18 Settembre 2020

Il 30 Settembre 2020 è l’ultimo giorno utile per richiedere l’adesione a MoVe-In

Il 30 Settembre 2020 è l’ultimo giorno utile per richiedere l’adesione a MoVe-In da parte dei commercianti su area pubblica che vogliano usufruire della convenzione concordata tra Regione Lombardia e ANVA-Confesercenti per consentire la circolazione dei veicoli commerciali meno recenti a speciali condizioni di favore. MoVe-In è il dispositivo con cui la Regione consente ai veicoli più obsoleti – Diesel Euro 3, 2, 1 e 0, nonché Benzina Euro 0 – di continuare a transitare nonostante il blocco permanente della circolazione in vigore su gran parte del territorio lombardo tra le ore 7:30 e 19:30, dal Lunedì al Venerdì: istallando MoVe-In, questi veicoli potranno infatti usufruire di determinate soglie chilometriche annuali, entro le quali i veicoli saranno liberi di muoversi, a prescindere dall’orario, nelle aree sottoposte al blocco. Aderendo per tempo alla convenzione speciale tra ANVA-Confesercenti e Regione Lombardia, gli operatori del commercio ambulante potranno però usufruire di condizioni ancora più vantaggiose di quelle sopra descritte, posto che, in deroga a quanto ordinariamente previsto per i veicoli su cui è istallato MoVe-In: Si potrà circolare nonostante l’attivazione dei blocchi temporanei previsti in caso di alto livello d’inquinamento; Le soglie chilometriche verranno stabilite su base triennale, anziché annuale, garantendo molta più flessibilità; I veicoli speciali (autonegozi, automarket) saranno classificati in modo più generoso in termini di chilometri concessi (euro 0 equiparati a euro 2, euro 1 e 2 equiparati a euro). «Anche se il momento è difficile, invitiamo tutti i colleghi – anche quelli più incerti sul prosieguo dell’attività – ad aderire per tempo a MoVe-in per poter richiedere l’adesione alla convenzione sviluppata dalla nostra Associazione», dichiara “Franco” Francesco Sacco, portavoce di ANVA-Confesercenti Lombardia. «A differenza di quanto è avvenuto per gli Euro 4 Diesel, al momento non sono infatti previste ulteriori proroghe per i veicoli più obsoleti ed è quindi elevato il rischio di non poter più usufruire di condizioni così vantaggiose».

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L’addio di Alitalia a Malpensa fa ancora discutere

L’addio di Alitalia a Malpensa fa ancora discutere. Perché è un brutto colpo per l’economia del territorio, perché è un brutto segnale anche mediatico e perché in fondo certifica il fallimento di un aeroporto per costruire il quale è stato devastato il Parco del Ticino. Dopo decenni si conclude come molte altre grandi opere pubbliche italiane: un affare per chi ha venduto al pubblico i terreni, i materiali e quant’altro. Ma un buco nero da cui sarà difficile uscire per i territori. Intanto ripartono i confronti politici tra chi è convinto che sia colpa del governo (magari ladro per restare su argomenti retrò) e chi che è colpa della Lombardia, come se fosse uno stato autonomo. “Il Governo su Malpensa farà la sua parte ma la Regione deve iniziare a fare quello che finora non ha fatto quasi per nulla, occuparsi degli aeroporti lombardi”. Cosi’ il consigliere regionale del Pd, Samuele Astuti, replica a Emanuele Monti (Lega), che lo ha accusato di avere un “comportamento inaccettabile a danno di Malpensa”, dopo l’annuncio di Alitalia, che non volerà più sullo scalo di Malpensa dal prossimo 1 ottobre, e non sposterà i voli su Linate. “Monti – afferma Astuti – non ha affatto capito le mie parole. Ho detto chiaramente che quello di Alitalia è un bruttissimo segnale per Malpensa. Il Governo farà senza dubbio la sua parte con il piano nazionale degli aeroporti ma la Regione deve, esercitando quell’autonomia che sempre invoca, fare la sua e occuparsi degli aeroporti lombardi stilando un piano regionale strategico degli scali”. Forse la polemica tra maggiornaza e opposizione potrebbe prendere una piega positiva, con le due parti che collaborano per cercare un futuro a Malpensa. Forse.

