23 Gennaio 2022

Flashmob di CasaPound e la Rete dei Patrioti in Duomo

“Solo pochi mesi fa, Sala accusava chi denunciava problemi di sicurezza di dipingere una città “buia e paurosa” non corrispondente alla realtà. Milano non è Gotham City, tuonava il Sindaco, ma la realtà è che le violenze di Capodanno sono solo l’ennesima dimostrazione che ormai la città è ostaggio della criminalità, che durante gli ultimi 2 anni ha trovato terreno ancora più fertile” Lo scrivono in una  Casapound e la Rete dei Patrioti che venerdì sera hanno organizzato un Flashmob in piazza Duomo. “Per riconsegnare Milano ai legittimi proprietari – continuano i militanti delle due formazioni di destra – i cittadini, non servono militari e blitz sporadici delle forze dell’ordine, ma un’Amministrazione che chieda al governo di fermare gli arrivi di clandestini sul tutto il territorio nazionale. Gli unici mezzi di trasporto su cui si può viaggiare senza super green pass sono i barconi che scaricano sulle nostre coste migliaia di immigrati irregolari che, proprio per mancanza del lasciapassare verde, non possono essere rimpatriati”. “Il modello di accoglienza meneghino – concludono – è solo un falso mito sbandierato dalla sinistra radical chic per nascondere la propria incapacità di fermare gli sbarchi e il business legato alla tratta di esseri umani”.

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La Polizia arresta 5 pusher

Tra martedì e venerdì scorsi i poliziotti della sezione antidroga della locale Squadra mobile hanno arrestato cinque spacciatori e sequestrato tre etti di cocaina, uno di hashish e 11mila euro in contanti. Lo ha riferito in una nota la questura del capoluogo lombardo, spiegando che lo scorso martedì sera, dopo averlo pedinato, gli agenti hanno fermato nei pressi di piazza Amati un 31enne pluripregiudicato macedone che aveva una dose da un grammo di coca nascosto nel calzino e nel portafoglio quasi tremila euro in contanti. Nella successiva perquisizione nella sua abitazione sono stati rinvenuti altri 50 grammi di “bamba” nascosti nell’armadio e un bilancino di precisione. Lo stesso giorno, a Trezzano sul Naviglio (Milano), a finire in manette è stato un 48enne pregiudicato italiano. Dopo averlo visto vendere circa 2 grammi di coca ad un automobilista, è stato bloccato: negli splip aveva nascosto altri 21 grammi della stessa sostanza e, nel portafoglio un’ulteriore dose pronta per essere venduta e un paio di grammi di hashish, oltre a 270 euro in contanti. Nel tardo pomeriggio di giovedì scorso, invece, è stato arrestato un pusher tunisino già sottoposto alla misura dell’obbligo di presentazione alla polizia per precedenti reati legati allo spaccio e alla misura dell’avviso orale. Fermato, dop averlo visto spacciare due palline di coca in zona via Farini, è stato trovato in possesso di altre otto dosi da mezzo grammo di cocaina ciascuna nascoste sotto la cintura dei pantaloni e 1.100 euro in contanti nel portafoglio. La perquisizione è stata così estesa alla sua abitazione dove, all’interno dell’armadietto del bagno, sono stati rinvenuti ulteriori 82 grammi di cocaina, bilancini di precisione e materiale per il confezionamento delle dosi. Giovedì sera, in zona Quarto Oggiaro, è stato arrestato un 46enne pregiudicato italiano sorpreso a spacciare nell’androne del palazzo dove vive in via Satta. Nel comodino della sua camera da letto aveva due sacchetti con 130 grammi di cocaina, un panetto di circa un etto di hashish, un foglio con la contabilità dello spaccio e un bilancino di precisione, mentre sul mobile della televisione, 10 dosi di cocaina già pronte e all’interno dell’armadio circa settemila euro in contanti. Ieri sera, infine, nell’ambito di un mirato servizio in zona Darsena è stato sottoposto a controllo un 31enne pregiudicato marocchino destinatario di una misura restrittiva per rapina, per cui deve scontare la pena di 2 anni e 2 mesi. Prima di essere condotto in carcere, è stato trovato in possesso di un telefono cellulare e di un bancomat rubati ed è stato quindi denunciato anche per ricettazione.

