22 Giugno 2022

De Corato: tram arcobaleno, ma nessuna condanna per atti blasfemi e ignorata sicurezza trasporti

“Da oggi circola per le vie di Milano, in vista del Pride del 2 luglio, un tram arcobaleno. Siamo passati dai calzini arcobaleno del Sindaco Sala al tram”, commenta così l’iniziativa di realizzare un tram, in circolazione da oggi, con i colori dell’arcobaleno in occasione del pride 2022, l’assessore di Regione Lombardia alla Sicurezza, Riccardo De Corato.  “Nel frattempo, il sindacato Orsa denuncia le violenze che avvengono sui mezzi pubblici ai danni di dipendenti Atm. Il sindacato, infatti, segnala due aggressioni da far west avvenute nei giorni scorsi quando, sono state assaltate due cabine, con i vetri in frantumi, spaccati a pugni, e il terrore di chi vi stava all’interno. Uno alla fermata di Porta Venezia e l’altro nel mezzanino di Amendola Fiera, sulla linea Rossa. Ed afferma, lanciando un grido d’aiuto, che: “Ormai i mezzi pubblici, i capolinea, le stazioni, sono diventati i luoghi prescelti per sfogare la propria rabbia incontrollata, la violenza gratuita contro chi in quel momento sta svolgendo un servizio pubblico, con offese, minacce, spintoni, pugni, sputi, sino alle aggressioni. Vi è l’urgenza di un progetto serio, un investimento sulla sicurezza che oggi drammaticamente manca, urge un intervento immediato non bisogna aspettare che capiti il peggio, per poi intervenire, come spesso accade nel nostro paese””.  “Vedere che ATM sia così sensibile ai diritti della comunità gay fa storcere il naso a tutti i lavoratori dell’azienda che da anni, inascoltati, chiedono più sicurezza sui mezzi. Evidentemente non vale la pena fare una campagna mediatica di sensibilizzazione a tutela dei propri dipendenti picchiati, insultati e irrisi ogni giorno. Anche il Comune, pronto a parlare di arcobaleni, su tutto ciò, come al solito, tace. Ma dove sono finiti i vigili del Nucleo Tutela Trasporto Pubblico? È necessario riportare alla piena efficienza questo nucleo che col cdx al governo della città era composto da 50 persone su 4 turni e poi ha visto l’organico falcidiato dalle giunte di centrosinistra”. “È evidente, sempre più, che per il centrosinistra parlare di famiglia e fare pubblicità su di essa porta meno voti che parlare di LGBTQ+. Probabilmente vale lo stesso anche per i 12 Consiglieri Regionali della maggioranza che hanno dato il loro voto favorevole al Pirellone arcobaleno, danneggiando l’immagine del centrodestra coeso. Coerentemente con la loro idea, dovrebbero esprimerla anche apertamente, non solo tramite voto segreto, in modo che se ne possa anche discutere. Non va più di moda parlare di famiglia o dei diritti negati ancora alle donne, per quelli basta una giornata o una panchina e poi stop. La sinistra ha trovato il filone d’oro e su questo continua a marciare: fermata della metro arcobaleno, guai parlare e dire che in Via Lecco la comunità gay disturba i sonni dei poveri residenti, si potrebbe essere tacciati di omofobia.  Su quanto avvenuto a Cremona, dove si è realizzata la più bassa blasfemia contro la statua della Madonna, nessuna nota di censura e l’omofobia del mondo islamico a Milano per Sala & Co e tabù. Se ascoltassero le persone aggredite in via Lecco scoprirebbero che la maggior parte delle volte sono proprio i nordafricani a prendersela con loro usando le parole peggiori riguardanti la loro sessualità. Non saranno di certo un tram o un palazzo colorato a sensibilizzare su questo tema”, conclude De Corato. 

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Consiglio Comunale: Marcora subentra a Feltri

Vittorio Feltri lascia ufficialmente il Consiglio comunale. Il giornalista, eletto nelle file di Fratelli d’Italia alle elezioni amministrative dello scorso ottobre, a quanto si apprende ha presentato in mattinata le sue dimissioni da consigliere, che hanno effetto immediato, all’ufficio di presidenza. Adesso prenderanno il via le procedure per la delibera di surroga di Feltri a cui dovrebbe subentrare Enrico Marcora. La surroga dovrebbe avvenire in una delle sedute del Consiglio della prossima settimana, forse giovedì. Era stato lo stesso Feltri lo scorso 2 maggio ad annunciare che si sarebbe dimesso da consigliere comunale per motivi di salute. ANSA

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Si fingono acquirenti e rubano topazi

La compravendita di pietre preziose con due persone conosciute su Instagram si è trasformata in un furto milionario per un commerciante 47enne di origini americane. I tre si sono dati appuntamento la scorsa notte in un albergo in zona Certosa. Sul tavolo della hall due topazi, del valore di un milione di euro, spariti quando il commerciante si è allontanato per prendere una terza pietra da mostrare ai potenziali acquirenti, fuggiti con la valigetta piena di soldi che dovevano servire all’acquisto. La polizia, intervenuta dopo l’allarme dello statunitense, indaga per identificare e rintracciare gli autori del furto.

