1 Febbraio 2022

De Chirico (FI): escalation di violenze. Lamorgese venga a Milano

“Cosa deve accadere ancora affinché la ministro Lamorgese venga a Milano? Deve scapparci per forza il morto?” Se lo chiede in una nota Alessandro De Chirico, apogruppo di Forza Italia in consiglio Comunale. “L’anno è appena iniziato e, dopo le risse dello scorso weekend, continuano gli episodi di violenza nella nostra città. – continua De Chirico –  Quanto avvenuto ieri sera è un fatto gravissimo, spero non sia collegato a un regolamento di conti dopo la sparatoria di piazza Monte Falterona. A distanza di poche ore, alcuni residenti del quartiere mi hanno riferito che, poco distante da via Paravia dove è stata gettata la mitraglietta Uzi, alle 21.30 circa in piazza Esquilino finiva un altro inseguimento con sparatoria in cui i malviventi hanno preso la fuga nascondendosi nel dedalo di vie del quadrilatero della paura”. “Dopo l’incontro di due settimane fa – conclude l’Azzurro –  chiederemo al Prefetto di essere presenti all’arrivo della Lamorgese perché non vorremmo che Sala e il PD che lo sostiene minimizzassero, ancora una volta, quanto sta accadendo a Milano e la preoccupante escalation di violenze”.

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Gettano un mitra mentre fuggono dalla polizia. Cinque arresti

Un poliziotto ha esploso due colpi di pistola in aria nel tentativo di bloccare un’auto che si era rifiutata di fermarsi all’alt e dalla quale, dopo alcuni minuti di inseguimento nel quartiere San Siro di Milano, è stata gettata una mitragliatrice Uzi. E’ accaduto ieri sera. Cinque persone sono state fermate dalla polizia e accompagnate in questura. Secondo quanto ricostruito finora, due agenti hanno notato la vettura con cinque persone a bordo mentre si dirigeva verso l’autostrada dei Laghi e ha intimato all’autista di fermarsi. Quando l’uomo ha accelerato è iniziato un inseguimento durato alcuni minuti, durante i quali un poliziotto ha esploso i colpi di pistola in aria. Lungo la strada, all’altezza di via Paravia, qualcuno ha lanciato dal finestrino il mitra, risultato funzionante e carico. I poliziotti, con l’aiuto di altre volanti a supporto, sono riusciti a bloccare i fuggitivi. ANSA

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Società incivile?

Società incivile? La domanda se permettete è lecita: in Lombardia ci sono moltissime delle famose piccole e medie imprese rappresentate da ricche associazioni del commercio. E fin qui sarebbe una buona notizia. Perché è il sintomo di una società viva e di un’economia che può distribuire benessere. C’è un però grosso come una casa mentre si spegne l’ennesima ondata di disprezzo per la politica: i politici infatti vengono bastonati giustamente da decenni secondo il mantra che sono tutti ladri, corrotti ed egoisti, però nessuno ha mai sollevato una dubbio sulla così detta società civile. Perché in Lombardia questa “società civile” ha prodotto molti ottimi politici, professionisti e altri personaggi importanti per la nostra comunità. E oggi è ancora più importante perché c’è il noto PNRR, cioè un fiume di soldi prestati dagli europei che saranno gestiti in buona parte dalla succitata “società civile”. Ma in questi giorni proprio questa parte della comunità lombarda sembra avere problemi nei suoi vertici: il caso Sangalli è tornato al disonore della cronaca poco tempo fa perché è al centro di un processo scaturito da una sordida vicenda di presunte molestie, ricatti e altre questioni poco edificanti. Mentre Confartigianato è stata travolta pure lei da una questione di pignoramenti ai vertici. Dunque la domanda è: è una Società incivile? Ma soprattutto: possono queste persone rilanciare la Lombardia e l’Italia? Sono domande aperte, ma che forse vale la pena di porsi vista la situazione particolare che stiamo vivendo. Quale che sia la risposta.

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Da domani Cisl pensionati lombarda a congresso