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Agente Polizia locale aggredita da un marocchino

Un’agente della Polizia locale è stata aggredita ieri sera in piazza Duomo per aver invitato un uomo, secondo le prime informazioni di nazionalità marocchina, a indossare la mascherina. Era presente sulla scena anche l’assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia, Riccardo De Corato, che ha subito manifestato la propria solidarietà all’agente e si accertato delle sue condizioni di salute. L’aggressore è stato fermato. ANSA

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Ispezione della Regione per il rinvio degli interventi ai non vaccinati al Galeazzi

La Direzione generale Welfare della Regione Lombardia ha avviato una ispezione interna all’Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano dopo il caso del rinvio degli interventi ad alcuni pazienti sprovvisti di ‘super green pass’, quindi non vaccinati contro il Covid, su disposizione del virologo e direttore sanitario della struttura Fabrizio Pregliasco. L’invio degli ispettori, come confermano dall’assessorato al Welfare guidato da Letizia Moratti, è stato disposto per “raccogliere informazioni” e “a breve” l’ospedale dovrà anche produrre una relazione. Nei giorni scorsi Pregliasco aveva spiegato che ad essere stati posticipati erano stati “gli interventi non urgenti, come ad esempio l’alluce valgo” che coinvolgono pazienti con fragilità, tra cui quelli sprovvisti di green pass rafforzato. E questo “a tutela dei pazienti stessi, vista la situazione epidemiologica che vede un aumento esponenziale dei nuovi casi di Covid-19 nella popolazione”. Sul caso la dg Welfare sta “facendo verifiche per approfondire e capire”. ANSA

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Egiziano prende auto a picconate

Sono arrivati in piazza Selinunte alle 13.20 per la segnalazione di un uomo che, armato di piccone con addosso una pettorina retroriflettente, stava sfondando i finestrini di alcune auto in sosta, ma la Polizia di Stato lo ha poi arrestato per furto in abitazione aggravato. Nel frattempo, infatti, il ladro, un ragazzo egiziano di 21 anni, si era spostato in via Morgantini, sempre in zona San Siro, dove stava usando il piccone per entrare in un appartamento. Oltre alla pettorina, addosso al ragazzo gli agenti della Polizia hanno trovato anche un coltello. ANSA

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Senza Silvio voteranno comunque un lombardo?

Senza Silvio voteranno comunque un lombardo? Perché un aspetto niente affatto secondario è pure la provenienza geografica della Presidenza. L’ultimo è stato siciliano e il penultimo napoletano. Ora forse sarebbe un bel segnale per il Paese di individuare una personalità del Nord. Magari un lombardo. E sarebbe anche ora visto che da quella parte del Po non si sono visti solo presidenti piemontesi e uno alto-adesino. Lombardia e per la verità pure Veneto ed Emilia non hanno mai avuto un conterraneo sul trono. Un fatto in fondo contrario allo stato di fatto della nazione: in Lombardia e Veneto c’è una gran parte dell’economia italiana e allo stesso tempo pure una bella fetta di popolazione dato che solo in Lombardia vive un sesto degli italiani. Per non parlare dei pendolari. Insomma, senza silvio voteranno comunque un lombardo? La domanda sembra lecita. Anche perché proprio per la sua natura di centro economico trainante per tutti, Milano e la Lombardia potrebbero ottenere quella spinta in più di cui l’Italia ha bisogno con un proprio rappresentante sul Colle. Ci sono le Olimpiadi Milano-Cortina e il PNRR, talmente tanti soldi che i Comuni hanno già chiesto aiuto per spenderli. Dopo la filosofia degli ultimi 14 anni in particolare sarebbe sensato affidarsi più a un uomo pratico. Berlusconi è un bene che si sia sfilato, perché la sua corte è ancora tanto piena che non lo avrebbero lasciato lavorare. E poi meglio sceglierli che diventare Re. Per dare un’idea, i senatori eletti qui sono 49: ci sono nomi di primo piano come Craxi, La Russa, Bossi, Toninelli. Gente conosciuta in tutta Italia, comunque si voti. Ma questo solo se si volesse seguire una strada diciamo istituzionale: la Lombardia è una terra dove le personalità rilevanti e degne della carica sono centinaia. Perché invece di discutere solo di quale orientamento debba essere il Presidente, non ci chiediamo perché stiamo scegliendo questa persona per un incarico così alto e gravoso? Riusciremo a trovare la forza di riunirci finalmente a coorte come recita l’Inno? Perché se non ora quando è il momento di mettere in atto ciò di cui cantiamo? (a tal proposito nella foto c’è Dagoberto, re che riuscì a unire tutti i Franchi). La porta è aperta e le energie per il calcio ci sono: la Lombardia è pronta a fare gol?

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