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“Io lavoro all’Asilo Mariuccia” – un’esperienza di teatro partecipato per gli educatori, per riprendere consapevolezza del proprio io.

“Io lavoro all’Asilo Mariuccia” – un’esperienza di teatro partecipato per gli educatori, per riprendere consapevolezza del proprio io. “La cosa più bella e quando ho modo di andare a trovare le mamme a casa loro dopo le dimissioni. È un caffè bevuto a casa loro. È un brindisi alla riuscita loro e nostra. È il preludio di un legame fatto di foto che si guardano con stupore, di telefonate fatte alle feste comandate, di altri e nuovi traguardi conquistati” Guardare al proprio lavoro, a cosa davvero significhi il mestiere della cura dell’altro, dell’attenzione verso i più fragili è per l’educatore di comunità un nodo imprescindibile. L’educatore, e più in generale colui che lavora nelle professioni d’aiuto, non è un lavoratore come tutti gli altri. Egli produce un bene intangibile ma al contempo fortissimo. Sanare le ferite dell’animo attraverso la relazione quotidiana, riallacciare nodi, sostenere gli ospiti nelle loro competenze, anche quelle che pensano di aver perso o di non avere mai avuto. Un percorso difficile che scava nell’animo degli ospiti che, a volte, crea tensione, che lascia il segno anche nel profondo dell’educatore. Non lasciamo mai andare via del tutto le persone con cui abbiamo lavorato. Restano sempre dentro di noi e, a volte, senza un vero motivo, qualcosa riaffiora. Tutto questo magma di idee, ricordi, sogni, speranze, paure… è diventato, per i Nostri educatori, materiale di formazione. Un percorso reso possibile dalla grande esperienza di un Maestro d’eccezione, Mimmo Sorrentino, docente di Teatro Partecipato presso la scuola Paolo Grassi di Milano, conduttore di stage di alta formazione e laboratori rivolti alle fasce deboli della popolazione e nei contesti di aiuto, autore di svariati testi tra cui “Che tutto sia bene” presentato durante la rassegna Book City. Il percorso di teatro partecipato mira a fare emergere strumenti di conoscenza di se stesso nell’educatore per arrivare alla consapevolezza delle proprie emozioni e di quanto esse incidano sulla relazione con le persone di cui si occupa. Gli educatori coinvolti nel percorso sono stati condotti attraverso un viaggio che li ha portati a indagare sui loro vissuti, sui momenti più forti della loro esperienza lavorativa, fino alla messa in scena di un’elaborazione di questi sentimenti che, all’interno del meccanismo della drammatizzazione diventano paradigma del “mestiere dell’educare” e “dell’essere educatore” In una atmosfera densa di sentimenti ed emozione gli educatori hanno portato in scena lo spettacolo ideato insieme la sera del 9 giugno nel giardino della nostra sede di via Nicolò Jommelli. Attraverso la sapiente regia di Mimmo Sorrentino gli educatori hanno narrato il vivere quotidiano della comunità ma anche i sentimenti di gioia, soddisfazione, rabbia e frustrazione che emergono fortemente in chi ora dopo ora, giorno dopo giorno si accosta alla vita degli Altri. Perché educare significa anche mettere in gioco la propria vita: perché non esiste nel rapporto educativo un “Dentro” e un “Fuori”, tutto si mischia, tutto entra nel gioco delle parti di quel palcoscenico che è la vita. “Lavoro all’asilo Mariuccia dal 2006. Allora avevo ventiquattro anni. Nel mio primo mese di servizio ho lavorato sempre nel turno di notte con il compito di monitorare una ragazza che spesso rientrava in comunità ubriaca o in forte stato di alterazione. Aveva provato a gettarsi dal balcone e sfondare una porta a vetri. Così passavo la notta nella stanza a fianca con la porta aperta, smontavo alle nove del mattino, tornavo a casa a dormire e, al risveglio, ritornavo in comunità. Così per un mese […]. Durante quel mese la ragazza non diede grandi problemi, mi ricordo che mi sentivo felice” “Data di assunzione 1/10/1996Una mamma con quattro bambini resta incinta mentre è in comunità. Il bambino nasce, la madre è in grado solo di dargli il biberon all’interno della carrozzina, senza mai prenderlo in braccio e lo cambia solo quando se ne ricorda. Inizia il maternage da parte di tutti noi educatori, Io sono appena rientrata da un periodo di malattia, ero incinta, ho avuto un aborto spontaneo. Dopo sei mesi si decide per l’adozione di entrambi i bambini. […] a me il compito di accompagnare il neonato in comunità […]” Un grande grazie a tutti gli educatori delle nostre comunità che hanno saputo mettersi in gioco e che ci hanno regalato una serata di intensa emozione e bellezza. Che hanno dedicato tempo e passione, limitando anche il loro poco tempo libero per fare sì che questo progetto diventasse realtà. Il teatro è un luogo sacro, dove la vita, la memoria e il sentimento si incontrano. L’educazione è un mestiere unico, incredibile, difficile e meraviglioso. L’unione delle due cose dona sensazioni indescrivibili e immense. Le riprese, ad opera del regista e sceneggiatore Bruno Oliviero (fresco di David di Donatello per la sceneggiatura del film Ariaferma), diventeranno un film che verrà presentato al 120° anniversario della Fondazione Asilo Mariuccia.

