2 Dicembre 2019

Arrestato per stalking, le mandava 170 messaggi al giorno

Il giorno prima le aveva mandato sul telefono addirittura 170 messaggi e, prima ancora, era arrivato al punto da chiuderla a chiave in camera con lui per non farla uscire. Lasciato da poco, aveva cominciato a renderle la vita impossibile. Un incubo che è  finito sabato quando lui, un operaio di 30 anni milanese, è stato arrestato dagli agenti della Polizia Locale che presidiano l’Ortomercato assieme ai colleghi dell’Unità Tutela Donne e Minori. LA vicenda ha preso il via poco prima delle 6 di ieri quando l’uomo, per cui ora il pm Andrea Fraioli ha chiesto la convalida dell’arresto, ha preso a pugni un suo coetaneo all’ingresso del mercato ortofrutticolo di via Lombroso mandandolo in ospedale. Le indagini e le testimonianze fin da subito hanno portato a ricostruire che dietro quell’aggressione c’era una vicenda di stalking. L’operaio, lasciato da pochi giorni dalla fidanzata, sempre ieri mattina ma verso le 4.30, si era presentato a casa di lei, nel box dove la donna stava prendendo la macchina per recarsi a lavorare, per importunarla e minacciarla. Lei, spaventata, oltre a chiudersi in auto ha chiamato in aiuto un suo collega. Il quale arrivato in pochi minuti, ha cercato di calmare l’operaio riuscendo ad allontanarlo. Dopo di che i due, entrambi con un posto all’Ortomercato e ciascuno con la sua automobile, si sono recati al lavoro. Ma verso le 5.50, quando il collega della donna, che era intervenuto per aiutarla un’ora e mezza prima, stava per uscire dal mercato, davanti alla portineria è stato aggredito e preso a pugni dall’ex fidanzato di lei. Il quale immediatamente interrogato ha detto agli agenti che avrebbe “ucciso” la sua ex compagna e il suo collega. La ragazza, perseguitata, ha raccontato di aver lasciato l’operaio da poco e dopo una relazione durata parecchi anni perché era diventato possessivo e violento aggiungendo che l’avrebbe chiusa a chiave in stanza qualche giorno fa e mostrando agli investigatori la pioggia di WhatsApp sul suo cellulare: solo l’altro ieri 170.  

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Pusher perde una scarpa, ma gli va peggio che a Cenerentola

E’ rimasto incastrato da una scarpa persa durante la fuga. Scarpa dentro la quale sono stati trovati 10 dosi di anfetamina e 75 euro in contanti e che lo ha portato in cella con l’accusa di spaccio. E’ successo sabato notte nei pressi dell’Amnesia, locale della movida milanese che si trova vicino a viale Forlanini. Attorno all’una, uno degli addetti alla sicurezza ha chiamato la polizia avvisando di essere stato aggredito con un coccio di bottiglia da un uomo. Fortunatamente nessuna ferita ma solo tagli al giubbotto. Immediatamente sono intervenuti gli uomini delle volanti. L’aggressore, un ventenne di origini egiziane, nel tentativo di fuga ha perso una scarpa dentro cui aveva nascosto la droga e l’incasso. Ora verrà processato per direttissima. ANSA  

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Residenti beffati: via Lecco pedonalizzata

Residenti beffati: via Lecco pedonalizzata. Questa è la sensazione dei residenti della zona della movida omosessuale che sembra stia portando a una pedonalizzazione che nei fatti è già avvenuta: chiunque sia passato in una serata in quella zona, può constatare che come tutte le zone in cui ci sono locali particolarmente apprezzati dal pubblico è difficile passare in macchina – Capannelli di persone, auto in doppia fila e così via. Dunque la pedonalizzazione sembra solo una presa d’atto degli amministratori meneghini. I residenti però si sentono beffati: “Veniamo ad apprendere con sgomento e rabbia della proposta, avanzata da non meglio identificati soggetti, di pedonalizzazione di via Lecco nel tratto fra via Panfilo Castaldi e via Lazzaro Palazzi. Questo nel più totale disprezzo del buon senso e in un ancora più totale disinteresse delle ragioni cittadini, che non solo si sono sempre opposti compatti a questa sciagurata idea, ma che continuano anche a segnalare, inascoltati, la situazione d’invivibilità che si è creata in queste vie. A questo poi va aggiunta la beffa di assistere allo spettacolo indecente degli amministratori che hanno pure l’ardire di indicare l’esempio di via Lecco come un caso virtuoso, in cui residenti e commercianti hanno trovato un equilibrio, attraverso un patto. Tale patto, ossia qualche parola al vento per esprimere buoni sentimenti, è stato disatteso fin da subito, visto che nessuno si è premurato di farlo rispettare. Grida,schiamazzi, musica sparata ad alto volume, strade inagibili, spaccio continuano imperterriti notte dopo notte. Il Comitato dei Residenti del Lazzaretto esprime con forza e chiarezza il proprio dissenso nei confronti della pedonalizzazione. Basta giocare sulla pelle dei cittadini, pensando solo al profitto dei soliti quattro amici. Comitato Residenti del Lazzaretto”. Niente accordo dunque, solo un patto che non esiste. Almeno non per tutti a sentire il comitato.

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