22 Novembre 2019

Explora grazie ai Big Data “scopre” il turismo meneghino

Explora grazie ai Bid Data “scopre” il turismo meneghino. Misurazione in tempo reale delle presenze turistiche, market intelligence e profilazione del viaggiatore “tipo” in Lombardia, sono questi i dati a disposizione di Explora, la DMO di Regione Lombardia e del sistema camerale lombardo, e Unioncamere Lombardia derivanti dall’utilizzo in via sperimentale dei Big Data forniti da TIM, sulla base degli accessi alla propria rete mobile rilevati sul territorio regionale. “Quello che presentiamo oggi è il risultato di un progetto molto innovativo che ha lo scopo di rendere disponibili agli operatori dati statistici in “real time”, ed addirittura dati previsionali, nel settore turistico, comparto che vede la Lombardia ai primi posti a livello Italiano” – dichiara il Presidente di Explora, Giorgio Rapari. “Le analisi dei dati per una vera e propria “market intelligence” sono la nuova frontiera per accompagnare la promozione turistica” – ha dichiarato il Presidente di Unioncamere Lombardia Gian Domenico Auricchio.  “Oggi condividiamo i primi risultati di una sperimentazione innovativa, che contiamo di approfondire nei prossimi anni per poter mettere a disposizione degli operatori e delle istituzioni analisi corrette, tempestive e dettagliate basate su dati reali. Gli operatori della ricettività devono poter conoscere prima possibile le dinamiche di mercato. In questo comparto le decisioni dei turisti si fanno in pochi secondi e nell’arco di poco tempo possono verificarsi cambiamenti enormi nelle scelte e nei comportamenti dei clienti, che le aziende devono poter affrontare e gestire adeguatamente e questo progetto va proprio in questa direzione”. L’analisi, condotta con il supporto scientifico del Centro sullo Sviluppo dei Territori e dei Settori della LIUC Business School, consente di descrivere nel dettaglio e in tempo reale i fenomeni turistici in Regione, e di poter modulare i servizi e l’offerta turistica lombarda in base alle effettive esigenze dei visitatori. I risultati dell’analisi: Misurazione delle presenze turistiche e attrattività dell’evento in tempo reale. Attraverso il sistema di TIM – basato su dati anonimi e aggregati, raccolti nel rispetto della normativa della privacy – è possibile ottenere un dato in tempo reale grazie al continuo aggiornamento di 15 minuti in 15 minuti. Questo consente anche di testare l’effettiva attrattività di un evento mentre è ancora in corso o nel periodo immediatamente successivo alla sua conclusione. Ad esempio, dalla ricerca si evince che sabato 13 aprile, data conclusiva del Salone del Mobile, le presenze turistiche in Lombardia hanno superato del 10,5% la media mensile, già di per sé elevata in quanto in coincidenza della Pasqua, storicamente molto attrattiva. La misurazione delle presenze in tempo reale offre anche la possibilità di disporre dei consuntivi di flusso stagionali, trimestrali o annuali, in corrispondenza con la scadenza del periodo o addirittura di produrre proiezioni, seppur di breve termine. Grazie a questo approccio, per quanto si tratti di elaborazioni ancora provvisorie, è possibile oggi stimare, come consuntivo 2019, una crescita degli arrivi turistici in Lombardia compresa tra il 5,0% e il 5,5% e un incremento delle presenze turistiche racchiuso nella forbice 4,5%-5,0%. Market intelligence. Questo innovativo sistema consente di estrapolare numerose informazioni preziose per gli operatori del settore, in una prospettiva vicina a quella della Market Intelligence, diventando fattore abilitante per la progettazione di azioni di comunicazione mirate e di campagne di pricing. I dati analizzati mostrano ad esempio che la proposta turistica lombarda attrae flussi di visitatori più sostenuti nella prima metà di ogni mese, e che la finestra temporale compresa tra il 13 e il 15 del mese è in assoluto quella più “popolata” di turisti. Inoltre, accanto al tradizionale weekend (in cima alle preferenze dei turisti), il giovedì è il giorno feriale caratterizzato sistematicamente da un significativo picco. Interessante anche il dato sulle presenze turistiche giornaliero il cui picco si posiziona nella fascia oraria compresa tra le 15:00 e le 17:00 consente ad esempio di adeguare frequenza e capacità di carico dei trasporti pubblici urbani e interurbani in maniera commisurata. La profilazione del turista. Attraverso l’analisi dei dati TIM è possibile classificare i visitatori di Regione Lombardia in base alla macro-provenienza, distinguendo tra visitatori infraregionali, extraregionali italiani e stranieri, oltre che a fornire dettagli sulla singola regione o provincia italiana o il Paese estero di provenienza. In aggiunta, analizzando i dati scopriamo che la distribuzione per fasce d’età premia le categorie più mature (over 50 anni) e che il fenomeno è particolarmente marcato durante i periodi di fruizione di tipo leisure (la decade centrale di agosto, il periodo delle festività natalizie). Infine, ulteriori sviluppi di questo approccio consentiranno di dettagliare le analisi su scala provinciale e micro territoriale e successivamente anche di poterne valutare le dinamiche temporali con un orizzonte di riferimento che superi gli ultimi 365 giorni precedenti all’ultimo dato disponibile.

