27 Novembre 2020

Confersercenti Lombardia: “Sì alla zona arancione”

Confesercenti Lombardia: “Sì alla zona arancione”. «A meno di un mese dal Natale, non possiamo che augurarci che le attività commerciali di ogni merceologia, in sede fissa e su area pubblica, possano quanto prima tornare a rivedere la loro clientela, grazie alla promozione della Lombardia da regione “rossa” ad “arancione”» dichiara il Presidente regionale di Confesercenti, Gianni Rebecchi. Un importante segno di speranza per imprenditori colpiti come pochi altri dalla pandemia, e per cui “rialzare la serranda” «è anche un’esigenza psicologica», soggiunge Rebecchi, «benché le forti restrizioni comunque in vigore – a partire da quelle sugli spostamenti – non consentiranno certo una rapida ripresa per attività che hanno da sempre espresso il loro più alto valore aggiunto in quel “contatto umano” difficilmente replicabile per le consegne a domicilio, nonostante la capacità di reinventarsi di molti operatori». Ma non c’è solo il messaggio di Confesercenti Lombardia: “Sì alla zona arancione”. Confidando che quanto prima si abbia conferma dell’agognato “cambio di colore”, il Presidente delle Confesercenti Lombarde richiama l’indefettibile ruolo delle istituzioni per scongiurare un’ondata di chiusure che renderebbe ancora più devastanti gli effetti del Covid-19: «ognuno deve fare la propria parte: lo Stato centrale erogando quanto prima risorse per garantire nuovi e tempestivi ristori alle attività in evidente crisi di liquidità; Regione e Comuni per favorire l’applicazione delle norme del DPCM senza introdurre restrizioni locali aggiuntive che aggraverebbero la crisi, peraltro interferendo col sistema di ristori nazionali che anche Confesercenti sta contribuendo a perfezionare». «Resta in ogni caso fermo» conclude Rebecchi «l’auspicio di Confesercenti rispetto a un accordo tra Regione e Ministero della salute per l’inquadramento nella “zona gialla” di quelle aree della Lombardia che presentino situazioni epidemiologiche più rassicuranti».

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Coronavirus: diminuiscono i ricoverati stabile al 12,2% il rapporto tamponi/positivi

Scendono i ricoveri (-246) e aumentano significativamente i guariti/dimessi (+15.749). Il numero dei tamponi effettuati è 42.063 e 5.173 sono i nuovi positivi (12,2%). I dati di ieri:  i tamponi effettuati: 42.063, totale complessivo: 3.904.809  i nuovi casi positivi: 5.173 (di cui 487 ‘debolmente positivi’ e 71 a seguito di test sierologico)  i guariti/dimessi totale complessivo: 227.924 (+15.749), di cui 6.452 dimessi e 221.472 guariti  in terapia intensiva: 942 (+10)  i ricoverati non in terapia intensiva: 8.114 (-246)  i decessi, totale complessivo: 21.005 (+155) I nuovi casi per provincia: Milano: 2.261, di cui 517 a Milano città; Bergamo: 153; Brescia: 391; Como: 376; Cremona: 119; Lecco: 149; Lodi: 125; Mantova: 139; Monza e Brianza: 369; Pavia: 307; Sondrio: 177; Varese: 463.

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Ferì militare: condannato a 14 anni e mezzo

E’ stato condannato a 14 anni e 6 mesi di carcere Mahamad Fathe, 25enne yemenita arrestato per tentato omicidio aggravato dalla finalità terroristica per aver colpito alla gola, il 17 settembre 2019, con delle forbici alla stazione Centrale di Milano, gridando ‘Allah akbar’, un militare in servizio per l’operazione ‘strade sicure’, che se l’era cavata con lievi ferite. Lo ha deciso l’ottava penale del Tribunale milanese. ANSA

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8,8 milioni per 158 progetti volontariato

