9 Giugno 2019

Scritte naziste al Parini, al C. Da Siena un prof cancella quelle di Forza Nuova

Sono stati imbrattati con svastiche e scritte naziste i muri del Parini. “White aryan resistance” e altre scritte sono state fatte nella notte, anche sulla strada dove sono state disegnate svastiche per coprire il graffito “PARINIANTIFASCISTA” imbrattato con una croce su “anti“. La Digos sta analizzando i video delle telecamere della zona per individuare i responsabili e lunedì consegnerà ad Alberto Nobili, responsabile dell’antiterrorismo milanese, un’informativa in vista dell’apertura di un fascicolo nel quale, al momento, si ipotizza solamente il reato di imbrattamento. “E’ inammissibile che tali atti continuino a ripetersi davanti agli occhi tutti, nell’indifferenza totale“, ha scritto su Facebook Davide Rossi, direttore del giornalino del liceo che ha visto “un gruppo di ragazzi intorno alle tre di mattina che stava imbrattando la strada e la facciata del nostro Liceo. Sono state chiamate le forze dell’ordine chiedendo di intervenire, ma stamattina le scritte risplendono nella strada“. “Stavamo tornando dalla festa del liceo – ha aggiunto – quando siamo passati davanti alla scuola e abbiamo visto questo gruppetto, forse di 4 ragazzi, tutti incappucciati, con alcuni che controllavano le strade e altri che imbrattavano la scuola“. “A quel punto ci siamo allontanati e abbiamo chiamato i Carabinieri. Non saprei dire se erano studenti del Parini o meno ma una scritta che hanno fatto sul muro è indirizzata a un ragazzo della scuola“, ha concluso Rossi. “Arthur trema, il fascio è qui per te“, si legge sul muro della scuola e il ragazzo ha commentato su Instagram: “La scritta Arthur è indirizzata a me, ed è anche scritto correttamente il mio nome quindi sono persone che mi conoscono. Ora non so chi sia stato ma sto cercando di scoprirlo, resto a disposizione per aiutare a individuare i responsabili di questo scempio“. “Questa scuola è antifascista, per la pace e l’accoglienza“. E’ quanto ha invece scritto su Facebook Gianbattista Mannarini, professore di storia dell’arte all’istituto Caterina da Siena a Milano, postando le foto degli arcobaleni che ha dipinto all’ingresso della scuola per coprire alcune scritte fatte da militanti di Forza Nuova. Di fianco ai gradini di ingresso della scuola di viale Lombardia erano state dipinte croci celtiche e la firma Forza Nuova e il professore ha deciso di coprirle con i colori della pace. ANSA  

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Mercatino delle pulci di viale Puglie, tre denunce per ricettazione

Tre persone denunciate per ricettazione e sanzioni per 15.500 euro: è il bilancio definitivo dell’intervento interforze nel mercatino delle pulci di viale Puglie. Secondo quanti riferito dal Comune di Milano, sono stati sequestrati 17 strumenti utilizzati nei cantieri edili dal cui numero di serie si è riusciti a verificare la provenienza furtiva, 29 biciclette, tre delle quali elettriche di ingente valore, oltre ad alcuni cellulari. All’interno dell’area è stata trovata anche merce contraffatta e sono stati posti sotto sequestro anche tre banchi che mettevano in vendita articoli nuovi, soprattutto vestiario, attività non permessa in un mercatino delle pulci. “L’abusivismo commerciale viene contrastato con servizi mirati da parte della Polizia Locale – ha dichiarato la vicesindaco Anna Scavuzzo – ma questa attività di controllo ha bisogno di essere rafforzata per sradicare il fenomeno e far rispettare la Legge. Per questo si è deciso di intervenire, in accordo con la Prefettura, in maniera ancora più incisiva insieme alla Guardia di Finanza e alle altre forze dell’ordine. Questo è un nuovo tassello della più ampia strategia che l’amministrazione comunale ha messo in campo per risolvere il degrado e i problemi che insistono su quell’area“. “Finalmente, potremmo dire. Da anni i residenti della zona di viale Puglie lamentano la condizione insostenibile per chi vive a ridosso di un mercato dove ogni domenica sono presenti migliaia di venditori abusivi, che smerciano materiale prevalentemente rubato. Oggi, a seguito di controlli, sono stati sequestrati una quindicina di biciclette, diversi attrezzi da cantiere professionali in quanto risultati rubati e due bancarelle che vendevano abiti nuovi e non usati“. E’ stato il commento sull’azione dell’Assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia, Riccardo De Corato, che ha aggiunto “Impiegati una cinquantina tra agenti della Polizia Locale e militari della Guardia di Finanza. Non più tardi di un mese fa davo notizia del mio personale sostegno alla raccolta firme avviata dal comitato cittadini Molise Calvairate per contrastare il commercio abusivo e illegale. Positivo che alcuni agenti siano rimasti sul posto per controllare la situazione. Dobbiamo risolvere la situazione di degrado e illegalità di un mercato che di fatto rende prigionieri i residenti” concludendo “auspichiamo anzitutto che i controlli proseguano anche in futuro, e non siano un episodio sporadico“.  

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Ottantenne sventa rapina con lo spray

Si è salvato grazie a una bomboletta di spray al peperoncino che ha usato come legittima difesa mettendo in fuga un rapinatore. Protagonista della vicenda è stato un ottantenne milanese che in piena notte è riuscito ad evitare il peggio. Secondo la ricostruzione della Polizia di Stato, l’uomo, classe 1938, che ha poi denunciato il tentativo di rapina, attorno alle 3.30 della scorsa notte a Milano, mentre si trovava in Piazzale Susa in attesa dell’autobus, è stato avvicinato da uno sconosciuto, presumibilmente dell’Est Europa, il quale minacciandolo con un coltellino, gli ha intimato di consegnargli tutto il denaro che aveva in tasca. L’anziano, però, ha reagito: ha estratto dalla tasca la bomboletta e non appena lo sconosciuto si è avvicinato nel tentativo di aggredirlo, gli ha spruzzato sul volto lo spray urticante. ANSA  

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Fastweb: niente come prima, per favore

Fastweb: niente come prima, per favore. Lo chiedono i 72 lavoratori licenziati, reintegrati e poi trasferiti a Bari da tutta Italia. Molti anche da Milano. Abbiamo deciso di raccogliere i loro appelli sul nostro portale per cercare di portare la loro voce più vicina alle orecchie del Ministro del Lavoro Luigi Di Maio. Nonché a quelle di Fastweb: se anche fosse necessaria una revisione del modello aziendale, non sembra una di quelle società con pochi margini di guadagno. Tutti insieme questi lavoratori sono una piccola parte dello stipendio dei manager e forse in questo caso potremmo davvero dire: “Fastweb, niente più come prima, per favore”. Anzi niente più come prima, meno male. Questi posti si possono salvare. I trasferimenti spesso corrispondono a licenziamenti di fatto perché non è semplice lasciare tutto il proprio mondo. Tanto più che per Fastweb il sacrificio sarebbe minimo. Per questo speriamo che l’azienda e Di Maio prestino orecchio all’appello:

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