9 Maggio 2019

ATM 18,5 milioni di utili e 300.000 multe

Il gruppo Atm, gestore del trasporto pubblico locale a Milano, ha chiuso il 2018 con un utile di 18,5 milioni di euro, in calo rispetto ai 38,7 milioni registrati nel 2017. L’assemblea dei soci ha approvato i conti del gruppo: i ricavi operativi del 2018 si attestano a 962,7 milioni di euro, in crescita di 38,3 milioni rispetto all’anno scorso. Aumentano anche costi e altri oneri operativi: salgono a 838,6 milioni, con un balzo di 36,1 milioni rispetto al 2017. L’anno scorso, ha fatto sapere la società, si è fatta più intensa la lotta all’evasione: nel 2018 sono state emesse 293.358 multe, a seguito di più di 3,5 milioni di controlli. Nel 2017 le multe erano state poco più di 220mila e nel 2016 196mila. L’accelerazione nelle sanzioni, ha spiegato Atm, è stata possibile “grazie a nuovi protocolli operativi, unitamente all’aumento del personale (30% nell’area della Security e 50% nell’area della Controlleria), le persone controllate sono cresciute del 56% rispetto all’anno precedente. Le sanzioni comminate hanno visto una significativa crescita, pari al 33% rispetto al 2017“. Nel 2018, emerge dai conti, 173 milioni di euro sono stati destinati agli investimenti e di questi 152 milioni di euro sono andati al rinnovo della flotta aziendale: 98 milioni di euro per i nuovi treni Leonardo, 2 milioni di euro per i nuovi filobus, 33 milioni di euro per i nuovi autobus (elettrici ed ibridi), 19 milioni al revamping e alla manutenzione straordinaria delle vetture. Primato per quanto riguarda i passeggeri: sono stati in 789 milioni, +5% in un anno. “In metropolitana i passeggeri sono stati 369 milioni, con un aumento di 21 milioni, pari al 6% rispetto al 2017”, ha chiosato Atm in una nota.  

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Arrestati ladri di ricambi professionisti

Ieri mattina la Volante Niguarda, durante la normale perlustrazione del territorio, ha notato due uomini all’interno di un’automobile intenti a smontarne l’intera plancia. Dopo essersi finti in un primo momento i proprietari del veicolo, hanno tentato la fuga. I poliziotti sono riusciti a bloccare l’uomo seduto lato guida arrestandolo per furto aggravato in concorso, mentre per il secondo sono partite le ricerche su tutto il territorio. La perquisizione dell’arrestato ha permesso di risalire al vero mezzo di trasporto dei due ladri, un furgoncino carico di numerose attrezzature atte allo scasso, e altrettanti ricambi per auto provento di furto, materiale posto sotto sequestro.  

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Arrestato spacciatore grazie all’App YouPol

Gli agenti del Commissariato Villa San Giovanni hanno arrestato un cittadino italiano, 28enne, incensurato, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’attività investigativa è stata svolta dai poliziotti a seguito della segnalazione tramite l’app YouPol, dove era stato indicato un uomo che spacciava shaboo all’interno di un appartamento in Via dei Transiti, dal quale hanno visto uscire due uomini, che sono stati subito bloccati e identificati. Uno dei due sospettati è stato trovato in possesso di una dose di Metanfetamina. La perquisizione si è estesa anche all’interno dell’appartamento del secondo soggetto, in cui sono stati trovate sostanze di origine sintetica, contanti suddivisi in piccoli tagli, un bilancino di precisione e svariato materiale per il confezionamento della sostanza.  