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Confindustria e Microsoft insieme per l’accelerazione digitale

Confindustria e Microsoft insieme per l’accelerazione digitale. Confindustria e Microsoft annunciano un nuovo accordo di collaborazione che fa leva sulla sinergia tra il progetto di formazione e accelerazione digitale di Microsoft Ambizione Italia e la rete di Digital Innovation Hub costituita da Confindustria sul territorio in linea con il Piano Impresa 4.0. Obiettivo condiviso è quello di supportare la trasformazione digitale del sistema economico italiano, contribuendo alla diffusione di un’utile cultura digitale e offrendo concrete opportunità di formazione alle aziende del Paese. L’impegno di Confindustria e Microsoft nell’ambito di questa nuova partnership si rivolge in particolare alle PMI, che costituiscono oltre il 99% del tessuto economico italiano e che acquisendo opportune competenze possono sfruttare al meglio le potenzialità offerte dal digitale per crescere, contribuendo alla competitività del Paese. Confindustria e Microsoft avvieranno quindi un piano di formazione congiunto per diffondere la conoscenza degli strumenti digitali e aiutare le piccole e medie realtà a cogliere le opportunità offerte da Cloud Computing, Artificial Intelligence e dalle tecnologie abilitanti incluse nel Piano Impresa 4.0. A partire dalle esigenze riscontrate sul territorio Confindustria coordinerà le attività dei Digital Innovation Hub integrando le proposte formative di Microsoft, che metterà a disposizione i propri esperti e le proprie piattaforme di e-learning per erogare formazione ad hoc accompagnando le PMI alla scoperta dei nuovi trend digitali. In particolare le aziende potranno accedere alla piattaforma Microsoft Learn e all’AI Business School di Microsoft, due esperienze formative consolidate che consentiranno di personalizzare il proprio programma di apprendimento scegliendo i corsi in base alle necessità, al livello di conoscenza dei temi e all’industry di appartenenza, con la possibilità di ottenere anche certificazioni utili sul mercato. In questo modo imprenditori e professionisti del territorio avranno l’opportunità di seguire molteplici corsi su Cloud Computing e Artificial Intelligence, approfondendo i risvolti applicativi in diversi settori – dal manufacturing al retail al finance – e acquisendo nozioni di business ma anche competenze pratiche su come sviluppare Bot e App intelligenti a supporto della crescita. Parte integrate della formazione verterà sul knowledge sharing e sulla condivisione di casi concreti di trasformazione digitale, che possano mostrare i vantaggi tangibili delle nuove tecnologie e ispirare le PMI. A tal fine Microsoft condividerà esperienze virtuose, avvalendosi anche della collaborazione con il proprio ecosistema di oltre 10.000 Partner sul territorio che potranno mettere a disposizione la propria expertise dettagliando scenari applicativi nell’ambito dei Digital Innovation Hub. Tra gli strumenti per valorizzare e mettere a fattor comune le eccellenze, Microsoft porta in dote il nuovo eBook “Ambizione Italia per le PMI: storie di innovazione digitale e Made-in-Italy”, un progetto sviluppato in collaborazione con alcuni Partner strategici – Code Architects, Gruppo Sistema, HUDi, Si-Net, Var Group, Zerouno Informatica e Welol Next – con l’obiettivo di supportare l’innovazione delle piccole e medie realtà del Paese, grazie alla condivisione di buone pratiche per il diffondersi di una cultura digitale funzionale alla crescita. “Siamo orgogliosi di fare squadra con Confindustria e di arricchire con questa collaborazione Ambizione Italia, il nostro progetto di ecosistema per accelerare la trasformazione