15 Dicembre 2020

Accam i sindaci scrivono a Cap Holding, De Rosa (M5S): “L’inceneritore va spento, basta bruciare rifiuti”

Accam i sindaci scrivono a Cap Holding, De Rosa (M5S): “L’inceneritore va spento, basta bruciare rifiuti”. L’ultimo tentativo di salvare ciò che resta dell’inceneritore ACCAM porta la firma dei sindaci di Busto Arsizio, Legnano, Magnago, Arconate, Parabiago, Robecchetto con Induno, Turbigo, Villa Cortese i quali hanno chiesto l’intervento di Cap Holding. “Al momento è un’ipotesi che non sta in piedi” spiega il capogruppo del Movimento Cinque Stelle in Regione Lombardia, Massimo De Rosa: “La situazione è grave e impone comportamenti seri. Quattro degli otto comuni firmatari, non risultano essere soci ACCAM, a quale titolo il loro interessamento? Detto ciò resta difficile ipotizzare che professionisti come quelli di Cap possano in così breve tempo presentare un progetto in grado di avere una minima credibilità. Servono mesi per poter anche solo iniziare a parlare di un piano alternativo del genere, che sia realistico e valuti anche gli aspetti di sostenibilità ambientale ed ecologica. Un lasso di tempo di cui oggi ACCAM non dispone, dal momento che non risultano ancora presentati i bilanci del 2019. Viene quindi da domandarsi il perché della mancata applicazione della delibera dei soci del 14 ottobre, che identificava la proposta AMGA/AGESP da confermare definitivamente entro il 10 dicembre con una nuova assemblea. Se il gioco è quella di tirarla per le lunghe e nel frattempo spostare lo spegnimento dell’inceneritore al 2050 come paventato, la posizione del Movimento Cinque Stelle è assolutamente contraria”. Prosegue De Rosa: “I nostri portavoce a livello locale, così come i nostri attivisti dell’alto milanese, si battono da anni per spegnere l’inceneritore. Anche per il Movimento Cinque Stelle in Regione Lombardia è irricevibile qualsiasi ipotesi che prolunghi la vita di un impianto destinato a bruciare rifiuti. Oggi possiamo pensare in grande. Con i fondi che arriveranno in Italia grazie al Recovery fund potremmo chiudere un impianto ormai obsoleto, come quello di Accam, per riprogettare in quell’area delle attività veramente sostenibili, attraverso le quali creare posti di lavoro e benessere collettivo” conclude il capogruppo pentastellato a Palazzo Pirelli.

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Ginevra (AIDC): “Per le liti fiscali diritti del cittadino a rischio”

Ginevra (AIDC): “Per le liti fiscali diritti del cittadino a rischio”. L’introduzione obbligatoria, dal 1° giugno 2021 in tutta Italia, del Processo Tributario Telematico (PTT) e la redazione digitale delle sentenze tributarie rischiano di causare una grave violazione del principio di “parità fra le parti” nelle liti fiscali. “Com’è noto – dichiara Edoardo Ginevra, presidente di AIDC Milano – la piattaforma digitale del Processo Tributario Telematico è gestita da SOGEI e, oltre ai giudici e ai segretari delle Commissioni tributarie, hanno accesso agli atti del fascicolo e alle sentenze soltanto le parti del processo. Questo significa che una delle due controparti (il contribuente) ha accesso soltanto al suo fascicolo; mentre l’altra parte (Agenzia delle Entrate), partecipando a tutti i giudizi tributari, può avere accesso a tutti i fascicoli di causa”. È quindi evidente il potenziale vantaggio competitivo dell’Agenzia delle Entrate nell’accesso alle informazioni e il conseguente insopportabile squilibrio nel processo tributario. A giudizio di AIDC Milano, l’accesso limitato esclusivamente all’Agenzia delle Entrate di tutta la giurisprudenza delle Commissioni Tributarie, con la conseguente lesione del principio di parità fra le parti del processo, comporterebbe una violazione dell’art. 6 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo e degli artt. 3 e 24 della Costituzione Italiana. “Chiediamo per questo – aggiunge Ginevra – un intervento immediato per consentire anche al contribuente il pubblico accesso a tutte le sentenze delle Commissioni tributarie”. Ogni problema di riservatezza è, a parere di AIDC Milano, concretamente risolto dal recente decreto ministeriale che disciplina le sentenze tributarie “digitali” allorché prevede, all’art. 4 del DM 6 novembre 2020, che “ai fini della redazione del provvedimento giurisdizionale digitale collegiale l’applicativo PGD consente di disporre l’oscuramento dei dati personali, ai sensi dell’articolo 52 del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 recante il Codice in materia di protezione dei dati personali”. “Promuovere il pubblico accesso a tutte le sentenze tributarie è una necessaria battaglia di civiltà giuridica”, aggiunge Ginevra. “Dopo la fine della fase emergenziale – conclude il presidente di AIDC Milano – si preannuncia peraltro l’arrivo di un’ondata di atti e cartelle e, conseguentemente, di contenziosi tributari nei quali va assolutamente garantito il pieno esercizio del diritto alla difesa da parte del contribuente anche garantendogli il pieno accesso a tutte le sentenze”.   AIDC – Sezione di Milano è espressione milanese, Sezione fondatrice e ispiratrice dell’AIDC Nazionale. Trae origine dalla nascita dell’Associazione Dottori Commercialisti Milano il 13 giugno 1991 per effetto della fusione delle tre organizzazioni sindacali allora attive nel milanese. Ben presto si conferma la casa comune di tutti i Dottori Commercialisti milanesi. Oggi AIDC – Sezione di Milano è un’Associazione sindacale di categoria che vanta più di 1300 associati e la cui attività istituzionale è quella di: valorizzare l’immagine della professione di Dottore Commercialista; tutelare gli interessi e le prerogative della Categoria rafforzando il ruolo di sindacato di riferimento; difendere e sostenere la Cassa di Previdenza e Assistenza dei Dottori Commercialisti; aiutare i Praticanti ad affrontare gli ostacoli nell’ingresso alla professione e sostenere i Giovani dottori Commercialisti.

