31 Dicembre 2020

Quel paradosso del simbolo dell’integrazione ucciso da un gambiano

Quel paradosso del simbolo dell’integrazione ucciso da un gambiano. Agitu Ideo Gudeta era una pastora etiope trapiantata in trentino. Era. Perché secondo gli investigatori l’avrebbe uccisa un suo dipendente gambiano. Il motivo sarebbero i soldi: una diatriba su pagamenti. La donna era fuggita dall’Etiopia per le minacce ricevute dal suo stesso governo, ma tragicamente è proprio dove aveva costruito una fiorente attività il luogo in cui è stata brutalmente uccisa. Sul corpo di Agitu sono state trovate diverse ferite, ma il colpo inferto al racconto dell’integrazione è ancora più profondo. Non c’è nessun assalto fascista e razzista contro una donna africana. Ma un assalto brutale da parte di un africano. E per motivi abbietti come il denaro. Una brutta storia per chi cerca di raccontare l’immigrazione di massa come “risorsa” e non come problema. E adesso? Perché prendersela con tutta la destra per qualunque caso di cronaca è facile, ma come fare con un nero? Perché mediaticamente è una delle categorie assurte a mostro sacro, specialmente dopo l’onda dell’I can’t breath di George Floyd. E non è un modo di dire: abbiamo assistito anche in Europa alle folle che abbattevano le statue di grandi personaggi perché non più in linea con il pensiero generale. In Italia in quei momenti era sceso un brivido nella schiena alle soprintendenze perché tra patrimonio culturale romano e cattolico c’è parecchia roba di chi oggi verrebbe condannato per riduzione in schiavitù, genocidio, discriminazione razziale e non, violenza contro le donne, eccetera. “Ho perso la testa, ma sono pentito” ha detto l’assassino di Agitu. Sulla dottrina del pentimento, molto in voga in Italia, sembra aver appreso le abitudini locali. Ma l’Italia invece si ritrova davanti a quel paradosso del simbolo dell’integrazione ucciso da un gambiano. E lo si vede negli articoli e nei commenti, dove si sottolinea quanto la donna fosse simbolo della buona integrazione cercando di glissare sulla brutalità di questo omicidio e sulle origini dell’assassino. Si sottolineano quelle della donna, ma si cerca di mettere in secondo piano quelle dell’uomo. Il perché del paradosso è che la campagna da portare avanti secondo i canali mainstream è quella dell’integrazione e del “ci pagheranno le pensioni”.

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Covid: continuano a diminuire i ricoverati in terapia intensiva

Continuano a diminuire i ricoverati in terapia intensiva (-17) e nei reparti (-17). A fronte di 23.878 tamponi effettuati sono 1.673 i nuovi positivi (7%). I guariti/dimessi sono 3.015. I dati di ieri: – i tamponi effettuati: 23.878 totale complessivo: 4.826.709 – i nuovi casi positivi: 1.673 (di cui 112 ‘debolmente positivi’) – i guariti/dimessi totale complessivo: 397.010 (+3.015), di cui 3.460 dimessi e 393.550 guariti – in terapia intensiva: 481 (-17) – i ricoverati non in terapia intensiva: 3.617 (-17) – i decessi, totale complessivo: 25.038 (+80) I nuovi casi per provincia: Milano: 450 di cui 115 a Milano città; Bergamo: 70; Brescia: 226; Como: 99; Cremona: 82; Lecco: 60; Lodi: 62; Mantova: 170; Monza e Brianza: 121; Pavia: 146; Sondrio: 51; Varese: 136.

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Fidanza (FdI): Conte porti il Tribunale dei Brevetti a Milano

Secondo il premier Conte, con la Brexit Milano potrebbe diventare la capitale europea della finanza. Si riferisce all’acquisizione di Piazza Affari dal London Stock Exchange da parte di Cassa depositi e prestiti in cordata con Euronext. Un’operazione su cui da tempo Fratelli d’Italia ha chiesto chiarezza, trasparenza e difesa dell’interesse nazionale”,  lo ha dichiarato l’Eurodeputato di Fratelli d’Italia Carlo Fidanza commenta le dichiarazioni rese dal premier Giuseppe Conte durante la conferenza stampa di fine anno. “Invece di lanciarsi in inutili proclami – ha aggiunto Fidanza – il Presidente del Consiglio farebbe bene ad impegnarsi concretamente per portare in città la sede del Tribunale europeo dei brevetti lasciata vacante da Londra. Milano nell’epoca del centrosinistra ha già perso l’Ema, non può permettersi di fallire anche questo prestigioso obiettivo. Ci auguriamo che nel 2021 vengano intensificati gli sforzi diplomatici per vedere riconosciuto a Milano questo traguardo – ha concluso – che sarebbe un volano importante anche per la ripresa economica e per un vasto tessuto di imprese e tecnici professionisti del settore”.  