digitale in Italia, con cui in un anno abbiamo già formato oltre 500.000 persone, in particolare studenti e docenti per offrire loro un futuro di innovazione. Un particolare punto di attenzione lo meritano le PMI e per questo abbiamo dato vita al progetto Ambizione Italia per le PMI, che capitalizza il costante impegno di Microsoft per accompagnare le piccole e medie realtà del Paese verso l’innovazione, puntando su formazione e knowledge sharing”, ha commentato Silvia Candiani, Amministratore Delegato di Microsoft Italia. “La crescita del fatturato delle aziende che adotteranno tecnologie di AI sarà di 2,8 punti percentuali più alta rispetto alla media delle aziende nel settore e l’impatto dell’AI pari a 570 miliardi di euro di fatturato al 2030*. Le opportunità sono enormi quindi e le PMI italiane non possono restare indietro: sono leader in Europa per numero di attività, fatturato, valore aggiunto e occupati e devono essere accompagnate alla scoperta delle nuove tecnologie digitali con opportuni strumenti di formazione e condivisione delle best practice. Da questo dipende la competitività dell’intero Paese”. “L’accordo con Microsoft – ha detto Giulio Pedrollo, vicepresidente di Confindustria per la Politica Industriale – rappresenta un tassello importante nel lavoro che Confindustria porta avanti per facilitare l’attività dei Digital Innovation Hub, creando un network di soggetti che possono offrire competenze e formazione alle imprese. I DIH di Confindustria infatti svolgono un’azione capillare sul territorio per coinvolgere le imprese in attività di sensibilizzazione, di valutazione della maturità digitale e di orientamento verso l’ecosistema dell’innovazione. In questo ecosistema Microsoft rappresenta senza dubbio un partner rilevante che può fornire un valido supporto alle imprese che vogliono intraprendere percorsi di digitalizzazione del proprio processo produttivo”.   ALCUNI CASI VIRTUOSI AL CENTRO DELL’E-BOOK: CIACCI PICCOLOMINI D’ARAGONA, MARIANI E MICYS COMPANY  Il nuovo eBook “Ambizione Italia per le PMI: storie di innovazione digitale e Made-in-Italy” presentato oggi da Microsoft delinea un viaggio lungo lo Stivale, ove non mancano esempi di aziende che grazie al Cloud Computing e alle nuove tecnologie hanno ripensato il loro modo di lavorare per aumentare produttività e collaborazione in piena sicurezza, per modernizzare i processi, per migliorare le interazioni con i clienti e per supportare in modo efficace lo sviluppo di prodotti e servizi, ottenendo un vantaggio competitivo. Microsoft ha lavorato a stretto contatto con i propri partner per intercettare e valorizzare queste storie di trasformazione in cui la tradizione e l’artigianalità si fondono con il digitale per dar luogo a innovazione e crescita. La raccolta include l’esperienza di: Alfagomma, Astigiana Gomme, Ciacci Piccolomini D’Aragona, Gruppo Cantelli, Gruppo Francesco Massa, Hibourama, Mariani, Micys Company e Opera, aziende attive in settori diversi, che grazie al Cloud Computing stanno affrontando con successo le sfide di business. Tre casi emblematici in Toscana, Trentino Alto Adige e Lombardia: Ciacci Piccolomini d’Aragona, storica cantina toscana produttrice di Brunello di Montalcino, ha dato avvio a un processo d’innovazione che fa leva sul cloud di Microsoft per potenziare la produttività individuale e innovare le modalità di collaborazione dei dipendenti, consentendo loro di lavorare al meglio, senza interruzioni, anche in mobilità. L’80% del fatturato dell’azienda proviene dall’estero e i commerciali sono spesso in viaggio, necessitando di accedere alle informazioni e poter proseguire il proprio lavoro ovunque e in qualsiasi momento. Grazie al supporto del partner

