10 Gennaio 2022

Primi segnali di ripresa dopo il crollo natalizio

Primi segnali di ripresa dopo il crollo natalizio. Se infatti prima delle ferie avevamo lasciato l’Ethereum sui 3500 euro e il Bitcoin sui 43mila euro, oggi li ritroviamo a 2700 l’uno e 37mila l’altro. Fino a ieri continuavano tra l’altro a scendere, invece oggi hanno iniziato una debole ma pare costante risalita verso nuovi picchi. Forse è ancora presto però per gridare al rally. Sicuramente visti i picchi dell’ultima parte del 2021 restiamo convinti che la crypto su cui investire sia l’Ethereum. In ogni caso come sempre: prudenza!

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MM, il Comune e quel demansionamento che fa giurisprudenza

MM, il Comune e quel demansionamento che fa giurisprudenza. Alla ripresa dei lavori del Comune, con la prospettiva di un diverso assetto della gestione delle acque, è importante ricordare che il Comune ha a che fare con degli esseri umani. Sia dal lato del servizio offerto, che da quello dei propri lavoratori. Ci si attenderebbe che dopo dieci anni di amministrazione di sinistra, le partite aperte dai lavoratori che lamentano danni gravi arrecati dal management delle partecipate siano chiusi rapidamente nel rispetto del diritto del lavoro. Macché. Questa storia, che è finita con una pronuncia della Corte di Cassazione (31558 del 4 novembre 2021) in favore del lavoratore, ormai in pensione, di MM Franco Vassallo, si è trascinata per quasi diciassette anni. E con dieci anni di processo che hanno attraversato due consiliature di sinistra. Non c’è che dire, un grande risultato per la sinistra del lavoro. Di cosa si parla? Di demansionamento. Di un lavoratore umiliato nella propria professionalità. Ma facciamo parlare la Suprema Corte “Occorre premettere, in fatto, che l’esistenza del demansionamento è stata accertata dai giudici di merito in relazione una ricostruzione puntuale dei compiti affidati ai dipendente – il quale inizialmente aveva svolto mansioni di Capo Reparto Pronto Intervento e di Capo Reparto Unità Mobile Controllo Rete, laddove, a far tempo dall’ottobre 2005, era stato assegnato all’area acque reflue – con la descrizione dettagliata delle mansioni svolte nei diversi periodi; era stato al riguardo precisato che all’espletamento di un ruolo di elevato contenuto professionale connesso alla responsabilità di una serie di unità (di ricerca perdite, di manutenzione) e al coordinamento di un elevato numero di dipendenti, aveva fatto seguito l’assegnazione di mansioni di tecnico di zona con limitazione delle competenze alle problematiche attinenti alla fognatura relative alla zona a lui riservata, con evidente mortificazione della dignità professionale del lavoratore. […] L’assegnazione a mansioni inferiori rappresenta poi, fatto potenzialmente idoneo a produrre una pluralità di conseguenze dannose, sia di natura patrimoniale che di natura non patrimoniale. Innanzi tutto l’inadempimento datoriale può comportare un danno da perdita della professionalità di contenuto patrimoniale che può consistere sia nell’impoverimento della capacità professionale del lavoratore e nella mancata acquisizione di un maggior saper fare, sia nel pregiudizio subito per la perdita di chance, ossia di ulteriori possibilità di guadagno o di ulteriori potenzialità occupazionali (vedi Cass. 10/6/2004 n. 11045 ). Invero la violazione dell’art. 2103 c.c., può pregiudicare quel complesso di capacità e di attitudini definibile con il termine professionalità, che è di certo bene economicamente valutabile, posto che esso rappresenta uno dei principali parametri per la determinazione del valore di un dipendente sul mercato del lavoro. Inoltre la modifica in peius delle mansioni è potenzialmente idonea a determinare un pregiudizio a beni di natura immateriale, anche ulteriori rispetto alla salute, atteso che, nella disciplina del rapporto di lavoro, numerose disposizioni assicurano una tutela rafforzata del lavoratore, con il riconoscimento di diritti oggetto di tutela costituzionale, con la configurabilità di un danno non patrimoniale risarcibile ogni qual volta vengano violati, superando il confine dei sacrifici tollerabili, diritti della persona del lavoratore oggetto di peculiare tutela al più alto livello delle fonti. Queste parole, molto pacate, descrivono diciassette anni di dolore, umiliazione e perdita di futuro. Di cui, va ripetuto, dieci di processo. Senza che MM riconoscesse il proprio errore. E senza che, sugli anni successivi al 2013, decidesse di sedersi a un tavolo, costringendo Franco Vassallo ad un altro ricorso. Tu chiamali, se vuoi, compagni.