Da domani Cisl pensionati lombarda a congresso. Si svolgerà a Castelnuovo del Garda (VR) da mercoledì 2 a venerdì 4 febbraio l’11° Congresso regionale della FNP Lombardia, la federazione pensionati CISL , associazione che annovera oltre 305mila iscritti, tra le maggiori a livello nazionale. Sul Garda si ritroveranno i rappresentanti di tutti i territori della regione per confrontare idee, valutare le attività svolte e programmare quelle future, scegliere i gruppi dirigenti per metterle in pratica. “Esploratori di futuro” è il titolo del percorso sindacale che arriverà alla tappa finale dell’assise nazionale. “Ogni giovane, ogni studente, ha bisogno di una comunità di anziani, perché la povertà morale è persino più difficile da affrontare della povertà materiale – dice il segretario generale lombardo, Osvaldo Domaneschi. Noi anziani non possiamo ignorare il disagio delle nostre generazioni ma siamo consapevoli che oggi la povertà è più diffusa tra i giovani. Anche la nostra ricca Lombardia è ai primi posti del disagio materiale e della povertà. Il problema del nostro sistema è dunque quello di offrire prospettiva futura a tutte le generazioni eliminando la cultura dei sussidi per attuare investimenti che siano in grado di coinvolgere tutto coloro che sono esposti all’impoverimento e alla disparità sociale. Con le nostre “ricette”, le nostre proposte e le nostre idee, vogliamo trasmettere speranza, costruire nuove certezze, tentando di esplorare il futuro”. I lavori del Congresso entreranno nel vivo mercoledì mattina con la relazione della segreteria uscente e i primi interventi degli ospiti, tra cui quello di Ugo Duci, segretario generale della CISL Lombardia e quello, in collegamento video, con il direttore generale welfare della Regione Lombardia, Giovanni Pavesi. Nel pomeriggio partiranno i lavori delle diverse commissioni che lavoreranno ai temi della mozione congressuale. Giovedì, è previsto l’intervento del Segretario Generale FNP CISL Nazionale Piero Ragazzini, che concluderà il dibattito congressuale. Dopo la relazione di risposta di Domaneschi, il via alle elezioni per il rinnovo del consiglio generale, che il giorno dopo (venerdì 4) sarà convocato per votare il nuovo segretario della federazione, la segreteria e i delegati al congresso nazionale.

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Gardant rafforza il team manageriale con due nuovi ingressi: Anna Tosolini e Raffaele Scote

Gardant rafforza il team manageriale con due nuovi ingressi: Anna Tosolini e Raffaele Scote. Gardant, operatore leader di mercato in Italia nel settore del credit management sia come servicer sia come investitore, con oltre Euro 40 miliardi (GBV) in gestione e focus primario sul settore società e imprese, annuncia l’ingresso all’interno del team di due nuove figure chiave che arricchiscono il team manageriale del Gruppo. I due manager sono Anna Tosolini, nominata Chief Financial Officer di Gardant S.p.A., e Raffaele Scote, che si unisce al team di Gardant Investor SGR quale Fund Manager. Anna Tosolini – in qualità di CFO del Gruppo, guidato dall’Amministratore Delegato Mirko Briozzo – avrà la responsabilità del coordinamento delle Funzioni di Planning & Control e di Accounting & Tax. Laureata con lode in Economia e Commercio presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Anna ha un’esperienza ultraventennale in ambito bancario e finanziario e un vasto expertise in Corporate Finance, Strategy, Planning ed M&A. Tosolini ha iniziato la propria carriera in KPMG Consulting come Manager Corporate Finance nell’ambito del Financial Institutions Group, per poi proseguire nel proprio percorso professionale all’interno di diverse realtà bancarie nazionali ed internazionali, come UBI Banca, BNP Paribas, BPER Banca, Banca Popolare di Vicenza. Nel 2018 è entrata in AMCO S.p.A. come CFO e nel 2020 in illimity come Senior Advisor della divisione Digital Bank. Raffaele Scote si aggrega invece al team di Gardant Investor SGR – la società di gestione del risparmio del Gruppo Gardant, guidata dall’Amministratore Delegato Guido Lombardo, specializzata in soluzioni di investimento alternative dedicate a investitori istituzionali focalizzate sul settore dei crediti – quale Fund Manager, con responsabilità di gestione del Fondo di credito da Euro 500 milioni recentemente lanciato dalla SGR. Con 25 anni di esperienza nel settore bancario in ambito cartolarizzazioni, corporate finance e finanza strutturata, e oltre 100 miliardi di euro di transazioni eseguite, Scote ha iniziato la propria carriera nel 1997 a Londra, prima in BNP Paribas e successivamente nel Gruppo Unicredit dove ha assunto ruoli di crescente responsabilità. Nel 2017 è approdato in StormHarbour come Managing Director, per poi assumere la posizione di Senior Advisor in Aurora Recovery Capital. Laureato con lode in Economia e Commercio presso l’Università LUISS – Guido Carli, Scote è iscritto all’ordine dei Dottori Commercialisti. “Diamo il benvenuto ad Anna e Raffaele – ha commentato Mirko Briozzo, CEO di Gardant – che vanno a rafforzare ulteriormente la nostra squadra manageriale, arricchendola di esperienza e know-how. Il nostro Gruppo, nel giro di pochi mesi, si è posizionato con un modello di business unico nel mercato italiano degli NPE, grazie alla propria capacità di operare in maniera integrata quale investitore e servicer su tutta la catena del credito, dagli UTP agli NPL, dal banking al leasing, sviluppando soluzioni e strutture funzionali a raggiungere gli obiettivi dei nostri clienti e partner.” “Gardant Investor SGR ha un posizionamento unico sul mercato italiano, quale collegamento tra il nostro paese e il parterre di investitori globali interessati al settore del credito; la SGR sta crescendo molto velocemente all’interno del Gruppo – ha aggiunto Guido Lombardo, CEO di Gardant Investor SGR – e Raffaele è una importante aggiunta al nostro team di professionisti, rafforzando così ulteriormente la squadra.” Gardant oggi rappresenta uno dei principali operatori sul mercato italiano dei crediti deteriorati e illiquidi, attivo nel settore del debt purchasing e debt servicing. La nuova organizzazione del Gruppo ha focalizzato la strategia di debt purchasing su Gardant Investor SGR, che beneficia pertanto della capacità di origination, underwriting, gestione e servicing di tutta la holding, la quale – oltre alla SGR – include anche le società dedicate all’attività di master e special servicing: Master Gardant, Special Gardant e Gardant Liberty Servicing. In questo contesto, Gardant Investor SGR che punta a posizionarsi sul mercato come partner di riferimento in Italia per gli investitori interessati a trarre vantaggio dalle opportunità di questo particolare comparto – sviluppa la propria strategia in maniera indipendente dalla holding, ma sinergica con la struttura di contatti, professionisti, datawarehouse ed esperienza dell’intero Gruppo Gardant, che ad oggi può contare su circa 340 professionisti e gestisce un totale di circa Euro 45 miliardi di crediti, con oltre Euro 20 miliardi sui quali opera come special servicer, un track record di oltre Euro 1,2 miliardi di investimenti in 5 anni e 8 anni di continua crescita.  — Gardant S.p.A. Gardant S.p.A. è una società italiana, con sede legale a Roma, capogruppo del Gruppo Gardant, in corso di costituzione a esito della riorganizzazione e scissione da Credito Fondiario delle attività di debt servicing e debt purchasing. Il Gruppo oggi è tra i leader nel settore del credit management in Italia, con un business model unico: è sia Debt Servicer (DS) sia Asset Manager / Debt Purchaser (DP) ed opera su tutte le asset class collegate ai crediti bancari e leasing (performing, unlikely-to-pay, sofferenze).