Quest’anno, in Lombardia, il 48% delle associazioni del terzo settore ha dovuto fermare completamente le proprie attività a causa della pandemia da Coronavirus. Con il bando volontariato 2020 Regione Lombardia ha messo in campo 8,8 milioni di euro per sostenere queste e tutte le realtà impegnate a fornire un sostegno al prossimo. In totale abbiamo sostenuto 158 progetti e 315 iniziative. Lo comunica l’assessore alle Politiche sociali, abitative e Disabilità, della regione, Stefano Bolognini, in una nota assicurando che “la Lombardia c’è e sostiene tutti, a partire da chi è più in difficoltà”. Secondo i dati forniti dalla Confederazione Regionale dei centri di servizio per il volontariato (CSV), oltre allo stop totale di quasi la metà delle associazioni lombarde, le realtà del terzo settore registrano nella nostra regione per il 23% attività dimezzate. Il 22% le ha parzialmente ridotte. Solo il 7% del totale ha continuato a operare come prima dell’emergenza. “È anche per rispondere a questa situazione – chiarisce l’assessore – e aiutare le organizzazioni del terzo settore nel loro quotidiano impegno che Regione Lombardia ha stanziato 8,8 milioni di euro. Siamo molto soddisfatti per i risultati ottenuti, soprattutto per la quantità e la qualità dei progetti. Si tratta di iniziative che hanno permesso di coprire tutto il territorio regionale”. ANSA

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Al Liceo Bottoni DAD in cortile

Una mattinata di didattica a distanza nel cortile del liceo. Con questa iniziativa alunni, docenti e genitori dello scientifico Bottoni hanno voluto esprimere il desiderio di tornare al più presto e in sicurezza alle lezioni in classe, sospese per l’emergenza coronavirus. “Bisogna riaprire le infermerie scolastiche, con medici che possano svolgere i test rapidi, perché non tutti hanno l’auto per andare al drive through di via Novara – ha spiegato Chiara Ponzini, di Priorità alla scuola, il movimento che ha organizzato la protesta -. Le scuole devono diventare non solo un presidio educativo ma anche sanitario”. Con cappello, sciarpa e guanti, Lorenzo Mazzi, 44 anni, professore di storia e filosofia, ha svolto le sue lezioni su Socrate e Marx con gli alunni delle varie classi collegati da casa e con la dozzina seduti sui banchi a rotelle davanti al portone, con libro, computer e auricolari nelle orecchie. “Questa azione è un’opera di educazione civica. La scuola è un diritto. Bisogna guardare alla scuola non più come a una variabile dipendente da aspetti economici ma come un valore in sé culturale educativo e sociale”, ha detto il docente, al termine della mattinata chiusa con la lettura degli articoli della Costituzione che sanciscono il diritto allo studio. Per la preside, Giovanna Mezzatesta, “la Dad è molto penalizzante. Bisogna investire su trasporti, tracciamento e assunzioni. E poi – ha concluso – vorrei che la scuola riaprisse prima delle sale bingo”. ANSA

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Trivulzio: rapporto tamponi/positivi allo 0,5%

L’incidenza “del numero di positivi sui tamponi effettuati” tra ospiti e pazienti del Pio Albergo Trivulzio di Milano “è dello 0,49%”. Lo segnala lo stesso istituto nell’ultimo bollettino che riporta i controlli effettuati nella settimana dal 17 al 23 novembre e spiegando anche che il dato del “numero di positivi sui tamponi effettuati” tra il personale “è dello 0,41%”. In particolare, nell’ultima tranche di esami sono stati effettuati oltre 400 tamponi sugli oltre 600 tra pazienti e ospiti presenti e sono stati accertati solo due casi di positivi asintomatici. Dal 17 al 23 novembre, comunica ancora l’istituto, “sono stati eseguiti 28 tamponi, di cui 24 a personale sanitario e 4 a personale non sanitario” e solo una persona è risultata positiva. Rispetto “alla pregressa attività di screening – spiega ancora il Trivulzio – si segnala l’introduzione della possibilità di svolgimento della diagnostica attraverso test antigenico, cosiddetto ‘tampone rapido”, di cui questo istituto vanta già la disponibilità in ragione delle prime consegne ricevute nei giorni scorsi”. ANSA

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