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Il prezzo della Grande Crisi

di Roberto Napoletano, Direttore del Quotidiano del Sud e l’Altravocedell’Italia – In questo Paese cialtrone può accadere che il costo dell’austerità delle due Grandi Crisi, prima Finanziaria poi Sovrana, lo paghi interamente una parte del Paese, quella sicuramente più bisognosa, e che tutto ciò avvenga nel silenzio generale interrotto solo da compiaciute e ripetute lezioni di biasimo dei ricchi avvantaggiati nei confronti dei poveri derubati. Oggi, cari lettori, compiamo la seconda operazione verità. Quanti di voi sanno che, dal 2008 al 2012, le cosiddette “misure di stabilizzazione della finanza pubblica” del governo della Repubblica Italiana sono state assunte tagliando brutalmente 22,3 miliardi di euro interamente destinati al Mezzogiorno dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione? Avreste mai creduto che il costo dell’austerità per un Paese in balìa della speculazione finanziaria e di una pesante crisi di credibilità potesse essere messo tutto sul conto delle popolazioni meridionali? Che si avesse l’ardire di proteggere viceversa i ricchi con risorse straordinarie per la Cassa integrazione a loro volta sottratte dalla quota di cofinanziamento dei fondi strutturali europei 2007/2013 anch’essi destinati dall’Europa non all’Italia ma alle sue regioni meridionali? Siamo senza parole. I fondi ordinari per il Sud sono diventati negli anni di pre-default il bancomat dello Stato e quelli cosiddetti straordinari la cassa sociale per le crisi industriali del Nord. È avvenuto con tre distinte delibere (112/2008, 1/2011, 6/2012) del Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE) approvate con l’esclusiva motivazione di maggiori esigenze di controllo della finanza pubblica. Per capirci: si sono tolti in rapida sequenza 22,3 miliardi alla spesa per incentivi e investimenti pubblici destinata alle regioni meridionali per soddisfare ragioni generali di rigore (riguardano il Nord e il Sud del Paese) lasciando che circolasse la favola del Mezzogiorno incapace di utilizzare le risorse ordinarie e comunitarie disponibili (in realtà decimate) e continuando a trasferire decine e decine di miliardi non dovuti di spesa pubblica sociale alle regioni ricche con il trucco della Spesa Storica (prima operazione verità: ballano 60 miliardi) ugualmente sottratte alle regioni meridionali. Non è vero che il Mezzogiorno non sa spendere e il Nord sì, o meglio è vero in misura minore di quel che si crede e non sempre. Ciò che è prevalentemente successo è altro: quelle risorse sono state brutalmente tagliate. È una storia che amaramente si ripete: si continua a sventolare in tutti i talk qualche documento contabile con cui si accredita che lo Stato ha messo 40/50 miliardi sulla spesa per il Mezzogiorno ma questo Mezzogiorno non sa cogliere l’opportunità, non è capace di fare progetti. Bene, si confonde la competenza con la cassa: per cui nell’anno 2020 sono 6,9 miliardi di competenza e 1,7 di cassa che deve, a sua volta, coprire il rifinanziamento del credito d’imposta al Sud. Siamo alle briciole delle briciole accompagnate dalla solita litania: ci sono 40/50 miliardi e non li sanno spendere. Intendiamoci: se a livello centrale o locale fossero capaci di spendere qualcosa in più la Ragioneria dovrebbe mettere all’incasso, ma state tranquilli che la volontà politica che si è impegnata a rispettare i parametri collegati alla cassa non alla competenza troverebbe mille stratagemmi per mettere in difficoltà anche la squadra dei migliori tecnici che il nostro Paese può mandare in campo. Che sono proprio quelli della Ragioneria e del Tesoro.  Non smetteremo mai di chiedere una struttura snella a livello centrale che si metta al servizio di Regioni e Comuni per fare infrastrutture di sviluppo. Sia chiaro, però, a tutti che il muro che dovrà scavalcare non è quello medio-alto dei buoni progetti ma quello altissimo di una volontà politica che si è abituata da vent’anni a togliere investimenti pubblici al Sud per regalare cassa integrazione al Nord, soddisfare le pretese dei produttori del latte, degli obbligazionisti veneti e di alluvionati vari, sistemare gli amici degli amici nel coacervo di enti pubblici proliferati con la spesa facile. Tutti sempre regolarmente collocati nelle regioni ricche. Senza condividere la doppia operazione verità l’Italia non uscirà mai dal cialtronismo imperante. I furbi continueranno a fare i furbi, ma un bel giorno scopriranno che tanta astuzia ha reso poveri anche loro.