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Le proteste 5G a Milano e il rischio elettorale

Le proteste 5G a Milano e il rischio elettorale. Come abbiamo visto anche a Milano si stanno organizzando proteste contro l’innalzamento di antenne 5G, sarebbero in altre epoche il segno del progresso e di un’Italia al passo coi tempi. Invece stanno diventando il motivo per compiere molti passi indietro: in tutta la Penisola centinaia di sindaci hanno emesso ordinanze per vietare l’installazione di ripetitori per il segnale 5G. Ci sarebbero rischi per la salute secondo loro, per gli scienziati e tecnici no, ma sappiamo che oggi in Italia pure un panettiere si sente in diritto di discutere gli esperimenti del Cern. Ma vediamo la questione dal punto di vista pratico: ad agosto i Verdi milanesi chiedono al Comune il dettaglio del progetto per la copertura con il 5G di tutta la città. La risposta di Palazzo Marino è che vuole 2500 euro: cioé i cittadini per sapere cosa sta facendo il Comune devono spendere due stipendi medi. Ora le basi per una vittoria o una grande affermazione politica di quelli che definiamo complottisti ci sono tutte: le antenne avranno una distribuzione capillare sul territorio a quanto pare, quindi tutti i quartieri ne saranno toccati. Se a questo si somma l’omertà di fatto del Comune sui dettagli, c’è tutta la carne necessaria per un barbecue di primo livello. Più di azioni su tutti i quartieri che possono essere fraintese cosa dovrebbero chiedere quelli che speculano sull’ignoranza e le ansie delle persone? Hai un fatto che le persone non capiscono e un’Amministrazione che non vuole fornire informazioni. Le proteste 5G a Milano e il rischio elettorale sono una prospettiva tutt’altro che lontana e forse non andrebbero sottovalutati. Moltissimi resteranno a casa qualche mese perché si affideranno al reddito di cittadinanza o altri sussidi campando di lavoretti in nero. Avranno dunque tempo e voglia di prestare ascolto alle sirene delle paranoie. Anche solo per sfogare la frustrazione di essere in quella situazione.

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Covid19, Azione: “Regione Lombardia non fornisce i dati completi sulle Rsa”

Covid19, Azione: “Regione Lombardia non fornisce i dati completi sulle Rsa”. Lo affermano due consiglieri regionali lombardi: “Vogliamo sapere che cosa è successo in ogni singola Rsa lombarda, ma Regione Lombardia fornisce solo i dati ‘aggregati’, ufficialmente per tutelare la reputazione professionale di ciascuna Rsa, ma il dubbio e’ che qualcuna di queste strutture abbia avuto piu’ casi di altre”. E’ quanto sostengono i consiglieri regionali Elisabetta Strada (Lombardi Civici Europeisti) e Niccolo’ Carretta (Azione), che tornano a sollecitare la Regione Lombardia a fornire i numeri completi sulle strutture sanitarie e sulle Rsa. Dati, precisano, che l’assessore al Welfare Giulio Gallera stava illustrando in commissione sanità lo scorso 9 settembre, per poi fermarsi in seguito alle indicazioni del consulente legale dell’assessorato, che di fatto ha bloccato la diffusione dei numeri relativi a ogni singola Rsa lombarda. “Ad aprile, in piena pandemia Covid-19 – spiega Strada -, ho presentato a prima firma, insieme al collega Niccolo’ Carretta, due interrogazioni all’assessore Gallera per ricevere dati e informazioni sul numero di contagi e deceduti delle Rsa e delle strutture sanitarie pubbliche o accreditate, ma sono cinque mesi che stiamo aspettando risposte”. La questione delle Rsa lombarde, dove si sono concentrati la maggior parte dei decessi durante l’emergenza, sembrava chiusa, invece viene riaperta dai due consiglieri. Ora vedremo come risponderà Giulio Gallera all’attacco dei due centristi, perché è da qualche tempo che l’assessore al Welfare ha prudentemente scelto una linea di minor esposizione mediatica: l’assalto alla Lega e alla Lombardia è tutto meno che finito, quindi per quanto possibile meglio tenersi lontani dal centro del bombardamento.

