14 Ottobre 2020

Crisanti: “Quelli del Cts la pandemia l’hanno vista in televisione”

Crisanti: “Quelli del Cts la pandemia l’hanno vista in televisione”. Una bomba così sembrerebbe lanciata da Matteo Salvini o Giorgia Meloni, invece no. Si tratta di Andrea Crisanti, l’uomo a cui è stato dato il merito dell’ottima gestione della pandemia in Veneto. Il professore di microbiologia dell’Università di Padova ha iniziato a lanciare attacchi duri con frasi all’apparenza tautologiche come: “Il comitato tecnico scientifico avrebbe bisogno di supporto tecnico scientifico”. Parrebbe una battuta, invece è proprio l’idea del professore che insieme a Massimo Galli del Sacco è tra i più seri e affidabili punti di riferimenti per l’opinione pubblica e per le strategie anti coronavirus. Ecco infatti arrivare l’affondo di Crisanti: “Quelli del Cts la pandemia l’hanno vista in televisione”. Quindi il premier Giuseppe Conte sta decidendo come limitare le libertà degli italiani in base alle indicazioni di gente che la pandemia l’ha vista in televisione. Sarebbe come decidere che leggi fare ascoltando solo chi vive nei centri cittadini di Roma e Milano. Ne verrebbe fuori una visione distorta della città, qualcosa di molto lontano e di fondamentalmente sbagliato. Una descrizione che sembra corrispondere a certi pasticci combinati proprio dagli “esperti”, cioè i rappresentanti del Comitato tecnico scientifico. Questo gruppo sta di fatto agendo da governo ombra senza aver chiarito in base a quali meriti. Invece chi come Crisanti ha oggettivamente dimostrato di sapere dove mettere le mani in caso di pandemia, devono pure commentare le loro decisioni. Forse Giuseppe Conte ha il dovere di spiegare agli italiani come e perché sono stati scelti i membri del Cts. Perché la televisione l’hanno in tanti.

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Dissesto idrogeologico: da Regione 26 milioni per Bergamo

Dissesto idrogeologico: da Regione 26 milioni per Bergamo. “In Giunta regionale – commenta l’assessore regionale a Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile Claudia Maria Terzi – abbiamo approvato un programma di interventi di grande importanza nel contrasto al dissesto idrogeologico: dei 138.090.000 euro messi in campo, 26.180.000 euro sono destinati alla Bergamasca per 32 interventi puntuali. È il finanziamento più cospicuo insieme a quello per il Bresciano. Si tratta di fondi esclusivamente regionali contenuti nel Piano Lombardia e grazie ai quali abbiamo accolto le istanze territoriali. Uno sforzo di progettualità e programmazione che contribuirà a mettere in sicurezza il nostro territorio. Viviamo in una terra splendida ma per molti aspetti delicata e che necessita di attenzioni. Ringrazio il collega Foroni, l’Utr di Bergamo, gli enti locali e tutti coloro che hanno contribuito a definire nei dettagli questo strategico piano di investimenti che costituirà, lo sottolineo, anche un’opportunità di lavoro per le imprese e i professionisti del settore”. “Con questo importante stanziamento – aggiungono il capogruppo Lega in Consiglio regionale Roberto Anelli e i Consiglieri regionali bergamaschi Giovanni Malanchini, Monica Mazzoleni e Alex Galizzi – assicuriamo il massimo sforzo per la tutela del suolo contro i rischi idrogeologici e la manutenzione. Si tratta di soldi veri per mettere in campo opere immediatamente cantierabili e attese da tempo dal territorio. Gli interventi previsti in Bergamasca sono tanti e tutti fondamentali per la difesa del suolo e il contrasto al dissesto idrogeologico. Ancora una volta la Lombardia dà l’esempio al Governo e provvede da sé a garantire risorse ai Comuni che, per via dei gravi danni conseguenti al maltempo, hanno la necessità di mettere in campo con urgenza questi interventi. Ringraziamo il presidente Attilio Fontana e l’assessore Pietro Foroni per aver recepito le istanze della Bergamasca e per aver messo in campo un investimento senza precedenti, che darà una boccata d’ossigeno anche alle imprese del territorio danneggiate dal punto di vista economico dal lockdown”. ELENCO DEGLI INTERVENTI FINANZIATI PER BERGAMO: Treviolo               Regimazione fluviale in sponda sinistra fiume Brembo a valle dell’attraversamento dell’asse interurbano provinciale               750.000 Sovere Messa in sicurezza dell’asta RIM 254      350.000 Endine Gaiano  Sistemazione Valle del Ferro in località Cà Bianca             200.000 Ornica   Regimazione idraulica del torrente Ornica in loc. Fusinetta         330.000 Brumano             Interventi di bonifica e messa in sicurezza dei versanti a monte della strada di collegamento al Comune di Fuipiano Valle Imagna           390.000 Parre     Sistemazione versanti in loc. Cossaglio  250.000 Palazzago            Sistemazione sponda destra del t. Borgogna in loc. Centro         80.000 Gorlago               Adeguamento e razionalizzazione del sistema di difesa idraulico sul fiume Cherio          1.250.000 Azzone Completamento reti paramassi                500.000 Castione della Presolana             Reti paramassi su strada per Monte Pora            900.000 San Pellegrino Terme    Mitigazione del rischio crolli in località Santa Croce a S. Pellegrino Terme 1.200.000 Vedeseta            Mitigazione del rischio dell’area PAI 161-LO-BG in località Vedeseta       270.000 Dossena              Mitigazione rischio caduta massi a monte della SP 26 e della Via Mercatorum 620.000 Ardesio                Mitigazione del rischio da caduta massi in località Ronchi Alti    380.000 Albano Sant’Alessandro, Montello, San Paolo D’argon, Torre de Roveri               Mitigazione del rischio idraulico lungo il Torrente Zerra – Lotto 1A         4.625.000 Bergamo             Realizzazione di selettore sul torrente Morla     525.000 Ambivere           Realizzazione vasca di laminazione sul t. Dordo in Comune di Ambivere – lotto 1a – integrazione finanziamento  2.000.000 Manutenzione diffusa bacino del fiume Brembo in comuni vari               1.200.000 Vari        Manutenzione diffusa bacino del fiume Serio in comuni vari     800.000 Locatello             Messa in sicurezza della parete rocciosa in località Coegia           690.000 Casnigo                Messa in sicurezza da caduta massi sulla S.P. EX S.S. 671 – via Serio – Località Bot 1.400.000 Dossena              Sistemazione dissesti in loc. Via Fratelli Gamba, Termine e Costa Villa Lavaggio 600.000 Santa Brigida     Riduzione rischio idrogeologico lungo la SP nelle aree denominate Bolferino e Cornello                350.000 Vilminore di Scalve         Sistemazione idraulica del torrente Povo            600.000 Lovere  Riduzione del rischio idrogeologico in località Cornasola               1.925.000 Mapello               Realizzazione area di esondazione controllata del torrente Buliga a monte della frazione Valtrighe di Mapello               1.380.000 Ponte San Pietro             Messa in sicurezza del fronte franoso sul torrente Quisa             300.000   Cusio     Mitigazione del rischio valanghe sulla strada comunale del Monte Avaro            690.000 Gorno   Consolidamento dei versanti sottostanti il cimitero e zone limitrofe      660.000 Spinone al Lago                Mitigazione del rischio idrogeologico nella Valle dei Panni e in altri impluvi a Spinone al Lago                615.000 Parre     messa in sicurezza versante franoso RUPE CASTELLO    250.000 Sant’Omobono Terme  intervento di difesa spondale del fiume Pettola nei pressi della Località Piccola Frontiera nel comune di Sant’Omobono Terme           100.000

