26 Gennaio 2021

Covid: cresce il tasso di positività

Con 18.777 tamponi effettuati (di cui 16.527 molecolari e 2.250 antigenici), sono 1.484 i nuovi positivi in Lombardia con il tasso di positività in crescita al 7,9% (ieri 5.9%). Crescono i ricoveri in terapia intensiva (+2, 407 in totale) mentre calano negli altri reparti (-16, 3.412). I dati di ieri:  i tamponi effettuati: 18.777 (di cui 16.527 molecolari e 2.250 antigenici) totale complessivo: 5.456.775  i nuovi casi positivi: 1.484 (di cui 59 ‘debolmente positivi’)  i guariti/dimessi totale complessivo: 450.069 (+4.465), di cui 3.311 dimessi e 446.758 guariti  in terapia intensiva: 407 (+2)  i ricoverati non in terapia intensiva: 3.412 (-16)  i decessi, totale complessivo: 26.712 (+46) I nuovi casi per provincia: Milano: 275 di cui 132 a Milano città; Bergamo: 80; Brescia: 251; Como: 234; Cremona: 30; Lecco: 55; Lodi: 13; Mantova: 23; Monza e Brianza: 89; Pavia: 27; Sondrio: 2; Varese: 363.

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Scuola: rientri e proteste

Sono rientrati a scuola, anche se al 50%, i ragazzi delle scuole superiori di Milano in un giorno in cui comunque non si sono zittite le proteste, con un presidio davanti all’ufficio scolastico regionale di Priorità alla scuola per dire ‘no alle classi pollaio’ e uno davanti ad alcune scuole medie del comitato A scuola per chiedere che non ci siano più stop alle lezioni in presenza. Mezzi affollati più dei giorni precedenti ma senza grossi affollamenti, grazie anche all’aumento delle corse e alle navette istituite per 32 istituti superiori. Felici i ragazzi anche se preoccupati che “tra un paio di settimane la situazione precipiti e ci ritroveremo di nuovo a casa – dice uno studente mentre i compagni attorno a lui annuiscono -. Ma per ora ci godiamo il momento”. “Non ce la facevamo più a stare davanti a un computer” aggiunge un suo compagno, al rientro al liceo Manzoni. ANSA

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Insediato il nuovo Procuratore Generale di Milano

“Mi darò molto da fare per essere all’altezza dei miei predecessori, e Francesco Saverio Borrelli sarà un punto di riferimento pur non avendolo conosciuto: è una figura imprescindibile”. Così Francesca Nanni, il nuovo Procuratore Generale di Milano che da oggi si è insediata in uno degli uffici giudiziari più importanti d’Italia. Ufficio che, da quando, più di 50 anni fa, sono state aperte le porte della magistratura all’universo femminile, per la prima volta sarà guidato da una donna. “Sono estremamente soddisfatta e orgogliosa – ha aggiunto – per questo ruolo che sarà molto impegnativo e stimolante”. ANSA

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Sala: non è vero che non è colpa di nessuno

“Quando il presidente Fontana dice che non è colpa di nessuno non è così, di qualcuno è colpa, il problema non è fare un processo ma correggere il malfunzionamento”. Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, è intervenuto nella conferenza stampa digitale promossa dai sette sindaci di centrosinistra di capoluoghi lombardi per chiedere alla Regione Lombardia chiarezza sui dati dei positivi da Covid, dopo che la regione è stata una settimana in zona rossa per errore. “C’è la capacità politica e quella tecnica, i due apparati devono lavorare insieme, è molto importante che ci sia un controllo tecnico forte su quello che si fa e credo che da questo punto di vista qualche pecca ci sia stata – ha aggiunto Sala, -. Questa storia andrà avanti e il problema non è dare le colpe, ma risolvere la situazione”. ANSA

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A Varese la variante brasiliana del Covid