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Atm solidale: riparte il bus degli angeli

Atm solidale: riparte il bus degli angeli. Torna a percorrere le strade di Milano il bus degli Angeli, in collaborazione con i City Angels, dopo la pausa forzata dell’inverno 2021. Nel rispetto dei protocolli in vigore per il contenimento della diffusione del virus Covid-19, il bus porterà pasti caldi, bevande, indumenti, coperte e assistenza qualificata ai più bisognosi. A differenza degli anni passati, a causa dell’emergenza sanitaria, non sarà possibile accogliere a bordo coloro che sono senza fissa dimora. I City Angels saranno provvisti di Super Green Pass e di mascherina FFP2, dovranno sottoporsi a misurazione della temperatura prima dell’inizio del servizio, e avranno l’obbligo di igienizzarsi le mani alla risalita di ogni fermata. Il bus circolerà per cinque sere a settimana, dal lunedì al venerdì, dalle 21 a mezzanotte, fino a giovedì 10 marzo 2022. Le zone servite nel dettaglio: – lunedì: stazione Porta Genova, piazza XXIV Maggio, via Ripamonti, via G. da Cermenate, viale Famagosta; – martedì: piazza Argentina, piazzale Lotto, stazione Lampugnano, piazzale Brescia; – mercoledì: corso Europa, piazza Duomo; – giovedì: corso Europa, via Meravigli; – venerdì: stazione Cadorna, piazzale Lotto, piazzale Brescia. Già nelle scorse settimane Atm ha messo a disposizione il mezzanino della stazione Centrale, il corridoio tra la linea gialla e la linea verde della metropolitana, dove sono stati allestiti 65 posti letto per accogliere coloro che sono senza fissa dimora.  

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Rocca (FdI): su viale Molise anno nuovo vecchie abitudini

Rocca (FdI): su viale Molise anno nuovo vecchie abitudini- Anno nuovo, vecchie abitudini. Torna il mercato abusivo domenicale di viale Molise, controlli e presidi sul territorio ancora una volta insufficienti. Ironia a parte, la situazione esaspera molti residenti del quartiere Calvairate che assistono da anni ad uno spettacolo indegno per Milano: decine di venditori abusivi occupano i marciapiedi impedendo anche l’ingresso ai portoni, non solo, l’area pedonale d’urbanismo tattico sponsorizzata al momento dell’inaugurazione dall’Assessore Granelli come luogo di socialità, è il centro di questo mercato illegale con prodotti di diversa natura: sigarette di contrabbando, vestiti, scarpe, merce proveniente dai supermercati, profumi, cellulari e attrezzature da lavoro. Sono anni che il problema è presente nel quartiere, basterebbe poco: il sequestro della merce e l’identificazione dei venditori abusivi. I pochi vigili presenti ogni domenica sono costretti ad allontanare i venditori e inseguirli per ore da un punto all’altro di viale Molise e piazzale Cuoco. Nonostante le restrizioni per il Covid, nella Milano della Giunta Sala bis, è permesso vendere abusivamente merce di dubbia provenienza alla luce del sole. Francesco Rocca, Consigliere comunale di Fratelli d’Italia

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Al Martinitt “Ti dedico una canzone” dal 14 al 30 gennaio

