18 Marzo 2019

Cittadinanza onoraria per Juan Guaidò, Sala si dissocia

Ha ottenuto 26 voti favorevoli, su 26 votanti, la mozione a sostegno del popolo venezuelano presentata in aula dal consigliere Enrico Marcora della lista Sala. A far discutere il Consiglio Comunale, in particolare, è stata la richiesta di cittadinanza onoraria a Juan Guaidò, richiesta contenuta nella mozione ma poi emendata, togliendo proprio la richiesta del riconoscimento a Guaidò. La mozione è stata quindi approvata. Non hanno partecipato al voto i consiglieri di Milano Progressista e M5S, oltre al consigliere Pd Carlo Monguzzi. Con la mozione si impegna il consiglio e la giunta ad attivarsi, tra l’altro, per un corridoio umanitario per i cittadini venezuelani e a creare un coordinamento con le associazioni di volontariato che sostengono la popolazione venezuelana. Il consigliere Marcora ha annunciato che presenterà nuove proposte per un “giusto riconoscimento” dalla città di Milano a Guaidò. Il Sindaco Sala, che non era presente in aula, si è però dissociato dall’iniziativa: “Mi dissocio dalla cosa. Ho molti amici che vivono in Venezuela conosco il Paese, credo che sia veramente esecrabile quello che Maduro ha fatto ma da qui a dare cittadinanza a Guaidò che è da capire quanto sia una vera alternativa, ce ne passa“. Dichiarazione poco dopo commentata da Alessandro De Chirico, consigliere Comunale di Forza Italia “È molto grave che la cittadinanza della nostra città venga data a Mimmo Lucano, ex-sindaco di Riace attualmente sotto inchiesta, e non venga data a Guaidó che si sta battendo per il suo popolo ostaggio di una pericolosa dittatura che sta violando i più fondamentali diritti umani e che è inerme davanti a una preoccupante emergenza sanitaria. È questo il modo con cui il signor sindaco dimostra di aver a cuore, come ripete un giorno sì e l’altro pure, le persone che scappano dalla miseria?“.

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Picchia la compagna disabile, denunciato dalla madre

A denunciare gli episodi agli agenti della Polizia, intervenuti ieri sera alle ore 22 in via Modica, zona Barona, è stata la madre dello stesso arrestato che non sopportava più le continue liti e violenze cui il figlio, un italiano di 35 anni con precedenti specifici, sottoponeva la compagna disabile di 36 anni, anche lei italiana. La donna, con cui l’uomo ha avuto figlio, da diverso tempo subiva le angherie del compagno che in altri due episodi a marzo l’aveva presa a pugni provocandole un trauma cranico, sebbene lei mai avesse informato le autorità. Ad aggravare la situazione il fatto che la donna fosse affetta da un deficit mentale. L’uomo è stato arrestato per maltrattamenti.

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Due scippi ad anziane in poche ore

Due scippi, avvenuti ieri a distanza di poco tempo l’uno dall’altro, entrambi ai danni di due donne con più di 70 anni. Il primo si è verificato alle 22.50 in via Tarra, zona stazione Centrale, quando una donna di 87 anni è stata derubata della propria borsa da due sconosciuti che si sono dati alla fuga perdendo per strada il contenuto della stessa. Il secondo scippo si è verificato, invece, alle ore 23 in via Battaglia, zona Pasteur, ai danni di una signora di 76 anni. In entrambi i casi le descrizioni fornite dalle vittime offrono informazioni limitate per le indagini della Polizia.

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CDA Scala, Sala: restituiremo i fondi ai sauditi

“La decisione di oggi del Consiglio è netta e precisa. I fondi che sono arrivati senza che il Consiglio ne fosse al corrente, sia chiaro, saranno restituiti e questo automaticamente stoppa qualsiasi discussione sull’ingresso dei sauditi nel Cda della Scala“: lo ha riferito il sindaco e presidente del cda della Scala Giuseppe Sala, al termine del cda del teatro. “Con la stessa fermezza noi diciamo che non è che con i sauditi non si parla perché se facessimo l’elenco di una serie di Paesi con in quali non si parla per queste ragioni sarebbe probabilmente un elenco lungo – ha precisato poi Sala -. Quando e se ci sarà una proposta di collaborazione tecnico artistica tale per cui il Consiglio la valuterà e il sovrintendente la porterà, noi la esamineremo. In questo momento l’ingresso nel Cda dei sauditi non lo riteniamo fattibile, se si riparte si riparte dalla collaborazione tecnico artistica“. E ancora, ha proseguito il sindaco “non abbiamo preclusioni nei confronti dei sauditi” perché “o il Governo ci dà una blacklist di Paesi con cui non parlare o noi come consiglieri non ci sentiamo in condizioni di dire che che con i sauditi non si parla”. Sala ha ammesso che la questione “è stata gestita male” e che “certamente è sotto gli occhi di tutti che è stata fatta tanta confusione“. “Le responsabilità sono di tutti anch’io non mi tolgo mai dal novero dei potenziali responsabili – ha detto – ma rimane il fatto che guardiamo avanti e vediamo se qualcosa di buono si potrà ancora ottenere, certo è che con oggi la possibilità di un ingresso nel Cda non è più all’ordine del giorno“. Infine, ha spiegato il sindaco in merito alla donazione “nel mio ruolo di presidente del Cda della Scala ho proposto e tutti hanno accettato che questi 3 milioni” depositati a favore della Scala presso un notaio milanese “vengano restituiti“, sottolineando che per una donazione di tale entità viene solitamente chiesta l’autorizzazione a chi la riceve e viene indicata una causale, mentre in questo caso non c’è stata né l’una né l’altra cosa.

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Via Padova, arrestato egiziano con divieto di dimora

La reazione dell’uomo, un egiziano di 37 anni con diversi precedenti per spaccio di stupefacenti e anche un divieto di dimora nel comune di Milano, ha costretto gli agenti della Polizia a immobilizzarlo con l’uso delle fascette. L’uomo, bloccato ieri mattina in via Arquà, vicino a via Padova, aveva infatti minacciato di tagliarsi al collo con la parte metallica di un accendino rotto e poi aveva cominciato una vera colluttazione con gli agenti. Probabilmente tornato a Milano per incontrare il figlio che vive nella zona, l’uomo è stato arrestato per minacce e resistenza a pubblico ufficiale.

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Ricercato in Germania arrestato a Porta Garibaldi

Ricercato per furti e rapine in Germania, un 22enne albanese è stato arrestato nella stazione di Milano Garibaldi durante i consueti controlli della Polfer. A riferirlo è la stessa Polfer nel rendiconto settimanale delle attività. Ieri sera gli agenti hanno notato il giovane che si muoveva in modo sospetto all’interno della stazione e lo hanno fermato, scoprendo così che portava con sé un cric per automobile, una lima ed un ‘piede di porco”. E’ risultato inoltre destinatario di un mandato di arresto europeo, emesso dalla Germania, per una serie di reati contro il patrimonio, per un valore di oltre 22 mila euro, tra gioielli e denaro e per questo è stato arrestato. Lo scorso sabato pomeriggio invece, durante i controlli in Stazione Centrale, è stata arrestata una 23enne del Gambia perché trovata in possesso di 21 bustine di cellophane con 176 gr di marijuana nascoste nella borsa e di 1665 euro in banconote di piccolo taglio, probabilmente frutto di attività di spaccio.

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