24 Ottobre 2022

Militalia, La Russa: “Da 70 anni occasione per rispolverare secoli di storia”

Militalia, La Russa: “Da 70 anni occasione per rispolverare secoli di storia”. Questa mattina l’assessore alla sicurezza di Regione Lombardia, Romano La Russa, ha partecipato all’inaugurazione ufficiale di Militalia, la 70esima Fiera del collezionismo militare, al Parco esposizioni di Novegro. “Da settant’anni – ha commentato l’assessore – migliaia di collezionisti di cimeli militari e documenti storici provenienti da tutto il mondo si radunano al Parco di Novegro, per contemplare, scoprire e acquistare pezzi unici che raccontano il passato, dal Risorgimento italiano alla guerra del Vietnam. Un’occasione per rispolverare, attraverso il potere evocativo dei tesori in esposizione, secoli di storia, ripercorrendo vite, morti, vittorie, sconfitte dei popoli dell’umanità. Ringrazio l’on. architetto Gabriele Pagliuzzi e tutti coloro che, ancora oggi, permettono di portare avanti questa manifestazione, che quest’anno cade in un giorno particolarmente importante, ovvero quello del giuramento del governo di Giorgia Meloni”.

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#mobilityinnovation sulla nuova mobilità, doppio appuntamento a Palazzo Giureconsulti in Camera di commercio mercoledì 26 ottobre

#mobilityinnovation sulla nuova mobilità, doppio appuntamento a Palazzo Giureconsulti in Camera di commercio mercoledì 26 ottobre. “Le nuove strade del Retail: E-commerce e Omnicanalità, come il digitale sta cambiando i comportamenti d’acquisto” è il tema dell’appuntamento della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi,  mercoledì 26 ottobre a Palazzo Giureconsulti dalle 18:30 alle 19:30 con accoglienza dalle ore 18:00. Iscrizioni al link. Internet ha profondamente modificato le abitudini e i comportamenti d’acquisto dei consumatori e le recenti restrizioni anti-Covid hanno accelerato questi cambiamenti. Le aziende grazie all’e-commerce e all’omnicanalità possono raggiungere I propri acquirenti in qualsiasi parte del globo. Una magnifica opportunità ma anche una sfida. Come sfruttare al meglio le opportunità e come evitare le insidie? Moderati da Federico Ferrazza di Wired Italia, ne discuteranno Roberto Liscia, Presidente di Netcomm – il Consorzio del Commercio Elettronico Italiano e Elisa Serafini, manager, imprenditrice, giornalista e attivista; CEO di Politic-ally.it – la prima piattaforma digitale dedicata al crowdfunding politico – nonchè ex- Marketing Manager per Uber e Head of Public Affairs per Glovo. L’appuntamento fa parte di Cantiere Futuro, il ciclo di eventi che raccontano l’impatto della tecnologia nel mondo che verrà. A organizzare le conferenze è il Punto Impresa Digitale della Camera di commercio in collaborazione con Wired Italia. L’incontro è preceduto alle ore 15:00 dal Tavolo Giovani #mobilityinnovation, dove le 16 startup vincitrici della call MCE4X4 lanciata da Assolombarda e Camera di commercio di Milano Monza Brianza e Lodi si presentano, in una pitch session ibrida, per aziende, investitori e altre startup innovative. Iscrizioni al link.

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All’ITIS “G.Cardano” di Pavia nuova tappa dell’iniziativa “I giovani incontrano le istituzioni”

