25 Ottobre 2020

Sequestrati capi contraffatti per oltre 80mila euro

Prosegue l’attività del Nucleo Antiabusivismo della Polizia locale per contrastare il fenomeno della contraffazione all’interno dei mercati settimanali scoperti della città. Le ultime due operazione, in viale Papiniano e in via Crema, hanno portato al sequestro di capi per un valore totale di circa 65mila euro. “Sempre più spesso i nostri agenti del Nucleo stanno riscontrando, da parte di regolari operatori del mercato, episodi di vendita di prodotti contraffatti – commenta la Vicesindaco e assessore alla Sicurezza Anna Scavuzzo -, reato che solitamente è commesso da venditori abusivi. Chiediamo a tutti, operatori dei mercati e associazioni di categoria, la massima collaborazione a tutela dei cittadini, spesso ignari di acquistare merce non originale e dunque anche potenzialmente pericolosa per la propria salute”. In particolare, nel corso di un’attività di controllo presso il mercato di viale Papiniano, il Nucleo Antiabusivismo ha sequestrato 70 felpe con i marchi Valentino e Balmain, custodite all’interno di due scatole di cartone e messe in vendita al prezzo di listino di 395 euro l’una, tre giubbotti con il marchio Woolrich (per un valore commerciale di 1.800 euro) e quattro paia di occhiali con il marchio Cartier (3.200 euro). All’operazione si è aggiunta, insieme al Nucleo Reati Predatori, la perquisizione in zona Stazione Centrale di un furgoncino che veniva utilizzato per vendere jeans contraffatti, che riportavano il marchio Disquared, a 100 euro l’uno. Sono state in totale tre le persone indagate per i reati di contraffazione e ricettazione e circa 50mila euro il valore commerciale complessivo della merce sequestrata. Sono stati invece 560 i capi d’abbigliamento sequestrati a seguito di un’operazione che si è avviata dal mercato di via Crema. Il Nucleo Antiabusivismo ha eseguito una perquisizione a carico di un regolare operatore commerciale, titolare di un banco su cui venivano messi in vendita capi contraffatti che riportavano i marchi Louis Vuitton, Fendi e Burberry. Individuati i fornitori della merce, l’attività di perquisizione è stata estesa a un centro commerciale all’ingrosso di Agrate, dove sono state controllate quattro attività commerciali e rinvenuti oltre 500 capi della stessa tipologia di quelli sequestrati all’interno del mercato. Quattro le persone indagate per contraffazione e ricettazione e 15mila euro il valore commerciale complessivo della merce. Sempre nell’ambito di servizi di contrasto al fenomeno della contraffazione, il Nucleo Antiabusivismo ha eseguito altre due importanti operazioni in zona Paolo Sarpi. La prima ha portato al sequestro di oltre 1.200 articoli, tra cui anche alcune centinaia di mascherine, con segni distintivi di diversi marchi di moda, per un valore totale di circa 15.000 euro. Il titolare dell’esercizio commerciale è stato denunciato. L’ultima operazione è nata da un servizio nella stazione della metropolitana Duomo che ha portato alla perquisizione di un esercizio commerciale che esponeva in vendita capi di abbigliamento contraffatti. Individuati i fornitori, l’attività di perquisizione è stata estesa a due esercizi in Paolo Sarpi, dove sono stati rinvenuti e sequestrati 290 tra cappotti da donna, gonne, sciarpe, maglie e mantelle con marchi e segni distintivi contraffatti. Tre le persone denunciate.

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Non indossa la macherina e minaccia agenti con un coltello

Venerdì mattina, gli agenti delle Volanti della Questura sono intervenuti presso la fermata della metropolitana di Lambrate per la richiesta d’intervento da parte del personale ATM che era stato minacciato con un coltello da un uomo, un cittadino italiano 71enne, che non voleva indossare la mascherina e pretendeva di salire ugualmente a bordo del mezzo pubblico. Subito dopo la chiusura delle porte della carrozza metropolitana, l’uomo, che non è riuscito a salire a bordo, ha estratto dalla giacca un coltello da cucina con una lama di oltre 20 cm e ha minacciato i due vigilanti ATM. Immediatamente disarmato, l’uomo è stato arrestato per resistenza a Pubblico Ufficiale, indagato per porto d’armi e sanzionato amministrativamente per la violazione della normativa Covid-19.

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Spaccia in monopattino con la cocaina nella mascherina

Poco dopo la mezzanotte di ieri venerdì 23 ottobre, la Polizia di Stato ha arrestato a Milano un cittadino italiano, con precedenti di polizia, per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. Gli agenti della Squadra Investigativa del Commissariato Quarto Oggiaro, dopo un’attività di indagine sul territorio, hanno fermato in via Tina di Lorenzo il 44enne che, a bordo di un monopattino, alla vista dei poliziotti, ha cercato di scappare percorrendo diverse strade in controsenso e accedendo in aree in aree pedonali non percorribili dalla vettura di servizio perché delimitate da dissuasori fissi. Una volta fermato, alla richiesta dei poliziotti di fornire una giusta motivazione per non aver rispettato l’ordinanza circa le limitazioni agli spostamenti dalle ore 23 alle ore 05, l’uomo, molto nervoso per il controllo, ha riferito di essere alla ricerca di un distributore automatico di sigarette. I poliziotti, insospettiti dal fatto che dal luogo della sua abitazione al luogo del controllo l’uomo avesse già superato due tabaccai con servizio attivo di vendita automatica, lo hanno perquisito trovandolo in possesso di 6 involucri di cocaina nascosti nella mascherina che indossava e 140 euro in contanti nei pantaloni. A seguito di perquisizione domiciliare, effettuata con l’ausilio dell’unità cinofila dell’Ufficio Prevenzione Generale della Questura, sono state rinvenute e sequestrate, nei montanti delle porte, altre 10 dosi di cocaina per un totale di 4,2 grammi  e 0,6 grammi di hashish. L’uomo, infine, è stato sanzionato per l’inosservanza alle norme anti-Covid19.

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