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Flash mob sardine a Napoli  il 30 novembre

di Biagio Maimone – Flash mob sardine a Napoli  il 30 novembre. Movimento Sudisti: “Anche Sud Italia si mobiliti contro l’odio sociale e il totalitarismo”. Invitiamo il popolo del Sud, ogni volta che Matteo Salvini o altri personaggi politici sfoggiano linguaggi autoritari, a manifestare pacificamente e a sventolare bandiere azzurre . “Il Sud  Italia non può essere invaso da chi vuole sottometterlo socialmente ed economicamente” –  ha dichiarato uno dei fondatori del Movimento dei Sudisti Italiani ed ha affermato altresì: “Siamo pronti a fronteggiare chi, ormai da molti anni, ci umilia definendoci poveri “terroncelli” da offendere. Da anni subiamo la malversazione da parte di chi ci ha sottomessi e vuole i nostri voti per governare. Non ci piegheremo più a logiche discriminatorie e di divisionismo sociale. Non ci piegheremo a nuove dittature. In Italia, a causa dei cosiddetti sovranisti, stiamo scadendo  nell’oscurantismo della ragione. Non abbiamo bisogno di essere difesi dalla Lega, sappiamo difenderci da soli. Il Sud non deve più essere terra di conquista da parte di nessuno, in quanto sente il dovere di risorgere con la guida di una nuova classe politica capace di  accogliere realmente le sue istanze. Siamo contro la povertà economica e morale, entrambe facce della stessa medaglia.  La democrazia deve prevalere sull’oltranzismo e sullo squadrismo. Vogliamo essere un popolo emancipato e democratico, innamorato della giustizia e della verità, dell’accoglienza, del valore sacro dell’essere umano e del progresso che ingloba e non esclude.  Da giornalisti e pseudo economisti che imbrattano pagine di giornali con affermazioni supponenti e classiste non accettiamo lezioni vita.  Il Sud Italia ha menti evolute in grado di governare ogni ambito della realtà ed in grado di creare nuovi processi  economici che diano  benessere ad ogni cittadino , perché sorretti dall’amore e, come è noto, l’amore è diffusivo, ossia si espande in modo illimitato, mentre l’egoismo, con cui è stata governata finora l’Italia, crea esclusione, barbarie e terre depresse. Siamo a favore di una nuova forma di economia, che ci piace definire “Economia dal volto umano”, convinti che il mercato abbia un’anima proprio in quanto al centro dei suoi processi vi è l’essere umano e non oggetti inanimati.  Siamo per la pace, per la libertà, per la democrazia, per il rispetto di ogni essere umano e, soprattutto, per l’uguaglianza, pur nel rispetto delle differenze di cui i singoli esseri umani sono portatori.  Invitiamo il popolo del Sud, ogni volta che Matteo Salvini o altri personaggi politici sfoggiano linguaggi autoritari, a manifestare pacificamente e a sventolare bandiere azzurre che rappresentano il nostro cielo e il nostro mare e , soprattutto, il nostro amore per la libertà di pensiero.  Creeremo la “ Città democratica”, tale in quanto sancisce la dignità di ogni essere umano, il suo diritto alla cultura e al lavoro, che fa rinascere le “belle maniere”, ormai svilite dalla rozzezza di chi urla alle folle.  Non esistono per noi  “ la folla”, né le “masse”, esistono le persone: al centro c’è l’essere umano che rifulge di valori e di bellezza morale, l’uomo creatore ed edificatore di benessere e di amore.  La cortesia sarà l’espressione del nostro nuovo linguaggio politico e non l’offesa. Il Sud Italia sarà faro di civiltà e di progresso economico per l’intera Europa, a cui appartiene di diritto, ed anche per l’intera umanità”.

