9 Novembre 2019

Ergastolano in permesso premio accoltella anziano per rapina

Un uomo di 79 anni è stato accoltellato ieri pomeriggio nel parcheggio sotterraneo dell’ospedale San Raffaele. L’aggressore è Antonio Cianci, ergastolano in permesso premio, che ha sottratto alla vittima soldi e un cellulare, ma è stato fermato poco dopo da una volante della Polizia. Il 79enne e’ stato soccorso in codice rosso ma non è in pericolo di vita. Cianci, detenuto nel carcere di Bollate, sta scontando l’ergastolo perché, nell’ottobre del 1979, uccise tre carabinieri a Melzo. Antonio Cianci aveva 20 anni quando nella notte tra l’8 e il 9 ottobre del ’79 uccise tre carabinieri che lo avevano fermato ad un posto di blocco tra Liscate e Melzo a bordo di un’auto che risultava rubata. Mentre i militi controllavano un suo documento, il giovane fece fuoco uccidendo il maresciallo Michele Campagnuolo, l’appuntato Pietro Lia e il carabiniere Federico Tempini. Quando venne arrestato Cianci, originario di Cerignola (Foggia), non confessò e disse, anzi, che a sparare ai militari della stazione di Melzo erano stati alcuni sconosciuti a bordo di un’auto. Al processo di primo grado venne condannato all’ergastolo, confermato in appello nel 1983 (processo in cui con una lettera ai giudici finalmente confessò la strage) e poi anche in Cassazione. Era detenuto a Bollate e, da quanto si è saputo, aveva ottenuto un permesso premio di un giorno. ANSA  

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Rom truffano colombini per 150.000 euro in bitcoin

Tre truffatori di origini rom di 24, 37 e 45 anni sono stati denunciati dalla polizia per una truffa ai danni di altrettanti colombiani ai quali avevano già sottratto 150mila euro in bitcoin e che ieri hanno tentato di raggirare nuovamente. Alle 16.30 gli agenti sono intervenuti in un albergo di lusso in via Cardano per la segnalazione di una rissa in corso. Si è scoperto che i tre sudamericani avevano aggredito i truffatori dopo essersi accorti che la valigetta con i contanti era piena di fac-simile. Hanno spiegato che il 6 novembre era gia’ avvenuta una transazione in bitcoin per 150mila euro e che ieri erano d’accordo per incontrare i finti clienti per ultimare un’altra operazione. Il 37enne della banda, oltre alla denuncia per truffa, è stato arrestato perché trovato in possesso di un documento falso valido per l’espatrio. ANSA  

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Imbrattato l’anfiteatro del Giardino dei Giusti

L’anfiteatro del Giardino dei Giusti di Milano, da poco riqualificato e inaugurato alla presenza della senatrice a vita Liliana Segre, “è stato deturpato” con scritte e vernice rossa. La denuncia arriva da Simone Zambelli, il presidente del Municipio 8 dove si trova il Giardino che celebra i giusti che si sono opposti ai totalitarismi, che sulla sua pagina Facebook ha postato le foto degli atti di vandalismo. “La bellezza è stata rovinata da qualcuno, che nella notte, ha scritto ‘fuori le ruspe dal parco’ sulla segnaletica verticale ma ancor più grave è che la stessa mano ha deturpato le luci dell’ Auditorium del Giardino dei Giusti appena inaugurato dalla nostra amata senatrice Liliana Segre – ha scritto -. Come Municipio 8 faremo un esposto di denuncia contro ignoti, la misura è colma“. ANSA  

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Arrestato 56enne italiano, nascondeva droga e contanti in casa

Era sottoposto all’affidamento in prova come misura alternativa al carcere. Gli agenti della squadra mobile della Questura lo hanno sorpreso mentre spacciava cocaina. L’uomo, un italiano di 56 anni, è stato arrestato per spaccio e detenzione di droga. I poliziotti lo hanno fermato in Viale Famagosta, alla periferia Sud della città, dopo averlo notato mentre vendeva supefacente. In un pacchetto di sigarette nascosto nel vano tappo del serbatoio del suo scooter sono stati rintracciati 170 euro in contanti e 4,9 grammi di cocaina, divisa in 7 involucri di cellophane e pronta per essere spacciata. Durante la perqusizione scattata subito dopo nella sua abitazione, gli agenti hanno trovato, nel mobile a muro del soggiorno, altri 20 grammi di polvere bianca, un bilancino di precisione, materiale per il confezionamento della droga e 540 euro in contanti.

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Sala ricandidatura più vicina

Ha sempre detto che scioglierà la riserva quando alle elezioni comunali mancherà un anno, quindi la prossima primavera, ma oggi il Sindaco Giuseppe Sala si è per la prima volta sbilanciato un po’ più del solito: “Credo che il ricandidarmi a Milano possa essere un’ipotesi molto solida“, ha detto al teatro Franco Parenti dove ha partecipato al Festival Linkiesta e ha citato anche “l’amico Michael Bloomberg” che ha annunciato la candidatura alle primarie dei democratici per le presidenziali dell’anno prossimo. Anche da Sindaco, è la teoria di Sala, si può avere un ruolo importante, come dimostra la parabola di Bloomberg. L’ipotesi di assumere un ruolo più “nazionale” e’ stata liquidata con una frase eloquente: “Uno non può immaginarsi leader se ha una piattaforma di idee diverse e un gruppo in grado di lavorare con lui per pensare di fare questo salto. Il potere per il potere a me non interessa. Non vado a buttarmi in una realtà in cui so di non poter dare“. In vista di una ricandidatura per Palazzo Marino, Sala ha aggiunto di volere “vicino a me persone nuove e giovani con una visione che si affianchino a persone esperte: non lo rendo esplicito ma ci sto lavorando per capire se ci sono giovani milanesi in grado“.  

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Strade dissestate: Atm inquina il Naviglio

Strade dissestate: Atm inquina il Naviglio. La notizia è trapelata via social insieme alle foto dello sversamento di litri e litri di carburante nel Naviglio grande. Non risultano comunicazioni ufficiali da parte di Atm o del Consorzio Villoresi, afferma su Facebook l’admin della pagina Angeli dei Navigli. I dati certi sono l’avvenimento dell’incidente, confermato da una donna presente in quel momento sull’autobus. L’automezzo in servizio della linea 325 pare che abbia colpito un pezzo dissestato del pavè danneggiando in modo grave il serbatoio, con il conseguente sversamento di una piccola marea nera nelle acque del Naviglio. Un danno ambientale serio, soprattutto per quello che è tutto meno che un grande fiume. L’incidente, che pare sia passato sotto silenzio (in fondo i pesci non parlano), riapre ancora la discussione sulla manutenzione ordinaria della città. Gli attuali amministratori del Comune come di Atm sembrano più propensi a progettare cose eccezionali, invece che lavorare sulle questioni ordinarie. Però pare che dimentichino quanto sia importante avere anche una base su cui costruire le piramidi. Se no prima o poi crollano. La linea 325 ha appena assestato un brutto colpo al Naviglio, dopo averne subito uno. Era proprio inevitabile?

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