Al Martinitt “Ti dedico una canzone” dal 14 al 30 gennaio. Dopo la spensieratezza delle Feste, tornano le risate per riflettere. Una commedia scanzonata eppure forte, autobiografica per l’autore e familiare per troppi, che per la sua intensità ha vinto NEXT2019. Istantanee di un quotidiano che potrebbe appartenere a ognuno, immortalate con passionalità partenopea. Una pièce-tributo, patrocinata da ANMIL-Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro e aderente al circuito Invito A teatro. In scena dal 14 al 30 gennaio. Quale poteva essere, se non quella partenopea, l’unica tonalità all’altezza di esprimere, nel bene e nel male, tutta l’intensità di una commedia dolce-amara, divertente e struggente al tempo stesso? Quella Napoli commovente tratteggiata da Pino Daniele (Napule è mille culure/Napule è mille paure/Napule è a voce de’ criature/che saglie chianu chianu/e tu sai ca’ nun si sulo…) fa da sfondo alle vicende di uno spettacolo emozionante. Di più: toccante, soprattutto se si considera che è autobiografico. Tutta la rassicurante banalità e monotonia di vite come molte, trascinate giorno dopo giorno con i sogni come unico carburante, viene improvvisamente spazzata via. Quella leggerezza con cui uomini e donne apparentemente piccoli, eppure grandissimi, si ostinavano a condire ogni gesto –da ‘na tazzulella ‘e caffè a un ballo rubato in cucina- è ora dispersa dal destino. Chi il futuro poteva solo sognarlo, che può fare quando scopre di non averlo proprio un futuro? Chi ha messo passione in ogni cosa, nella famiglia come nel proprio impiego, come può sentirsi quando a tradirlo è stato proprio l’amato lavoro? Quel lavoro che dovrebbe nobilitare l’uomo e invece lo annienta, fisicamente e psicologicamente… Un tema di tragica e costante attualità (anche in questi ultimi giorni di cronaca, non più tollerabile), che è ancora una volta un invito a provare a sorridere pur di riflettere, a ironizzare per non ignorare. Poiché per il Martinitt “ridere è una cosa seria”, a patrocinare la pièce è Anmil-Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro, che dichiara: “lo spettacolo, da non perdere, è una sorta di tributo alle vittime sul lavoro, con i toni di una commedia eduardiana”. E’ proprio vero: chi vivrà vedrà, ma chi vedrà la commedia capirà. Tante cose. TI DEDICO UNA CANZONE di Antonio Romano, diretto da Antonio Grosso, con Carlotta Ballarini, Antonello Pascale, Antonio Romano e Maria Scorza. Produzione La Bilancia. Un titolo leggero, per una storia d’amore semplice ma intensa che si srotola con pur concreta spensieratezza in una Napoli popolare, che tanto dà e tanto prende. Una vita semplice ma serena, spesa tra casa e fabbrica, quella di Giuseppe. Una vita e una serenità destinate a essere stravolte. Un cuore colmo di speranza e di amore, oppresso da una notizia improvvisa, inattesa e maledetta. Come continuare a sorridere, a canticchiare, a scherzare nonostante tutto? Pensando agli affetti. A proteggere una moglie intrappolata nella routine quotidiana, ma ancora piena di sogni e un fratello sgangherato e nullafacente, ma pur sempre piezz ‘e core. A intercalare questo quadro familiare sguaiato e genuino, una vicina di casa invadente e pettegola. Giuseppe –ottimista, generoso e grato di natura- sarà mai pronto a rinunciare a tutto questo? La commedia è vincitrice di NEXT 2019. Tutti gli eventi al Teatro Cinema Martinitt si svolgono nel rispetto delle norme sanitarie e di sicurezza previste dai disciplinari anti-Covid. Sono richiesti Super Green Pass e mascherina Ffp2. TEATRO/CINEMA MARTINITT Via Pitteri 58, Milano – Telefono 02/36580010, info@teatromartinitt.it, www.teatromartinitt.it. Orari biglietteria: lunedì-sabato 10.30-21, domenica 14/21. Parcheggio interno gratuito. Costi: 26 euro intero (over 65, 18 euro; under 26, 16 euro). Abbonamenti a partire da 70 euro.

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