9 Novembre 2020

Covid: percentuale tamponi positivi crolla dal 24,9 al 16,5%

Con 38.188 tamponi effettuati: 38.188 è di 6.318 il numero di nuovi positivi registrato in Lombardia, una percentuale del 16,5% ben al di sotto del 24,9% di ieri. Sale a 650 il numero di ricoverati in terapia intensiva (+40) e a 6,225 negli altri reparti (+412).I decessi sono stati 117 per un totale complessivo di 18.343. I dati di ieri:  i tamponi effettuati: 38.188, totale complessivo: 3.256.646  i nuovi casi positivi: 6.318 (di cui 323 ‘debolmente positivi’ e 49 a seguito di test sierologico)  i guariti/dimessi totale complessivo: 110.001 (+1.420), di cui 6.429 dimessi e 103.572 guariti  in terapia intensiva: 650 (+40)  i ricoverati non in terapia intensiva: 6.225 (+412)  i decessi, totale complessivo: 18.343 (+117) I nuovi casi per provincia: Milano: 2.956, di cui 1.204 a Milano città; Bergamo: 123; Brescia: 545; Como: 174; Cremona: 99; Lecco: 136; Lodi: 57; Mantova: 135; Monza e Brianza: 877; Pavia: 313; Sondrio: 114; Varese: 620.

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Domenica mattina tutti a passeggio

Tanti runner: la domenica mattina sono loro i padroni quasi indisturbati di una Milano da zona rossa. In giro non si vedono molte persone se non, complice il bel tempo e l’impossibilità di una gita fuori porta, nei parchi dove famiglie con bambini e persone a passeggio con i cani si alternano ai tanti di corsa. Qualche irriducibile amante dell’espresso aspetta in fila di prendere un caffè al bar (rigorosamente da asporto) o si mette in attesa davanti alle pasticcerie per ordinare brioches e paste della domenica. Oltre ai parchi molti hanno scelto anche le zone ciclabili, come quella che corre lungo il naviglio della Martesana con runner, ciclisti e semplici camminatori che si godono la giornata di bel tempo. Un numero di persone che cresce con il passare delle ore. ANSA

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Presidio dei lavoratori dello spettacolo

Hanno scelto la piazza davanti al Palazzo della Regione come palcoscenico per protestare contro “la gestione sbagliata dell’emergenza sanitaria” che da una parte ha portato a contare “un elevato numero di vittime , e dall’altra nessuna prospettiva per il futuro della cultura e dello spettacolo” da sempre ritenuto uno “dei settori di punta” del “territorio” lombardo. E così, con striscioni e cartelloni, attori e attrici, musicisti, registi, scenografi, attrezzisti, elettricisti, tecnici di scena e del suono – un centinaio di persone – oggi pomeriggio si sono ritrovati in un ennesimo presidio a Milano (ma anche a Roma e Torino). La loro richiesta è “una riforma radicale dell’intero settore” in crisi da tempo. Crisi diventata insostenibile per la prima e la seconda ondata dell’epidemia di Coronavirus e la recente nuova chiusura dei teatri. “Siamo in stato di agitazione permanete dal 30 maggio scorso – spiega l’attrice teatrale Antonella Morassutti, che parla a nome del coordinamento spettacolo Lombardia – ma da allora nulla è cambiato” . Oltre alla richiesta di essere ricevuti dall’assessore alla Cultura Bruno Galli, che per “tre volte ci ha dato appuntamento – prosegue l’attrice – senza poi riceverci”, più in generale le rivendicazioni di questi “lavoratori precari”, come si definiscono molti di loro, sono dirette a tutti a partire dal premier Giuseppe Conte e dal ministro Dario Franceschini. “Quello che noi chiediamo in questo momento, accanto a una riforma radicale dell’intero settore, anche sotto il profilo contrattuale e contributivo, – prosegue Antonella Morassutti -, è il reddito di continuità per tutto il 2021, come è stato istituito in Francia e in Germania, e poi maggiori tutele e sicurezza sul lavoro e una ripartenza degli spettacoli in presenza, con protocolli sanitari nazionali” anti Covid. “La cosa importante – ribadisce Morassutti – è che ci venga riconosciuto un reddito proprio perché molti di noi, a causa del caos contrattuale del nostro comparto, non sono riusciti a prendere nemmeno il bonus stanziato dallo stato”. Una sarta di scena, invece, ha tenuto a precisare che l’assessore Galli “non ha salvato la programmazione in Lombardia, perché andranno in streaming solo pochi e piccoli spettacoli”. A chiedere una riforma sono anche i giovanissimi. “Le nostre compagnie – racconta Andrea, 29 anni, attore e doppiatore – fanno fatica a trovare un sostegno e noi ad emergere. Non ti danno l’opportunità di entrare in un circuito lavorativo in quanto i finanziamenti sono bloccati. I soldi pubblici vengono erogati ai teatri statali e nazionali” che per questo a giugno sono riusciti a riaprire. “Tutte le altre realtà italiane, che sono il 70 per cento, – dice l’attrice Rita Pelusio – non stanno a galla e le compagnie indipendenti e giovani hanno bisogno, per vivere e sopravvivere, della riapertura dei teatri gestiti dalle amministrazioni comunali e regionali, di finanziamenti e di sgravi fiscali”. ANSA

