24 Dicembre 2020

Buon Natale a tutti i meneghini!

Buon Natale a tutti i meneghini! Buon Natale perché ci ricorda quanto le “cose normali” non siano scontate. Ci siamo abituati a un mondo in cui le Feste erano un problema solo per l’organizzazione dei pasti e la raccolta dei regali, dove l’unico pensiero in questo periodo era come incastrare una visita e un pensiero per tutti. Invece ci siamo risvegliati in un mondo in cui le “cose normali” non lo sono più, cerchiamo di seguire una leadership ormai bollita da una crisi epocale. Pensiamo a tutti quelli che non vedremo questo Natale, a tutti gli abbracci e i sorrisi che non vedremo se non attraverso gli schermi di telefoni e computer. Per una volta non penseremo a cosa non abbiamo fatto durante l’anno, ma a cosa siamo stati costretti a fare. A tutte le nostre attività reputate così normali e scontate da non sentirne mai la provvisorietà. Si apre una nuova fase dopo queste feste, un anno in cui tutti vorremmo disperatamente solo un anno normale. Non servirebbe speciale. Basterebbe normale. Come un abbraccio di una persona cara. Anche di quelli di cui potremmo godere solo una volta all’anno perché la vita quotidiana ci impedisce di avvicinarci. Pensiamo a quanto ci manca la normalità e a quanto potrebbe cambiare nel futuro. Ci aspettano anni strani, a metà tra il passato e il presente. Se ci porteranno in una nuova epoca lo sapremo solo nel futuro. Ora possiamo riflettere in questo anno particolare su cosa vogliamo portarci nel futuro, qualunque esso sia. Quali valori e pezzi pregiati del passato vorremmo avere anche domani? Ciò che conta oggi e cosa conterà domani resta un mistero. Per ora possiamo solo stringerci ai pensieri più cari per vincere questo strano Natale. Quindi ci lasciamo con un augurio che vale per due giorni, ma anche per tutto il 2021: Buon Natale a tutti i meneghini!

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Tutti assolti per il saluto alla commemorazione di Ramelli

Durante la commemorazione di Sergio Ramelli, Carlo Borsani ed Enrico Pedenovi, il 29 aprile 2016, alzarono il braccio destro per il saluto romano. Oggi gli otto militanti di destra, imputati nel processo con le accuse di aver risposto alla chiamata del “Presente”, violando l’art. 2 del decreto legge 122/1993 avendo “compiuto manifestazioni esteriori proprie e usuali di organizzazioni e movimenti tra cui anche il Partito Nazionale Fascista”, sono stati assolti. Luca Alberto Cassani, Marco Giuseppe Carucci (che nell’ultima udienza ha reso spontanee dichiarazioni) Marco Clemente, Massimo Egidio Trefiletti, Stefano Del Miglio, Fausto Marchetti, Duilio Canu, Angelo Balletta sono stati assolti oggi in I grado dal giudice Teresa Ferrari Da Passano, della VI sezione penale del tribunale di Milano “perché il fatto non costituisce reato”. “Vista la piega che aveva preso il processo, e considerati gli ultimi orientamenti della Corte d’appello di Milano non eravamo sereni – commenta all’Adnkronos l’avvocato Antonio Radaelli che difende Stefano Del Miglio e Fausto Marchetti – Il giudice deve aver seguito la linea della nostra discussione, le testimonianze dei reparti della Digos, l’ispettore presente e l’agente della Scientifica che materialmente ha analizzato i filmati. Il pm Piero Basilone aveva chiesto 5 mesi per tutti gli imputati, aspettiamo le motivazioni, ma intanto per noi oggi è una bella soddisfazione”.

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Ciclabili: striscione fraintendibile di Forza Italia e Maran ringrazia

E’ comparso ieri in corso Bueno Aires uno striscione che, probabilmente, nelle intenzioni di Forza Italia doveva contestare sia le la ciclabile che gli passa sotto, sia le altre simili realizzate in città. Malauguratamente (per chi lo ha ideato) il messaggio che vi è contenuto: “Bici, ma anche auto, Milano vuole muoversi”, prestava il fianco a diverse interpretazioni e l’Assessore Pierfrancesco Maran ne ha approfittato per commentarlo in modo ironico con un post su Facebook. “Non posso che gioire per questo manifesto di Forza Italia a sostegno della nuova organizzazione di Corso Buenos Aires – ha infatti scritto Maran – dove finalmente c’è spazio per le auto ma anche per i ciclisti (suppongo sia questo il senso dello striscione). Sono segnali importanti di avvicinamento da parte di Forza Italia – ha concluso – rafforzati dall’uso del “ma anche” che mi ricordano tanto Walter Veltroni e i miei 20 anni”.

