10 Settembre 2019

Musulmani in corteo per la giornata dell’Ashura

Come hanno fatto in milioni in tutto il mondo, ieri pomeriggio, alcune centinaia di musulmani hanno sfilato per celebrare la giornata dell’Ashura, la principale ricorrenza del calendario religioso sciita, una delle più importanti ricorrenze del calendario islamico, in cui si commemora l’uccisione dell’imam Hussein nella battaglia di Karbala, in Iraq, nel 7° secolo dopo Cristo. Un evento che corso degli anni ha assunto un significato fortemente politico di contestazione contro il sunnismo, contro gli Stati Uniti e contro Israele. I partecipanti si sono radunati in piazza Duca D’Aosta, davanti alla Stazione Centrale, vestiti di nero, da lì corteo si è quindi mosso lungo via Vittor Pisani, con in testa alcune bandiere rosse e nere con scritte in arabo e in coda numerose donne e bambini. In mezzo anche uno striscione in italiano, con scritto “Giornata di Ashura, giornata di lutto e di dolore“. A vigilare sulla manifestazione la Polizia di Stato.  

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Presentata la terza edizione del Milano OFF Fringe Festival

Con una speciale dedica ai 50 anni dall’allunaggio, è stata presentata ieri mattina a Palazzo Marino dalla vicesindaco Anna Scavuzzo, dall’ideatore e Direttore generale Renato Lombardo e dalla Direttrice artistica Francesca Vitale la terza edizione del “Milano Off Fringe Festival”. Il progetto artistico territoriale diffuso organizzato dall’Associazione Culturale Milano Off, confermando la prestigiosa collaborazione con Avignon Le Off ed entrando nella World Fringe Community, arriverà in tutta la città dal 17 al 22 settembre e avrà quest’anno il suo fulcro presso la Fabbrica del Vapore. “Fabbrica del Vapore nasce come luogo di creatività e di investimento sui giovani – commenta la vicesindaco Anna Scavuzzo – ed è dunque perfetta come cuore e punto di partenza per questa nuova edizione del Milano OFF Fringe Festival. Qui si incontreranno le più diverse arti performative e dalla contaminazione di più linguaggi, dall’unione delle esperienze e dalla costruzione di reti potranno nascere grandi novità. Un festival e un luogo, Fabbrica, che unendosi rispecchiano a pieno l’anima della nostra città, che ha nell’accoglienza a tutto tondo e nella contaminazione due sue caratteristiche fondamentali”. Anche quest’anno, con il patrocinio del Comune di Milano e importanti partner come Avignon Le Off, Torino Fringe Festival, Palco Off, Clan Off Teatro, Palco 5, Nouveau Clown Institute, Teatro Libero, “Milano Off Fringe Festival” vuole raccogliere migliaia di persone intorno a un ambiente di scambio e convivialità, con la possibilità di riscoprire e riconoscere l’identità culturale contemporanea di Milano, attraverso la valorizzazione di un teatro di qualità, d’attualità sociale e d’innovazione dei linguaggi, la creazione di una rete artistica innovativa, la rivitalizzazione culturale di quartieri e spazi cittadini. Presso la Fabbrica del Vapore, cuore del festival, nascerà il Village Off: una ‘stazione artistica’ da cui partire con mostre, incontri tra artigiani e operatori delle arti performative, workshop e performance itineranti ed estemporanee. Qui i testimonial, artisti di fama nazionale e internazionale, dialogheranno col pubblico, regalando performance originali e diventando modelli di carriera per le compagnie che parteciperanno al MI OFF 19. Fitto il programma di monologhi e spettacoli di ogni genere a cui quest’anno, con la direzione di Marco Caselle, si è aggiunta anche la sezione “Musical Off”. Inoltre con il programma “MI OFF dell’OFF”, performance estemporanee popoleranno il Village Off e gli esercizi commerciali aderenti nelle zone limitrofe a Fabbrica del Vapore e alle Strutture Teatrali associate. Il MI OFF 19 è anche competizione. Una giuria tecnica coordinata da Francesca Vitale, tenendo conto anche delle preferenze espresse dalla Giuria web e live, sceglierà gli spettacoli che avranno l’opportunità di essere inseriti in festival e rassegne di prestigiosi partner, grazie ai Premi Selezione Scena Off Nazionale, Scena Off Internazionale, Scena Off Musical e “Nose It All”– Speciale Formazione. Per assistere alle rappresentazioni sono stati predisposti vari carnet, card, biglietti con riduzioni che possono essere acquistati sul sito www.milanooff.com, tramite l’applicazione MILANOOFF, presso il Village Off di Fabbrica del Vapore. I biglietti singoli possono essere acquistati anche negli altri spazi che ospitano il Festival.

