Municipio 7

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Spacciatore marocchino picchia la compagna, arrestato

Un marocchino di 30 anni è stato arrestato dalla polizia per maltrattamenti in famiglia, dopo che ieri ha aggredito la compagna fino a mandarla in ospedale in codice giallo. E’ accaduto in zona Baggio nel pomeriggio. A chiamare le forze dell’ordine è stata proprio la donna, una 20enne, anche lei di origini marocchine ma nata in Italia. Agli agenti la ragazza ha dichiarato che era in corso tra i due una violenta lite e che temeva per la sua vita, dopo che la settimana scorsa il 30enne l’aveva minacciata di morte con una pistola. La donna, al momento dell’arrivo dei soccorritori era in stato di choc, tanto che è stata portata in ospedale al San Paolo, dove le sono state riscontrate lesioni in varie parti del corpo, un trauma cranico e uno alla spalla e un morso all’orecchio, con una prognosi di almeno 5 giorni. Nel frattempo gli agenti hanno trovato l’uomo e perquisito l’appartamento dove i due vivono insieme, e anche quello non lontano, in via degli Apuli, dove vive la ex moglie di lui. E’ qui che hanno trovato 28 grammi di marijuana, 94 di hashish, un bilancino di precisione e 3 telefoni cellulari con 7 schede sim. Tutti indizi che hanno portato a considerare che fosse uno spacciatore e a contestargli anche l’accusa di detenzione di droga ai fini di spaccio. Nelle due abitazioni, inoltre, sono stati trovati anche due coltelli con i manici laccati e la lama di 25 centimetri e una mannaia con la lama di 17 centimetri: le armi sono state sequestrate, vista la pericolosità del soggetto, e per lui è stato attivato il protocollo Eva contro i maltrattamenti. AGI  

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Bonisoli a gamba tesa sulla Piazza d’Armi

Piazza d’Armi, in zona Forze Armate, avrà un vincolo paesaggistico. Lo ha deciso il Ministero dei Beni Culturali Alberto Bonisoli del Movimento 5 Stelle, annunciando di avere avviato la procedura per la dichiarazione di “interesse culturale“. Una decisione che non ha completamente soddisfatto i politici milanesi interessati alla questione: “La Piazza d’Armi di Baggio rappresenta una straordinaria opportunità per valorizzare la naturale vocazione a verde e sport di questo importante ambito di Milano – ha commenta Marco Bestetti, Presidente del Municipio 7 di Milano – Sono dunque favorevole alla tutela del verde, che ho sempre posto come condizione imprescindibile per qualsiasi progetto su Piazza d’Armi, ma sono molto preoccupato per il rischio che un vincolo stroppo stringente possa concretamente impedire la necessaria riqualificazione dell’intera area. Infatti, “l’ex Istituto Marchiondi di Baggio – spiega Bestetti –  poco distante da Piazza d’Armi, è il drammatico esempio di come certi vincoli paesaggistici e architettonici non tutelino affatto le aree e gli edifici che si vogliono preservare, ma costituiscano paradossalmente la prima causa del loro degrado. “Mi auguro vivamente che il MIBAC agisca con massima cautela – conclude il forzista –  e non metta una pietra tombale sul percorso di restituzione di Piazza d’Armi ai cittadini del Municipio 7 e di Milano“. Nemmeno il Sindaco Sala ha gradito la decisione, “Avendo un buon rapporto con il ministro Bonisoli e collaborando con lui su tanti temi veramente trovo pazzesco che un vincolo così importante venga messo senza nemmeno consultarci” ha dichiarato appena appresa la notizia, proseguendo “Lo trovo pazzesco, anche perché poi mi pare di capire che nemmeno la sovrintendente di Milano ne fosse al corrente, sono addirittura sbalordito . Non possiamo che essere molto irritati di una cosa del genere, tutto si può fare ma almeno discutiamone“. Se il tema “è che da Roma si decidono delle cose allora anche noi sappiamo che la collaborazione arriva solo fino ad un certo livello – ha concluso Sala -. Questo prescinde un po’ dal ministro perché lo conosco e con lui ho un buon rapporto, ma cose del genere creano distanze al posto che creare partnership“.  