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Torna la rassegna teatrale dedicata ai ragazzi

Riprende, dopo la sospensione dovuta all’emergenza sanitaria, “Monumentale 4 kids”, la rassegna di spettacoli teatrali gratuiti per ragazzi dagli 8 ai 13 anni all’interno del Cimitero Monumentale. L’iniziativa è promossa dal Comune di Milano e realizzata da Fondazione Milano, che da tempo collabora per la valorizzazione culturale del Cimitero Monumentale attraverso gli appuntamenti domenicali gratuiti della rassegna “Museo a cielo aperto”. In tre giornate – sabato 19 settembre, sabato 3 ottobre, sabato 17 ottobre – si susseguiranno cinque appuntamenti gratuiti con due spettacoli scritti ad hoc e interpretati da diplomati della Civica scuola di teatro Paolo Grassi con i musicisti della Civica scuola di musica Claudio Abbado: protagonisti lo spirito creativo di Bruno Munari e l’opera immortale di Alessandro Manzoni. Il progetto sceglie il linguaggio del teatro per avvicinare i più giovani a un luogo ricco di arte e memoria, che nel 2019 ha accolto tra i suoi viali alberati oltre 100mila visitatori. “Monumentale 4 kids” mette in scena le storie dei personaggi che hanno fatto grande Milano, molti dei quali sepolti e ricordati al Cimitero Monumentale, e le cui storie aspettano solo di essere raccontate. Il primo appuntamento è sabato 19 settembre alle ore 11:30 e alle ore 15 con lo spettacolo “Tutto ciò che prima non c’era” di Luca Rodella con Paola Campaner, Giuseppe Palasciano e musiche di Roberto Dibitonto. Grazie allo spirito creativo di Bruno Munari scopriamo come anche un mondo ultraterreno sia tutto da creare, in un viaggio fantastico tra le tombe del Monumentale, tra musica, colori, forme e scarabocchi. I ragazzi saranno condotti in un aldilà tutto da immaginare e inventare, perché fantasia è tutto ciò che prima non c’era anche se irrealizzabile. Lo spettacolo sarà replicato sabato 17 ottobre alle 11:30 e alle ore 15. Sabato 3 ottobre alle ore 15 andrà invece in scena lo spettacolo “Oserei dire: provvidenziale!” di Luca Rodella con Giuseppe Palasciano, Sara Zanobbio e musiche di Roberto Dibitonto. Due istrioni del Seicento irrompono in scena a suon di versi: lui sanguigno e prepotente, lei cauta e di lui innamorata. L’impresa impossibile è creare un’opera immortale, che narri l’Italia degli umili e oppressi, coi suoi paesaggi colmi di speranze e timor di Dio, e poi ancora le crisi, le pestilenze, le ottusità popolari, qualche virtù… Un assaggio dei Promessi Sposi di Manzoni in chiave leggera e divertente. Tutti gli eventi si svolgeranno nel rispetto dei protocolli di sicurezza e saranno confermati anche in caso di pioggia. L’ingresso agli spettacoli è gratuito con prenotazione obbligatoria. Dato il numero limitato di posti disponibili si accetta la prenotazione di un solo accompagnatore per ogni bambino. Per le prenotazioni del primo appuntamento di sabato 19 settembre: https://monumentale4kids-19sett2020.eventbrite.it/

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Partiti i lavori per il parco pubblico di Porta Vittoria

Porta Vittoria volta pagina. Sono partiti ieri i lavori per la realizzazione del nuovo parco pubblico, attesissimo dal quartiere e simbolo di un piano urbanistico che dopo le lunghe vicende giudiziarie sarà finalmente portato a compimento. Dopo le bonifiche, entra quindi nel vivo la fase operativa che entro la primavera del 2021 porterà una nuova area verde in continuità con largo Marinai d’Italia, nell’ambito del Programma integrato di intervento (PII) per la riqualificazione delle aree dell’ex scalo ferroviario di Porta Vittoria che si estendono tra viale Umbria, via Monte Ortigara e viale Molise in capo a Prelios SGR S.p.A.. Nel mese di settembre si provvederà alla demolizione delle strutture tecniche presenti e agli interventi di completamento della bonifica di una porzione del parco, per poi procedere, dalla seconda metà di ottobre, alla modellazione altimetrica dei terreni, alla realizzazione dei lavori impiantistici interrati e successivamente alla stesa dei terreni di coltivo, necessari per la piantumazione di arbusti, alberature e prato, oltre alla realizzazione di camminamenti, aree per il gioco e per il relax. Il parco, che si estenderà per circa 40.000 m2, rientra tra gli interventi di urbanizzazione previsti dal PII, che prevede anche la realizzazione di edifici a destinazione residenziale, il cui completamento è previsto entro giugno 2021, e direzionale, oltre a strutture ricettive e commerciali (esercizi di vicinato e di media struttura) per un dimensionamento complessivo pari a 44.000 metri quadrati di SLP. È inoltre prevista la realizzazione di un centro sportivo nell’area oltre viale Molise a servizio del quartiere.

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