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Covid: in calo ricoveri e tasso positività al 6,5%

Continuano a diminuire in Lombardia i ricoverati in terapia intensiva (-4, 536 in totale) e anche negli altri reparti (-47, 4.243). Con 32.926 tamponi effettuati, sono 2.153 i nuovi positivi con il tasso di positività in calo al 6,5% (ieri 7.1%). I dati di ieri:  i tamponi effettuati: 32.926 totale complessivo: 4.705.264  i nuovi casi positivi: 2.153 (di cui 151 ‘debolmente positivi’)  i guariti/dimessi totale complessivo: 379.750 (+2.960), di cui 3.883 dimessi e 375.867 guariti  in terapia intensiva: 536 (-4)  i ricoverati non in terapia intensiva: 4.243 (-47)  i decessi, totale complessivo: 24.610 (+98) I nuovi casi per provincia: Milano: 642 di cui 256 a Milano città; Bergamo: 85; Brescia: 282; Como: 140; Cremona: 53; Lecco: 43; Lodi: 67; Mantova: 177; Monza e Brianza: 114; Pavia: 154; Sondrio: 77; Varese: 245.

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Via Mauro Macchi: spunta l’ipotesi del suicidio

Gran parte degli elementi che investigatori e inquirenti hanno raccolto finora sul caso del ginecologo campano Stefano Ansaldi, trovato sgozzato quattro giorni fa vicino alla stazione Centrale di Milano, fanno ipotizzare un suicidio, anche se le indagini non sono concluse e si lavora per escludere definitivamente che si sia trattato di un omicidio. Tra gli elementi principali il fatto che le telecamere della zona non hanno ripreso persone fuggire, né i testi le hanno viste o sentito rumori di fuga. In più, il cellulare del medico, non trovato, era stato spento circa un’ora prima della morte. E l’uomo era in difficoltà finanziarie.

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Natale alla Scala: Michele Mariotti dirige Mozart

Mozart è il regalo di Natale del Teatro alla Scala. E’ dedicato interamente al genio di Salisburgo il concerto a porte chiuse diretto dal maestro Michele Mariotti con la pianista Beatrice Rana in ”Jeunhomme”, il soprano russo Aida Garifullina nel mottetto ‘Exsultare Jubilate’ e, in chiusura, la Sinfonia ‘Jupiter”, che Rai 1 propone il 24 dicembre alle 10:25 e Rai 5 il il 25 alle 18 . Il programma unisce pagine di momenti diversi dell’attività del compositore: il Concerto n° 9 per pianoforte fu scritto a Salisburgo tra il 1776 e il 1777 da Mozart ventenne. Precedente, e legato strettamente a Milano, è il mottetto “Exsultate, jubilate” composto per il castrato Venanzio Rauzzini, cui era affidata la parte di Cecilio nella nuova opera Lucio Silla composta per il Regio Teatro Ducale, dove andò in scena il 26 dicembre 1772; la prima esecuzione del mottetto è documentata presso il convento dei Teatini nel gennaio 1773. Alla maturità piena appartiene l’ultima sinfonia, la n. 41, completata a Vienna il 10 agosto 1788. Michele Mariotti, presente nei maggiori teatri internazionali e riconosciuto universalmente dalla critica, torna sul podio del Teatro Alla Scala dove in passato ha diretto Il barbiere di Siviglia, I due Foscari, Orphéé et Eurydice e I masnadieri, oltre ad aver debuttato con la Filarmonica nel 2019. Beatrice Rana, giovane fuoriclasse salentina del pianoforte, ha conquistato le principali sale da concerto internazionali e collaborato con grandi direttori, da Riccardo Chailly ad Antonio Pappano, Fabio Luisi, Yuri Temirkanov, Gianandrea Noseda e Zubin Mehta. Ospite frequente alla Scala, nel luglio 2020 ha partecipato ai primi concerti di riapertura del Teatro dopo la pandemia. Aida Garifullina, soprano tra i più apprezzati, ha vinto il concorso Operalia nel 2013 ed è divenuta ospite regolare dei maggiori teatri, dal Mariinskij di San Pietroburgo, per poi entrare nella compagnia dell’Opera di Vienna. Alla Scala avrebbe dovuto debuttare nell’autunno 2020 come Musetta ne La bohème poi cancellata. Il 19 ottobre ha preso parte al concerto diretto da Fabio Luisi con Jonas Kaufmann. ANSA

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