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Inizia la riqualificazione delle aree tra Corso Como e Largo La Foppa

Al via la riqualificazione delle aree verdi comprese tra corso Como, corso Garibaldi e Largo La Foppa. L’intervento è realizzato da Fineco nell’ambito del progetto “Cura e adotta il verde pubblico”. L’obiettivo del progetto di sponsorizzazione, della durata di circa tre anni, è contribuire alla conservazione delle aree verdi esistenti e al miglioramento di quelle maggiormente danneggiate attraverso la selezione di svariate tipologie di piante. In particolare, i lavori prevedono l’inserimento di graminacee ornamentali e ulivi secolari, apprezzati per la loro bellezza e noti per la loro adattabilità e resistenza agli ambienti più diversi e alle avversità climatiche, per un totale di 516 piante. In dettaglio, partendo da corso Como e fino a corso Garibaldi, si procederà con un intervento di manutenzione, pulizia e riqualificazione di tutte le aiuole. Lungo le zone verdi di Largo La Foppa, in corrispondenza di piazza Vergani e via della Moscova, si prevedono la rimozione della piccola cinta esistente e di bassi arbusti e la piantumazione di nuove specie vegetali. L’intervento avrà la durata di circa un mese. “Ringraziamo Fineco per aver scelto di investire nella rigenerazione del verde in città – dichiara l’assessore all’Urbanistica, Verde e Agricoltura Pierfrancesco Maran –. La collaborazione tra pubblico e privato è una delle chiavi dello sviluppo di Milano, ed è bello vedere che anche in questo momento di difficoltà per tutti non vengano meno la sensibilità ambientale e la voglia di collaborare per una città più bella e sostenibile”. “Prendere parte a questa iniziativa rappresenta un passo molto importante per Fineco. Il tema della sostenibilità è infatti uno dei pilastri portanti della nostra strategia di crescita, e in particolare sul tema ambientale il nostro impegno è e sarà sempre più forte. Siamo quindi lieti di intraprendere un nuovo percorso di collaborazione con il Comune di Milano e di poter dare il nostro contributo concreto alla riqualificazione di alcune aree verdi della città – commenta Paolo Di Grazia, Vice direttore generale e responsabile Global Business di Fineco.

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75mila euro per accendere i quartieri decentrati della città

Milano vuole accendersi di luci, colori e speranza nonostante l’emergenza Covid. Approvate per questo le linee di indirizzo per l’assegnazione dei contributi volti alla realizzazione di luminarie e addobbi nelle vie ed assi commerciali cittadini, in occasione delle prossime festività natalizie. “L’Amministrazione – spiega l’Assessora alle Politiche per il Lavoro, Attività produttive e Commercio, Cristina Tajani – vuole sostenere tutte quelle realtà come Associazioni di Via e di Categoria e comitati di negozianti che, nonostante l’attuale e difficile contesto economico dettato dell’emergenza  Covid, vogliono mantenere vive le nostre vie. Le luminarie sono un segno di luce e di speranza, utile a rinsaldare il profondo legame tra il tessuto commerciale della città e i suoi abitanti, favorendo il sostegno e la partecipazione dal basso di associazioni e comitati il cui lavoro, soprattutto in questo momento,  è fondamentale per mantenere vivi tanti quartieri esterni al centro città” Nello specifico l’Amministrazione mette a disposizione un contributo complessivo di 75 mila euro (massimo 3 mila euro per ogni singolo progetto) a favore di Associazioni di Via, Associazioni di categoria, Istituzioni e Comitati di quartiere che, in questo periodo contraddistinto dall’emergenza Covid,  vogliono e sono in grado di ideare e realizzare con proprie risorse, senza fare ricorso a sponsor,  decorazioni e installazioni luminose a carattere natalizio, lungo le vie e gli assi commerciali soprattutto nei quartieri decentrati della città. Le luminarie potranno essere allestite a partire dal 1° novembre e il periodo di accensione è previsto dal 21 novembre al 10 gennaio 2021. Lo smontaggio delle strutture dovrà avvenire entro il 31 gennaio a cura dei soggetti proponenti.  Tutte le informazioni per la presentazione dei progetti di luminarie sono presenti, nelle prossime settimane, nella sezione bandi e gare del sito www.comune.milano.it

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Arrestato scippatore marocchino

Sabato sera, in via Orlando, la volante del Commissariato Scalo Romana ha arrestato un cittadino marocchino di 31 anni per furto con strappo di un cellulare. La vittima, una cittadina cinese di 63 anni, che stava facendo una passeggiata in compagnia del marito, mentre era al cellulare, è stata avvicinata dal 31enne che le ha strappato il cellulare dalle mani ed è poi scappato. Contattato il 112 NUE, la coppia ha fornito una descrizione del ladro grazie alla quale i poliziotti, dopo una breve ricerca, lo hanno rintracciato e arrestato in via De Andrè.

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