A Varese la variante brasiliana del Covid. A dichiararlo in una nota è l’Ats Insubria: “È in corso di valutazione presso l’Ospedale di Varese il primo caso di variante brasiliana ad oggi osservato in Italia”. Si tratta di un uomo, rientrato nei giorni scorsi dal Brasile all’aeroporto di Malpensa via Madrid, è risultato positivo al tampone. “Il soggetto è in buone condizioni di salute, ma precauzionalmente è stato ricoverato per accertamenti”. Lui lo sarà, ma la Lombardia no. Dopo essere diventata prima per efficienza anche nelle epidemie, ma nel senso peggiore del concetto, la locomotiva economica del Paese si ritrova punto e a capo: a Varese la variante brasiliana del Covid è arrivata e ora c’è il rischio che quest’uomo, si spera non un altro dipendente dei servizi segreti, l’abbia diffusa. Se invece è stato contenuto l’unico contagio della pericolosissima variante brasiliana ne saranno tutti più sollevati, ma al momento le notizie sono poche. Persino sul motivo urgente per il quale in zona tra la rossa e l’arancione quest’uomo si sia recato in Brasile restano molti dubbi. Se fosse stato un altro uomo dei servizi, sarebbe almeno giustificabile, seppure l’ennesimo fallimento degli apparati di sicurezza statali visto che hanno già portato in Italia la variante inglese. Ma si sa, sono abbastanza segreti per insabbiare tutto nel caso. Quindi l’ignoto trovato a Varese resta un mistero oltre che un rischio vivente. I vaccini sono ancora molto indietro perché scarseggiano e sono destinati prima a operatori sanitari e anziani. Se la Lombardia perdesse il controllo anche della variante brasiliana si rischierebbero nuove ondate di morte sulla regione. Le stesse che da due anni si abbattono sulla Lombardia con sempre maggiore violenza. Per Attilio Fontana dovrebbe essere ancora più importante non perdere questa sfida con la nuova variante perché lui e la sua Lega hanno il proprio cuore e cervello proprio a Varese.

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Inchiesta della Procura sulle mascherine U-Mask

La Procura di Milano ha disposto il sequestro in dieci farmacie milanesi e nella sede della società di 15 mascherine U-Mask complete di filtro e di 5 filtri per effettuare le analisi sulla loro effettiva capacità di filtraggio e se conforme a quanto dichiarato dall’azienda. L’inchiesta coordinata dai procuratori aggiunti Tiziana Siciliano ed Eugenio Fusco è stata affidata alla Polizia locale e alla polizia giudiziaria del dipartimento Salute, Ambiente e Lavoro. Nell’indagine, nata da un esposto di una ditta concorrente, è indagata per frode nell’esercizio del commercio l’amministratrice della filiale italiana della società. L’indagine è stata aperta in seguito alla denuncia di una società concorrente con allegati gli esiti di analisi di laboratorio secondo i quali la capacità di filtraggio della mascherina biotech con il filtro che dura 150-200 ore sarebbe del 70-80% a fronte del 98-99% dichiarato ufficialmente. L’amministratrice della filiale italiana della società londinese è indagata come atto dovuto. La procura ora ha affidato a un consulente l’incarico di analizzare le mascherine sequestrate per stabilire l’effettiva percentuale di filtraggio. Il reato contestato è il 515 del codice penale in quanto l’ipotesi su cui sono in corso verifiche è che il prodotto abbia caratteristiche non conformi a quanto dichiarato. “Il prodotto U-Mask rispetta pienamente le norme e le leggi in materia. Tutta la documentazione tecnica relativa ai nostri dispositivi è stata a suo tempo inviata, come prescritto dalla legge, alle Autorità competenti, ossia il Ministero della Salute, che preso atto della correttezza della documentazione allegata e delle prove tecniche effettuate, ne ha disposto l’approvazione e la registrazione come dispositivi medici di classe uno”, si legge in una nota dell’azienda. ANSA

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