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Fontana: il DCPM ignora il trasporto pubblico

E’ “negativo” il giudizio espresso dal presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana sul nuovo Dpcm, che secondo il governatore “non tiene conto delle osservazioni delle Regioni” e “ignora trasporto pubblico e scuola”. “Nel leggere, finalmente, il Dpcm, prendo atto con rammarico che non vengono affrontati temi fondamentali come la didattica a distanza per le classi superiori e l’affollamento dei mezzi pubblici, laddove l’inizio delle scuole e la mobilità pubblica si sono rivelati due degli aspetti che più hanno influenzato l’aumento della curva epidemiologica” commenta Fontana in una nota. “Verifico – aggiunge il governatore – che poco o nulla è stato recepito dal confronto tra i governatori dal quale erano emerse numerose osservazioni e richieste di miglioramento. Il provvedimento adottato dal Governo, nella versione finale, risulta essere confuso, contraddittorio e in molte sue parti inattuabile. Quindi il giudizio, nel suo complesso, non può che essere negativo”. Fontana ha aggiunto che “la Lombardia è pronta” sui posti di terapia intensiva per i pazienti Covid e che a Milano le misure adottate sono al momento sufficienti. ANSA

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Gabriele Abbiati (Lega): “Beato Carlo Acutis – Ambrogino d’oro alla memoria e una via che porti il suo nome”

