17 Dicembre 2019

Stadio, l’incontro squadre Comune si conclude con un nulla di fatto

E’ durato poco meno di un’ora l’incontro tra i vertici di Inter e Milan e gli esponenti del Comune di Milano, tra cui l’assessore all’urbanistica, Pierfrancesco Maran, sul tema del nuovo stadio che i due club vorrebbero costruire sull’area dell’attuale Meazza. Per le due squadre erano presenti il presidente e l’amministratore delegato del Milan, Paolo Scaroni e Ivan Gazidis, e l’amministratore delegato dell’Inter, Alessandro Antonello. Nel corso dell’incontro, a quanto si apprende, le società hanno presentato un’analisi dello studio di ingegneria Ceas, che dimostrerebbe l’impraticabilità di mantenere due stadi nella stessa area, rifunzionalizzando il Meazza come chiede il Comune. Una valutazione che, a fronte delle ipotesi di destinare San Siro ridotto alle squadre giovanili o al calcio femminile, tiene conto anche del lato economico, visti i prezzi contenuti dei biglietti e la scarsa affluenza a questi eventi. Da questo punto di vista tecnico, un altro tema affrontato dallo studio sarebbe quello della convivenza e della gestione di due impianti se si dovessero tenere due eventi in contemporanea.  

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Rogoredo, presidio contro le Forze dell’Ordine

Il presidio era stato annunciato alcuni giorni fa sulla pagina Faceebook “Corvetto odia” e noi siamo stati pazientemente alla finestra, evitando di fare da cassa di risonanza all’iniziativa, in attesa che le istituzioni la vietassero. Anche se agli organizzatori importa ben poco di avere o meno i permessi necessari per manifestare, da parte del Comune sarebbe stata una presa di posizione necessaria a far capire da che parte sta e avrebbe motivato un eventuale intervento di Polizia e Carabinieri per impedire l’adunanza. Non è successo, o almeno non ci è giunta notizia di divieti in corso. Da Palazzo Marino potranno sempre giustificarsi dicendo che non ne sapevano nulla. Del resto a chi sono sfuggiti i crimini del comunismo, può anche capitare di non fare caso a un all’annuncio di una manifestazione fatto su facebook. Ma veniamo ai fatti: questa sera alle 19:30, nei pressi della stazione di Rogoredo si raduneranno i manifestanti chiamati a raccolta da “Corvetto odia” per protestare contro la violenza, che a loro dire, sarebbe usata da Polfer, Esercito e Polizia Locale nei confronti di spacciatori e tossicodipendenti che gravitano nella zona. In particolare alle Forze dell’Ordine sarebbe imputato un episodio di qualche settimana fa nel corso del quale alcuni degli organizzatori sarebbero stati aggrediti mentre volantinavano. Un episodio raccontato con dovizia di particolari in cui si favoleggia anche di una “stanza dei pestaggi”, ripreso con i cellulari da numerosi passanti, che stranamente per una volta hanno deciso di non diffondere i video sui social. Comunque sia questa sera vedremo come andranno le cose e scopriremo se le Foze dell’Ordine useranno la come sostengono quelli di “Corvetto odia”, o se, come capita spesso,  staranno li a garantire la sicurezza dei cittadini per bene mentre i manifestanti li insultano. Intanto sulla questione è intervenuto il Presidente della commissione sicurezza del Municipio 4 Francesco Rocca (FdI), che ha dichiarato: “Gli anarcoidi di “Corvetto odia” annunciano un presidio alla stazione ferroviaria di Rogoredo giovedì 19 dicembre alle ore 18,30, contro la “violenza poliziesca”, denigrando le operazioni di Polizia con gravi dichiarazioni tendenti ad alterare la realtà. Non ho mai visto da parte dei centri sociali manifestazioni contro gli spacciatori o contro la tossicodipendenza , la loro ricetta è l’odio incondizionato verso la divisa, questo la dice lunga sulla loro credibilità.Penso sia opportuno, considerando anche il contesto in cui viviamo, che Facebook oscuri la pagina “Corvetto Odia” poiché i contenuti dei post promuovono odio e violenza”.  