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Fidanza (FdI): “Centrosinistra più spaccato che mai”

Fidanza (FdI): “Centrosinistra più spaccato che mai”. A sottolinearlo l’europarlamentare di Fratelli d’Italia, Carlo Fidanza: “Anche oggi il sindaco Sala è tornato a criticare il governo giallorosso, prendendo le distanze dal suo stesso esecutivo, come già successo in altre occasioni. Sala sottolinea che il commissario Arcuri non può definire irresponsabile il cittadino che fa quello che gli viene concesso e che sta al governo prendere le decisioni. Su questo siamo d’accordo: se l’esecutivo mette la Lombardia in zona gialla le persone escono, perché è possibile farlo. Sala però evidentemente dimentica che a Roma c’è un governo del suo stesso colore politico. Dimostrando che il centrosinistra è più spaccato che mai. Mentre in un momento così difficile per l’Italia ci vorrebbe massima coesione”. Le critiche citate da Fidanza sono le frasi di Sala (appena ricandidatosi) in difesa dei cittadini che, essendo autorizzati dal governo, si sono dedicati alle compere natalizie. Per una volta infatti il sindaco ha dimostrato di avere più buon senso dei suoi amici romani.

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Raccolta fondi per il piccolo Alessio

Raccolta fondi per il piccolo Alessio. Il bambino affetto da una grave malattia ha bisogno di aiuto, anche piccole donazioni. Noi dell’Osservatore abbiamo deciso di dare una mano dopo che gli amici della famiglia ci hanno contattato: raccogliamo fondi che serviranno a comprare alla famiglia cibo e materiali, insomma un sostegno concreto da chi può per chi ha bisogno. Ecco l’appello della madre Cosima Lippolis: Alessio è il mio piccolo bimbo di 5 anni che ha bisogno del vostro aiuto. Il nostro incubo è iniziato il 4 giugno 2020. A seguito di due giorni di inappetenza e spossatezza portiamo Alessio dalla pediatra, che dopo un’accurata visita ci consiglia di andare immediatamente in ospedale per una visita più approfondita. Dopo un’ecografia e rx toracico, arriva la terribile notizia come un fulmine a ciel sereno: Alessio ha un tumore. Veniamo subito trasferiti in ambulanza al policlinico, reparto di oncologia pediatrica, dove vengo eseguiti tutti gli esami di valutazione per capire e dare un nome a questa bestia. Ad Alessio viene dignosticato il linfoma di Burkitt, un tumore maligno al IV stadio di 16 × 9 cm che gli aveva occupato gran parte dell’addome, dislocando gli organi interni. Iniziamo subito il protocollo di terapie che prevedeva 6 cicli di chemio molto intensi. I primi cicli sembravano andar bene con una riduzione della massa, ma alla rivalutazione con esami diagnostici di tac e pet al termine del 5° e 6° ciclo si evidenzia una massa tumorale ancora attiva. In questo momento siamo in ospedale per sottoporci ad ulteriori due cicli di chemio altamente tossici, sperando che il tumore si arresti, per rivalutazione di trapianto, immunoterapia, autotrapianto a Roma. In questi mesi, le spese da affrontare sono tante e io che mi dedico ad Alessio ogni istante della giornata, sono impossibilitata a lavorare. Vi chiedo con tutto il cuore, anche con un piccolissimo contributo di pochi euro, di aiutarmi per fare in modo che io possa continuare a stare sempre con lui e possa sostenere le spese necessarie per le sue cure e per farlo stare bene. Vi ringrazio infinitamente. Mina Potete contribuire con una donazione anche facendo un bonifico come di seguito: —————————————————————– Beneficiario: Lippolis Cosima IBAN: DE87 1001 1001 2626 1345 38 BIC: NTSBDEB1XXX Causale: donazione per Alessio

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Arrestate due donne per furto con scasso

Domenica sera, gli agenti della volante dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico hanno indagato in stato di libertà due cittadine straniere, di 24 e 32 anni, per tentato furto aggravato in concorso e, a seguito di controlli in banca dati, hanno eseguito un ordine di cattura nei confronti della 32enne. I poliziotti, durante il servizio di controllo del territorio, giunti in via Grigna hanno individuato le due donne, di cui una stava armeggiando sulla serratura del portone di uno stabile mentre l’altra, con un vassoio in mano, fungeva da “palo”. Gli agenti le hanno bloccate e trovate in possesso di una grossa chiave inglese dinamometrica e di alcuni cacciaviti nascosti sotto il cibo contenuto all’interno del vassoio. Portate in Questura, gli agenti hanno scoperto che la 32enne era destinataria di un Ordine di Cattura emesso dal Tribunale di Milano: doveva espiare una pena di quasi 6 anni per il reato di evasione. La donna è stata associata alla casa circondariale San Vittore.

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