Gabriele Abbiati (Lega): “Beato Carlo Acutis – Ambrogino d’oro alla memoria e una via che porti il suo nome”. Un Ambrogino d’oro alla memoria per Carlo Acutis, il giovane che ha lottato coraggiosamente contro la sua malattia fino alla fine, di recente fatto Beato. Questa la proposta del Consigliere comunale della Lega a Milano, Gabriele Abbiati, alla quale si aggiunge una mozione in Municipio 7 per intitolare una via del territorio al Beato. “La Chiesa Cattolica ha conferito il giusto riconoscimento a questo ragazzo, alla sua figura che resterà un simbolo di fede e speranza – commenta Abbiati – ma anche le Istituzioni cittadine devono fare la loro parte. Ritengo sia doveroso per il Comune di Milano assegnare la sua massima onorificenza alla memoria di questo ragazzo che si è contraddistinto, nella sua semplicità e nei suoi pochi anni di vita, per l’insegnamento che ha donato a noi tutti ed in particolar modo ai più giovani”. Alle parole del Consigliere Abbiati fanno eco quelle degli esponenti della Lega in Municipio 7 dove il gruppo ha proposto l’intitolazione di una via tramite una mozione. L’assessore Tiziana Vecchio sottolinea che “l’intitolazione di una via o di una piazza rappresenterebbe, da parte di Milano, un significativo omaggio al Beato Carlo Acutis, punto di riferimento per tutti i giovani di oggi, che incarna la santità nell’ordinario. Voglio infatti citare le parole di Federico de Nicolo, 16 anni, studente del suo stesso Liceo Leone XIII: ‘Ora lo immagino mentre con le sue sneakers, la sua felpa e i suoi jeans passeggia sorridendo in paradiso, ma mi piace ricordare che quelle stesse sneakers hanno camminato sulla terra, lasciando un segno nella quotidianità delle sue giornate’. Questo il significato nel chiedere un segno nella quotidianità”. E Walter Moccia, Consigliere del Municipio 7, che chiosa: “Mai come in questo periodo storico abbiamo bisogno di una testimonianza come la breve vita di Carlo Acutis, una testimonianza fatta di fede, nella quale molti cercano conforto. In una Milano nella quale ancora oggi non c’è posto per gli ultimi e per i quali lui si è tanto adoperato”.

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Al via il servizio di rimozione monopattini

Da oggi partirà un servizio strutturato di rimozione dei monopattini in divieto di sosta, che stanno invadendo in questi mesi marciapiedi e strade della città. Il servizio, come emerge da una circolare del vicecomandante della Polizia Locale Paolo Ghirardi, si svolgerà per tutti i giorni della settimana (dalle 8 alle 13 e dalle 13.30 alle 20) e utilizzerà anche un autocarro di Atm (l’azienda dei trasporti milanesi) per portare via i mezzi. Gli operatori incaricati del servizio, come risulta dalla circolare, dovranno concentrarsi in particolare sulle soste vietate che più ostacolano la circolazione di pedoni e veicoli e su quelle vicino agli scivoli per le persone invalide, vicino alle strisce pedonali e sugli spazi delle fermate del trasporto pubblico. E il servizio, che parte in via sperimentale, si concentrerà nelle prime fasi nell’area della ‘cerchia dei bastioni’, ossia nella zona centrale di Milano. In Procura a Milano, intanto, già da mesi è aperta un’indagine esplorativa per verificare la sicurezza dei monopattini, il cui utilizzo è aumentato con l’emergenza Coronavirus, e che tanti incidenti, anche con feriti gravi, hanno causato negli ultimi mesi. Da alcuni dati è emerso nei giorni scorsi che in giro per le strade di Milano ci sarebbero più monopattini in sharing di quelli che potrebbero circolare in base alle “flotte” previste per le società da un bando dell’amministrazione comunale milanese che regola il servizio. ANSA

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Gallera (FI): “Infondato l’allarme sul vaccino anti-pneumococcico”

Gallera (FI): “Infondato l’allarme sul vaccino anti-pneumococcico”. “L’allarme lanciato oggi dal consigliere Astuti sulla carenza di vaccino anti-pneumococcico è del tutto infondato. Basta con il gioco delle tre carte finalizzato a seminare disinformazione”. L’intervento dell’assessore al Welfare della Regione Lombardia Giulio Galleraè una risposta al consigliere regionale del Pd Samuele Astuti. “Astuti – spiega Gallera – probabilmente confonde il vaccino 13 valente utilizzato sia per i bambini (3 dosi nel primo anno di vita) sia per le categorie a rischio sia per i 65 enni con il vaccino 23 valente. Per il vaccino 13 valente in Regione Lombardia, solo per i bambini sono erogate indicativamente 240.000 dosi l’anno a cui si sommano quelle per i pazienti a rischio, vaccinati in particolare durante la campagna antinfluenzale: l’anno scorso i Medici di Medicina Generale hanno vaccinato circa 60.000 adulti fragili. Quest’anno sono state fornite oltre 118.000 dosi di vaccino monodose con ago ai medici di medicina generale che le ritireranno in farmacia. A queste dosi si aggiungono quelle che le Asst stanno già fornendo alle Rsa (in particolare ATS Milano) per la vaccinazione dei fragili loro ospiti”. L’allarme dunque, che si sommava alle decine lanciate sulla situazione sanitaria in Lombardia, parrebbe infondato. Sicuramente quella che era stata definita “infodemia” per i primi mesi del Covid19, smebra ora essersi spostata sui vaccini disponibili in Lombardia, perché Regione continua a diffondere tranquillità, mentre le opposizioni e i giornali mettono in luce alcune carenze che paiono gravi.

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