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Oggi a Milano le selezioni per la e-nazionale

Oggi a Milano le selezioni per la e-nazionale. Gli Europei 2020 non si disputeranno solo sul manto erboso degli stadi, ma anche con i joypad e per far parte della eNazionale TIMVISION PES proseguono le selezioni. Dopo la tappa di Roma della scorsa settimana, prossimo appuntamento a Milano oggi 17 dicembre dalle ore 14 presso il Centro TIM della Galleria Vittorio Emanuele II per conquistare la qualificazione alle finali del centro Tecnico di Coverciano da cui a gennaio uscirà il team della eNazionale composto da 4 giocatori che vestiranno la maglia azzurra (http://enazionale.figc.it). In questa tappa oltre al vincitore del torneo tutti gli iscritti avranno un’ulteriore opportunità per accedere alla selezione finale partecipando automaticamente ad una nuova fase del torneo che vedrà una partita di semifinale e una di finale disputate su rete TIM 5G, tecnologia che permette minore latenza e maggiore velocità di download (almeno 10 volte superiore al 4G). Dopo la collaborazione ventennale già avviata con FIGC, TIM, Title Sponsor della eNazionale TIMVISION, rafforza il suo impegno nel mondo eSport accompagnando la passione sportiva degli italiani anche per questa nuova disciplina sportiva.  

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La sinistra milanese si rifiuta di condannare i crimini del comunismo

Come era prevedibile, ma non auspicabile (in molti avevano sperato che le cose andassero diversamente da come sono andate) la maggioranza di sinistra in Consiglio Comunale, ha bocciato l’Ordine del Giorno con cui il Consigliere Andrea Mascaretti (FdI) chiedeva fossero condannati i crimini dei totalitarismi comunisti. Un voto netto, senza nessun distinguo da parte di qualcuno dei Consiglieri di Partito Democratico, Milano Progressista e Lista Sala. “Dopo  Piazza della Scala del 10 dicembre quando centinaia di sindaci si sono ritrovati a Milano per dire no all’odio e alla violenza è bastata una votazione in Consiglio Comunale e una posizione a dir poco ambigua della Giunta per annullare i passi avanti fatti in questa direzione” è stato il commento a freddo di Andrea Mascaretti. Il Capogruppo di Fratelli d’Italia si è quindi appellato al Sindaco Giuseppe Sala: “se la tua giunta ha sbagliato, intervieni e condanna i crimini terribili del comunismo! chi ha si è macchiato di stupri, torture, uccisioni, e ha pianificato e realizzato campi di concentramento, gulag e foibe non può passarla liscia. le vittime hanno diritto di essere riconosciute come tali, non possono e non devono essere confuse con i carnefici”. “Non esistono paragoni con altri totalitarismi, come ha detto il Presidente Mattarella.  E’ un valore negativo assoluto, non confrontabile con nessun altro. Questi crimini contro l’umanità vanno condannati – ha concluso Mascaretti – e ricordati non giustificati. Ora aspettiamo la dichiarazione del Sindaco sala che certamente non si vorrà sottrarre“. Miglior sorte era toccata a una mozione simile, presentata in concomitanza del trentesimo anniversario nel Municipio 9 (retto da una coalizione di cdx). Il documento, proposto dal Capogruppo di FdI in Municipio, Enrico Turato, che comprendeva anche la richiesta istituire il museo dei crimini del comunismo, intitolandolo al premio Nobel Aleksandr Solzhenitsyn, è infatti stato approvato. Il diniego di ieri del comune centrale lo rende purtroppo inutile, ma resterà a testimoniare diversa sensibilità in materia di crimini del comunismo di quelli che l’hanno approvato.  