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Vaccini Pfeizer arrivati a Malpensa

E’ arrivato intorno alle 4 di ieri a Malpensa uno dei sei aerei che oggi portano in Italia la prima fornitura settimanale di 470mila dosi. Il carico è stato poi portato fuori con mezzi Dhl scortati da Guardia di Finanza e Polizia. Sono 94.770, ha spiegato ieri l’assessore al Welfare Giulio Gallera, le dosi oggi destinate alla Lombardia. ANSA

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Monopattini: 246 incidenti in sei mesi

“Sono 246 da giugno a oggi a Milano gli incidenti in monopattino per i quali il 118 è dovuto intervenire, un costo alla politica green della Giunta sicuramente troppo alto”: a rendere noto il dato è l’Assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia, Riccardo De Corato. “La sperimentazione di questo mezzo di locomozione nel capoluogo lombardo è disastrosa – aggiunge l’esponente di Fdi – e lo dice anche ‘Quattroruote’. Ho scritto al Ministro ai trasporti, Paola De Micheli, per denunciare quanto accade a Milano, invitandola a prendere decisioni in merito: casco obbligatorio, assicurazione e targa. Ad oggi però non ho avuto alcun riscontro”. “Come Assessorato regionale – assicura – continueremo a fare la nostra parte, in alcune scuole superiori dei capoluoghi lombardi introdurremo l’educazione stradale, un progetto che vedrà i ragazzi impegnati in lezioni teoriche e in altre di confronto con gli operatori del 118 per comprendere i rischi della strada”. ANSA

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Anagrafe: crescono i servizi digitali

Nell’anno segnato dalla crisi pandemica da Covid-19, Milano ha accolto circa 9mila nuovi cittadini milanesi: Leonardo, Sofia – questi i nomi più scelti in assoluto per maschietti e femminucce, sia tra coppie italiane sia straniere – e tutti gli altri sono nati tra il 1° gennaio e il 29 dicembre di quest’anno. Per ognuno di loro verrà piantato un albero in città nel corso della stagione agronomica (sono in realtà più di 20mila i nuovi alberi che verranno messi a dimora sul territorio milanese tra novembre e marzo 2021). Nonostante il fermo assoluto delle cerimonie stabilito dal Governo tra l’8 marzo e il 7 maggio e la ripresa delle celebrazioni in forma contingentata (solo gli sposi, due testimoni e l’officiante), sono 1.650 le coppie che si sono unite tra matrimoni civili (1.257), religiosi (281) e unioni civili (112). Di queste, più del 70% è rappresentato da coppie italiane, il 20% ‘miste’, la restante parte straniere. Ad oggi le cerimonie civili si svolgono nella Sala Formazione di via Larga ancora in forma ridotta e sempre con l’obbligo di indossare dispositivi di protezione individuale. Alla fine dell’anno i residenti milanesi sono 1.392.802. Il dato risente della flessione delle nascite e dell’aumento dei decessi (sono 16.692 in tutto il 2020) dovuto anche all’emergenza sanitaria da Covid-19. Ma non solo. Nel corso dei mesi di lavoro in smartworking, con la naturale diminuzione di alcuni servizi, gli uffici dell’Anagrafe hanno potuto realizzare una puntuale verifica sulle cancellazioni anagrafiche per irreperibilità, attestandone circa 6mila. Si tratta di pratiche complesse, che spesso richiedono diversi mesi prima di essere portate a compimento; dal 2018, anno in cui è entrato in vigore il Censimento permanente della popolazione, vengono eseguite con maggiore regolarità. “Sebbene questa Amministrazione fosse già sulla strada dell’innovazione – commenta l’assessora alla Trasformazione digitale e Servizi civici Roberta Cocco -, le conseguenze della crisi pandemica hanno portato a un’improvvisa accelerazione dei servizi digitali, che abbiamo potenziato e implementato grazie al lavoro fatto a partire dal 2016. Il 2020 è stato l’anno in cui abbiamo lanciato l’app del Fascicolo del cittadino, che in soli 6 mesi è passata da 7mila a 70mila download; l’anno in cui i certificati richiesti online hanno sfiorato il 90% del totale, così come le pratiche di iscrizione ai principali servizi del Comune, ai concorsi, la richiesta dei buoni spesa, solo per citare alcuni esempi. Inoltre lo smartworking ha permesso ai dipendenti dell’area Servizi al cittadino, solitamente impegnati allo sportello, di lavorare circa 24mila pratiche da remoto, riuscendo ad azzerare le richieste in sospeso. Anche nei drammatici momenti della pandemia, il Comune è rimasto vicino ai cittadini e lo ha fatto grazie al lavoro delle donne e degli uomini impiegati nei nostri uffici”.

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