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Travestito da Joker in metro, denunciato per procurato allarme

Il travestimento da Joker indossato per andare a una festa gli è valso una denuncia per procurato allarme. Protagonista della vicenda è un 36enne che a Milano, intorno alle 20 di ieri, ha deciso di prendere la metropolitana vestito e truccato come il personaggio della saga di Batman, con tanto di pistola giocattolo (provvista di tappo rosso). I passeggeri della linea verde della si sono spaventati a tal punto da costringere gli operatori di Atm,  a chiamare la polizia, intervenuta alla fermata Moscova. Nonostante il diretto interessato, a quanto riferiscono gli agenti, non avesse tenuto comportamenti ambigui e abbia spiegato di stare andando a una festa, è stato comunque indagato a piede libero.  

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Spacca una vetrina per rubare, arrestato

La notte scorsa gli agenti di una volante hanno arrestato un uomo di 51 anni per furto aggravato in esercizio commerciale. L’uomo ha infranto la vetrina di un negozio di via Faruffini e si è introdotto al suo interno. Giunti sul posto i poliziotti lo hanno bloccato; la perquisizione del malvivente ha permesso di rinvenirgli addosso la somma di 350 euro, corrispondenti al fondo cassa dell’attività commerciale violata.  

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Spaccano il vetro di un’auto, arrestati tre moldavi

Gli agenti della Squadra Mobile della Questura hanno arrestato in flagranza di reato tre ragazzi moldavi, due 21enni e un 25enne. I tre, dopo aver spaccato il vetro di un’auto parcheggiata in Via Prin, angolo Spinola, si sono impossessati del navigatore occultandolo all’interno di uno zainetto. I poliziotti li hanno immediatamente bloccati e nel corso della perquisizione hanno trovato all’interno di uno zaino un trapano avvitatore, un cacciavite a stella e un martelletto.    

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Nella Milano di Sala l’asilo è un cantiere