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Tutto il disagio di usare i mezzi pubblici

Tutto il disagio di usare i mezzi pubblici. Rapidamente è cresciuto dentro chi tenta di utilizzare i mezzi pubblici giorno dopo giorno: l’impossibilità oggettiva di salire sulla metropolitana o sui tram senza aggredire fisicamente donne, vecchi e bambini impedisce a una persona con un minimo di decenza di usare il servizio per cui paga in tempi ragionevoli. Intendiamoci: nessuno qui ventila un ritorno alla società novecentesca delle donne a cui si cede il passo, agli anziani a cui si porta rispetto in quanto anziani e la tenerezza verso i bambini. I bambini sono diventati soggetto e oggetto della pubblicità disumanizzandoli, gli anziani sono aumentati tanto che ormai sei “giovane” fino a cinquant’anni e passa, e le donne spesso sono le prime alfiere dei pessimi modi (mamme col SUV mettetevi una mano sulla coscienza prima di giudicare chi scrive). Quindi ok. Tra chi prende la “spostapoveri” c’è coscienza di non avere diritto a chissà che spazio, ma almeno quel piccolo famoso centimetro di libertà ce lo dovete lasciare. Ci prendete tutto il tempo della nostra vita per sacrificarlo alle rendite di posizione o alle scalate senz’anima alle piramidi del potere, ma almeno quel centimetro lasciatecelo. Tutto il disagio di usare i mezzi pubblici lo viviamo già perché la gente puzza, spinge e passa sopra le più elementari regole di convivenza civile, forse ritrovando nelle piccole prepotenze quel senso di vittoria che manca a tutta la propria vita. Non chiediamo un mondo migliore dunque, solo la possibilità di vivere in questo destinato a quanto pare a finire sotto un’onda dei cambiamenti climatici a cui come piccoli animali (sardine o gatti scegliete voi) non potremmo comunque opporci. Le metropolitane possono e devono migliorare ancora, come i mezzi di superficie, perché così Milano è come una vecchia locomotiva lanciata a 300 chilometri all’ora. Potrà reggere un altro po’, ma prima o poi si spezzeranno viti impossibili da sostituire e lo schianto arriverà anche nei quartieri alti. Beppe e soci sono avvertiti, pensate davvero che le fiamme che divampano in tutto il mondo non possano giungere fino alle vostre porte?

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