All’ITIS “G.Cardano” di Pavia nuova tappa dell’iniziativa “I giovani incontrano le istituzioni”.  L’Istituto Tecnico Industriale Statale “G.Cardano” di Pavia ha ospitato questa mattina una nuova tappa dell’iniziativa “I giovani incontrano le istituzioni”, un viaggio itinerante promosso dal Consiglio regionale che coinvolge tutti i capoluoghi lombardi, incentrato sui giovani, sugli studenti e sulle loro aspettative professionali e di vita. “La famiglia è il punto di riferimento dei giovani pavesi – sottolinea il Presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi-. È la famiglia che permette di consolidare il senso di appartenenza e di comunità dopo gli anni della pandemia e di fronte a una guerra che sta sconvolgendo l’Europa. L’incontro ha dimostrato che i ragazzi sono informati e attenti sui temi della partecipazione, delle disuguaglianze economiche, del diritto allo studio, della salute e dell’ambiente. Sono idealisti, ma anche pragmatici. Perché sono pronti a sporcarsi le mani in prima persona per costruire una società migliore. Le istituzioni, oggi più che mai, devono avere la capacità di ascoltare i giovani per aiutarli a decidere cosa vogliono essere, non solo cosa vogliono fare. Il coraggio che dimostrano nel raggiungere i propri obiettivi con l’impegno e il lavoro mi fa guardare al futuro con speranza. A loro la raccomandazione di coltivare le loro peculiarità, le loro diversità e le loro originalità, che costituiscono la grande ricchezza di una società viva che non vuole e non deve piegarsi alla cultura dilagante dell’omologazione”. Ad affiancare il Presidente Alessandro Fermi c’era il Vice Presidente del Consiglio regionale Carlo Borghetti. Presenti anche i Consiglieri regionali del territorio Giuseppe Villani e Simone Verni. “I suggerimenti e i contributi che abbiamo raccolto oggi ci saranno di grande aiuto per le politiche regionali dedicate ai giovani e che discuteremo in Consiglio -ha detto Carlo Borghetti-. L’obiettivo è approvare nuovi provvedimenti legislativi per i giovani, ma anche e soprattutto con i giovani”. Nell’occasione è stata coinvolta una significativa rappresentanza di studenti delle classi delle scuole secondarie di secondo grado, selezionati con il supporto dell’Ufficio Scolastico Regionale. Ai lavori di oggi hanno preso parte quasi 250 studenti delle classi quinte, in presenza e appartenenti a diversi Istituti superiori del territorio collegati da remoto. I ragazzi hanno interagito anche virtualmente sui social media attraverso la formula del “sondaggio live”, in collaborazione con ANCI e Ufficio scolastico, che ha consentito di dialogare in diretta, alimentando ulteriormente il dibattito in sala. Per l’83% dei giovani pavesi la famiglia è la cosa più importante della vita, seguita dagli amici (67%) e dal denaro (50%). Solo il 4% ha indicato la politica tra le proprie priorità. Nel lavoro per l’88% dei giovani è importante lo stipendio, per il 73% la carriera e per il 48% la stabilità: solo per il 18% la vicinanza a casa. Il 31% dei partecipanti alla mattinata svolge attività di volontariato in grande prevalenza per associazioni e in ambito culturale. La metà di chi non è impegnato come volontario non lo fa per mancanza di tempo. L’88% ritiene che la politica possa influenzare la vita (abbastanza + molto). Secondo i giovani pavesi tra le azioni politiche che condizionano la loro vita, la principale è il voto a un partito politico (77%), seguita dal voto a un referendum (64%). Infine, per il 72% la politica deve occuparsi principalmente di economia, per il 28% di sanità, per il 54% di ambiente e per il 30% di sicurezza. All’incontro di questa mattina erano presenti alcuni giovani amministratori comunali individuati attraverso la Consulta Anci Giovani nelle vesti di “testimonial” di impegno istituzionale, che si sono confrontati su temi quali il lavoro, le aspirazioni dei giovani, la partecipazione politica e il volontariato. A portare la loro testimonianza sono stati: Daniele Comini, Consigliere comunale di Pavia; Alessandro Fraschini, Consigliere comunale di Casteggio; Emanuele Corsico Piccolini, Consigliere comunale di Vigevano; Francesca Romana Quagliarini, Assessore alle Politiche giovanili del Comune di Como. E’ intervenuta anche Irene Mirabelli, volontaria della Protezione Civile che ha portato la testimonianza di una giovane impegnata nel sociale. A introdurre i lavori è stata la Vice Preside dell’istituto “G.Cardano” Claudia Bellinzona: è intervenuto anche l’Assessore all’Istruzione e Formazione professionale del Comune di Pavia Alessandro Cantoni. A corollario degli incontri viene proposta nei Comuni e nelle scuole del territorio la mostra sui 50 anni di Regione Lombardia, nella sua versione itinerante: è stato, infine, presentato il concorso scolastico riservato alle scuole secondarie di secondo grado per raccontare in video la Lombardia del futuro.

