10 Settembre 2021

Sanità, Nursing Up, De Palma: «Sembra vicina la decisione sulla terza dose di vaccino per operatori sanitari, anziani e soggetti fragili»

Sanità, Nursing Up, De Palma: «Sembra vicina la decisione sulla terza dose di vaccino per operatori sanitari, anziani e soggetti fragili».  Così il Presidente del Sindacato Nazionale Infermieri: «Finalmente cominciano ad arrivare le tanto attese risposte alle nostre richieste. Quelle fatte pubblicamente dal Nursing Up negli ultimi giorni, al Ministro della Salute, per uscire dal buio tunnel delle incertezze, anche alla luce dei numerosi nuovi contagi degli infermieri già vaccinati di cui tenere conto». «Apprendiamo in queste ore che è in corso un serrato tavolo di confronto, tra i vertici del Ministero della Salute, per approvare il percorso relativo all’approvazione della terza dose del vaccino, a partire da gennaio 2022, riservando la priorità ad anziani e professionisti della sanità, da sempre i più esposti al rischio contagi. Non ci possiamo che augurare, sempre che l’Aifa dia il suo consenso, che si arrivi prima possibile ad una decisione in merito. Per il bene dei malati, per il bene degli operatori sanitari, costantemente in prima linea. La sicurezza dei nostri professionisti della sanità, sul luogo di lavoro, ovvero nelle corsie e nelle stanze degli ospedali, dovrebbe rappresentare, da sempre per i datori di lavoro, ovvero Governo e Regioni, e senza mezzi termini, uno degli obiettivi principali nell’ambito dell’indispensabile ricostruzione del nostro fragile sistema sanitario. Nei delicati giorni della ripresa delle trattative per il rinnovo del CCNL del comparto sanità 2019-2021, la speranza concreta, di noi infermieri italiani, è quella che, le parti in causa, abbiano finalmente intrapreso “la corretta via” della meritata valorizzazione economica e contrattuale, sulla strada di quell’area delle elevate professionalità che può e deve rappresentare la svolta alla quale auspichiamo da tempo. Ma non possiamo dimenticare, non possiamo cancellare i difficili mesi della pandemia: gli 87 decessi di infermieri, le migliaia di contagiati. Ci siamo vaccinati, lo abbiamo fatto in massa, e nessuna legge ci ha costretto a farlo. Non serviva, non l’abbiamo chiesta. Eravamo e siamo forti della coscienza di agire per la tutela del malato, del soggetto fragile, che rimane per noi il fulcro del nostro impegno quotidiano. Così Antonio De Palma, Presidente Nazionale del Nursing Up: «Noi siamo stati quelli che, alla luce dei nuovi preoccupanti contagi legati alle varianti del Covid, hanno chiesto pubblicamente al Ministro della Salute di dar conto alle migliaia di operatori sanitari già vaccinati a inizio anno, che chiedono da tempo di sapere in relazione alla terza dose ed ai tempi della sua eventuale somministrazione. E’ palese che i vaccini rappresentano una delle poche armi nelle nostre mani. Ma non può e non deve essere l’unica. E’ fondamentale, per tanto, che si riparta da azioni mirate, come gli screening continuativi sui luoghi di lavoro, come il controllo costante dei livelli anticorpali, e non agire con il pressappochismo di quelle aziende che aspettano, nell’inerzia, l’esplosione dei focolai, per poi creare le fila di medici e infermieri nei drive in, da sottoporre a tampone. Esistono addirittura amministrazioni sanitarie, poche fortunatamente, che non si degnano nemmeno di rispondere alle richieste ufficiali del sindacato in merito ai dati degli operatori contagiati, liquidando in fretta e furia le emergenze che si presentano tempo per tempo come già risolte e rifiutandosi di interloquire sui reali contenuti di quanto è accaduto. Ebbene, contro questi comportamenti, siamo determinati ad andare avanti, se necessario anche ricorrendo davanti alle competenti magistrature, convinti come siamo che la corretta informazione ai cittadini,  alla stampa ed alle organizzazioni che difendono i lavoratori, debba essere sempre corroborata e mai impedita, in quanto presupposto fondamentale di partecipazione, democrazia e trasparenza.