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Le imprese lombarde tornano sui livelli pre-crisi: aumentano le attività di donne e giovani imprenditori

Le imprese lombarde tornano sui livelli pre-crisi: aumentano le attività di donne e giovani imprenditori. A fine 2021 il numero di imprese attive in Lombardia è pari a 814.756, con una crescita su base annua del +0,5% che consente di recuperare i livelli del 2019: sono gli esiti dell’analisi sui dati delle anagrafi camerali fatta da Unioncamere Lombardia. La dinamica recente è stata condizionata dalla crisi economica generata dalla pandemia: dopo il sostanziale congelamento delle posizioni nel 2020, l’anno scorso ha visto una ripresa delle iscrizioni (57.177 movimenti, pari al +19% su base annua), che si sono così riportate su valori pre-crisi. Per le cessazioni invece il recupero è stato modesto (54.450 movimenti, pari al +1,4%) e solo negli ultimi mesi si è registrata un’accelerazione delle chiusure. Potrebbe trattarsi di un primo segnale d’inversione di tendenza, ma nel complesso il dato risulta ancora lontano dai livelli del 2019 anche se si impone la prudenza nell’analisi della nati-mortalità d’impresa poiché le cessazioni sono state frenate da sostegni istituzionali e moratorie volte a salvaguardare il tessuto imprenditoriale dagli effetti della crisi. La crescita imprenditoriale registrata nel 2021 in Lombardia è esclusivamente frutto del maggior numero di società di capitali (+4,7% su base annua), con un incremento particolarmente rilevante per le società a responsabilità limitata semplificata (+13,6%) preferite sempre più spesso alle Srl a socio unico (-4,8%). L’80% delle società di capitale rimane formato da Srl “tradizionali”, in crescita del +4,9%, mentre le società per azioni aumentano del +2,5%. I risultati del 2021 fanno emergere segnali interessanti in merito alle caratteristiche degli imprenditori: il tasso di crescita per le imprese femminili è superiore alla media (+1,2%) così come per le imprese giovanili (+1,3%) dopo un lungo trend decrescente. Questa vitalità dell’imprenditoria giovanile è probabilmente aiutata dal boom delle attività digitali e su web che hanno fatto da volàno allo sviluppo dei servizi avanzati. Rallenta invece, dopo gli incrementi significativi degli anni passati, l’aumento di imprese straniere (+0,2%), presumibilmente anche per le restrizioni che hanno ridotto la mobilità internazionale durante la pandemia. “Nel 2021 è tornata la voglia di fare impresa: in Lombardia sono state avviate più di 57 mila nuove attività, riportandoci sui livelli del 2019. – ha dichiarato il Presidente di Unioncamere Lombardia Gian Domenico Auricchio – Le imprese guidate da donne e giovani sono sempre più numerose, in particolare nelle aziende di servizi con elevato contenuto professionale, scientifico e tecnico e nei settori finanziario e assicurativo.” Il report completo sulla demografia di impresa in Lombardia nel 2021 è scaricabile sul sito di Unioncamere Lombardia

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