere Comunale Silvia Sardone che commenta: “La sinistra non smette mai di buttare via soldi in nome di un’integrazione che esiste solo nelle favole. Basta infatti farsi un giro nei campi rom di Milano per rendersi conto che i bambini che vanno a scuola sono pochissimi e che gli adulti vivono in gran parte di espedienti. Mi chiedo quindi perché continuare a sperperare denaro pubblico se i risultati sono questi“. “Giusto per fare qualche esempio – prosegue Sardone –  i rom che abitano nel Villaggio Martirano pagano solo il 20% dei canoni d’affitto dovuti; oltre la metà degli ospiti del Cat di via Sacile, costato 2 milioni in tre anni, non ha concluso il percorso di inclusione; il 40% degli ospiti accolti nel Centro di autonomia abitativa di via Novara dal 2016 al 2018 non ha di fatto trovato casa al termine dei progetti individualizzati promossi dal Comune per i nuclei famigliari provenienti dal Cat di via Sacile (1 milione di euro dal 2016 all’aprile 2019). È assurdo che mentre migliaia di famiglie italiane attendono da anni una casa popolare e altre si trovano in serie difficoltà, il Comune di Milano continui a pensare ai rom: nemmeno l’evidenza dei numeri li ferma. Il sindaco Sala – conclude – l’anno scorso si era detto favorevole al superamento dei campi, salvo poi ritrattare qualche settimana fa: fino a quando la volontà politica e l’ideologia saranno queste i milanesi continueranno purtroppo a vedersi scavalcati anche dai rom oltre che dagli immigrati“.  

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Il Sindaco Sala pensa al daspo per i romsal, daspo, rom, milano

Per quanto riguarda la problematica degli insediamenti abusivi di rom e nomadi a Milano “stiamo cercando di capire se si può lavorare bene con un Daspo” urbano e “ne stiamo discutendo anche con il prefetto“, Renato Saccone. Lo ha dichiarato oggi il Sindaco Milano, Giuseppe Sala, a margine della colazione con i cittadini del Municipio 7, che si sono lamentati della presenza di insediamenti abusivi nel quartiere. Il Daspo per i rom “sarebbe relativo ad alcuni spazi perché poi alla fine ritornano sempre nello stesso punto e bisogna trovare delle formule affinché non ritornino“,ha detto ancora Sala. “Effettivamente vediamo che là dove ci sono i cittadini giustamente si lamentano, bisogna trovare delle formule diverse“. A Milano “ci sono 3 mila nomadi, io non è che sono contrario alla chiusura dei campi – ha concluso – ma chiuderli vuol dire che saranno ancora più in giro“.    

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Milano invasa dai rom durante il ponte

 “Città semi deserta e metà turistica per molti turisti, non solo italiani. Milano è sempre più accogliente per le carovane rom. Ho ricevuto diverse segnalazioni da più parti della città. Da via Padova a via Triboniano, da via Medici del Vascello all’ospedale San Carlo. Sarà un caso che durante i periodi di ponti e festività i reati predatori sono in forte aumento? Sindaco e vicesindaco – in copia in molte mail – non battono ciglio. Che tutti questi rom siano qui per far la campagna a Majorino fiero del suo modello Milano?” Così il consigliere comunale di Forza Italia, Alessandro De Chirico.  

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Lele Mora rapinato in un campo rom

Lele Mora si è recato in un campo nomadi insieme a un pluripregiudicato con 40 mila euro in contanti per acquistare una partita di champagne ed è stato rapinato. E’ accaduto lo scorso maggio a Milano, e la vicenda è riportata oggi dal Corriere. A fornire la somma era stato un pregiudicato, ‘committente’ dell’affare, che poi ha cominciato a tormentarlo per avere indietro i soldi. Ne è nata un’indagine per estorsione nella quale Mora è vittima, durante la quale la Procura di Milano ha individuato e indagato il presunto estorsore in una complessa vicenda che ha coinvolto anche un amico di Mora. Lele Mora, 63 anni, ex agente dello spettacolo, condannato a sei anni e un mese per evasione fiscale, bancarotta e favoreggiamento della prostituzione, ha scontato la pena nella comunità Exodus di Don Mazzi.

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