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Arrestato spacciatore in via Valtellina

Ieri sera, la volante del Commissariato Sempione ha proceduto in via Valtellina al controllo di un 40enne italiano, appena scarcerato dalla Casa Circondariale di San Vittore e sottoposto alla Misura Cautelare degli Arresti Domiciliari, presso la sua abitazione in Via Valtellina, in cui era in compagnia di un suo amico, un giovane 21enne italiano. Quest’ultimo si mostrava agitato destando sospetto agli operatori di polizia che continuavano a sentire un rumore di plastica a ogni minimo movimento del soggetto. Gli agenti resesi conto che qualcosa non andava lo hanno invitato a parlare facendogli ammettere di aver occultato della sostanza stupefacente. Gli operatori di polizia procedevano, cosi, alla identificazione e alla perquisizione personale del soggetto che veniva trovato in possesso di circa 148 grammi di cocaina; la perquisizione si è estesa anche nella sua abitazione, dove il ragazzo ha dichiarato di aver nascosto le altre dosi nella borsa della palestra, in cui sono stati trovati 5 panetti di cocaina e un bilancino, e negli altri locali della casa dove sono stati rinvenuti: 120 grammi di hashish, 175 euro in contanti e nel box un altro bilancino di precisione. Il ragazzo è stato arrestato per detenzione di droga ai fini di spaccio.  

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Lamina, il titolare patteggia 22 mesi

Ha patteggiato 1 anno e 10 mesi, pena sospesa, dopo aver risarcito le famiglie delle vittime e l’Inail per un totale di circa 4,5 milioni di euro, Roberto Sanmarchi, il titolare della Lamina, l’azienda metallurgica milanese dove il 16 gennaio 2018 morirono quattro operai a causa di una fuoriuscita di gas argon nella vasca di un forno. Lo ha deciso il gup di Milano Manuela Scudieri accogliendo la richiesta della Procura e dei legali Roberto Nicolosi Petringa e Elena Benedetti. L’accusa era omicidio colposo. ANSA  

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Altitonante rimette le deleghe, Indagini su Lara Comi

Il consigliere regionale di Forza Italia Fabio Altitonante ha rimesso la delega a sottosegretario all’area Expo per la Regione Lombardia. L’incarico gli era stato già sospeso dal presidente della Lombardia Attilio Fontana martedì scorso subito dopo che Altitonante era finito agli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta della Dda di Milano per tangenti negli appalti. Si è inoltre appreso che i pm di Milano stanno indagando su “contratti di consulenza” ottenuti, attraverso Gioacchino Caianiello, ex coordinatore di FI a Varese e ritenuto il “burattinaio” di un presunto sistema corruttivo emerso con gli arresti di martedì, da “una società riconducibile a Lara Comi“, eurodeputata e coordinatrice provinciale di Forza Italia di Varese. “Contratti di consulenza da parte dell’ente Afol città metropolitana” per un “totale di 38.000 euro“. Lo si legge nella richiesta di custodia cautelare dei pm della Dda milanese. Il caso Comi, per cui ora sono in corso verifiche bancarie, è venuto a galla nella richiesta di misura cautelare avanzata dai pm Silvia Bonardi, Adriano Scudieri, Luigi Furno e dall’aggiunto Alessandra Dolci, a proposito del ruolo di Caianiello. Sarebbe stato lui il vero coordinatore varesino di Fi, “in costante contatto con tutti gli esponenti apicali del partito a livello regionale” tra cui anche Mariastella Gelmini e il Presidente Fontana. Inoltre, sarebbe stato così abile da riuscire “con disinvoltura”, tramite la “collaborazione di alcuni suoi uomini di stretta fiducia”, “ad estendere la sua influenza politica e, parallelamente, quella criminale ben oltre i confini della provincia di Varese”. Infatti, annotano i pm, avrebbe fatto ottenere a una società di Saronno, riconducibile all’eurodeputata, che non è indagata, contratti di consulenza da parte della partecipata Afol città metropolitana, di cui Giuseppe Zingale era direttore generale. Contratti “per un totale di 38.000 euro (come preliminare conferimento di un più ampio incarico che può arrivare alla totale cifra di 80.000 euro) – si legge nell’atto – dietro promessa di retrocessione di una quota parte agli stessi Caianiello e Zingale”. Lara Comi in una nota ha precisato di avere un’unica società “la Premium Consulting regolarmente denunciata all’interno della Dichiarazione di interessi finanziari dei deputati” e che “non ha nulla a che spartire con le consulenze sotto inchiesta“. ANSA  

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