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Tutti i nomi del premio ‘Volti della metropoli’

Tutti i nomi del premio ‘Volti della metropoli’. Marilisa D’Amico, docente di Diritto costituzionale all’ Università degli Studi di Milano, Giuseppe Guzzetti, presidente emerito di Fondazione Cariplo, Gianna Martinengo, fondatrice dell’associazione ‘Donne e Tecnologie’, il giornalista e scrittore Filippo Grassia, la pittrice Patrizia Comand, la scrittrice Giovanna Ferrante e l’astrofisica Simonetta Di Pippo. Sono queste le sette personalità che hanno vinto il premio ‘Volti della metropoli’. Il riconoscimento sarà consegnato venerdì alle 10,30 a Palazzo Marino, sede del Comune di Milano. Il riconoscimento, istituito dall’Associazione Regionale dei Pugliesi di Milano in collaborazione con la presidenza del Consiglio comunale del capoluogo, raffigura simbolicamente una sfera frastagliata con “i vari volti delle eccellenze della città e la loro pluralità”. “Questo riconoscimento – afferma il presidente dell’Associazione Regionale dei Pugliesi, il generale Camillo de Milato – torna dopo un anno di stop imposto dalla pandemia ed è dedicato dalla più numerosa comunità cittadina, quella pugliese, alle eccellenze milanesi e lombarde che hanno costruito e reso grande la Milano di oggi e che sono in grado, con la loro genialità e dedizione, di disegnare quella del futuro nel segno dell’accoglienza, della solidarietà e dell’innovazione”. “È un piacere per l’amministrazione ospitare nuovamente a Palazzo Marino ‘Volti della metropoli’ e l’Associazione regionale dei pugliesi di Milano – sottolinea la presidente del Consiglio comunale, Elena Buscemi – l’attivismo e il senso civico dell’associazione e del suo presidente de Milato, la sensibilità e l’attenzione dimostrate per la città e per l’impegno dei cittadini sono una testimonianza di grande amore per Milano”. (ANSA).

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De Corato: dove sono i 250 agenti promessi dalla Lamorgese a Febbraio

“Sono arrivati a Milano i 255 agenti a rinforzo delle forze dell’ordine promessi il 7 febbraio scorso dal Ministro Luciana Lamorgese?”, domanda l’assessore regionale alla sicurezza, immigrazione e polizia locale, Riccardo De Corato, in merito all’aumento del contingente delle forze dell’ordine nel capoluogo lombardo. “In quella occasione il Ministro degli interni disse: “La linea che ci siamo dati è che gli uomini che arriveranno dovranno vedersi in strada”. Ad oggi molti cittadini che incontro mi chiedono se almeno io li abbia visti. Sarebbe interessante sapere quanti uomini delle forze dell’ordine dal 7 febbraio ad oggi sono andati in pensione e quanti sono stati avvicendati. Lo stesso SIULP, sindacato della Polizia di Stato, al loro 9° convegno aveva denunciato la carenza endemica di organico. Oggi il Sottosegretario all’Interno, Molteni, plaude l’emendamento in commissione al Senato che prevedrebbe nuove assunzioni di Polizia e Vigili del Fuoco, ma quelle già promesse che fine hanno fatto?   Una cosa è certa: da quell’annuncio a Milano non è cambiato nulla, i milanesi si sentono sempre più insicuri e ogni giorno vengono denunciati rapine, furti ed aggressioni. La banda delle ladre bosniache in metropolitana ormai è una barzelletta a livello mondiale, chi prende la metro ha il terrore di incontrarle. Vige sui mezzi ATM l’impunità diffusa a discapito dei lavoratori e dei passeggeri. Dopo i 6 sgomberi in via Bolla- aggiunge l’assessore- i residenti di quel quartiere speravano fosse l’inizio di una stagione di ripristino della legalità, invece hanno il timore, da me condiviso, che quello sia stato un episodio sporadico in risposta alla rissa avvenuta la settimana precedente. Appartamenti occupati abusivamente, roulotte in tutta la zona e allacciamenti abusivi continuano ad esistere. Regione ha stanziato 33milioni per via Bolla, dei quali 261mila per lo sgombero delle 106 famiglie nomadi abusive. Ma è inutile girarci intorno: quei soldi rimarranno dove sono se non si cacciano gli occupanti abusivi”, conclude De Corato.

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