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Il Dante di Dalì a Palazzo Pirelli

Il Dante di Dalì a Palazzo Pirelli. Una mostra in occasione del 700° anniversario dantesco: esposte a Palazzo Pirelli le 100 tavole originali con cui Salvador Dalí ha illustrato la Divina Commedia. Tre delle tavole originali della Divina Commedia illustrate da Dalì (1964). “Ospitare nella nostra sede le sorprendenti illustrazioni della Divina Commedia realizzate da Salvador Dalì nei primi anni ’60 -ha detto il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia- è per noi un modo per rendere omaggio a Dante a sette secoli dalla morte. Per il pubblico si tratta di un’occasione culturale di prim’ordine, sia per il genio dell’artista spagnolo, che ha realizzato tavole di forte impatto espressivo, che per la qualità di Palazzo Pirelli come sede espositiva, che negli ultimi anni abbiamo voluto valorizzare con frequenti aperture ed eventi rivolti ai cittadini lombardi. Se questa impostazione era valida prima della pandemia oggi lo è ancor di più. Milano e la nostra regione hanno bisogno di segnali per una ripartenza forte e strutturata, l’arte in questo senso può avere un ruolo non secondario”. Il Consiglio regionale della Lombardia, in collaborazione con la Kasa dei Libri, celebra il 700° anniversario dantesco con una mostra dedicata al Sommo Poeta. Nello spazio eventi di Palazzo Pirelli a Milano sarà offerta al pubblico la possibilità di rileggere la Divina Commedia – l’opera poetica per antonomasia della nostra letteratura – attraverso gli occhi di uno dei Maestri del ‘900, Salvador Dalí. La mostra fa parte del palinsesto di eventi organizzati dal Consiglio regionale della Lombardia per le celebrazioni dantesche. Il Dante di Dalí espone infatti un capolavoro dell’edizione illustrata del Novecento, tirato in pochissime copie, che il pubblico ha ben raramente l’occasione di conoscere. Si tratta delle 100 tavole originali, una per canto, realizzate dall’artista spagnolo per illustrare la Commedia, un vero e proprio percorso dove si può cogliere lo sforzo interpretativo di uno dei più grandi artisti del ‘900 a confronto con uno dei grandi classici europei. Senza dimenticarne la caratura di artista, siamo soliti associare il nome di Dalí a stravaganze di ogni tipo, alimentate dalla sua sfrenata fantasia e dalla visionaria iconografia che popola la sua arte. Questo immaginario segue anche la realizzazione delle tavole dantesche. E il matrimonio tra il viaggio nell’oltretomba di Dante e questo perenne movimento della mente è decisamente memorabile, anche perché frutto di un lavoro più che decennale. Le tavole erano state infatti commissionate dallo Stato italiano a Dalí nei primi anni ‘50, con l’avvicinarsi del 700° anniversario della nascita del poeta (1965). Con il procedere del lavoro e il passare degli anni, però, la decisione aveva suscitato polemiche, sia per i costi che per la scelta di un artista straniero, fino alla revoca del contratto al primo cambio di governo. Rientrato in possesso delle immagini, Dalí continua a lavorarci per gli anni successivi, fino alla pubblicazione definitiva presso l’editore Salani di Firenze per la ricorrenza dantesca del 1965: sei voluminosi tomi, due per ogni cantica, in tiratura limitata, dove le 100 litografie di Dalí intervallano il testo della Società Dantesca Italiana. A distanza di mezzo secolo, rivedere le tavole esposte a Palazzo Pirelli permette di ritrovare tutta la forza originaria di quelle immagini, attraverso la personalissima visione di Dalí. Il cammino di Dante è seguito passo passo; e ognuno è filtrato attraverso l’inconfondibile fantasia dell’artista, riconoscibilissimo nei tratti dominanti della sua pittura: scorci acrobatici, aspetti visionari, tonalità dominanti che accompagnano il progredire di Dante nelle tre cantiche. Un percorso di ascesa visiva che ha lo stesso valore di quello delle parole dantesche. In questo modo Dalí conduce chi guarda direttamente all’inferno dantesco, con corpi trasfigurati dalle pene e colori infiammati dal fuoco infernale, ammorbidendo poi gradualmente il tratto e i toni cromatici tra purgatorio e paradiso. Con una raccomandazione fondamentale per entrare appieno nel mondo dell’artista: mai dimenticare le strade del grottesco e dell’ironia. Lo dimostrano le parole che lui stesso ha utilizzato per presentare le illustrazioni per la Divina Commedia all’interno del saggio Le divin fromage (1960): “Desidero che i miei acquerelli per Dante risultino come delle impronte leggere lasciate dall’umidità di un formaggio di natura divina.” Con questa avvertenza surreale, dal 15 di settembre il percorso tra l’arte e la letteratura sarà disponibile per il pubblico.   La mostra sarà inaugurata martedì 14 settembre 2021 alle ore 12.30 su invito e sarà poi visitabile dal 15 settembre, presso lo spazio eventi del Consiglio regionale della Lombardia a Palazzo Pirelli di Milano, via Fabio Filzi, 22. L’accesso a Palazzo Pirelli sarà secondo normativa vigente Covid e sarà necessaria la prenotazione Tel 02/67482777 (Info dalle 10.00 alle 12.30 dal lunedì al venerdì) Email urp@consiglio.regione.lombardia.it

