10 Giugno 2023

Non impiccare nessuno

Non impiccare nessuno. Perché oggi riportiamo le condanne del sistema di tangenti Atm. In particolare quello relativo alla scoperta da parte della Guardia di Finanza di un sistema corruttivo che colpiva gli appalti per il controllo dei freni. Come scriviamo nell’articolo pubblicato oggi il problema della corruzione è duplice: da una parte i buchi che crea nei bilanci pubblici limitando la possibilità di usare i soldi dei cittadini per i cittadini, dall’altra perché i soldi persi nella corruzione causano morti e feriti. Nel caso del “sistema Bellini” cioè gli appalti sui sistemi frenanti che secondo i magistrati sono stati oggetto di corruzione, ci sono stati decine e decine di feriti. Solo per un colpo di fortuna non c’è scappato il morto. Ma in questi casi scoppia sempre il fenomeno della forca: si cerca qualcuno da impiccare per risolvere il problema. Come se la costruzione delle case sulle pendici di un vulcano o sopra un torrente possano diventare sicure perché si impicca il funzionario che si è lasciato corrompere o la persona che ha corrotto. Il problema non si risolve. I feriti restano feriti. I morti restano morti. E anzi, spesso, si commettono poi gli stessi errori. Un esempio sotto gli occhi di tutti è il furto di biciclette: per limitarne il commercio illegale hanno provato ad alzare le pene fino a limiti surreali. Perché farsi anni di prigione per il furto di una bici è oggettivamente ridicolo. E chi scrivi ne ha perse tre così, una nella “civilissima” piazza San Marco durò letteralmente 24 ore. Il tempo di comprarla, legarla lì per il catechismo e non trovarla più. Ma da episodi del genere sono giustificate le esplosioni di catene di bestemmie, non la galera. Tanto è vero che nonostante le pene severissime, le bici le rubano continuamente. E continueranno. Così come ci sono racconti di ex dirigenti di Atm che si sono presi mazzette a 6 zeri, ma tanto la vicenda è prescritta. Quindi piglia e porta a casa. O meglio pigliano e portano a casa. Ma allora invece di invocare ridicole gogne, perché non recuperare quei soldi? Non impiccare nessuno, ma recuperare il milione di euro di mazzetta. Perché figli e nipoti del corrotto devono vivere dei proventi della corruzione senza problemi perchè tanto il reato è prescritto? Come insegna Al Capone e le battute sui medici e avvocati, a certe categorie fa soffrire molto di più perdere i soldi invece della libertà. Perché tanto se hai rubato abbastanza dopo qualche anno esci e sei ricco. Allora forse invece di invocare l’idiozia intellettuale di un’impiccagione che alza solo una croce, ma non risolve il problema, forze potremmo cercare di recuperare quanto preso dai malandrini. Togliere la prescrizione sui soldi pubblici. Quella potrebbe essere un’idea. Altrimenti i furti e i feriti non cesseranno mai.

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Tangenti Atm, tutte le condanne per gli appalti pilotati

Tangenti Atm, tutte le condanne per gli appalti pilotati. Alla fine sono oltre 35 anni ci condanne divise per una ventina di imputati accusati a vario titolo di aver fatto parte di quello che la stampa ha definito il “sistema Bellini” dal nome del dirigente  Atm intorno al quale, secondo i pm, gravitava “un complesso sistema di metodica alterazione di gare ad evidenza pubblica indette da Atm spa” società controllata dal Comune di Milano. “In breve Bellini, dall’interno di Atm, gestiva di fatto in modo occulto la partecipazione alle gare di ATM dei principali candidati privati, agevolando o garantendo loro l’aggiudicazione dell’appalto o comunque un sostanziale coinvolgimento, anche in via mediata, dell’esecuzione dei relativi servizi” spiega la sentenza con cui si specificano le responsabilità per ciascun imputato. I privati coinvolti sono colossi del calibro di Alstom, giusto per capire la dimensione degli appalti. Bellini aveva spiegato in un’intercettazione della Guardia di Finanza che aveva già visto all’opera il sistema di ricevere mazzette dal direttore generale di Atm che nel 2006 si sarebbe preso una mazzetta da un milione di euro per un appalto in cui erano poi apparsi costi imprevisti coperti dalle casse pubbliche. Fatti prescritti, ma che danno l’idea di come certi buchi nei bilanci pubblici potrebbero non essere causati solo dalla mancanza di passeggeri o da chi salta i tornelli. E spesso ci sono rischi ben più gravi di un bilancio che non torna troppo: gli appalti per i quali Bellini è stato condannato a 5 anni riguardavano i controllo dei freni delle metro, risultati così scadenti che si sono verificati diversi incidenti per un totale di alcune decine di feriti. Perché chi tollera la corruzione spesso sottovaluta il problema che le persone poi possono farsi male. Come per le case condonate in zone sismiche o a rischio che poi si sbriciolano con dentro intere famiglie e tutti si chiedono perché- Il perché è che non si doveva costruire lì. Se rubi sui sistemi frenanti, è facile che poi le metro non frenino bene. E infatti quando si verificarono i primi incidenti Atm potenziò gli avvisi e inviti a reggersi bene sulle metro. Di seguito tutte le condanne penali per gli appalti pilotati:

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