Nella Milano di Sala l’asilo è un cantiere. E non per dire: mentre i bambini si trovano in classe partiva nella stanza vicino partiva il rumore e il tremolio imposto dal martello, sollevando polveri e la paura dei bambini più sensibili. Repubblica, non volendo creare problemi al proprio sindaco, ha scritto un articolo che definire criticabile è un complimento. Va bene tutto, ma visti i fiumi di inchiostro sui bambini che si spendono in altre occasioni, questa volta il giornale di Verdelli poteva prendere le parti dei bambini e non di Giuseppe Sala. Noi almeno lo facciamo, unendoci alle maestre, le prime a chiedere una mano ai genitori degli alunni perché una situazione del genere era intollerabile. Nell’asilo di via Giucciardi 3/A al posto delle finestre ci sono teli di plastica, lo stesso edificio è ancora “imbustato” in un cantiere, alcune stanze sono allagate, la polvere è ovunque, insomma nella Milano di Sala l’asilo è un cantiere. E fino a venerdì c’erano appunto gli operai che lavoravano durante le lezioni, poi i genitori allertati dalle maestre hanno chiamato i vigili del fuoco che hanno imposto l’evacuazione: non ci sono le uscite di emergenza, la spiegazione data ai genitori sorpresi. Quindi nella Milano di Sala l’asilo è un cantiere, senza uscite di sicurezza per altro. Dopo la chiusura imposta dai vigili del fuoco però la scuola ha riaperto. Un lunedì come un altro per l’Amministrazione, tanto abituata ad avere cantieri aperti da tenerne uno per i bambini. Madri e padri che potevano scegliere o hanno ritirato i figli o li hanno tenuti a casa, altri sono stati costretti a portarli in via Guicciardi. L’unica reazione della giunta Sala è stata stoppare gli operai negli orari scolastici. Un passo avanti, ma il vero problema era che i lavori dovevano essere chiusi il 2 settembre  e non è successo (anche questo molto tipico nella Milano dell’era corrente): il sindaco era impegnato una volta di più a occuparsi di altro invece che di amministrare la città. Tanto Corriere e Repubblica hanno ottimi rapporti con Sala, sempre in predicato di diventare ministro o premier nel futuro. E sappiamo quanto attaccarsi alle gonne del candidato giusto possa favorire la carriera dei corifei che si fanno passare per giornalisti. Da quel lato non arriveranno mai critiche vere al manovratore, ma non per questo le opposizioni devono restare zitte. Le minoranze hanno strumenti per farsi sentire, se non rimangono abbagliati dalla sfavillante Milano raccontata dallo story telling del sindaco. Se la grande stampa si è allineata al potere, la politica non è obbligata ad allinearsi. Intanto pubblichiamo una lettera di una mamma a cui Sala ovviamente non ha risposto, anche in questi giorni è troppo impegnato per occuparsi di Milano e dei suoi figli. Caro sindaco Giuseppe Sala, è normale che nella Milano di oggi i nostri figli debbano andare all’asilo nido all’interno di un cantiere? Ma come potete pensare che, edificio agibile o meno in base alle disposizioni vigenti, dei bambini minori di tre anni vivano le loro giornate in una struttura circondata da impalcature, in mezzo a polvere e odore di muffa, tra stanze barricate dietro tendoni di plastica, operai sul tetto, rumori di calcinacci e trapani, con tutti i disagi che un cantiere edile di certe dimensioni può riservare?Sono queste le condizioni per rendere le scuole dei nostri figli “sicure”? Stamattina abbiamo chiamato i Vigili del fuoco dopo aver visto allagate le stanze del nido dove i bambini dovrebbero giocare e mangiare la pappa. I Vigili del fuoco ci hanno fatto sgomberare l’edificio, in fretta. I nostri figli ora sono a casa al sicuro e apprendiamo dai giornali che lunedì mattina vorreste tornare ad accoglierli nell’edificio di via Guicciardi 3A. Avete i poteri magici per chiudere un cantiere in un weekend oppure volete davvero che dei bambini, così piccoli, debbano passare l’autunno e parte dell’inverno in queste condizioni? Il cantiere è già in ritardo e il freddo è alle porte. Perché nei giorni scorsi, nonostante le nostre sollecitazioni, nessuno ci ha dato rassicurazioni o fornito documenti certi per assicurare la sicurezza della struttura? E ora che i Vigili del fuoco hanno fatto ci sgomberare in fretta e furia l’edificio noi dovremmo riportare lunedì mattina i nostri figli a giocare sotto le impalcature solo perché voi assicurate di rispettare le normative? Quando arriverà il freddo e dovrete chiudere le finestre come si farà con le polveri? Come garantite che le potenti piogge ed eventuali eventi climatici anomali (di questi tempi possibili) non faranno cedere la struttura? Come può un cantiere accelerare se non possono fare rumore negli orari di apertura del nido (si spera) e finire entro questo mese? Come garantite la sicurezza quando ci sono continuamente operai che entrano ed escono dall’edificio? Le domande sono tante. Attendiamo risposte prima di decidere se riportare lunedì mattina all’asilo i nostri piccoli. L’unica cosa che ci conforta sono le loro splendide maestre che in questi giorni hanno fatto di tutto per ridurre i disagi e mantenere il sorriso. Un’altra sede, subito, è il minimo che possiate dare alle famiglie coinvolte. Paghiamo regolarmente le rette scolastiche e i nostri figli sono la cosa più preziosa che abbiamo. Una mamma dell’asilo nido Guicciardi 3A

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