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Escrementi di topi e piccioni sulla farina del panificio che riforniva i kebabbari

E’ stato denunciato un 44enne egiziano, titolare un laboratorio di via Guerzoni, fra i più importanti fornitori di preparati per ristoranti kebab e piadinerie di Milano e provincia. Durante l’operazione i Carabinieri della Stazione Porta Sempione, insieme ai militari del Nas, all’Unità cinofila e al personale Ats, hanno sequestrato 200 confezioni di pane e piadine prive di etichetta, 14 sacchi di crusca e 11 di farina da 25kg e 17 da 50kg. per un totale di quasi 16 quintali di materiale. Nel corso dell’ispezione sono stati visti piccioni passeggiare sui sacchi della farina, sugli impasti, lasciati all’aria aperta e sulle impastatrici industriali, mentre ovunque erano presenti gli escrementi di volatili e ratti. Vista la situazione di degrado generale e la totale mancanza di rispetto delle norme igieniche, è immediatamente scattato il sequestro della struttura e il deferimento in stato di libertà del titolare, in quanto responsabile del corretto stato di conservazione degli alimenti. Interrotta l’attività di produzione, preparazione, deposito e vendita, le indagini proseguono per ricostruire la catena di distribuzione della merce e ritirare quella eventualmente ancora sul mercato. A compendio del fatto è giunta la dichiarazione dell’Assessore regionale alla sicurezza Riccardo De Corato, che ha sottolineato, “ecco il livello d’igiene che c’è, specialmente in ristoranti e attività etniche – che ha concluso chiedendosi – dov’è il nucleo dell’annonaria della Polizia Locale di Milano? Dove sono e quanti sono stati nel 2019 i loro controlli? Per fortuna ci sono i carabinieri”.  

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Somalo aggredisce due donne a bottigliate

A subire i danni maggiori è stata una donna di 60 anni, che insieme a un’amica era appena uscita da un locale in via Vittor Pisani dove avevano trascorso la serata. Mentre tornavano a casa hanno incrociato un somalo che camminava barcollando e per evitare problemi hanno cercato di evitarlo, ma l’uomo che era ubriaco ha iniziato a rincorrerle brandendo una bottiglia di birra tra le mani. Quando l’energumeno è riuscisto a raggiungerle ha colpito la sessantenne alla testa, mentre l’amica pur se spaventata ha cercato di difenderla rimanendo a sua volta leggermente ferita. Per fortuna alcuni passanti sono intervenuti, allontanando l’aggressore mentre chiamavano le Forze dell’Ordine. La polizia sopraggiunta insieme ai soccorsi ha raccolto le testimonianze delle donne mentre venivano medicate. In breve gli agenti, grazie alla descrizione ricevuta, sono riusciti a rintracciare il somalo in via Sammartini e lo hanno bloccato. Si tratta di un soggeto noto alle forze per diversi precedenti di resistenza a pubblico ufficiale, che grazie al riconoscimento effettuato dalla vittima questa ieri mattina è stato processato per direttissima. “Il nesso tra immigrazione e delinquenza esiste e non deve più essere tenuto nascosto per compiacere il politicamente corretto tanto caro alla sinistra“, è il commento all’episodio di Silvia Sardone, Consigliere Comunale ed Europarlamenatre della Lega. “A ogni ora del giorno e della notte passeggiare da queste parti è diventato un atto di coraggio da parte di chiunque – ha aggiunto la leghista – a questo punto mi chiedo: in una città internazionale come Milano tutto ciò può essere normale? Direi di no, ma aspetto una netta presa di posizione da parte della sinistra che amministra la città”. “Spaccio, furti, aggressioni, ubriachi molesti: la Centrale e le vie limitrofe sono una zona franca dove le istituzioni sono assenti ingiustificate e i criminali pullulano. In tutto ciò – ha concluso la Sardone – a rimetterci, per l’ideologia dannosa della sinistra, sono come sempre i cittadini milanesi”.  

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