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Gli automobilisti furbetti fregano le compagnie di noleggio

Gli automobilisti furbetti fregano le compagnie di noleggio. E allora ecco che le compagnie di noleggio cercano un supporto dai Comuni per limitare le perdite: Archiapatti (ANIASA): “Senza una norma chiara che sanzioni i reali trasgressori a rischio la sicurezza sulle strade italiane” Roma, settembre 2021 – Con i lavori del Codice della Strada ormai fermi da luglio 2019, è necessario chiarire una volta per tutte il tema del pagamento delle multe comminate ai clienti delle società di noleggio, oggi al centro di un vero e proprio meccanismo perverso: nell’attuale situazione di crisi le Pubbliche Amministrazioni sempre più spesso notificano direttamente alle aziende di noleggio (più facili da identificare e solvibili rispetto soprattutto ai clienti stranieri) i verbali per le infrazioni al Codice della Strada commesse dai driver delle loro auto. Una pratica sbagliata e pericolosa che rende meno sicure le nostre strade, deresponsabilizzando gli automobilisti, e che produce gravi danni economici per il settore. È questa la denuncia sollevata da ANIASA, l’Associazione che in Confindustria rappresenta i servizi di mobilità, e segnalata anche dall’interrogazione presentata dall’On. di Italia Viva Sara Moretto, che spiega come il Nuovo Codice della Strada stabilisca dal 1994 che, in caso di violazioni commesse alla guida di veicoli a noleggio, la persona che ha sottoscritto il contratto sia responsabile insieme all’autore dell’infrazione. Si tratta di una norma, in linea con tutte le legislazioni europee, che mira alla piena responsabilizzazione del soggetto alla guida del veicolo, come più volte riconosciuto anche dalla stessa Direzione Generale della Polizia Stradale. Sebbene l’attuazione della normativa sia ormai consolidata, alcune sentenze hanno di recente fornito una discutibile interpretazione della norma, generando una grave incertezza applicativa. Nonostante quanto riportato dal Viceministro Alessandro Morelli, durante il Question Time in Commissione Trasporti della Camera in risposta all’atto di controllo di Italia Viva, il comparto delle società di noleggio continua a soffrire per la mancata corretta applicazione, da parte di alcuni Comuni, delle deroghe al vincolo di responsabilità solidale nei casi in cui il proprietario non è a bordo del veicolo. Infatti, durante gli ultimi 18 mesi di emergenza epidemiologica si è registrato un pericoloso trend da parte di queste Amministrazioni che, per motivi legati ad una propria inefficienza burocratica, notificano direttamente alle aziende di noleggio (già duramente provate dalla crisi) multe ed azioni esecutive massive riguardanti gli ultimi 5 anni, senza richiedere preventivamente di conoscere i dati dell’effettivo trasgressore. “Il settore, già squassato dalle conseguenze della pandemia, oggi non può attendere che ripartano i lavori di revisione del Codice della Strada”, evidenzia il Presidente ANIASA – Massimiliano Archiapatti, “è necessario che il Governo intervenga per rendere ancora più chiara l’attuale norma e non dare spazio a pericolose interpretazioni, sancendo la responsabilità unica del driver per le infrazioni al Codice della Strada. In caso contrario, oltre al danno per il settore, i cui veicoli sono destinatari ogni anno di 2 milioni e mezzo di contravvenzioni, si deresponsabilizza gli automobilisti alla guida delle auto a noleggio, mettendo a rischio la sicurezza sulle nostre strade”.