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Infanticidio in via Ricciarelli

Un bambino di 2 anni è stato trovato senza vita all’interno di un appartamento in via Ricciarelli, si sispetta un infanticidio. Secondo quanto appreso finora ha evidenti segni di violenza e i paramedici hanno solo potuto constatare il decesso. A chiamare i soccorsi è stato il padre, ma all’arrivo della polizia c’era soltanto la madre, una croata di 23 anni. Le indagini si stanno concentrando sul padre, un 25enne italiano, che al momento non è reperibile. La telefonata al centralino del 112 è arrivata alle 6.02. I genitori, in lacrime, hanno detto che il bambino aveva problemi respiratori ma all’arrivo dei paramedici era già morto. Secondo quanto emerso finora, sembra che il piccolo avesse i piedi legati, lividi e una ferita alla testa la cui natura non è stata ancora chiarita. La madre, Silvija Z., avrebbe dato la colpa al marito, attualmente ricercato dalla polizia. L’appartamento è un alloggio popolare al piano terra. ANSA  

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Poliziotto fuori servizio sventa rapina

Ieri sera un poliziotto, libero dal servizio, mentre passava in via Washington, ha visto tre persone, a bordo di due ciclomotori, bucare la gomma posteriore di un’auto costringendo l’autista a fermarsi. I tre malviventi hanno tentato di impossessarsi di alcune borse contenute all’interno del veicolo mentre la vittima veniva distratta. Tutta la scena è stata notata dall’agente della Polizia di Stato che ha allertato la Centrale Operativa ed è intervenuto per bloccare uno degli autori. La persona fermata, un italiano di 61 anni, è stata arrestata dal poliziotto e dagli agenti della volante arrivati subito sul posto, mentre gli altri due complici sono riusciti a scappare.  

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Arrestati tre spacciatori durante controlli di Polizia

Tre presunti spacciatori sono stati arrestati nel corso di due operazioni di controllo del territorio da parte delle Volanti della Questura. Ieri alle 10,50 in via Giovanni da Cermenate, alla periferia sud della città, un marocchino di 25 anni, irregolarmente in Italia, è stato trovato dagli agenti con 130 grammi di hashish e 220 euro di probabile provenienza illecita. Qualche ora dopo, alle 18.15, in via Carlo Maratta, in zona San Siro, sono stati bloccati un italiano di 19 anni, e un marocchino di 48 anni, regolare. Nel bauletto dello scooter sul quale viaggiavano è stato trovato un chilo di hascisc. Entrambi erano già noti alle forze dell’ordine. Gli arresti sono frutto della quotidiana attività di prevenzione della polizia. ANSA  

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Rapina all’ufficio postale in pieno giorno

Una rapina all’ufficio postale in pieno giorno. In viale San Giminiano i dipendenti dell’ufficio postale si sono trovati improvvisamente in uno scenario di altri tempi: un uomo armato di pistola è entrato a volto coperto e li ha rapinati. Un bottino consistente per un colpo così semplice nella sua esecuzione: 64mila euro. Un evento che Fratelli d’Italia non ha mancato di stigmatizzare per bocca di Riccardo De Corato, assessore a Sicurezza, Immigrazione e Polizia Locale di Regione Lombardia:”Rapina in pieno giorno a Milano nell’ufficio postale in viale san Giminiano. Rapina da 64 mila euro ad opera di un uomo che è entrato armato di pistola con il volto coperto si è fatto consegnare i contanti da due dipendenti che si sono sentiti male per lo spavento e per questo sono stati ricoverati all’ospedale. Purtroppo all’arrivo della Polizia il delinquente era già scappato con la refurtiva. Questi episodi sono la dimostrazione piu’ evidente che invece di essere a Milano sembra di essere a Chicago ai tempi di Al Capone. Se continueremo così, chissà dove andremo a finire”. Un gesto forse di un disperato, forse di un delinquente abituale, ma che senz’altro ha gettato altra paura in chi vive nella zona. Paura che non serviva, soprattutto in un periodo elettorale dove le tensioni si acuiscono con l’avvicinarsi del giorno del voto. L’ultima rapina in un ufficio postale in pieno giorno, in ogni caso, non mancava a nessuno.

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