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Bye bye Cav

Bye bye Cav. Perché lo scontro che poteva essere un viaggio nei ricordi per il Milan, si è chiuso con un pesantissimo 4-1 con il Monza. Niente mozione degli affetti dunque per i rossoneri e bye bye Cav, Anzi, manco più Cav, perché lo zio Silvio ha lasciato il Milan e il Parlamento qualche anno fa. Il primo per manifesta impossibilità di reggere alla concorrenza con le grandi aziende internazionali, il secondo a causa dei giudici che glielo hanno imposto. Ma se il  fu potentissimo Silvio è riuscito a tornare in Parlamento, non sembra possibile che rientri pure nel calcio con la squadra che ha reso “il club più titolato al mondo”. Ormai c’è il Monza, versione in piccolo del grande Milan degli anni Duemila, quando era quasi ovvio pretendere  di arrivare in finale  di Champions. Come Berlusconi è ormai passato (anche se  lui non si è arreso all’evidenza) a  una fase finale della carriera. E così si gode  una squadra che riesce in grandi colpi come battere una Juventus che seppur in crisi è sempre super almeno a confrontare le rose, ma sarà già difficile conquistare la salvezza. Una sfida difficile, ma non impossibile. Sempre che il neosenatore riesca nell’ennesima impresa imprevista e incredibile come ci ha abituati negli ultimi 30 anni, altrimeni il bye bye Cav sarà stabile e  duraturo.

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Da ottobre a marzo Andy Warhol alla Fabbrica del Vapore