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Armonica e piano blues: il duo Speranza – Musazzi sabato 11 settembre a La Tela di Rescaldina

Armonica e piano blues: il duo Speranza – Musazzi sabato 11 settembre a La Tela di Rescaldina. Il palco dell’osteria sociale del buon essere si apre alle atmosfere blues e alle variazioni jazz in un concerto di grande fascino. Inizio alle 21, ingresso libero. Armonica e pianoforte, un binomio perfetto quando si tratta di affrontare l’anima blues e le variazioni jazz. È il duo composto da Davide Speranza e Francesco Musazzi l’ospite musicale di sabato 11 settembre a La Tela di Rescaldina (MI). L’osteria sociale del buon essere, realizzata in un locale sottratto alla criminalità organizzata, presenta un concerto di grande respiro e suggestione con protagonisti due musicisti di lungo corso che vantano esperienze sui palchi nazionali e internazionali. Davide Speranza è infatti uno dei migliori armonicisti italiani. Di Nerviano, vanta collaborazioni con i più importanti artisti blues e partecipazioni ai principali blues festival nazionali. Francesco Musazzi è pianista e musicoterapista. Ha collaborato con grandi artisti italiani ed è insegnante di pianoforte jazz. Di recente formazione, il duo presenta un concerto dove i più famosi brani blues lasciano spazio a pezzi inediti, sempre presentati in chiave blues jazz. Inizio alle 21, ingresso libero. Prenotazione consigliata. La Tela è un bene sequestrato alla criminalità organizzata, affidato al Comune di Rescaldina e gestito in ATI dalle cooperative La Tela e Meta insieme con altre associazioni del territorio. È ristorante e centro di aggregazione e di promozione sociale e culturale. Info: Osteria sociale del buon essere “La Tela” Strada Saronnese, 31 Rescaldina (MI) Tel: 0331.297604 www.osterialatela.it Facebook:   https://www.facebook.com/osterialatela/

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Comunali, Sardone: “Sala un marziano nelle periferie”

Comunali, Sardone: “Sala un marziano nelle periferie”. “E’ inutile che il sindaco Sala risponda stizzito alle osservazioni del nostro candidato Bernardo in merito alle periferie. I milanesi che abitano i quartieri periferici in questi anni non hanno mai visto Sala. In molti quartieri non si è mai visto in 5 anni, un atteggiamento francamente imbarazzante. I milanesi non lo hanno mai visto confrontarsi con i problemi di sicurezza, degrado, disagio sociale che sono caratteristiche comuni di tanti quartieri. Sala ha paura del confronto con i cittadini, non ha risposte per venire incontro alle loro esigenze.  E’ troppo concentrato sui salotti radical chic mentre le periferie sono un fastidio per il Sindaco. La sua famosa “ossessione per le periferie” è ormai il marchio del suo fallimento. Mancate riqualificazioni e promesse non mantenute sono la sua impronta di questi 5 anni” Così in una nota Silvia Sardone, eurodeputata e consigliere comunale della Lega.

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