Da ottobre a marzo Andy Warhol alla Fabbrica del Vapore. Con oltre trecento opere divise in sette aree tematiche e tredici sezioni – dagli inizi negli anni Cinquanta come illustratore commerciale sino all’ultimo decennio di attività negli anni Ottanta connotato dal rapporto con il sacro – la spettacolare mostra Andy Warhol. La pubblicità della forma è promossa e prodotta da Comune di Milano–Cultura e Navigare, curata da Achille Bonito Oliva con Edoardo Falcioni per Art Motors, Partner BMW e Hublot. Aperta dal 22 ottobre 2022 sino al 26 marzo 2023 a Milano alla Fabbrica del Vapore, è un viaggio nell’universo artistico e umano di uno degli artisti che hanno maggiormente innovato la storia dell’arte mondiale. “Ad oltre settant’anni di distanza dalla realizzazione dei primi pezzi che aprono l’esposizione – dichiara Tommaso Sacchi Assessore alla Cultura del Comune di Milano – le opere di Warhol incontrano tuttora il gusto e il favore del pubblico, dimostrandosi spesso attuali e capaci di trasmettere messaggi visivi immediati riguardo alla società odierna. Quelle di Warhol sono icone che hanno saputo e sanno ancora abitare a tutto tondo la contemporaneità, uscendo dal perimetro tracciato dai luoghi istituzionali della cultura e lasciando tracce profonde in diversi ambiti quali quello della moda, della musica e della pubblicità”. “Warhol – afferma Bonito Oliva – è il Raffaello della società di massa americana che dà superficie ad ogni profondità dell’immagine rendendola in tal modo immediatamente fruibile, pronta al consumo come ogni prodotto che affolla il nostro vivere quotidiano. In tal modo sviluppa un’inedita classicità nella sua trasformazione estetica. Così la pubblicità della forma crea l’epifania, cioè l’apparizione, dell’immagine”. Dopo il successo della Mostra di Roma nel 2018 al Complesso del Vittoriano, Eugenio Falcioni, esperto di rilievo di Andy Warhol, collezionista e prestatore nella sua veste di responsabile di Art Motors omaggia la sua città adottiva Milano producendo una esposizione con più di 300 opere, per la maggior opere uniche. Molte provenienti dall’Estate Andy Warhol, due di Keith Haring e di altre prestigiose collezioni private. “Dai disegni degli anni 50 alle icone Liz, Jackie, Marilyn, Mao, Flowers, Mick Jagger ai ritratti ed ai suoi progetti personali come il fashion – dichiara Falcioni – sono presenti tele, carte, sete, latte con le famose ed uniche Polaroid, per arrivare agli acetati unici che fanno parte della seconda fase del suo lavoro altrettanto importante”. Andrew Warhola, classe 1928, originario di Pittsburgh, dopo la laurea nel 1949 si trasferisce a New York, trasforma il proprio nome di origine slovacca in Warhol e nei primi anni ’60 è un giovane pubblicitario di successo, che lavora per riviste come New Yorker, Vogue e Glamour. L’intuizione che lo renderà celebre e ricco è quella di ripetere una immagine più e più volte, in modo da farla entrare per sempre nella mente del pubblico. Thirty Are Better Than One, la sua prima Monna Lisa ripetuta ben trenta volte, da celebre ed esclusiva opera d’arte, viene trasformata in una opera di tutti e per tutti, trasformando il linguaggio della pubblicità in arte. In Green Coca-Cola Bottles – scrive Falcioni nel suo testo per il catalogo – comprendiamo immediatamente che per l’artista è proprio la quantità a prevalere sull’originalità del soggetto raffigurato: è infatti ripetendo la stessa immagine che egli riesce a portare e mettere in scena il panorama consumistico nel mondo dell’arte: compito dell’artista non è più creare, ma riprodurre”. Per far questo Warhol adotta una speciale tecnica di serializzazione, con l’ausilio di un impianto serigrafico, che facilita la realizzazione delle opere e riduce notevolmente i tempi di produzione. Su grosse tele riproduce moltissime volte la stessa immagine alterandone i colori: usando immagini pubblicitarie di grandi marchi commerciali o immagini di impatto come incidenti stradali o sedie elettrice, riesce a svuotarle del significato originario. L’arte deve essere “consumata” come qualsiasi altro prodotto. La tecnica della serigrafia viene usata da Warhol già nel 1962 per realizzare la serie Campbell’s Soup Cans, composta da trentadue piccole tele di identiche dimensioni raffiguranti ciascuna gli iconici barattoli di zuppa Campbell’s, esposte nello stesso anno alla Ferus Gallery di Los Angeles. Lo stesso fa con i ritratti delle celebrità dell’epoca: Marilyn Monroe, Mao Zedong, Che Guevara, Michael Jackson, Elvis Presley, Elizabeth Taylor, Brigitte Bardot, Marlon Brando, Liza Minnelli, Gianni e Marella Agnelli, le regine Elisabetta II del Regno Unito, Margherita II di Danimarca, Beatrice dei Paesi Bassi, l’imperatrice iraniana Farah Pahlavi, la principessa di Monaco Grace Kelly, la principessa del Galles Diana Spencer. Per queste personalità essere ritratte da Wahrol diventa un imperativo a conferma del proprio status sociale. Emblematica la Gold Marilyn Monroe, conservata al MoMA di New York: una delle donne più affascinanti della storia moderna americana viene qui rappresentata su uno sfondo oro, esattamente come si trattasse di una tavola del Trecento raffigurante la Madonna. La critica all’inizio stronca questi lavori, non comprendendone l’originalità né la volontà di Warhol di comunicare l’idea della ripetizione e dell’abbondanza del prodotto, in linea con la filosofia consumistica dell’epoca. La sua opera viene vista come un oltraggio all’Espressionismo Astratto, movimento artistico allora dominante negli USA. Lo stesso celebre gallerista Leo Castelli all’inizio non comprende la genialità innovativa del lavoro di Warhol e cede alla richiesta di Jasper Johns di non ammetterlo nella sua scuderia. In realtà aderendo alla cultura di massa e portandola nel mondo concettuale dell’arte figurativa, Warhol ha esaltato la patria del consumismo e tutto quanto gli Stati Uniti hanno simboleggiato dal dopo guerra sino agli anni ’80. “Il vero colpo di genio attraverso cui l’artista riuscì a valorizzare definitivamente gli anni ’60 e le nuove forme di comunicazione di massa – leggiamo ancora nel testo di Falcioni – furono però le Brillo Box: si tratta di sculture identiche alle scatole di pagliette saponate Brillo in vendita nei supermercati. Queste vennero realizzate da una falegnameria e i bordi vennero serigrafati da Warhol e i suoi assistenti come le etichette originali. Saranno proprio queste opere a far scaturire in Arthur Danto, celebre filosofo ammaliato da queste creazioni, la sua concezione sulla filosofia dell’arte, che ruota

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